NASDAQ100 WEEKLY - Consolidamento sugli indici azionari USA anche se non sono mancati nuovi record.


SEGNALI DI ENTRATA E DI USCITA DEL MODELLO QUANTITATIVO LOMBARD PER IL TRADING SULLE AZIONI NASDAQ TIME FRAME SETTIMANALE. I SEGNALI VENGONO GENERATI UNA VOLTA A SETTIMANA E PUBBLICATI SUL SITO IL LUNEDI MATTINA E VALEVOLI PER TUTTA LE SETTIMANA. IL REPORT SI COMPONE DI SEGNALI DI ACQUISTO PER NUOVE POSIZIONI E DI AGGIORNAMENTO PER I TITOLI GIA' PRESENTI IN PORTAFOGLIO.
ASTENERSI PRIMA DI AVERE COMPRESO CON ESATTEZZA IL PROFILO DI RISCHIO E LE CARATTERISTICHE TECNICHE DEL SERVIZIO CON LA LETTURA DELLE SPIEGAZIONI POSTE NELLA DICITURA "Il Portafoglio LombardReport": (clicca qui >>>
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Nuovi record a Wall Street su due dei tre principali indici azionari, nella settimana appena trascorsa. Il più significativo è quello dell’indice S&P500 che nella giornata di giovedì ha superato di slancio i 4.200 punti, fissando il nuovo massimo storico a 4218.78, mentre l’indice tecnologico si accontentava di aggiornare il proprio di una manciata di tick, fissandolo a 14073.48.  Livelli che parecchie case davano per fine anno, e un discreto numero di esse ritenevano che fosse fuori portata per il 2021. Da inizio anno, la metà di questa performance è stata prodotta nel mese appena trascorso, presumibilmente grazie al concorso di 3 fattori:

1) l'impatto dello stimolo fiscale su una crescita USA già resa robusta dalle riaperture.

2) il calo del Dollaro orchestrato da una FED ultra prudente, col concorso dei flussi di Dollari dello stimolo in uscita dal paese a caccia di beni prodotti all'estero.

3) Una stagione delle trimestrali economiche societarie che sta nettamente surclassando le stime.

Su questo ultimo punto giunge a proposito uno studio di Deutsche Bank sulle società del listino S&P500, il quale riporta che 264 aziende su 500 che hanno pubblicato i propri dati economici, rappresentanti i 2/3 della capitalizzazione dell'indice, la qualità delle trimestrali è eccelsa:

a) l'87% delle aziende batte le stime, in media di un pazzesco 19.8% (Bloomberg riporta il 23.5%, forse per non aver aggiornato la stima degli analisti), contro la media di lungo periodo del 4% circa. Ormai sono 3 trimestri che il consenso viene stracciato. Ma, mentre nel quarto trimestre del 2020 una sorpresa media del 14% aveva implicato un +10% sul trimestre precedente (gli analisti vedevano un calo), qui il +20% si traduce in un pari incremento sul trimestre precedente. E solitamente la stagionalità del primo trimestre dell'anno è molto più debole di quello finale. Anno su anno è un +46%, ma ha poco significato, visto il termine di paragone.

b) il 78% delle aziende ha battuto le stime di fatturato, anche qui di un margine molto solido (+ 3.8%).

c) chiaramente la stima degli analisti per gli utili per l'intero 2021 e per singoli trimestri sta salendo rapidamente, ed è già su livelli record sia sull'anno (il precedente sono i 165 $/az. del 2019), che sul trimestre (i precedenti 43 $/az. del quarto trimestre del 2020). Vedremo se il trimestre in corso supererà i 50 $/az.

Mentre l’indice del Nasdaq100, ha visto un po' di nervosismo in più, molto probabilmente in reazione alla ripresa della salita dei rendimenti, pur se le società appartenenti al listino, che hanno pubblicato i propri bilanci, hanno anch’esse battuto nettamente le stime. In particolare a frenare gli entusiasmi è stata l'asta del 7 anni Treasury di martedì scorso, il cui rialzo ha trascinato il tasso a 10 anni fino a superare nuovamente il +1.6% di rendimento.

Il movimento è stato quasi interamente dovuto al balzo dei breakeven inflation, con la scadenza a 10 anni ai massimi dal 2013, oltre il +2.4%.

Il fatto che gli Stati si stanno attrezzando per permettere, a date condizioni, il turismo sta dando fiato al settore viaggi e leisure. Il resto della forza è stato fornito da banche e risorse naturali mentre i difensivi hanno faticato. Piuttosto deboli anche tutti i settori "rate sensitive" come utilities, media, tech e pharma.

Una menzione a parte merita la sofferenza del settore automobilistico, danneggiato dalle dichiarazioni di FORD, che ha tagliato l'outlook per l'anno a causa della scarsità di semiconduttori, facendo eco a quanto già detto in precedenza da HONDA e BMW, ultime di una lunga serie di costruttori ad annunciare stop alle produzioni e impatto sugli utili per questo motivo. Sui motivi di tale sotto-performance si possono fare diverse ipotesi per poi convenire, come al solito, che si può trattare di una compartecipazione di molte di queste cause:

1) il rimbalzo dell'€, che da inizio aprile ha recuperato oltre il 3% contro $;

2) la forza estrema della stagione delle trimestrali USA, come detto in precedenza;

3) la forza del ciclo USA, che sta già fruendo delle riaperture, essendo assai più avanti con la campagna vaccinale;

4) l'impatto dello stimolo fiscale da 15% del GDP in 3 mesi. In Europa non arriviamo al 60/70% di quell'importo.

5) la testardaggine della FED nel mantenere una politica monetaria ultra espansiva, nonostante quanto esposto sopra.

Anche TESLA, che ha riportato utili sopra le attese e fatturato in forte crescita (+74%) non ha fornito previsioni per l'anno in corso. Inoltre, l'EPS è quasi interamente costituito da ricavi per vendita dei regulatory credits (diritti di emissione), da crediti d'imposta, oltre ai 101 milioni $ ricavati da trading su Bitcoin, un’entrata sulla cui costanza si può nutrire più di un dubbio e comunque imbarazzante per l'azienda, visto che Elon Musk ha avuto un ruolo molto importante nel far salire le quotazioni.

Da segnalare la risalita del rapporto Put/Call delle opzioni su azioni dell’S&P500 a 0,59, nulla di particolare ma che evidenzia incertezza per le prossime settimane negli investitori.

