SEGNALI DI ENTRATA E DI USCITA DEL MODELLO QUANTITATIVO LOMBARD PER IL TRADING SULLE AZIONI NASDAQ TIME FRAME SETTIMANALE. I SEGNALI VENGONO GENERATI UNA VOLTA A SETTIMANA E PUBBLICATI SUL SITO IL LUNEDI MATTINA E VALEVOLI PER TUTTA LE SETTIMANA. IL REPORT SI COMPONE DI SEGNALI DI ACQUISTO PER NUOVE POSIZIONI E DI AGGIORNAMENTO PER I TITOLI GIA' PRESENTI IN PORTAFOGLIO.
ASTENERSI PRIMA DI AVERE COMPRESO CON ESATTEZZA IL PROFILO DI RISCHIO E LE CARATTERISTICHE TECNICHE DEL SERVIZIO CON LA LETTURA DELLE SPIEGAZIONI POSTE NELLA DICITURA "Il Portafoglio LombardReport": (clicca qui >>>)
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QUESTA SETTIMANA IL REPORT VIENE PUBBLICATO IN FORMATO RIDOTTO.
Partiamo dall’analisi grafica del nostro indice di riferimento delle nostre operazioni, il NASDAQ100. Settimana di consolidamento per l’indice tecnologico con leggero pullback in area 14800/750, primo piccolo supporto, per poi tornare in chiusura di contrattazioni di poco sotto i precedenti massimi storici. Quindi nessun nuovo record ma, al momento, segnali di inversione non se ne vedono, anzi ! La rotazione settoriale delle ultime due settimane si è fermata ed i titoli tecnologici hanno iniziato nuovamente ad essere acquistati (v. Microsoft, Nvidia, Adobe, ecc.) a scapito dei settori ciclici e finanziari che hanno appesantito gli altri due listini USA. Evidentemente i mercati hanno già iniziato ad adeguarsi al previsto inasprimento della politica della FED a proposito degli aiuti all’economia ma, se questo è il risultato, possiamo affermare che il sole risplenderà ancora a lungo su Wall Street. La resistenza in area 15150 continua a fermare il rialzo ma questo piccolo pullback di fine settimana preluderebbe a portarsi su nuovi territori (15500 ?), forse più difficilmente sulla prossima resistenza posta in area 15900. Possibili correzioni nuovamente in area 14750, molto più improbabile andare a testare l’importante supporto a 14500/14400 (ritracciamento del 27,2% della gamba rialzista d-e), a meno di notizie eclatanti nel prossimo fine settimana nel simposio annuale dei membri della FED che si sarebbe dovuto tenere a Jackson Hole dal 26 al 28 agosto ma che, de facto, si terrà virtualmente a causa degli aumentati rischi del Covid. La settimana si è chiusa a 15091.57 con una perdita dello – 0,29% che porta l’indice ad un guadagno del + 17,10% da inizio anno 2021.
Dopo aver fatto registrare un nuovo record nella giornata di lunedì scorso a 4480.26, sono tornate le vendite sull’indice S&P500 proprio sui titoli dei settori ciclici, industriali e finanziari che avevano sospinto il rialzo. Ribasso mitigato poi nelle ultime due giornate di contrattazione della settimana. La rottura confermata da più sedute della resistenza posta in area 4440 aveva fatto credere che il rialzo potesse continuare anche se a ritmo lento ma costante, invece la correzione ha riportato i prezzi in area 4370, primo supportino che ha chiuso definitivamente il gap lasciato aperto il 23 luglio scorso, per poi chiudere la settimana esattamente sulla predetta area di resistenza a 4440. Il rimbalzo avvenuto così nell’immediatezza ci porta a considerare un attacco ai massimi precedenti nei giorni a venire. Anche per questo indice è possibile un nuovo test ribassista dell’area 4370, mentre risulta improbabile un re-test di area 4280 (ritracciamento del 27,2% della gamba rialzista d-e), a meno di notizie negative importanti. La settimana di contrattazione si è chiusa a 4441.67, con una perdita dello - 0,59%, il che porta ad una performance del + 18,25% da inizio 2021.
