L'S&P500 ha segnato nuovi record nel mese di agosto: la miglior performance dei primi otto mesi dell'anno dal 1997. Come ciascuno di noi sa, i rendimenti passati NON sono MAI garanzia per eventuali rendimenti futuri anche se la storia ci insegna che performances molto forti tendono comunque ad avere un loro seguito, almeno nel breve/brevissimo periodo. Dal 1971 ad oggi l'S&P500 ha avuto un aumento medio dal primo di gennaio al 31 agosto pari al +6.07%. Dal 1954 ad oggi le ultime cinque volte in cui l'S&P500 è salito di oltre il 15% nei primi otto mesi (quindi dal primo gennaio al 31 agosto per intenderci), le azioni hanno avuto una performance positiva nei restanti quattro mesi dell'anno, TRANNE nel 1986 e nel 1987 anno in cui ci fu il crac finanziario di ottobre come mostrato nel grafico seguente.
Domani inizierà il mese di settembre. Sappiate che dal 1950 è stato uno dei peggiori mesi dell'anno per Dow Jones ed S&P500 mentre per il Nasdaq lo è dal 1971. Ci sono stati anni relativamente positivi e compresi tra il 1995 ed il 1998 (anni in cui sono state poste le basi per la creazione della bolla internet), tuttavia la tendenza negli anni post elettorali statunitensi è comunque stata negativa a seconda dell'indice considerato. Nelle varie analisi di performance certamente spicca quella drammatica di settembre 2001 quando crollarono le Torri Gemelle a New York. Nonostante questo evento sia il Dow che l' S&P500 sono scesi ben nove volte delle 17 relative agli anni post elettorali appunto. Attenzione al fatto che statisticamente su 26 rilevazioni la prima seduta di trading di questo mese è bullish: negli ultimi 26 anni sull'S&P500 è stata positiva 15 volte, sul Dow 15 e sul Nasdaq 16 volte.
Il primo lunedì di settembre cade la festa del Labor Day negli Stati Uniti e quest'anno sarà quindi lunedì 6 Settembre. Dal 1950 al 1977 i tre giorni di trading prima di tale festività hanno spinto al rialzo gli indici americani per ben 25 volte. Dal 1978 in avanti la tendenza è stata tuttavia mista e venendo ai tempi più recenti possiamo dire che negli ultimi 21 anni mediamente il giovedì antecedente è stato più debole rispetto al venerdì a seconda dell'indice considerato (S&P, Dow, Nasdaq).
Di seguito le percentuali di rendimento medio mensile del Nasdaq negli ultimi venti anni da cui si evince che Settembre è un mese critico con una frequenza che si attesta al 55%. L'altro mese negativo è febbraio che evidentemente risente ancora della bolla internet.
Conclusione: statisticamente settembre (ma dovrei aggiungere anche la metà di ottobre) è un mese difficile per i mercati anche se le sedute antecedenti la festa del Labor Day sono rialziste ma sembra che nel complesso costituiscano un fake move.
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)