Stessa rilevazione e considerazione la troviamo nel rapporto delle previsioni del sentiment Rialzista e Ribassista tra gli investitori, dal dato della precedente settimana a 32.18 si è scesi a 16.89 (v. grafico):

Passiamo ora all’analisi grafica del nostro indice di riferimento delle nostre operazioni, il NASDAQ100. Continua il consolidamento sull’indice tecnologico anche se, nella giornata di giovedì, l’indice ha fatto registrare un nuovo record a 14073.48, di lievissima entità percentuale rispetto al precedente.

L’atteso innalzamento della volatilità, dovuto alla gran parte delle società componenti l’indice FAANG (le big del listino) più diverse altre, che hanno pubblicato le proprie trimestrali economiche uscite decisamente sopra le stime, non è avvenuto se non, appunto nell’intraday della giornata di giovedì per poi chiudere le contrattazioni nel range di prezzi dei giorni scorsi. Forse un segnale di affaticamento dell’indice che ha visto scendere i livelli di Forza relativa a 55 sulla scia della discesa del momentum. Questo non significa che una correzione consistente sia alle porte, ma non lanciamoci in acquisti esagerati e riduciamo un po' le percentuali di STOP. Nel frattempo aspettiamo di vedere se il supporto in area 13700 tiene con possibile chiusura del primo gap up, a seguire il supporto in area 13350 (ritracciamento del 38,2% della gamba rialzista d-e) con chiusura del secondo gap up aperto. Al rialzo, se l’indice ritrova la spinta necessaria, il prossimo obiettivo che troviamo è posto in area 14300/14500 (estensione del 138,2% della gamba rialzista 2-3). La settimana si è chiusa a 13860.76 con una perdita del – 0,58% che porta l’indice ad un guadagno del + 7,55% da inizio anno 2021.

Zitto, zitto e piano, piano l’indice S&P500 ogni settimana (o quasi) fa registrare un nuovo massimo storico. Nella seduta di giovedì ha toccato i 4218.78. Come riportato nell’articolo della scorsa settimana, ribadiamo che una fase di consolidamento non deve per forza comprendere anche delle correzioni più o meno estese e questo ciò che si evince dal grafico degli ultimi 5 giorni di contrattazione, una fase lateral-rialzista con minimi mai al di sotto dell’area 4170. L’indice continua a dimostrare una buona forza relativa (chiusura settimanale a 62) e nulla osta per una prosecuzione moderata fino al prossimo obiettivo posto in area 4270. Viceversa, una puntata in area 4100 (ritracciamento del 27,2% della gamba rialzista d-e) è possibile per ricaricare ulteriormente le batterie. La settimana di contrattazione si è chiusa a 4181.17, praticamente invariato lo scostamento percentuale, il che porta ad una performance del + 11,32% da inizio 2021.

Invece l’indice DOW JONES si trova in piena fase di consolidamento, non riuscendo a far registrare nuovi massimi storici ma anche a mantere l’area 33600 senza scendere sotto di essa e nel frattempo ad abbassare i valori di momentum e di forza relativa a 57. Il prossimo obiettivo è posto in area 35000, viceversa un primo supporto rilevante lo troviamo in area 33250 per poi scendere in area 32800. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 33874.85 il che porta ad una lieve perdita del – 0,50% il che riporta ad una performance del + 10,68% da inizio anno 2021.

ORO INDEX 

Le banche centrali sono state acquirenti netti di oro per 11 anni consecutivi. Secondo i dati del World Gold Council (WGC), le banche centrali di tutto il mondo hanno acquistato 272,9 tonnellate di lingotti nel 2020. Gli acquisti dello scorso anno sono stati del 60% inferiori rispetto alle 668 tonnellate, record raggiunto nel 2019. La pandemia ha costretto alcune banche centrali a vendere parte delle proprie riserve e iniettare liquidità nelle loro economie. Gli acquisti si sono concentrati nella prima metà dell'anno, poi sono diventati quasi inesistenti nel terzo trimestre e sono ripresi negli ultimi tre mesi dell'anno.

Le prime 10 banche centrali con le maggiori riserve auree sono rimaste sostanzialmente invariate negli ultimi anni. Gli Stati Uniti detengono il primo posto con oltre 8.000 tonnellate d'oro nei loro caveau - quasi quanto i prossimi tre paesi messi insieme - e rappresentano il 79% delle riserve totali. Gli unici paesi in cui l'oro rappresenta una percentuale più alta delle riserve sono il Portogallo all'80,1% e il Venezuela all'82,4%.

10 banche centrali hanno effettuato acquisti netti di una tonnellata o più nel 2020, evidenziando la continua domanda di metallo prezioso. La Turchia è stata l'acquirente numero uno per il secondo anno consecutivo - aggiungendo 134,5 tonnellate - ed è stato anche il più grande venditore dopo aver ridotto le aziende di 36,3 tonnellate. Le vendite di banconote del WGC si sono concentrate tra un piccolo numero di banche centrali che acquistano oro dalla produzione interna, tra cui Mongolia e Uzbekistan.

Anche questa settimana è passata nel segno dell’attendismo. L’area 1800 $/oz. sembra diventata insormontabile e conseguentemente i prezzi tendono a scendere. La M.M. a 200 esponenziale e la trendline discendente hanno frenato la continuazione del rialzo. I prezzi continuano a giocare con l’area 1770 $/oz. che da ex-supporto era diventata resistenza ed ora sembra ridiventata supporto. Ribadiamo che i prezzi dovranno riuscire stabilmente a rimanere sopra l’area 1800 $/oz. per poi pensare ad attaccare le resistenze successive a 1850 e 1925 $/oz. per poter tornare a parlare di un nuovo trend rialzista, altrimenti rimaniamo sempre nell’ambito della correzione dai massimi.

Per quanto riguarda il Platino, stessa situazione della scorsa settimana con il raggiungimento e la rottura di area 1250 $/oz. ma le chiusure sotto tale area hanno riportato i prezzi in un range di congestione che dura da inizio marzo. Le quotazioni riescono a mantenersi costantemente sopra l’area dei 1200 $/oz. con qualche escursione sotto tale area nell’intraday, ma per la continuazione del trend rialzista, è necessario rompere definitivamente l’area dei 1250 $/oz. con consolidamento sopra di essa. Stessa cosa dicasi per i prezzi dell’argento che devono rompere la resistenza dei 26,75 $/oz. con primo obiettivo l’area 27 $/oz. da superare e consolidare sopra. La settimana dell’Oro è si è chiusa a 1767,70 $/oz. facendo registrare una lieve perdita del – 0,57% che porta il deficit da inizio anno al – 6,72%. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1768.76 $/oz. con una perdita del - 0,47%. Di seguito il grafico weekly dell’ORO FUTURES GIUGNO 2021:

LA POLITICA DEGLI STATI UNITI

Mercoledì scorso il presidente Joe Biden ha presentato l’American Families Plan, piano con il quale secondo la Casa Bianca si andrebbero a raccogliere 1,5 trilioni di dollari in un decennio. I fondi, con i quali si punta a finanziare riforme nell’ambito dell’istruzione, di assistenza all’infanzia e i congedi retribuiti, sarebbero raccolti aumentando le tasse sui redditi più alti, sui guadagni in conto capitale, cambiando la tassazione per le eredità ricche, risolvendo le scappatoie fiscali e destinando ulteriori risorse all’IRS (International Revenue Service – agenzia governativa deputata alla riscossione dei tributi) per aumentare le verifiche fiscali alle famiglie con un reddito superiore ai 400 mila dollari.