Anche l’indice DOW JONES ad inizio settimana ha fatto registrare un nuovo massimo storico, seppur di poco, a 35631.19 ma poi le vendite sono state cospicue e solo parzialmente recuperate nel fine settimana, tanto da risultare la peggiore performance rispetto agli altri due listini. Dopo aver rotto al rialzo la forte area di resistenza a 35100/150, oltretutto confermata da più chiusure, il recente ribasso ha portato i prezzi a testare il supporto in area 34750, per poi chiudere la settimana nuovamente alle prese con l’area 35100/150. Quindi, ora, tutto da rifare al rialzo con un attacco al precedente massimo, altrimenti re-test di area 34750, quindi nuovamente in area 34250/200 (ritracciamento del 27,2% della gamba rialzista d-e). Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 35120.08 con un guadagno del – 1,11% il che riporta ad una performance del + 14,75% da inizio anno 2021.
ORO INDEX
Settimana che potrebbe essere definita insipida per la commodity che ha viaggiato tra il supporto in area 1770 e la soglia psicologica dei 1800 $/oz. Invece dobbiamo prenderla come un atto di forza in quanto come prima cosa non ha rotto all’ingiù il suddetto supporto e come cosa anche molto importante, non si sono scatenate le vendite con la forza del dollaro che prosegue nei confronti delle principali valute con il Dollar Index a quota 93,5 con un max a 93,7. Ora aspettiamo il fine settimana per capire, dalle decisioni dei membri della FED, l’indirizzo che faranno prendere alla commodity gli investitori istituzionali.
Invece debolezza per gli altri due metalli preziosi che seguiamo nel nostro Portafoglio. Il Platino rompe nuovamente il supporto psicologico dei 1000 $, con un minimo a 956 $/oz e graficamente disegna un doppio minimo con il 954 $/oz. della settimana scorsa e solo nella giornata di venerdì recupera il terreno perduto chiudendo la sessione appena sotto i 1000 $/oz.; mentre l’Argento, non riesce a portarsi sopra l’area dei 24 $/oz. e rimane ingabbiato nel range tra i 24 ed i 23 $/oz. con una piccola escursione sotto tale soglia ma, comunque, lontano dal minimo del 9 agosto a 22,295 $/oz. (quasi doppio minimo con la fine di novembre 2020). Forse gli investitori stanno “switchando” le loro posizioni short dall’Oro all’Argento ?? La settimana dell’Oro è si è chiusa a 1784.0 $/oz. facendo registrare un guadagno del + 0,32% che porta il deficit da inizio anno al – 5,86%. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1780.66 $/oz. con un guadagno del + 0,08%. Di seguito il grafico weekly dell’ORO FUTURES DICEMBRE 2021:
Recentemente è stato riferito che la banca centrale del Brasile ha acquistato oltre 62 tonnellate di Oro. La chiave non era solo il fatto che questi acquisti fossero stati effettuati, ma anche la velocità. Infatti è stato notato che le 62 tonnellate sono state acquistate in un periodo di tre mesi. Questo ora pone le riserve nazionali a 130 tonnellate.
Oltre a ciò, le banche centrali hanno acquistato 333,2 tonnellate, con un aumento del 39% rispetto alla media quinquennale nel primo semestre e circa 199,9 tonnellate nel secondo trimestre. I maggiori acquisti sono stati registrati in Thailandia e Ungheria (incluso il Brasile), con un aumento di 214 ton.
Secondo i dati del WGC, la domanda globale di gioielli nel primo semestre ha registrato 873,7 tonnellate, il 17% in meno rispetto alla media del 2019, migliorando durante il secondo trimestre, raggiungendo le 390,7 tonnellate su base annua, con un aumento del 60%.
La domanda egiziana è aumentata del 58,5%, ovvero 14,9 tonnellate, durante il primo semestre del 2021, rispetto alle 9,4 tonnellate su base annua. I dati hanno mostrato che la domanda di gioielli in Oro in Egitto è aumentata durante il primo semestre del 2021 a 13,6 tonnellate, con un aumento del 58%, rispetto a 8,6 tonnellate (a/a). Il volume della domanda di lingotti d'Oro e monete d'Oro è salito a 1,2 tonnellate, o il 33,3%, rispetto a un valore di 0,9 tonnellate nello stesso periodo dell'anno scorso.
