Tecnologia ed educazione: due settori batostati nelle ultime settimane. E non per motivi economici ma per la sorprendente decisione di Pechino di regolamentarli in maniera più severa. Forse il mercato esagera?
Hot markets
Se guardate i “worst performer” di Borsa Italiana relativamente agli Etf, ormai da giorni noterete che la relativa classifica vede ai primi posti cloni riferiti alla Cina e soprattutto a due settori:
● la tecnologia
● l’educazione.
Cosa sta succedendo? Pechino ha deciso di regolamentare in maniera molto più stretta entrambi i comparti in un’ottica che sa di politica. Cominciamo dall’educazione, che è proprio più correlata con la mano pubblica. Si sta inasprendo la regolamentazione relativa alle aziende private, allo scopo di limitare l’accesso di capitali dall’estero. Ne hanno risentito tutte le azioni del settore: per esempio le leader New Oriental Education & Technology Group (Nasdaq – sigla EDU) e China Online Education Group (Nasdaq – sigla COE), per citare i due maggiori relativi Adr trattati a Wall Street.
I grafici sono semplicemente drammatici. Vediamo quello di EDU a ieri.
Oggi in apertura in titolo rimbalzava del 10%, per poi ripiegare, ma di fatto resta su livelli di un decimo rispetto ai massimi di febbraio.
La tecnologia è pure da mesi al centro di una tempesta, che sembra aver trovato il punto di deflagrazione nelle ultime sedute. Le autorità cinesi stanno infatti soffocando con nuove norme più restrittive una vasta gamma di servizi online, dalle app per la consegna di cibo alle piattaforme di streaming musicale.
Come abbiamo anticipato nell’articolo “free” di domenica i relativi Etf quotati su Borsa Italiana perdono di brutto, anzi accentuano le perdite e la situazione oggi (ore 16.30) era la seguente:
Ubs Solactive China Tech Eur hedged A |
LU2265794946 |
Quotazione 8,50 euro contro massimo anno 11,39 euro |
Ubs Solactive China Tech |
LU2265794276 |
Quotazione 8,30 euro contro massimo anno 11,18 euro |
Hsbc Hang Seng Tech |
IE00BMWXKN31 |
Quotazione 7,35 euro contro massimo anno 12,6 euro |
Kraneshares Csi China Internet |
IE00BFXR7900 |
Quotazione 17,5 euro contro massimo anno 38,7 euro |
Invesco Msci China Tech |
IE00BM8QS095 |
Quotazione 32 euro contro massimo anno 37,8 euro |
Il confronto in realtà è poco significativo, perché tutti questi Etf sono arrivati sul mercato nel corso del 2021 ma in tempi diversi.
È certo che la pressione ribassista è stata violenta. Lo dimostra il grafico dell’Etf Hsbc Hang Seng Tech, molto particolare per i continui gap che lo caratterizzano, tipico di un prodotto con scambi altalenanti e sottostanti talvolta poco liquidi. Il crollo degli ultimi giorni è stato veemente e sembrerebbe dalle trendline discendenti tutt’altro che vicino alla conclusione, malgrado il tentativo odierno di non pochi titoli di rimbalzare, che è apparso però perdere spunto con il passare delle ore.
Una situazione così esasperata, che sa quasi di liquidazione di un intero settore, deve indurre a cautela. Certo che l’avvio di un Pac su alcuni di questi Etf con piccole quote potrebbe tradursi in performance interessanti di lungo periodo, poiché – non dimentichiamolo – al di là della situazione contingente, pilotata (il che è molto strano) proprio da Pechino, fino a pochi mesi la forza della tecnologia cinese veniva messa in luce da quasi tutti gli analisti.
“Sell-off” così violenti e concentrati capitano poche volte. Sono però una caratteristica soprattutto dei settori più avanzati e specializzati. Non possono quindi essere trascurati sia come segnale d’insieme sia come occasione per chi sa avere un po' di pazienza.