Mercato immobiliare USA ormai in bolla ... segue l'Italia ? Siamo sul punto di inversione ciclico o su o giù


A guardare i dati del mercato immobiliare USA viene da sorridere. Per vendere casa nel mese di aprile 2021 ci sono voluti 17 giorni con il record di Indianapolis dove ce ne sono voluti solo 4. Le case con prezzo superiore ad un milione di dollari hanno visto triplicare le vendite ad aprile 2021 rispetto da un anno prima. E il Wall Street Journal mostra fotografie con code di decine di coppie in fila per fare il sopralluogo ad una villetta di modeste dimensioni in una periferia di una grande metropoli. Anche in Italia i prezzi immobiliari sono in aumento ma a macchia di leopardo e c’è chi vede comunque davanti a noi un futuro radioso. Ma la frenesia immobiliare degli Usa è sideralmente lontana. I prezzi del mercato immobiliare sono il +19% rispetto a quelli di un anno fa come dimostra il grafico qui sotto tratto dal Wsj:

E tutto questo quando a Manhattan gli appartamenti sono praticamente vuoti. L’impressione è che ci stiamo tutti avviando verso una bolla economica di proporzioni mai viste. E se considerate che l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per quel che vale dopo la perdita di credibilità subita durante la pandemia, calcola che i morti per COVID siano il doppio o il triplo di quelli ufficiali. Quindi diciamo che con i nostri 125.000 morti ufficiali in Italia moltiplicati per 3 abbiamo il numero di morti della seconda guerra mondiale in Italia e quindi vivremmo di nuovo un boom post bellico. Questa bonanza sta arrivando anche in Europa e se notate il grafico qui sotto della produzione nel settore costruzioni vedete come la linea blu a marzo 2021 abbiamo un andamento completamente divergente dagli anni passati: una rondine non fa primavera ma possiamo sicuramente dire che è meglio così che un andamento divergente al ribasso.

Quello che segue è il risultato di un sondaggio negli Usa tra i gestori di fondi: guardate cosa pensa la maggior parte dei gestori nel riquadro azzurro in basso a destra … la probabilità che negli anni a venire ci sarà più inflazione e più crescita è al 69%.

Con più o meno volatilità e pur in una differenza abissale di comportamento Nasdaq e Ftse All Share stanno costruendo una congestione orizzontale. E questo di per sé è positivo perché le bolle quando scoppiano lo fanno con inversioni improvvise e violente con pattern tipi del tipo “key reversale” o altre amenità di questo genere. Una distribuzione alla fine di una bolla è rara se non impossibile. Io vedo piuttosto una bella congestione orizzontale e quindi uno sfondamento al ribasso nella più tradizionale trappola per orsi e quindi la resurrezione magari verso fine agosto. In più sul Ftse All Share abbiamo un punto di inversione ciclico del Sequential per cui o sale o scende con violenza, almeno così vorrebbe l’analisi ciclica del Sequential.