Buon lunedì se così si può dire. Sabato mettevo in guardia sui livelli raggiunti dai mercati in generale e da tutte le assets class. Oggi c'è stato un mezzo patatrac e come già scritto ne ho approfittato per alleggerire tutto. Finalmente è tornata un pò di volatilità sui listini per chi, come me, preferisce le acque agitate e turbolente (al rialzo o al ribasso) nel corso di qualche giornata e un pò meno per chi (come me) fa anche portafoglio. Anche in questo caso il trading rispecchia un pò la mia idea di vita: vivo il day by day visto che non so se ci sarò ancora domani ma allo stesso tempo cerco di pianificare cosa vorrei fare nel prossimo futuro. Insomma, non voglio vivere tutto alla giornata ma nemmeno avere degli obiettivi di lungo termine perché nel lungo termine intervengono sempre variabili imponderabili.
Come avevo indicato sabato si è iniziato a buttare giù i listini nelle ultime due ore di venerdì scorso, quando tutti gli operatori erano assenti e sfruttando i bassissimi volumi. Oggi si è proseguito su tutto, materie prime e metalli compresi (penso all'accelerazione odierna del silver sotto 25.50 usd e che dovrà recuperare tale soglia per pensare ad una risalita dei corsi, almeno nel breve termine).
Mercato italiano e quindi FTSEMIB40. Abbiamo rotto i "famosi" minimi di giovedì scorso a 24345 punti con una estensione odierna che si è spinta sotto i 24000 punti. Con oggi il mercato ha toccato certamente una "mia" prima area di supporto data dai minimi che si sono avuti da marzo a maggio di quest'anno. Più in basso, qualora venissero bucati in chiusura, troverei logico un test della media mobile a 200 periodi (colore rosso).
Gli indici americani non amano molto i gap in open quindi porrei attenzione al fatto che possano recuperare i livelli di venerdì in chiusura di seduta verso le 22 ora italiana. Questo permetterebbe un possibile rimbalzo sui listini europei nella seduta di domani, su cui procederei ad alleggerimenti generalizzati di portafoglio. Se così non fosse possibili ulteriori indebolimenti. L'Europa come già detto più volte è cronicamente debole rispetto agli Stati uniti. Più nel particolare il nostro listino uno dei peggiori (parlo di FTSEMIB40).
Se si va alla ricerca di una correzione questa deve essere profonda. Non basta il 3%, almeno questa è la mia view. Sui giornali e in tv domani e questa sera parleranno (a vanvera) attribuendo il calo alle nuove varianti o cose di questo tipo. C'è sempre tempo per farsi delle domande ed altrettanto tempo per darsi delle inutili risposte: nessuno di noi lo sa. Le varianti esistono già da mesi e mesi (novembre e dicembre dell'anno scorso), al limite è una scusa ad hoc per scrollare i frutti dall'albero oppure (peggio) per nascondere momentaneamente la possibilità di altre problematiche sempre legate alla pandemia e a studi scientifici pubblicati su cui al momento non mi voglio addentrare. Rimango convinto che il mercato anticipa sempre tutto. Nel bene e nel male.
Ad maiora !
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)