Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci
Piano Bar di Virginio Frigieri 16/05/2021
Indici Azionari USA
Potremmo anche essere arrivati a fine corsa … Era il 24 gennaio quando il Dow Jones bucava il canale di terminazione di Elliott e il sottoscritto prontamente allargava il canale stesso del 50% proiettando un nuovo possibile target a 35.805 punti. Sotto il grafico di allora:
Oggi dopo quattro mesi, a 35.805 punti non ci siamo ancora arrivati, ma strada facendo avevamo ulteriormente perfezionato il calcolo iniziale individuando una fascia di 1400 punti (4%) come probabile pista di atterraggio dell’indice. Ora l’avere superato il 10 maggio la soglia psicologica dei 35.000 punti seppure solo in intraday e l’immediata presa di beneficio iniziata nella stessa giornata, con la chiusura a 34.742 punti, seguito dall’ampio gap down del giorno successivo e il ritorno al test della trendline il 12 maggio, aprono le porte a uno scenario che può rappresentare l’inizio di un trend ribassista di lungo periodo.
I Gap, come sa bene chiunque conosca l’analisi tecnica, funzionano esattamente come i supporti e le resistenze. E’ dunque altamente probabile che il Dow Jones nelle prossime sedute proverà a chiuderlo quel gap. A quel punto dovremo vedere se il gap farà da resistenza respingendo verso il basso nuovamente i prezzi o se la resistenza offerta dal Gap verrà bucata e allora avremo ancora un altro massimo ma la strada a quel punto si farà più stretta. Poi come sempre tutto è possibile. La gap area è data dal range completo tra le due barre che contengono il Gap. Facciamo una zoommata sul gap e vediamo di capirci.
Sono costretto a mettere le candele ed ingrossare le code perché Multicharts, che è indubbiamente un ottimo software per tanti aspetti, nella cura dei dettagli mostra diversi limiti… piccole cose che potrebbero essere corrette con poco, ma tant’è …proverò ad inviargli una relazione tecnica per vedere se magari in una release futura metterenno le cosette che mancano e correggeranno quelle che non vanno. In questo caso sul banco degli imputati c’è l’Expert Commentary che ho utilizzato per la realizzione del mio Gap Analyzer. Quando si clicca su una barra /candela per selezionarla , la posizione viene marcata con una linea verticale bianca, che ti fa sparire la barra che hai selezionato quindi nel nostro caso fa scomparire la barra del gap. Il buon vecchio Tradestation non marcava nulla. A volte la marcatura può far comodo, ma allora dammi un’opzione per lasciar decidere a me se voglio marcare la barra selezionata oppure no. Chiusa la disquisizione tecnica sul grafico possiamo vedere evidenziati: il gap range che vale 168,83 punti, la gap Area che è tutto lo spazio occupato dal gap e dalle due barre che lo contengono, il livello di Setup a 33.682 punti che non rappresenta un livello di entrata short, ma il livello di allerta da seguire quando i prezzi vanno sotto, in quanto se i prezzi finiscono sotto al prezzo di setup (sopra se fosse un gap rialzista) il sistema ricerca due diverse condizioni e se una delle due viene trovata, parte il Sell (il Buy se fosse un Gap Up). In caso di entrata short l’analyzer suggerisce poi un livello iniziale di stoploss a 34.572 punti e sei possibili target di prezzo determinati coi coefficienti di Fibonacci. Nel caso il gap si chiuda sulle barre successive alla chiusura, l’analyzer determina un nuovo livello di vendita nel caso che il gap inziale funzioni da resistenza e respinga indietro i prezzi, e un livello di reverse setup ed entrata long nel caso la resistenza fornita dal gap iniziale non tenga e venga superata. Dato il momento storico in cui si realizza, seguiremo da vicino lo sviluppo di questa situazione post-gap.
Ho speso più del solito sul Dow Jones, perché in effetti su S&P500 che ormai è a poco più di 200 punti dal target dei 4.473 punti la situazione è più lineare e senza strappi.
Ho tenuto per ultimo il Nasdaq invertendo l’ordine solito, perché su questo indice il gap down si è verificato il 4 maggio e la chiusura dello stesso è avvenuta tre giorni dopo il 7 maggio e qua è perfettamente visibile il concetto spiegato prima di supporto/resistenza dei gap. In questo caso infatti il gap ha funzionato da resistenza e i prezzi cono tornati giù per tre successive sedute, scendendo anche sotto la soglia di setup, ma non a sufficienza da scatenare il sell. Infine giovedì e venerdì i prezzi hanno nuovamente girato verso l’alto e può darsi che tornino a testare la resistenza offerta dal gap. Se invece lunedì fosse nuovamente una seduta ribassista, il sell farebbe ancora in tempo a scattare, perché il nostro analyzer mantiene attivo il livello di setup per 11 sedute successive al verificarsi del gap.
Complessivamente la prossima settimana potrebbe essere una settimana interessante.
Previsioni di Borsa : Bond USA rendimenti e prezzi
L’onda 4 sembra finalmente terminata. Infatti sul grafico a 240 minuti si vede tracciato un doppio zigzag completo. Il retest della trendline dal basso dovrebbe guidare da lunedì la discesa dei prezzi per completare l’onda 5. Qua non abbiamo certificati in leva 7 ma solo un ETF con leva 3 per shortare la posizione. Il Codice ISIN è lo stesso usato la volta scorsa IE00BF4TW784. Non mi aspetto una grande galoppata ma con la leva a 3 un 10% può saltarci fuori.
Previsioni di Borsa : Dollar Index e EUR/USD
Il Dollaro dovrebbe continuare la sua discesa verso quota 88 come diciamo da mesi con conseguente rafforzamento dell’euro verso 1,25-126.
Oro:
Ancora una settimana buona per l’oro che ora si avvicina finalmente alla trendline superiore del canale di trend. Se riuscirà a rompere quella, la corsa verso 2.200 è segnata.
alla prossima