Etf sotto la lente: Cina, doppio minimo? Mah! Il punto poi su idrogeno e solare


Tentativo di rimbalzo dopo un segnale tecnico forse non decisivo: è il quadro degli indici di Pechino e dintorni. Deludente il replicante sull’idrogeno e più attivo invece quello sull’energia solare.

Hot markets

Il rimbalzo di ieri dei mercati cinesi ha subito alimentato le speranze di chi guarda all’Asia nel timore di incertezze negli Usa e in Europa. C’è chi ha visto un doppio minimo di breve periodo nelle sedute degli ultimi mesi e punta ora a una possibile spallata rialzista. C’è comunque chi teme un recupero effimero. Cerchiamo di capire la situazione basandoci sull’analisi tecnica.

Indice Hang Seng (HSI) - Abbandonata l’area dei 25.000 punti è risalito sui 25.600. Tutti gli indicatori sono ancora sul “sell” e delle medie mobili soltanto quella a 5 sedute è tornata positiva.

Etf Xtrackers Msci China (Isin LU0514695690 – valuta di denominazione Usd – valuta di negoziazione Eur) – Uno dei replicanti con maggiore capitalizzazione ha perso in sei mesi il 19,6% e da tempo è inserito in un canale ribassista che dai massimi di febbraio sui 24 euro ha trovato un punto di arrivo sui 16,8 euro del minimo testato due volte a luglio e ad agosto. Anche il clone conferma il doppio minimo cui si accennava precedentemente e negli ultimi giorni ha tentato di risalire verso i 18 euro. Attenzione però alla sovrastante media mobile a 200, inclinatasi negativamente dal 22 luglio. Di reale inversione non si può quindi ancora parlare. Si manifesterebbe solo sopra l’area di 20,6/20,7 euro. 

L’incertezza sul contesto cinese è quindi confermata, visto che le sue Borse sono tornate indietro e non di poco.

Ieri nel frattempo si è registrato il netto balzo degli Etf sulla tecnologia della prima potenza asiatica.

Etf Hsbc Hang Seng Tech (Isin IE00BMWXKN31 – valuta di denominazione dollaro Hong Kong – valuta di negoziazione Eur) – Una delle novità del mercato del 2021 ha deluso davvero tanto, con una netta discesa da febbraio fino alle ultime sedute. In sei mesi ha perso oltre il 28% e dai minimi (anche qui doppio minimo) sui 7,3 euro è risalito a 7,69. Un reale segnale di inversione lo si avrebbe solo con un ritorno oltre i 9,3 euro.

Un po' tutto il comparto degli altri Etf tecnologici cinesi – di cui vari troppo giovani per fornire una reale indicazione di trend – stanno soffrendo della stessa situazione. Occorre quindi una reale ripresa per tornare a vedere il sole sulle Borse cinesi, colpite dal mix di stretta da parte di Pechino sulle normative e soprattutto sulla gestione dei dati della clientela, oltre che dalle tensioni geopolitiche e dalla diffusione delle varianti Covid.

E ora due altri fronti su cui si è pure concentrata l’attenzione degli investitori, quello dell’idrogeno e del solare.

Etf L&G Hydrogen Economy (Isin IE00BMYDM794 – valuta di denominazione Usd – valuta di negoziazione Eur) – È entrato subito dopo il suo esordio su Borsa Italiana in una fase di apatia, allineandosi a un trend negativo poco accentuato ma pur sempre declinante. In sei mesi ha perso l’8,8%, con un’apertura di seduta oggi a 7 euro e un reale segnale di inversione che si manifesterà solo sopra i 7,8 euro. Nella fase in corso chi è collocato sull’Etf deve seguire la media mobile a 40 sedute, finora la più precisa nell’individuare rialzi e ribassi.

Invesco Solar Energy (Isin IE00BM8QRZ79 – valuta di denominazione Usd – valuta di negoziazione Eur) – Tanto atteso il replicante sull’energia solare ha uno storico marginale, composto da 14 giornate di contrattazioni. La risalita sui 37,6 euro lo riporta oggi verso i minimi della seduta dell’11 agosto, da cui è partita la fase ribassista degli ultimi giorni. In questo caso l’analisi tecnica serve poco, mentre sembra più rilevante il convincimento di una svolta in molti Paesi a favore delle energie alternative. Cosa fare allora? Un piano di accumulo sembra la soluzione più adeguata per un Etf di nicchia molto innovativo.