Verso Jackson hole....ma sarà un buco bianco o nero? In astrofisica il buco nero è stato osservato diverse volte e se ne trova almeno uno in ogni galassia compresa naturalmente la nostra. L'unica differenza tra i due è che mentre è provata l'esistenza del buco nero che oltre all'orizzonte degli eventi risucchia ogni cosa compresa la luce, del buco bianco non si sa nulla se non che dal suo interno esce di tutto compresa la luce e la materia (cadiamo infatti nel campo della fisica teorica secondo cui potrebbe essere il punto di unione di universi differenti). Insomma, l'uno è il contrario dell'altro. Da Jackson Hole in questi due giorni si pensa che vengano date indicazioni relative all'inizio del tapering. Come reagiranno i mercati? La mia sensazione è che ci possa essere uno scrollone in giù per poi risalire. Del resto il mercato se lo aspetta e quindi non sarebbe una grande novità, almeno al momento. Sarà piuttosto importante studiare l'ammontare totale di carta in meno che verrà acquistata (la Fed ricompra anche la parte di interessi sui titoli in scadenza).
In questo frangente noto che l'argento continua ad essere "tappato" dal livello che avevo indicato nei miei ultimi articoli e posto attorno a 23.85 sul chart daily ma al momento non credo debba scendere più di quanto non abbia già fatto nelle ultime settimane. Ritengo piuttosto plausibile che cerchi di ritrovare forza per bucare quel livello (vedremo in seguito se lo terrà o se si tratterà di un fake movement a caccia di stop).
Il fronte azionario italiano lo analizzerò nel fine settimana, pur avendo colto alcuni movimenti interessanti nel mio ultimo articolo di lunedì, penso ad esempio a Banca Popolare di Sondrio od Omer o Italian Wine Brands. Oggi ho però tolto STM dalla mia watchlist poiché è possibile che ci sia stata una forzatura del livello nella giornata di ieri (siamo comunque esattamente sui prezzi di chiusura di lunedì o poco sopra).
Il problema principale che ho riscontrato in questa settimana di ripresa è dovuto sostanzialmente al calo di volumi: ieri 7500 futures scambiati sul nostro indice (forse dovuto all'attesa di Jackson Hole?)! Questo si riflette naturalmente sui titoli grossi e piccoli che subiscono o rischiano di subire la classica caccia agli stop.
Per le prossime due o tre sedute (o forse più) ho inserito nel minder una nuova azione che oggi ha scambiato abbastanza rispetto alla sua capitalizzazione (circa 650 mila euro) e che quota abbondantemente sopra il prezzo di collocamento (e quindi dovrebbe aver assorbito le vendite iniziali). Si tratta di Compagnia dei Caraibi quotata recentemente sull'AIM di Borsa Italiana e che pare si stia dirigendo verso i massimi del collocamento posti attorno a 4.65 euro che potrebbero essere una "calamita". Nella seduta odierna l'azione è infatti passata da 4.15 a 4.50 (dove è stata sospesa per eccesso di rialzo) e poi è lentamente tornata a 4.15 approfittando forse della debolezza del mercato nell'ultima ora di contrattazione (mercato italiano e statunitense). Brutto un eventuale ritorno verso 3.95/ 4.00 euro in chiusura (3.5% - 4.00 % dai livelli attuali). Da valutare la modalità (ovvero i volumi+stabilità dei prezzi) di un ritorno verso 4.35/4.40 euro per pensare che possa andare a bucare i massimi del collocamento, poi nel caso si vedrà.
Buona serata a tutti.
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)