Il piano di Biden andrebbe ad alzare al 39,6% l’aliquota massima dell’imposta sul reddito. Secondo la Casa Bianca il tasso al 39,6% si applicherebbe all’1% più ricco degli americani. Inoltre si andrebbe a modificare il modo in cui i ricchi pagano le tasse sui rendimenti degli investimenti. L’aliquota massima sui guadagni di capitale a lungo termine aumenterebbe al 39,6%, la stessa aliquota dei loro salari (includendo una sovrattassa del 3,8% per l’assistenza sanitaria statale, pagherebbero un’aliquota massima del 43,4%). Sarebbe un aumento dall’attuale 20% o 23,8% includendo la sovrattassa sui redditi da investimento netto. La norma si applica ai contribuenti con un reddito annuo di oltre 1 milione di dollari che vendono azioni, obbligazioni ed altri asset detenuti in conti tassabili per un guadagno. Il piano cambierebbe anche il modo in cui ricche eredità pagano le tasse sui beni valorizzati alla morte, eliminando il cosiddetto “step up in basis at death” per profitti superiori al milione di dollari; la valorizzazione di ogni bene invenduto sarebbe soggetto all’imposta sui redditi di capitale alla morte del proprietario. Attualmente la valorizzazione di un bene non è tassata alla morte; il bene viene trasferito agli eredi con il suo valore di mercato corrente, cancellando il guadagno di capitale; gli eredi potrebbero poi vendere il bene senza l’imposta sulle plusvalenze.

La Casa Bianca ha detto che il piano includerà misure per i proprietari di aziende ed imprese agricole per proteggerli da quello che potrebbe essere un significativo impatto fiscale nel caso in cui vogliano passare il patrimonio ad un erede dopo la loro morte. Secondo una nota informativa dell’amministrazione sul disegno di legge fiscale: “La riforma sarà progettata con protezioni in modo che aziende ed imprese agricole a conduzione familiare non debbano pagare tasse quando vengono passate ad eredi che portano avanti l’attività”. Gli esperti al momento sono preoccupati da che protezioni saranno garantite alle aziende a conduzione familiare e temono che, in alcuni casi, proprietari o eredi possano comunque essere colpiti da imposte sui redditi di capitale o tasse di successione significative.

Grazie all’American Families Plan da 1,8 trilioni di dollari, la famiglia americana media con bambini piccoli potrebbe risparmiare 14.800 dollari all’anno per l’assistenza all’infanzia. Con il piano, infatti, sarebbero spesi 225 miliardi $ in un decennio per assistenza all’infanzia di alta qualità per bambini sotto i 5 anni e verrebbe garantito alle famiglie di pagare solo una porzione del loro reddito totale per i servizi di assistenza all’infanzia. Le spese per questi servizi sarebbero completamente coperte per le famiglie a basso reddito, mentre quelle che guadagnano una volta e mezzo il reddito mediano del loro Stato, non spenderebbero più del 7% del loro reddito annuale in servizi di assistenza all’infanzia. Il disegno di legge include anche servizi di assistenza all’infanzia per studenti dei college, scuola materna universale gratuita per i bambini di 3 e 4 anni ed un’espansione di alcuni crediti fiscali. La child tax credit potenziata sarebbe estesa fino al 2025, mentre il credito d’imposta temporaneo dell’American Rescue Plan per l’assistenza a figli e persone a carico diventerebbe permanente.

USA CONTRO CINA

Nei suoi primi mesi di presidenza, Joe Biden nel rapporto con la CINA ha portato avanti la linea dura di Trump per quanto riguarda i controlli sull’export verso aziende tecnologiche cinesi, dando maggiore peso però alla collaborazione con gli alleati in aree fondamentali, come i semiconduttori. Biden ha anche annunciato misure volte ad incrementare l’innovazione americana. Nell’American Jobs Plan, il presidente Biden sollecita il Congresso a fare un investimento di 180 miliardi di dollari per far avanzare “la leadership statunitense in tecnologie fondamentali ed aggiornare l’infrastruttura di ricerca dell’America”, mentre nel CHIPS Act si richiede di investire 50 miliardi di dollari in produzione e ricerca.

Secondo Emily de La Bruyere, cofondatrice della società di consulenza Horizon Advisory, un’altra differenza dell’approccio di Biden alla CINA e alla tecnologia rispetto a quello di Trump è l’attenzione al “multilateralismo”. Ad inizio mese, il presidente statunitense ed il primo ministro giapponese Suga Yoshihide hanno detto che USA e Giappone lavorerebbero insieme su ricerca e sviluppo in aree come l’intelligenza artificiale e la biotecnologia. Inoltre le due nazioni hanno detto che collaboreranno nelle catene di approvvigionamento. Biden si incontrerà anche con Moon Jae-In, presidente della Corea del Sud.

La Bruyere ha detto: “La competizione tra USA e CINA è ideologica. La CINA sta provando a formare un nuovo ordine globale; sta a Washington guidare lo sviluppo di un’alternativa migliore”. “Affinché questa alternativa sia veramente migliore – ed in modo convincente – deve essere multilaterale. Deve incorporare gli interessi e le voci degli stakeholder globali”.

La CINA, invece, con il suo piano di sviluppo quinquennale punta a promuovere la ricerca nella “tecnologia di frontiera”, sette aree dall’informatica quantistica ed i semiconduttori, che Pechino ritiene essere aree fondamentali.

Mercoledì scorso al Congresso, Joe Biden ha detto che il presidente cinese Xi Jinping “e altri autocrati pensano che la democrazia nel 21esimo secolo non possa competere con le autocrazie, perché ci vuole troppo tempo per ottenere consenso”. Biden ha sottolineato come la spesa statunitense in ricerca e sviluppo sia calata e come la CINA ed altre nazioni si stiano avvicinando velocemente. Il presidente americano, citando le batterie delle auto elettriche, la biotecnologia, i chip dei computer e l’energia pulita, ha detto: “Dobbiamo sviluppare e dominare i prodotti e le tecnologie del futuro”.