I numeri sono piuttosto complicati in quanto la domanda globale è diminuita in totale nella prima metà dell'anno dell'11% dell'anno 2020 per raggiungere 1833,1 tonnellate, ma c'è stata una riduzione nel secondo trimestre del 2021 dell'1% su base annua a 955,1 tonnellate. Inoltre, la domanda globale totale è diminuita dell'1%, su base annua, nel secondo trimestre del 2021 a 955,1 tonnellate.
La domanda globale totale di lingotti e monete d'Oro è stata pari a 594,5 tonnellate nel primo semestre del 2021, la più forte dal 2013. La domanda ha raggiunto le 243,8 tonnellate nel secondo trimestre, con un aumento del 56% su base annua; il miglior trimestre dal 2013.
Infine è uscita la notizia che la società di tecnologia/intelligence Palantir (PLTR) ha acquistato Oro fisico per un valore di 50 milioni di dollari da tenere nel suo bilancio. Non dicono dove hanno messo l'oro, il che è comprensibile. Palantir è una società che opera in campi dotati e talentuosi, ci lavorano persone molto brillanti ed eccentriche. Palantir ha acquistato l'Oro in caso di "cigno nero". Non sappiamo a che eventi potrebbero riferirsi, ma alcune ipotesi che girano parlano di una grande guerra, per cominciare, le cui possibilità sono aumentate un po' dopo la disfatta in Afghanistan; o un crollo valutario; o di un’inflazione alle stelle. Sembra che ci siano grandi cigni neri ogni pochi anni, quindi probabilmente non è una cattiva idea tenere dell'Oro nel proprio portafoglio. Proprio l’anno scorso è comparso un cigno nero a causa della pandemia e l'Oro è sceso, almeno inizialmente. Principalmente perché le persone vendevano tutti i beni per raccogliere denaro e ciò è effettivamente accaduto anche nella prima parte della crisi finanziariacon l'Oro che aveva raggiunto il picco di 1.000 $/oz. durante il take-under di Bear Stearns, per poi essere venduto fino a 700 $/oz. (il -30%) verso l'autunno senza alcun alcun senso. L'Oro non ha mai senso, ma ha sovraperformato le azioni dal 2002.
In un certo senso, questo non è molto diverso dall'acquisto di bitcoin da parte di società come MicroStrategy o Square, Inc. o persino di Tesla. Anche se le motivazioni sono nettamente diverse. Palantir ha acquistato l'Oro come una sorta di polizza assicurativa. MicroStrategy e Tesla sono impegnati in speculazioni a termine.
PORTAFOGLI AZIONARI
Luci ed ombre nella settimana appena trascorsa sui nostri Portafogli azionari. Potremmo dire che abbiamo fatto pari e patta a livello numerico, in realtà nel Portafoglio storico con la strategia “swing” del Nasdaq Weekly, abbiamo preso STOP sul titolo cinese BAIDU con un – 15%, ma la cantina era piena zeppa di tozzi di pane che, onestamente, neanche ce ne siamo accorti.
Mentre nel Portafoglio “The Challenge” andiamo a rimpolpare la sez. dello “Storico Trades” con la vendita a target del titolo del Nyse, ENTERGY un bel tozzo di pane pari ad un + 16,93%. Per il resto del Portafoglio molto bene CARA THERAPEUTICS ed ottimo acquisto con il secondo lotto sul titolo francese NOVACYT sul quale contiamo di uscire a target il prima possibile e forse anche con tutte e due le posizioni. Vi comunicheremo in anticipo la decisione. Infine, abbiamo deciso l’acquisto con un secondo lotto sull’ETF Gold Miners e un nuovo acquisto sul titolo dell’alta moda francese KERING. Rimaniamo in attesa di decidere l’acquisto su un titolo dell’industria automobilistica europea ed un eventuale secondo lotto sul titolo cinese ALIBABA.
Alla prossima.
ORDINI DI ACQUISTO NUOVE POSIZIONI DELLA SETTIMANA (23/08/2021)
Non sono presenti ordini di acquisto per la settimana entrante.
Pagina a cura di SANDRO MANCINI e GIANMARCO LUCHETTI SFONDALMONDO.