Nubi in vista dopo le streghe?


Buon sabato a tutti. Come pensavo ci sono volute le scadenze tecniche di venerdì per sbloccare il mercato. Solitamente lo sblocco avviene verso il basso in questa circostanza, ma non è una regola naturalmente. Come avevo avuto modo di scrivere nei miei precedenti articoli la mia sensazione era che la salita fosse dettata più da ricoperture di short indotte da operatori intraday che da veri e propri acquisti dettati da una reale voglia di comprare. Da un punto di vista pratico questo lo si notava da grossi quantitativi posti in lettera sui book (lato ask per intenderci) che inducevano appunto all'assunzione di posizioni corte che però venivano stoppate nel momento in cui quelle stesse quantità in vendita venivano evase. Questo produceva una ulteriore salita dei corsi, ma una salita non dettata dalla volontà di acquistare quanto dalla necessità di chiudere una operazione in perdita. Naturalmente questo si è verificato o tendeva a verificarsi su molti titoli azionari e di riflesso anche sul nostro indice rimasto in sostanziale laterale sui massimi per un paio di settimane. Lucciole per lanterne appunto, come avevo intitolato il mio articolo sabato scorso.

Da un punto di vista grafico di seguito trovate l'indice FTSEMIB40 daily sia su scala daily (a dinistra) che oraria. Le linee tratteggiate rappresentano il comportamento dei livelli tracciati sabato scorso. Guarda caso i 25550 sono stati l'area di massimo di venerdì e i 25000 quella di minimo (30 punti sopra per precisione). Sul daily è cerchiata la fase di indecisione di lateralizzazione avvenuta appunto sui massimi (che non si vedevano da oltre un decennio e da cui sono poi scaturite sempre delle fasi di ritracciamento, per questo la cautela doveva (e deve) essere d'obbligo). 

Cosa aspettarsi dunque per la prossima ottava? Personalmente non credo molto nel fatto che il mercato rimbalzi sopra i 25500. Certo ci potrebbe anche essere un piccolo tentativo di rimbalzo (short covering?) dopo la caduta di venerdì ma opterei più per una opportunità di vendita. Sul daily abbiamo un forte supporto posto a 24650 (visibile anche sul chart orario). Ovviamente molto dipenderà anche dal comportamento degli altri indici visto che non siamo mai stati delle stelle che brillano di luce propria come più volte scritto dal sottoscritto. A proposito degli altri indici, statisticamente c'è sempre stato un periodo di vendite su quelli americani nell'ultima decade di giugno. Negli ultimi 22 anni questo fenomeno si è verificato quasi sempre e più precisamente tra il nono e settimo giorno di Borsa aperta prima della fine di giugno la profittabilità derivante dalla vendita si è attestata attorno al 90%. Insomma, non acquistare tra il settimo ed il decimo giorno prima della fine di questo mese riduce drasticamente i rischi per chi è long (in 21 casi su 22). Alcuni invece traggono profitto grazie allo short.

Nel mio update di giovedì (link: https://www.lombardreport.com/2021/6/17/in-vista-di-domani/) avevo indicato il titolo Webuild e nel caso specifico l'area compresa tra 2.06 e 2.09 come supportile in un contesto comunque fragile. Venerdì il minimo è stato esattamente a 2.06. In virtù del contesto di mercato ritengo opportuno alzare subito lo stop a 2.03 euro market on close (da 1.98): un paio di punti percentuali "con quantità ridicole" come scritto non cambiano molto la sostanza del trade e nemmeno la natura di una idea puramente speculativa per un rimbalzo delle quotazioni. 

Sempre nel paper di giovedì indicavo come l'oro e l'argento fossero su un primo livello supportile (1722 sull'oro e 25.85 sul silver). Livelli millimetrici che hanno tenuto nella seduta di venerdì e da cui già giovedì sera si è concretizzato un tentativo di rimbalzo evidenziato dall'area azzurra. Rimbalzo che è stato fino a 1797 sull'oro e fino a 26.50 dollari l'oncia sull'argento come mostrato nei seguenti grafici orari (a sinistra il gold e a destra il silver su timeframe H1 ovvero orario). Peccato tuttavia che in entrambi i casi ci si sia portati nuovamente sui minimi e come ho scritto svariate volte più si testa un supporto e maggiori sono le probabilità che venga rotto. Nei casi di operazioni "bottom fishing" sono fondamentali a mio avviso sia il timing di ingresso che la size (ridotta) dal momento che si cerca di prendere un coltello che cade e non sappiamo mai se afferreremo la lama o il manico. Come scritto su queste colonne anche dallo stimato Dott. Bellosta ricordo poi che a fronte della caduta bisogna considerare che la stessa trova un paracadute nel rafforzamento del dollaro contro l'euro visto che qui ragioniamo in dollari (discorso che vale naturalmente per operatori di medio-lungo periodo e chiaramente non per un trader intraday o di brevissimo). Considerato l'andamento del cross eurodollaro non mi stupirebbe un tentativo di ricerca di aree supportili più profonde.

Ricordo poi che lunedì avremo lo stacco dividendi di alcune società che riporto di seguito

Non escludo poi che lunedì ci possano essere movimenti repentini al ribasso o al rialzo nelle prime fasi di negoziazione. Penso ad esempio a forti vendite e/o acquisti dettati da algoritmi che non troveranno una controparte a frenarli a seguito della cancellazione di ordini multiday su Borsa Italiana per via di un aggiornamento software. Questo potrebbe favorire l'operatività (ed i rischi) di traders a caccia di opportunità di brevissimo periodo. 

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)