Per Biden una competizione con la CINA o una forte presenza militare statunitense nell’Indo-Pacifico non significa che gli USA stiano cercando un conflitto.

LA POLITICA DELLA FED

La Federale Reserve mantiene la sua linea. Pur prendendo atto di un’economia che accelera e dell’inflazione al rialzo, il FOMC (il comitato che delibera in materia di politica monetaria) ha scelto all’unanimità di continuare a seguire l’approccio che prevede tassi d’interesse a breve termine ancorati vicino a zero e l’acquisto di almeno 120 miliardi di dollari di obbligazioni ogni mese. Secondo il numero uno della FED, Jerome Powell, la ripresa è “disomogenea e lontana dall’essere completa”. Pur osservando che le pressioni inflazionistiche potrebbero aumentare nei prossimi mesi, questi “aumenti occasionali nei prezzi probabilmente avranno solo effetti transitori sull’inflazione”. Per il presidente della FED non è ancora il momento di discutere di una riduzione della politica accomodante.

Nella dichiarazione post-meeting della commissione è stato sottolineato che gli sforzi per combattere la pandemia hanno aiutato a rilanciare l’economia, anche se deve essere fatto ancora di più. La commissione ha detto: “Tra il progresso nelle vaccinazioni e il forte sostegno politico, gli indicatori dell’attività economica e dell’occupazione si sono rafforzati”. “I settori più colpiti dalla pandemia restano deboli, ma hanno mostrato miglioramenti”. “L’inflazione è aumentata, riflettendo in gran parte fattori transitori. Le condizioni finanziarie generali restano accomodanti, in parte riflettendo misure politiche a sostegno dell’economia e del flusso di credito alle famiglie e le aziende statunitensi”.

DATI MACROECONOMICI

Il dato sugli ordini di beni durevoli di marzo hanno deluso le attese. Numeri migliori rispetto a febbraio, ma nettamente sotto il consensus. Il dato si attesta allo 0,5% dopo la flessione di febbraio del -0,9% (dato rivisto da -1,1%). Il consensus prevedeva una crescita più forte, del 2,5%. Gli ordini di beni durevoli escluso il settore della difesa ed aeronautico passa dal -0,8% di febbraio al +0,9% di marzo. Anche in questo caso le previsioni non sono state rispettate (consensus 1,5%). I due dati sono rilasciati dall’U.S. Census Bureau.

L'esplosione del dato di aprile relativo alla fiducia dei consumatori si deve sicuramente in gran parte all'arrivo degli assegni ma non solo. Infatti la percezione del mercato del lavoro è migliorata di 12 punti, tornando ai livelli del 2018, con un bel balzo passa dai 109 punti di marzo (rivisti da 109,7) agli attuali 121,7 punti. Ben oltre le attese di una crescita a 113 punti. il dato è rilasciato dal Conference Board.

L’indice manifatturiero della Fed di Richmond ad aprile resta a 17 punti, non spostandosi dai 17 punti di marzo.

Un’altra prova che lo stimolo fiscale USA sta, almeno in parte, andando all'estero viene dalla bilancia commerciale delle merci che a marzo ha mostrato un deficit di 90.6 mld $, in rialzo di 3.5 mld da febbraio e 2.6 mld $ oltre le attese. Le esportazioni sono salite parecchio (+11.4 mld $) a indicare una domanda globale solida. Ma l'import, spinto dallo stimolo, ha fatto decisamente meglio (+14.9 mld $) col risultato che il deficit è il massimo di sempre.

In calo per la terza settimana consecutiva il dato relativo alle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione. Nella settimana terminata il 24 aprile, il numero di richieste è sceso a 553 mila (il dato revisionato della settimana precedente è di 566 mila). Le stime, tuttavia, parlavano di una flessione leggermente più significativa, a 549 mila. Il dato è rilasciato dall’U.S. Department of Labor.

Lieve delusione per il dato preliminare del PIL annualizzato che nel primo trimestre segna una crescita del 6,4%, appena sopra la previsione del +6,1%. Il 2020 si era chiuso con un dato trimestrale del +4,3% ma ci sono dei fattori che migliorano di parecchio il quadro:

1) il deflator è molto più alto delle attese (ancora inflazione!) il che implica un GDP nominale molto più elevato.

2) I consumi sono usciti ancora più elevati delle stime, già a 2 cifre

3) le scorte hanno sottratto la bellezza di 2.6 punti, il che si traduce in un’accelerazione probabile nel secondo trimestre, quando queste saranno ricostituite.

Insomma, numeri molto forti, come già sapevamo. Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.

In leggero rialzo l’indice PCE mensile, che a marzo registra un +0,5% migliorando il +0,2% di febbraio. Il dato core di marzo, invece, cresce dello +0,4% dopo il +0,1% di febbraio.

Forte il dato mensile sulle spese personali, che a febbraio aveva registrato una flessione dell’1%, e a marzo cresce del 4,2% registrando un dato appena superiore alle attese (consensus 4,1%). Il dato è rilasciato dal Bureau of Economic Analysis.

Mostruosa la crescita del dato sul reddito personale, gonfiato dagli assegni del pacchetto fiscale. Dopo la contrazione di febbraio con un -7% (rivisto da -7,1%), a marzo si registra un +21,1%, appena sopra il consensus fissato a 20,3%. Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.

Crescita anche per il dato sulla fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan. Dagli 84,9 punti di marzo si è passati agli 88,3 punti di aprile, superando il consensus fissato ad 87,4. Il Chicago PMI, invece, fa un bel balzo fracassando le stime e registrando il massimo dal 1982: dai 66,3 punti di marzo ai 72,1 punti di aprile. Ben oltre il consensus che prevedeva un calo a 65,3. Il dato è rilasciato dall’ISM-Chicago, Inc.

PORTAFOGLI AZIONARI

Nella settimana appena trascorsa abbiamo riportato una bella soddisfazione sul portafoglio “The Challenge” ed una meno buona sul Portafoglio Storico LombardReport. Iniziando da quest’ultimo, riportiamo l’uscita in STOP sul titolo MERCK, dopo la pubblicazione della propria trimestrale economica sotto le attese, sia per gli utili che per il fatturato. Prendere STOP dispiace sempre, ma alla fine stiamo parlando di una percentuale veramente minima (- 2,25%). Sempre in auge il titolo ALPHABET che continua a salire portando il guadagno al +36.5%, ed il titolo AURORA CANNABIS a ridosso dei 9 $ e rimaniamo sempre in attesa di un bel botto all’insù, come solo lei sa fare. Inoltre, dopo l’uscita della buona trimestrale economica della società BIOMARIN, e le previsioni che il CdA ha rilasciato, stiamo considerando l’acquisto di un secondo lotto del titolo. Infine ulteriori acquisti sono previsti per la settimana entrante con la strategia “Nasdaq Weekly”.

