La scorsa settimana Fine Foods Pharmaceuticals,passata sullo STAR dal 12/7 dopo un lungo purgatorio sull'AIM ha veleggiato a lungo tra 16 e 16,7 euro.
Il titolo era stato dimenticato da tempo dagli investitori ,dopo la quotazione tramite SPAC. Noi l'avevano da anni inserito nel nostro portafoglio a scarso rischio grazie ai warrant gratuiti che ci aveva regalato anni fa in occasione del classamento della SPAC.Warrant che abbiamo concambiato con le azioni in giugno e che ora ci permettono di avere un pugno di azioni.
La societa' Fine Foods ,ottimamente gestita, opera in un settore in pieno sviluppo (integratori alimentari) e capitalizza 300 milioni.
Sul titolo le piu' recenti analisi erano di Akros (15 euro) e Intermonte (16 euro) come target price. Analisi stilate prima del passaggio sullo STAR e della riscoperta dei titoli del settore (rimane stranamente dimenticata Kolinpharma mentre Labomar continua a macinare profitti)
Oggi Fine Foods Pharmaceuticals ha comunicato l'acquisto di nuovi titoli utilizzando il buy back deliberato da molti mesi. Dal 4 al 13 agosto hanno rastrellato 24.000 azioni al prezzo medio di 16,02 euro.
Quindi 16 euro è una cifra allettante per la STESSA societa',superiore a quello che avevano fissato in Akros alcuni mesi fa e appena pari a quanto fissato da Intermonte
La domanda e' semplice: pensate che ne sappiano di piu' gli analisti che fissano (anzi fissavano)tra 15 e 16 euro il target di Fine Foods o la stessa societa' che continua a rastrellare parte dei titoli a 16 euro che vengono venduti sul mercato di giorno in giorno. Se credete che i vertici della compagnia sappiano piu' cose di lontani analisti la risposta è facile. Vedremo tra qualche settimana,quando uscira' la semestrale, cosa diranno i numeri e chi avra' avuto ragione. Fine Foods ha una arma importante: il buy back deliberato durera' a lungo.....
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)