Stati, banche e organi finanziari hanno un nemico in comune: l'oro ( e ovviamente anche l'argento). Lo Stato odia il rialzo dell'oro simbolo di finanza disastrosa. Le banche non consigliano mai ai clienti il metallo giallo (salito da meno di 40 dollari all'oncia nel 1970 fino a superare quota 2000 pochi mesi fa. E senza pagare un centesimo di tasse. MA.. un pessimo investimento per le banche che vedono la posizione del cliente bloccata per decenni senza poter lucrare commissioni. Solo il lombardreport.com è implacabile dal 1996 nel suggerire molti titoli del settore.
Stessa cosa per i giornali finanziari che, spesso foraggiati da istituti di credito per pubblicita' e resoconti, godono quando i metalli scendono.
Guardate i titoli di questa settimana "la peggiore dell'anno, l'oro perde il 5%" Facciamo pero' i calcoli. L'oro è sceso da 1870 a 1770. Un 5% di discesa MA L'ORO E' QUOTATO IN DOLLARI USA SALITI CONTRO EURO DA 1,23 ABBONDANTE A 1,187. Una discesa che limita fortemente la discesa in euro per tutti gli europei del "crac" dell'oro. Questo, dopo anni di salita, ha percio' perso "quasi il 2%", Non certo una percentuale da terrorizzare il mercato. Ma quando si è PREVENUTI......meglio scrivere 5% invece di 2%...
Noi parliamo genericamente di oro ma ricordiamo che i guadagni dell'investimento in azioni argentifere ed auriferesono stati ben maggiore per il noto "effetto-leva" per i lettori del lombardreport.com. E che la maggior parte di queste azioni,dopo la cavalcata del biennio, ha perso in settimana un 5% come l'oro....e ricordando che sono in dollari hanno limitato la perdita a meno del 2%.
Wheaton era tornata vicino al record di 50 C $ , Gran Colombia si era riscattata nei primi giorni della settimana volando da 5 a oltre 6 C$ per poi dimezzare l'ascesa con la debolezza dei preziosi.. Anche i day trader possono approfittare di queste maxi oscillazioni.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)