Per quanto riguarda il Portafoglio “The Challenge”, sfumato per molto poco il round sull’ ETF DIGITAL INFRASTRUCTURE attendiamo di andare a target sull’ETC PLATINO anch’esso ad un soffio dall’eseguito nel corso della scorsa settimana. Mentre ottimo tempismo nell’acquisto del secondo lotto sul titolo francese NOVACYT il quale è andato già a target facendoci guadagnare il 39,96% o abbattendo il prezzo di carico del primo lotto a 6,34 €, scegliete voi come calcolare il rendimento. In caso di una nuova, eventuale, discesa del titolo siamo pronti a riacquistare un secondo lotto. Infine, nel caso di ulteriori salite dell’indice S&P500, abbiamo inserito nella sez. “nuovi ordini” l’acquisto di un terzo lotto del relativo ETF Inverse.

Alla prossima.

PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 NELLA SETTIMANA APPENA TRASCORSA. DATA LA NUMEROSITA’ DI TITOLI CHE HANNO PUBBLICATO, RIPORTIAMO I MANCANTI NELL’ARTICOLO DELLA PROSSIMA SETTIMANA.

ADVANCED MICRO DEVICES – 3,69%. La società di semiconduttori con strutture in tutto il mondo che opera in due segmenti: soluzioni informatiche e soluzioni grafiche e visive, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 0,52 $/az. su un fatturato di 3,45 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,44 $/az. su un fatturato pari a 3,21 mld $. I ricavi sono cresciuti del 92,9% su base annua. La Società ha detto che prevede un fatturato nel secondo trimestre 2021 tra i 3,50 ed i 3,70 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 3,29 mld $. Infine prevede ricavi per l’intero anno 2021 pari a 14,64 mld $ contro i 13,57 mld $ attesi dal consensus.

Lisa Su, presidente e CEO di AMD, ha affermato: "La nostra attività ha continuato ad accelerare nel primo trimestre 2021, guidata dal miglior portafoglio di prodotti della nostra storia, da una forte esecuzione e da una forte domanda di mercato. Abbiamo registrato una crescita del fatturato eccezionale anno su anno in tutte le nostre attività. Il fatturato del segmento Computing and Graphics è stato di 2,1 mld $, in crescita del 46% anno su anno e del 7% trimestre su trimestre, principalmente grazie alla crescita delle vendite dei processori Ryzen e dei prodotti grafici Radeon. I ricavi dei segmenti Enterprise, Embedded e Semi-Custom sono stati di 1,35 mld $, in crescita del 286% anno su anno e del 5% trimestre su trimestre”.

AMAZON + 3,79%. La società è un rivenditore online che vende i propri prodotti e quelli di terzi attraverso il proprio sito web, inoltre vende in abbonamento, pubblicità e hosting Web, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 15,79 $/az. su un fatturato di 108,50 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 9,54 $/az. su un fatturato pari a 104,46 mld $. I ricavi sono cresciuti del 43,8% su base annua. La Società ha detto che prevede un fatturato del secondo trimestre 2021 tra i 110,0 ed i 116,0 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 108,68 mld $.

Jeff Bezos, fondatore e CEO di Amazon, ha dichiarato: "Prime Video compie 10 anni, oltre 175 milioni di membri Prime hanno trasmesso in streaming programmi e film nell'ultimo anno e le ore di streaming sono aumentate di oltre il 70% anno su anno. Amazon Studios ha ricevuto un record di 12 nomination all'Oscar e due vittorie. Gli originali in arrivo includono Tom Clancy's Without Remorse, The Tomorrow War, The Underground Railroad e molto altro. In soli 15 anni, AWS è diventata un'azienda con un fatturato annuo di 54 mld $ in competizione con la più grande tecnologia del mondo aziendale e la sua crescita sta accelerando del 32% su base annua. Aziende da Airbnb a McDonald's a Volkswagen entrano in AWS perché offriamo quello che è di gran lunga il più ampio set di strumenti e servizi disponibili e continuiamo ad inventarne incessantemente per loro conto”.

APPLE – 2,13%. La società che progetta, produce e commercializza dispositivi multimediali e di comunicazione mobile, personal computer, lettori di musica digitale portatili e varietà di software, ha riportato utili nel secondo trimestre fiscale 2021 pari a 1,40 $/az. su un fatturato di 89,58 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,99 $/az. su un fatturato pari a 77,35 mld $. I ricavi sono cresciuti del 53,6% su base annua.

L'A.D. di Apple, Tim Cook, ha dichiarato: "Questo trimestre riflette sia i modi duraturi in cui i nostri prodotti hanno aiutato gli utenti a soddisfare questo momento della loro vita, sia l'ottimismo che i consumatori sembrano provare per i giorni migliori che ci aspettano. Apple sta attraversando un periodo di profonda innovazione in tutta la gamma di prodotti come i nuovi iMac e iPad Pro, e ci concentriamo su come possiamo aiutare il team e le comunità in cui lavoriamo a uscire da questa pandemia in un mondo migliore. Ma gli sforzi si estendono anche nella produzione di 8 gigawatt di nuova energia pulita che aiuteremo a portare sulla rete oltre al nostro investimento di 430 mld $ negli Stati Uniti nei prossimi 5 anni. Questi risultati ci hanno permesso di generare un flusso di cassa operativo di 24 mld $ e restituire quasi 23 mld $ agli azionisti durante il trimestre. Inoltre abbiamo aumentato il dividendo trimestrale del 7% ed approvato l’aumento di 90 mld $ al programma di riacquisto di nostre azioni già esistente. Siamo fiduciosi nel nostro futuro e continuiamo a fare investimenti significativi per supportare i nostri piani a lungo termine e arricchire i nostri clienti 'vitae".

BIOMARIN PHARMA – 1,03%.  L'azienda che sviluppa e commercializza biofarmaci innovativi per malattie gravi e condizioni mediche, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 0,09 $/az. su un fatturato di 486,0 mln $. La stima degli analisti era per una perdita pari a 0,10 $/az. su un fatturato pari a 446,45 mln $. I ricavi sono diminuiti del 3,20% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La Società ha detto che prevede un fatturato per tutto il 2021 tra 1,75 e 1,85 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 1,81 mld $.

