Sell in May and go away. E’ un o dei detti sulla Borsa su cui in pochi non concordano. A livello di stagionalità il mese di maggio ha dimostrato nel corso degli ultimi 100 anni una straordinaria caratteristica ribassista dovuta a diverse ragioni tra cui, sembra, la prima sia proprio il fatto che tipicamente in tutto il mondo l’estate è il momento delle tasse, anche se esistono altre spiegazioni. Se testate un semplice sistema sulla Borsa Italiana in cui comprate a dicembre o gennaio e vendete a maggio sarete sorpresi nel notate che ha una efficacia che lascia pochi dubbi sulla esistenza di questa tendenza. Poi ovviamente non significa che a maggio o giugno crolla il mondo, significa semplicemente che i mesi migliori per il rialzo a livello probabilistico sono proprio quelli che abbiamo appena passato. Dopo può venire il ribasso così come può venire la congestione.
Quest’anno abbiamo una coincidenza ribassista ulteriore: un bel Sequential sul daily del Ftse All Share e un altro Sequential sul mensile e uno addirittura sul trimestrale del MIB storico. Nel grafico che segue mostriamo come la nostra Borsa dal 2008 ad oggi oscilli all’interno di un canale orizzontale e purtroppo dobbiamo constatare che noi siamo sul tetto di questo canale orizzontale per cui le probabilità che ci sia un movimento verso il basso sono elevate. Quanto verso il basso e fino a che livello al momento non è possibile dirlo, potrebbe anche essere semplicemente un movimento leggermente ribassista ma in orizzontale fino all’autunno prossimo. Festa finita quindi ? Per chi opera a livello internazionale sicuramente no e lo stesso per cui si focalizza sulle singole azioni (i cosiddetti titoli missile o semplicemente su azioni che hanno perso molto a livello di prezzo) per chi invece ha quote di fondi o ETF sulla borsa italiana vale la pena ragionare se hanno guadagnato quanto basta per essere felici di chiudere le posizioni in maniera cautelativa (o semplicemente smezzarle). Poi viviamo in tempi assolutamente fuori dall’ordinario e dopo il COVID potremmo anche assistere al rialzo di ferragosto, anche se ne dubitiamo fortemente.
Alcuni titoli da attenzionare:
AZIONI PORTOBELLO: Iniziamo la nostra analisi con azioni Portobello. La società, proprietaria dell'omonima catena retail di prodotti di qualità a prezzi accessibili, ha comunicato verso la metà di marzo (e osservando il grafico sembra proprio che la notizia abbia eccitato anche la Borsa) i risultati dell'esercizio 2020. L'anno si è chiuso con ricavi e proventi per 64 milioni di euro (+39% rispetto al 2019). In aumento anche il risultato netto, salito da poco meno di 5 milioni a 6 milioni di euro; ma, a causa degli investimenti per aprire nuovi punti vendita, anche l'indebitamento si è ampliato rispetto dal 2019 (da 4,8 a 13,4 milioni). I vertici di Portobello stimano una crescita anche per l'anno in corso. Il grafico dalla fine del primo trimestre di quest'anno si è completamente trasformato: il trend fortemente rialzista e l'aumento dei prezzi così repentino ci fa pensare che anche gli investitori istituzionali ci abbiano messo del loro. Dopo la rottura del massimo storico di qualche giorno fa resta solo da vedere se il trend continuerà a mantenersi al rialzo oppure cambierà.
AZIONI SEBINO: Proseguiamo il nostro articolo con azioni Sebino. L'azienda, leader nell'impiantistica antincendio e security, un paio di giorni fa ha reso noto di avere sottoscritto un contratto per lo sviluppo di impianti antincendio per un nuovo centro distributivo Pirelli nel torinese. La commessa ha un valore di circa 1,6 milioni di euro e l'impianto dovrebbe essere terminato entro la fine dell'anno. Il grafico di azioni Sebino ci mostra volumi che fanno venire l'acquolina in bocca accompagnati da una costante e verticale crescita dei prezzi (entrambi segni dell'interessamento da parte degli investitori istituzionali). A inizio aprile il salto ha creato anche un'apertura e, se non sappiamo ancora da cosa è stata causata, il quadro globale è più che rassicurante e ci dice che gli occhi informati si sono già posati su Sebino e stanno aspettando noi.
