Commento settimanale


Buon sabato a tutti. La settimana passata avevo indicato i seguenti livelli sull'indice FTSEMIB40:

A distanza di cinque sedute questo è il risultato:

Centrato il minimo a 24650 e subito un rimbalzo a 25280 visibile sul chart orario. Area posta a 25280 che è stata una valida resistenza per tutta la settimana salvo una rottura pomeridiana giovedì ed una lateralizzazione poco sopra in un range estremamente stretto in tutta la seduta di venerdì. A proposito di venerdì, mi verrebbe da dire che si può tranquillamente terminare la settimana già di giovedì. Pensate che ieri verso le ore 10.40 erano transitati solamente 3200 contratti (in un ragne inferiore ai 100 punti). 

Sic rebus stantibus mi sono detto "cosa ci sto a fare al pc?". Così dopo aver fatto un'ora di corsa alle 6 del mattino ne ho approfittato per staccare nuovamente la spina e farmi ancora un'ora di nuoto. Tornato al pc alle ore 14 vedo che la situazione non era cambiata: 4600 contratti e sempre il solito range 25305 di minimo e 25400 di massimo. 

Questo cari amici per dire semplicemente che quando c'è da fare è importante esserci, quando non c'è nulla è altrettanto importante non esserci. La conferma l'ho avuta facendo l'analisi settimanale di tutte le azioni italiane. 

Nella passata settimana avevo indicato un'interessante statistica relativa all'ultima decade di Giugno in cui negli ultimi 22 anni in 21 casi c'è stato un tentativo di ribasso. Ribasso che si è sì concretizzato venerdì scorso, ma questa settimana per l'ennesima volta gli indici a stelle e strisce hanno rotto i massimi storici, quindi la statistica NON è stata confermata. Mettersi long adesso è un azzardo e, senza voler fare la Cassandra, credo che il mercato debba correggere gli eccessi o almeno andare un pò in laterale. Insomma, i fondamentali (penso all'occupazione) continuano ad essere in crescita così come l'inflazione ma abbiamo anche una curva dei rendimenti che la settimana scorsa sulla parte lunga era piatta e invece questa settimana è tornata positiva. Insomma, inizia ad esserci indecisione ma occorrono certamente più dati per capire l'evoluzione. Poco più di un anno fa, a metà marzo 2020 indicavo quel momento come ottimo per un investitore di lungo periodo. Avevamo visto come si era comportato il Dow Jones nel 1900 nel corso di tutte le più importanti pandemie (anni '20, anni '50, fine anni '60 ad esempio). Chi volesse rileggere l'articolo con i relativi grafici storici lo trova al seguente link: https://www.lombardreport.com/2020/3/7/analizziamo-lucidamente-qualche-numero-e-qualche-grafico-diversi-dal-solito/ .

Per chi fosse pigro posto nuovamente i grafici mostrati al tempo (tralasciando lo studio alla base e che trovate appunto nel link appena postato)

Attualmente non credo che ci siano le basi per un mercato orso (che comunque prima o poi verrà), ma almeno per una correzione. Considerate poi che quando l'inflazione e l'indice CPI sale in modo costante sopra il 4%-5% tendono comunque a verificarsi fasi correttive (spesso recessioni). Parlavo oggi con un amico che si occupa di patrimoni e mi diceva che praticamente tutti quanti spingono tutto sull'azionario esasperati dall'assenza di rendimenti su altri fronti. Capite bene che quando la bilancia è sbilanciata (concedetemi il gioco di parole) diventa sempre più probabile un ridimensionamento generalizzato (e forse sono proprio queste le situazioni in cui occorre saggiamente iniziare a tirare i remi in barca diminuendo la propensione al rischio). Chiaramente si tratta di un'ottica completamente contrarian rispetto ai miei articoli settimanali a cui siete abituati e nei quali opero sempre e comunque in trend.  

Ma un conto è il trading ed un altro l'investimento. Non a caso si dice spesso che l'investimento è una speculazione andata male (perché evidentemente non ci si è stoppati e si ha la tendenza "naturale" a mantenere i titoli in perdita perché il nostro cervello non vuole ammettere di aver sbagliato). Per questo motivo nell'articolo di cui Vi ho postato il link parlavo di cuore di un trader ed occhio di un investitore: il trader accetta di sbagliare in continuazione e si rimette sempre in gioco ma è altrettanto vero che ci sono momenti in cui il cuore va messo da parte e subentra la ragione (dell'investitore che non si preoccupa di subire perdite). Riuscire ad unire cuore e ragione è l'ottimo paretiano o la situazione ottimale per massimizzare l'efficienza di portafoglio.

Questo disegno rappresenta perfettamente il concetto appena esposto ed è applicabile in molti ambiti della nostra quotidianità: noi operatori siamo sempre in equilibrio tra ragione e sentimento.        

    

Sul fronte azionario non ci sono novità ed anche dall'analisi settimanale non ho riscontrato alcuno spunto operativo degno di nota. Nel report di sabato scorso avevamo analizzato Webuild che, dopo aver ottenuto un super appalto di ben 16 miliardi di dollari per l'alta velocità in Texas, aveva avuto un rally repentino da 2.05 fino a 2.25 circa (link del mio primo articolo: https://www.lombardreport.com/2021/6/17/in-vista-di-domani/). A seguito di questo upside e sfruttando la debolezza generalizzata avevamo individuato l'area compresa tra 2.06 e 2.09 come potenziale punto di ingresso a basso rischio e con uno stop loss vicino e che personalmente dopo la prima fase di ritracciamento ho alzato a 2.03 (link articolo di sabato scorso: https://www.lombardreport.com/2021/6/19/dopo-le-streghe/). Chiaramente NON si tratta di un trade di lungo termine ma di una operazione dai contorni decisamente speculativi e di brevissimo periodo. Grazie al ribasso generalizzato del mercato italiano nelle primissime fasi di contrattazione di lunedì (link: https://www.lombardreport.com/2021/6/21/luned/) l'azione si è spinta fino ad un minimo di 2.044 (notate bene: i 2.03 euro di stop sarebbero comunque stati da considerare market on close e non per l'intraday). L'azione è riuscita a rimbalzare decorosamente dall'area supportile e rotti i 2.13 si è poi spinta oltre 2.20 (massimo 2.23 euro). Visto che l'ipotetico ingresso era compreso tra 2.06 (minimo millimetrico daily del 18 Giugno) e 2.09 direi che qualche punto percentuale di profitto è stato prodotto. Niente di eclatante ma in un contesto di totale indecisione va bene così. 

Fronte mettalli (oro argento e platino). Le aree supportili indicate nei precedenti articoli hanno portato ad un tentativo di assestamento ma sui minimi di un trend discendente di breve periodo. Metaforicamente parlando abbiamo lanciato una pallina sulla sabbia (non sull'asfalto) e per il momento il rimbalzo non è stato un granché.

Osservando il posizionamento degli operatori sull'argento, ad esempio, non mi stupirebbe un tentativo di ulteriore ribasso (sotto 25.50 dollari per intenderci....magari il giovedì o venerdì???) per andare a cercare e testare l'area dei 24 dollari. La parte dei managed Money (linea blu in basso al grafico) tende ad operare piuttosto male, mettendosi long sui massimi e short sui minimi. In area 28 usd deteneva circa 50000 contratti long ed ora sono 29532 dopo il ribasso delle ultime sedute. Importante è un recupero dei 26.50 dollari in chiusura di seduta per pensare ad un rialzo. 

 

Per oggi è tutto. Buon fine settimana a tutti.

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)