In una nota la società ha dichiarato: "Segniamo l'inizio del 2021 con solidi risultati finanziari e una serie di entusiasmanti decisioni normative in vista di quest'anno. La potenziale approvazione in Europa nella prossima estate del farmaco “vosoritide”, la prima potenziale opzione terapeutica per i bambini affetti da acondroplasia, getterà le basi per la nostra prossima significativa fase di crescita, soprattutto considerando che la regione EMEA è 3 volte più grande del mercato statunitense. Ad oggi, le interazioni con il team di revisione presso l'Agenzia europea per i medicinali sono state molto positive. Successivamente, abbiamo in programma di ripresentare la domanda per la terapia genica con i farmaci “valoctocogene” e “roxaparvovec”, per il trattamento dell'emofilia A, sempre all'EMA nel secondo trimestre, per essere seguita da potenziale approvazione del farmaco “vosoritide” negli Stati Uniti entro la fine dell'anno. Siamo ben posizionati per fornire ottimi risultati per l'intero anno 2021 e riaffermiamo la nostra previsione finanziaria fornita all'inizio di quest'anno. Ciò prende in considerazione i modelli di ordinazione irregolari nella nostra attività commerciale dinamica e globale, nonché la continua incertezza da pandemia al di fuori degli Stati Uniti e sottolinea ulteriormente l’essenzialità dei nostri prodotti alle persone che fanno affidamento su di loro. Nel complesso, la nostra forza finanziaria, inclusi flussi di cassa netti da operazioni per 113,5 mln $ nel primo trimestre, combinati con opportunità a breve termine da potenziali nuovi prodotti ed una solida gamma di farmaci, riteniamo che il 2021 sarà fondamentale per l'evoluzione di BioMarin".

CITRIX SYSTEMS – 11,84%. L'azienda fornisce soluzioni di virtualizzazione, networking e infrastruttura cloud. La Società progetta, sviluppa e commercializza soluzioni tecnologiche che abilitano i servizi di tecnologia dell'informazione, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 1,42 $/az. su un fatturato di 775,77 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,43 $/az. su un fatturato pari a 797,64 mln $. I ricavi sono diminuiti del 9,9% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha detto che prevede utili nel secondo trimestre 2021 tra 1,15 e 1,20 $/az. su un fatturato tra 840 e 850 mln $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,55 $/az. su un fatturato di 828,73 mln $. Inoltre per l’intero anno 2021 prevede utili tra 5,60 e 5,80 $/az. su ricavi per 3,33 e 3,36 mld $. La stima degli analisti è per utili pari a 6,40 $/az e ricavi per 3,38 mld $.

EBAY – 8,41%. La società è una piattaforma commerciale e fornisce mercati online per la vendita di beni, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 1,09 $/az. su un fatturato di 3,02 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,07 $/az. su un fatturato pari a 2,97 mld $. I ricavi sono cresciuti del 27,3% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel secondo trimestre tra 0,91 e 0,96 $/az. su un fatturato tra 2,98 e 3,03 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,02 $/az. su un fatturato di 2,93 mld $.

Jamie Iannone, A.D. di eBay, ha commentato: "Abbiamo registrato un altro trimestre positivo e un ottimo inizio d'anno per i nostri acquirenti e venditori. Abbiamo generato enormi volumi e guadagni, con la crescita dei ricavi la più alta dal 2005. Lo scorso luglio, ho esposto la nostra visione per una reimmaginazione di eBay guidata dalla tecnologia ed i nostri risultati dimostrano che questa strategia a lungo termine funziona. Anche se abbiamo ancora molto lavoro da fare, siamo fiduciosi di essere su un percorso di crescita continua negli anni a venire".

FACEBOOK + 7,95%. La società è un sito di social networking che crea prodotti di utilità per utenti, sviluppatori e inserzionisti, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 3,30 $/az. su un fatturato di 26,17 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,37 $/az. su un fatturato pari a 23,67 mld $. I ricavi sono cresciuti del 47,6% su base annua.

Mark Zuckerberg, fondatore e CEO di Facebook, ha dichiarato: "Abbiamo avuto un trimestre positivo poiché abbiamo aiutato le persone a rimanere in contatto e le aziende a crescere. Continueremo a investire in modo aggressivo per offrire esperienze nuove e significative per gli anni a venire, anche in aree nuove. Ci aspettiamo che le spese totali per il 2021 siano comprese tra 70 e 73 mld $, aggiornate dalla nostra previsione precedente di 68-73 mld $. La crescita anno su anno delle spese è guidata da investimenti in talenti tecnici e di prodotto, infrastrutture e costi relativi all'hardware di consumo. Prevediamo che le spese in conto capitale per il 2021 siano nel range 19-21 mld $, in calo rispetto alla nostra stima precedente di 21-23 mld $. Le spese in conto capitale sono guidate principalmente dai nostri investimenti in data center, server, infrastrutture di rete e uffici”.

GILEAD SCIENCES – 3,07%. La società di ricerca biofarmaceutica che scopre, sviluppa e commercializza nuovi medicinali per diversi settori medici, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 2,08 $/az. su ricavi per 6,42 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 2,09 $/az. su ricavi per 6,74 mld $. Il fatturato è cresciuto del 15,8% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi utili per tutto il 2021 tra 6,25 e 7,45 $/az. su ricavi tra 23,70 e 25,10 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 7,17 $/az. su ricavi per 24,78 mld $.

La società ha dichiarato: "Abbiamo compiuto notevoli progressi in questo primo trimestre, con la nostra nuova partnership con Merck nelle terapie per l'HIV a lunga durata d'azione, due indicazioni recentemente approvate negli Stati Uniti per il farmaco “Trodelvy” nel carcinoma mammario triplo negativo metastatico e nel carcinoma uroteliale metastatico, e l'aggiunta del farmaco “Hepcludex” al nostro portafoglio prodotti. Il 2021 è un anno cruciale per Gilead, con traguardi chiave in tutti i nostri prodotti di virologia e oncologia. Non vediamo l'ora di portare avanti la nostra gamma di terapie promettenti nei prossimi mesi". Le vendite di prodotti per l'HIV sono diminuite del 12% a 3,7 mld $ nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2020, riflettendo la prevista perdita di esclusività dei farmaci “Truvada” e  “Atripla” negli Stati Uniti”.

MICROSOFT – 3,43%. La società è impegnata nella progettazione, produzione, vendita di dispositivi e pubblicità online a un pubblico di clienti globale. I suoi prodotti includono sistemi operativi per dispositivi informatici, server, telefoni e altri dispositivi intelligenti, ha riportato utili nel terzo trimestre fiscale 2021 pari a 2,03 $/az. su un fatturato di 41,71 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,78 $/az. su un fatturato pari a 41,03 mld $. I ricavi sono cresciuti del 19,1% su base annua. La società ha detto che prevede nel quarto trimestre fiscale 2021 un fatturato tra i 43,60 e 44,50 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato di 43,01 mld $.