AZIONI SOMEC: Congestione in corso per azioni Somec, che stanno lentamente tornando ai livelli pre-pandemia. La crescita dei volumi accennata lo scorso ottobre è stato un temporale autunnale perché da allora sono rimasti pressoché piatti e, comunque, non emozionanti. La società, attiva nell'ingegnerizzazione, nel design e nella realizzazione di progetti nell'ambito navale e civile e relativi a involucri vetrati, ha chiuso il 2020 con ricavi in flessione di poco più dell'11% a causa dei risvolti dell'emergenza sanitaria. I vertici di Somec prevedono, per l'anno in corso, un pieno recupero dei volumi e i ritorni ai livelli di crescita precedenti al Covid.
AZIONI INTRED: Azioni Intred sempre più su e sempre sulla linea del massimo. Anche i volumi rispondono positivamente allo slancio e, seppur in calo rispetto all'inizio del 2021, non possiamo lamentarci. La società, che opera nel settore delle telecomunicazioni, ha chiuso il 2020 con risultati impressionanti. L'esercizio è infatti terminato con ricavi in aumento di oltre il 70% (da 20,8 a 35,45 milioni di euro) e l'utile netto in crescita del 41,3%. Lunedì 3 maggio verrà staccata la cedola relativa al dividendo 2021 di 0,04 euro per azione...occhi aperti.
AZIONI SIT: 2021 scarso di volumi ma al rialzo per azioni Sit, che dopo la rottura dei massimi di qualche giorno fa restano con i prezzi vicini alla cima. L'azienda, che si occupa di produzione di componenti e sistemi per il controllo, la regolazione e la sicurezza degli apparecchi per il riscaldamento, ha chiuso il 2020 con ricavi in flessione di quasi il 9% a causa delle conseguenze della pandemia. Non a caso, già a partire dal terzo semestre dell'anno, la riduzione è andata via via calando fino a trasformarsi, nel quarto e ultimo semestre dell'anno, in positività. Il management della società prevede per l'anno in corso una crescita delle vendite e della redditività. La distribuzione del dividendo ammonta a 0,28 euro per azione e la cedola sarà staccata il 10 maggio.
AZIONI EQUITA: Momento di congestione anche per azioni Equita, con i volumi che si stanno spegnendo, probabilmente, proprio per effetto di questa orizzontalizzazione. Equita, investment bank indipendente italiana, ha chiuso il 2020 con un margine di intermediazione in aumento grazie al forte incremento delle commissioni attive (da 58,72 a 67,96 milioni di euro). In aumento anche il risultato netto della gestione finanziaria e l'utile netto. Dal management si dicono ancora cauti nel fare previsioni per il futuro a causa delle perduranti incertezze relative all'emergenza sanitaria.
AZIONI MAIRE TECNIMONT: Bel trend al rialzo anche per azioni Maire Tecnimont, con una curva che, anche se un po' sporca, sembra proprio di 45 gradi. Interessanti anche i volumi, anche se non ci stupiscono perché sono gli stessi che hanno sempre caratterizzato il titolo. Dopo i risultati di fine 2020, chiuso in flessione a causa della pandemia, la società, a capo di un gruppo industriale leader nella fornitura di tecnologia e nelle attività di ingegneria e costruzione per la realizzazione di impianti industriali per la trasformazione delle risorse naturali, ha terminato il primo semestre dell'anno in corso nuovamente in flessione. Diversi, dall'inizio dell'anno, i contratti e le commesse sottoscritte dall'azienda nel mondo, dalle commesse in India, Francia e Arabia Saudita al contratto da 1,5 milioni di dollari siglato in Nigeria.