Scrivere di Borsa non è cosa semplice: scrivi ciò che pensi e che "dovresti" vedere, ma talvolta non vedi nulla e scrivi lo stesso per mantenere un contatto con chi ti legge e -forse- apprezza gli articoli che hai scritto nel corso degli anni. In queste tre sedute di metà Luglio mi ha colpito la debolezza del nostro indice all'interno dei livelli indicati sabato scorso (link articolo: https://www.lombardreport.com/2021/7/10/come-ipotizzavo-la-paturnia-le-passata/) . Parlavo con un amico al telefono questa mattina e mi ha fatto una battuta (azzeccatissima): a furia di fare attività sportiva, visto che il mercato è quello che è se escludiamo forse la prima ora di contrattazione, se ti andasse male puoi pensare di fare il cubista.
Il problema è che nei mesi estivi tendenzialmente capita molto poco, ma la volta che succede l'evento hai il biglietto vincente dell'anno tra le mani. Così è stato nel 2008 (tutto iniziò dalla errata mossa della BCE e dell'allora governatore Trichet che alzò i tassi a giugno (vado a memoria)) e a seguire i primi scricchiolii sulle banche statunitensi dovuti ai subprime. Qualche anno dopo è poi stata la volta della crisi greca e a seguire nel 2011 la volta della crisi italiana, con la letterina BCE e Commissione Europea all'allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Poi nulla per qualche anno...o quasi. Penso ad esempio a quanto accaduto a Bio-On che da un miliardo di euro di capitalizzazione andò a zero e su cui avevo scritto subito un articolo dal titolo non così casuale: "La grande scommessa. Per un miliardo di euro." (link: https://www.lombardreport.com/2019/7/27/la-grande-scommessa-per-un-miliardo-di-euro/). Per chi non lo sapesse, consiglio di vedere il film sulla finanza dal titolo "La grande scommessa" (qui il video trailer in italiano: https://www.youtube.com/watch?v=WuZPWxMWmdk). Quel giorno su Bio-On c'ero: era il 27 Luglio ed io davanti al sole del pc e fu il mio primo eseguito di giornata ancor prima che se ne parlasse e il tutto venisse amplificato all'ennesima potenza nei giorni successivi.
Qualche anno dopo è stata la volta del ponte Morandi: un altro big short su un'azione: Atlantia. Era il 14 Agosto ma quella volta non c'ero perché avevo ceduto all'invito di una settimana di vacanza in Costa Azzurra fatto da due amiche in una località iper turistica come Saint Tropez. Proprio io che non sopporto i posti turistici, che sono un montanaro e che da piccolo avrei voluto fare il pastore per starmene in alta montagna, con i piedi piantati a terra durante il giorno e gli occhi rivolti all'infinito dell'universo durante le ore notturne per poter continuare a sognare ad occhi aperti. Non fraintendetemi: fu una tragedia quella del Morandi, ma sapete meglio di me che il mercato premia ma sa anche punire e la punizione andava fatta alla concessionaria Atlantia. La Borsa è molto cinica in questo e sa che the show must go on. Quella volta una manciata di migliaia di euro di opzioni put (per evitare lo short overnight sul titolo) con scadenza a una settimana avrebbe dato decine di migliaia di euro: a memoria per ogni mille euro buttati a fondo perduto (si sa che le opzioni si azzerano) il profit sarebbe stato attorno ai 10000 euro.
Negli anni ci sono state anche altre occasioni nei periodi estivi, certamente meno drammatiche delle precedenti e dovute in gran parte a qualche show dei politici (nostri ed overseas). E quest'anno ci sarà qualche evento da cogliere? Per ora purtroppo non vedo assolutamente nulla poiché viviamo in una condizione di totale incertezza generalizzata e -per il momento- non ci sono nuovi temi societari da cavalcare (in un verso o nell'altro s'intende).
Il nostro indice FTSEMIB40 si trova ingabbiato nei livelli di sabato scorso: 25000 e 25200 come baricentro. Volumi piatti sono segno di disinteresse, ma talvolta basta una piccola miccia per innescare un movimento e questo lo sappiamo bene.
Un amico ieri mi chiedeva consiglio sul titolo Fineco dal momento che l'azione era scesa nuovamente in area 14.70: "può essere un buy con stop sul minimo della settimana scorsa?". Non gli ho volutamente risposto perché l'asterisco era terminato, ma a rigor di logica la risposta sarebbe stata sì, dal momento che lo stop risultava particolarmente stretto.
In questo momento di mercato è infatti importante limitare al massimo l'operatività e ridurre DRASTICAMENTE la size di ogni operazione altrimenti se si sbaglia ci si fa male e soprattutto si rischia di "fare mercato" nel senso che non si trova una controparte per uscire dalla posizione sbagliata.
Buona serata a tutti.
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)