Satya Nadella, A.D. della società, ha affermato. "A più di un anno dall'inizio della pandemia, le curve di adozione digitale non stanno rallentando, bensì stanno accelerando ed è solo l'inizio. Stiamo costruendo il cloud per il prossimo decennio, espandendo i nostri mercati e innovando a ogni livello dello “stack” tecnologico per aiutare i nostri clienti a essere resilienti e trasformarsi. Il cloud Microsoft, con le sue soluzioni end-to-end, continua a fornire un valore convincente per i nostri clienti generando 17,7 mld $ di entrate nel cloud commerciale, in aumento del 33% anno su anno".

NXP SEMICONDUCTORS – 4,49%. La società è un produttore di semiconduttori che fornisce soluzioni di prodotti standard e segnali misti ad alte prestazioni. Le sue soluzioni sono utilizzate per applicazioni automobilistiche, di identificazione, infrastrutture wireless, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 1,25 $/az. su un fatturato di 2,57 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,21 $/az. su un fatturato pari a 2,56 mld $. I ricavi sono cresciuti dello 27,0% su base annua. La società ha detto che prevede un fatturato tra 2,50 e 2,64 mld $. L'attuale stima degli analisti per i ricavi è pari a 2,57 mld $.

Kurt Sievers, presidente e CEO di NXP, ha affermato: “Un mix di prodotti ottimi e un aumento dei ricavi hanno contribuito a fornire un eccellente profitto operativo superiore alla nostra previsione. Continuiamo a essere incoraggiati dalle tendenze della domanda a lungo termine in tutti i nostri mercati, che sono alla base della nostra continua fiducia in una crescita molto robusta per tutto il 2021. Il flusso di cassa operativo del primo trimestre è stato di 732 mln $, con investimenti netti in conto capitale di 150 mln $, con conseguente flusso di cassa netto, non GAAP, di 582 mln $.

QUALCOMM + 2,49%. La società che sviluppa una tecnologia di comunicazione digitale chiamata CDMA (Code Division Multiple Access) e possiede la proprietà intellettuale applicabile ai prodotti che implementano qualsiasi versione di CDMA inclusi brevetti, domande di brevetto e segreti commerciali, ha riportato utili nel secondo trimestre fiscale 2021 pari a 1,90 $/az. su un fatturato di 7,94 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,67 $/az. su un fatturato pari a 7,62 mld $. I ricavi sono cresciuti dello 52,1% su base annua. La società ha detto che prevede utili non GAAP nel terzo trimestre fiscale 2021 tra 1,55 e 1,75 $/az. su un fatturato tra 7,10 e 7,90 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,52 $/az. su ricavi pari a 7,11 mld $.

Steve Mollenkopf, CEO di Qualcomm, ha commentato: "Dimostrando la forza della nostra strategia e il nostro successo nell'esecuzione, abbiamo realizzato un altro trimestre di crescita anno su anno guidata dalla domanda sostenuta di smartphone a livello globale e dalla nostra capacità di aumentare la portata dei nostri ricavi non legati ai telefoni. Guardando al futuro, Qualcomm è ben posizionata per una crescita continua e rimaniamo fiduciosi nella nostra capacità di sfruttare le numerose opportunità che abbiamo di fronte. Sono estremamente onorato e orgoglioso di aver guidato Qualcomm negli ultimi sette anni e sono fiducioso nella capacità dell'azienda di estendere la propria posizione di leader nelle tecnologie wireless”.

STARBUCKS – 2,61%. La catena di negozi rivenditrice di caffè e tè proprietaria di diversi marchi, ha pubblicato utili nel secondo trimestre fiscale 2021 pari a 0,62 $/az. su ricavi per 6,70 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,53 $/az. su ricavi per 6,82 mld $. Il fatturato è cresciuto del 11,2% su base annua. La società ha detto che prevede utili per tutto l’anno 2021 tra 2,90 e 3,00 $/az. su ricavi tra 28,0 e 29,0 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,84 $/az. e ricavi per 28,56 mld $ per l’anno 2021.

Kevin Johnson, presidente ed A.D. della società, ha affermato: “Sono molto soddisfatto dei nostri progressi fino ad oggi nell'anno fiscale 2021, poiché i nostri risultati del secondo trimestre hanno dimostrato un aumento impressionante nel business con il pieno recupero delle vendite negli Stati Uniti. I nostri ottimi risultati confermano la nostra capacità di adattarci ai cambiamenti nel nostro ambiente e alle esigenze del nostro clienti. Le vendite nei negozi delle Americhe sono aumentate del 9%, così come nei negozi degli Stati Uniti; le vendite internazionali nei nostri negozi sono aumentate del 35%; le vendite nei negozi in Cina sono aumentate del 91%. Abbiamo posizionato Starbucks per l'inevitabile grande riconnessione umana che vediamo svolgersi negli Stati Uniti e che si propagherà in tutto il mondo. Le persone hanno voglia di ritrovarsi faccia a faccia per guarire, appartenere, riflettere, condividere e festeggiare. Starbucks è stato creato per questo momento e, mentre celebriamo il nostro 50° anniversario, restiamo fiduciosi nella nostra capacità di eseguire la nostra "Crescita su larga scala"”.

TESLA – 2,74%. La società che progetta, sviluppa, produce e vende veicoli completamente elettrici ad alte prestazioni, componenti di propulsori per veicoli elettrici e prodotti per l'accumulo di energia, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 0,93 $/az. su un fatturato di 10,39 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,79 $/az. su un fatturato pari a 10,29 mld $. I ricavi sono cresciuti del 73,6% su base annua.

Tesla ha dichiarato: "Nel primo trimestre, abbiamo raggiunto la nostra produzione e consegne di veicoli più alta mai raggiunta. Questo nonostante le molteplici sfide, tra cui la stagionalità, l'instabilità della catena di approvvigionamento e il passaggio alla nuova Model S e Model X. Il nostro reddito netto GAAP ha raggiunto i 438 mln $ e il nostro reddito netto non GAAP ha superato il miliardo $ per la prima volta nella nostra storia. Mentre l'ASP (application service provider) dei nostri veicoli è diminuito nel primo trimestre, il nostro margine lordo auto è aumentato sequenzialmente, poiché i nostri costi sono diminuiti ancora più rapidamente. La riduzione del costo medio dei veicoli che produciamo è essenziale per la nostra missione. Nel 2017, quando abbiamo iniziato la produzione della Model 3, il costo medio per veicolo in tutta la flotta era di circa 84.000 $. A causa del lancio di nuovi prodotti e di nuove fabbriche e del ridotto mix di Model S e Model X, il nostro costo medio è sceso a meno di 38.000 $ per veicolo nel primo trimestre. Le prime consegne della nuova Model S dovrebbero iniziare molto presto, il tasso di produzione della Model Y a Shanghai continua a migliorare rapidamente e i due nuovi stabilimenti di Berlino e Texas stanno facendo progressi. La Gigafactory di Shanghai continuerà ad espandersi ulteriormente nel tempo ed anche le consegne di Tesla Semi inizieranno nel 2021". Dice che siamo per lo più fuori dal problema della carenza della catena di approvvigionamento. Dice di avere una produzione ad alto volume di Model S nel terzo trimestre. La domanda per i modelli S e X sarà piuttosto alta. Prevediamo di produrre S e X al ritmo di 2.000 a settimana. Nel 2021 dovremmo avere una produzione in volume limitato dagli stabilimenti del Texas e di Berlino, comunque c'è molto di cui essere entusiasti nel 2021 e nel 2022”.

TEXAS INSTRUMENTS – 4,40%. La società che progetta e produce semiconduttori che vende a progettisti e produttori di elettronica, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 1,87 $/az. su un fatturato di 4,29 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,58 $/az. su un fatturato pari a 3,99 mld $. I ricavi sono cresciuti del 28,8% su base annua. La società ha detto che prevede guadagni nel secondo trimestre 2021 tra 1,68 e 1,92 $/az. su un fatturato tra 4,13 e 4,47 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,68 $/az. su un fatturato di 4,16 mld $.

Rich Templeton, presidente e CEO di TI, ha commentato: "I ricavi sono aumentati del 5% in modo sequenziale. Inoltre, i ricavi sono aumentati del 29% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa a causa della forte domanda di elettronica industriale, automobilistica e personale. Il flusso di cassa netto per lo stesso periodo è stato di 6,3 mld $ e il 41% delle entrate. Ciò riflette la qualità del nostro portafoglio di prodotti, così come l'efficienza della nostra strategia di produzione, compreso il vantaggio della produzione analogica da 300 millimetri. Abbiamo restituito 4,5 mld $ agli azionisti negli ultimi 12 mesi attraverso dividendi e riacquisto di azioni. Nello stesso periodo, il nostro dividendo ha rappresentato il 56% del flusso di cassa netto, sottolineando la sua sostenibilità".

VERTEX PHARMA – INV.%. La società che è impegnata nell'attività di scoperta, sviluppo, produzione e commercializzazione di farmaci a piccole molecole per pazienti con malattie gravi, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 2,98 $/az. su un fatturato di 1,72 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,69 $/az. su un fatturato pari a 1,66 mld $. I ricavi sono cresciuti del 13,8% su base annua. La Società ha detto che prevede un fatturato per tutto il 2021 tra i 6,70 ed i 6,90 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 6,94 mld $.

Reshma Kewalramani, A.D. e presidente della società, ha affermato: "Il nostro obiettivo è che tutti i pazienti idonei abbiano accesso e possano trarre vantaggio dai modulatori CFTR. Nel primo trimestre, abbiamo continuato a fare progressi significativi verso questo obiettivo, e così facendo abbiamo nuovamente prodotto una forte crescita dei ricavi e degli utili. Inoltre abbiamo anche assistito a continui progressi significativi in ​​tutta la nostra ampia gamma di prodotti, compreso l'avanzamento della sperimentazione del farmaco “VX-548” alla Fase 2 per la cura del dolore acuto, l'inizio della sperimentazione clinica di Fase 1/2 con il farmaco “VX-880” per il diabete di tipo 1 ed, infine, il completamento dell'arruolamento e il dosaggio delcorrettore “AAT, VX-864” nella sperimentazione di fase 2”.

WESTERN DIGITAL + 3,76%. La società che sviluppa, produce e fornisce soluzioni di archiviazione dati in HDD e SSD che consentono a consumatori, aziende, governi e altre organizzazioni di creare, gestire, sperimentare e conservare i contenuti digitali, ha riportato utili non GAAP nel terzo trimestre fiscale 2021 pari a 1,02 $/az. su ricavi per 4,10 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,68 $/az. su ricavi per 3,97 mld $. Il fatturato è diminuito dello 0,9 rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha dichiarato di aspettarsi utili nel quarto trimestre fiscale 2021 tra 1,30 e 1,60 $/az. su ricavi tra 4,40 e 4,60 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,02 $/az. su ricavi per 4,26 mld $.

David Goeckeler, CEO della società, ha affermato: "Abbiamo riportato risultati solidi al di sopra delle nostre previsioni, guidati dall'aumento delle nostre unità a supporto energetico e dei nostri SSD aziendali di seconda generazione, migliorando le tendenze dei prezzi delle memorie flash NAND, insieme alla continua trasformazione digitale nei nostri mercati di riferimento. I punti di forza di Western Digital nella tecnologia e nella leadership in termini di costi, l'ampio portafoglio di prodotti e le ampie aree geografiche che copriamo stanno fornendo una base su cui stiamo consolidando la nostra posizione come elemento costitutivo essenziale dell'economia digitale. Questi punti di forza, combinati con la maggiore attenzione operativa e strategica della nostra nuova struttura di unità di business, stanno guidando i risultati”.

XCEL ENERGY – INV.%. La Società è impegnata nella generazione, acquisto, trasmissione, distribuzione e vendita di energia elettrica e gas naturale, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 0,67 $/az. su ricavi per 3,54 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,61 $/az. su ricavi per 2,90 mld $. Il fatturato è cresciuto del 26,0% su base annua. La società ha dichiarato che prevede utili nell’anno 2021 tra 2,90 e 3,00 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,97 $/az.

Il CEO di XCEL, Ben Fowke, ha dichiarato: "Xcel Energy ha registrato un ottimo primo trimestre 2021 e stiamo riaffermando la nostra aspettativa di ottenere utili entro il nostro intervallo di previsione annuale. Siamo inoltre lieti di aver raggiunto un traguardo significativo, riducendo le emissioni di carbonio del 51% rispetto ai livelli del 2005, portandoci a più della metà della nostra previsione di fornire elettricità 100% priva di carbonio ai nostri clienti entro il 2050. Abbiamo recentemente proposto misure significative in Colorado che trasformerà il panorama energetico e aiuterà lo Stato a continuare la sua leadership nel settore dell'energia pulita. Il nostro Colorado Clean Energy Plan aggiunge più di 5.000 megawatt di energia rinnovabile e accelera il ritiro delle nostre centrali a carbone. Il piano ridurrà le emissioni di carbonio dell'85% in Colorado e aumenterà energia rinnovabile a quasi l'80% entro il 2030.

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Pagina a cura di SANDRO MANCINI e GIANMARCO LUCHETTI SFONDALMONDO

(articolo di Sandro Mancini)