SEGNALI DI ENTRATA E DI USCITA DEL MODELLO QUANTITATIVO LOMBARD PER IL TRADING SULLE AZIONI NASDAQ TIME FRAME SETTIMANALE. I SEGNALI VENGONO GENERATI UNA VOLTA A SETTIMANA E PUBBLICATI SUL SITO IL LUNEDI MATTINA E VALEVOLI PER TUTTA LE SETTIMANA. IL REPORT SI COMPONE DI SEGNALI DI ACQUISTO PER NUOVE POSIZIONI E DI AGGIORNAMENTO PER I TITOLI GIA' PRESENTI IN PORTAFOGLIO.
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Anche nella settimana appena trascorsa registriamo nuovi record a Wall Street su due dei tre principali indici azionari. Il più significativo a livello percentuale è quello del DOW JONES (grazie alla rotazione degli acquisti sui titoli ciclici, con i settori “materials e finanziari” quali principali beneficiari) mentre a livello grafico è quello dell’S&P500 che dopo aver superato di slancio i 4.200 punti era subito ritornato sotto tale area (in seguito vedremo il perché) ma venerdì ha confermato, con la chiusura sul nuovo massimo, la forza per riprendere la corsa al rialzo.
E partiamo proprio dall’inizio della settimana scorsa con le parole della Yanet Yellen. Il Segretario del Tesoro USA durante un’intervista a “The Atlantic” ha dichiarato che i tassi, prima o poi: “potrebbero dover salire per prevenire il rischio di un surriscaldamento dell’economia statunitense dovuta agli oltre 4 trilioni di dollari di spesa programmati dal governo”. Ciò ha causato una forte reazione dei mercati azionari che ha costretto, sia la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, a dichiarare che: "Il Segretario del Tesoro di certo riconosce l'indipendenza della FED", ed in seconda battuta nuovamente la stessa Yellen che per smorzare i toni, precisava come non stia assolutamente prevedendo, né tantomeno raccomandando alla FED, un rialzo dei tassi, confermando che non si aspetta un’inflazione particolare ma, in caso contrario, la FED ha gli strumenti adatti per gestire tale problema. Considerando (e qui esce fuori il fattore scatenante) che l'intervento è stato registrato lunedì e riprodotto martedì, alle 13.39 italiane (7.39 USA) una massiccia vendita di “futures” S&P 500 si è riversata sul mercato (Bloomberg riferisce di oltre 8.000 contratti in meno di un minuto, pari a un controvalore di 1.6-1.7 miliardi di $) producendo un mini crash di una ventina di punti e destando più di qualche preoccupazione negli investitori in mancanza di una qualsiasi notizia, più o meno rilevante. Un editorialista della stessa testata Bloomberg, ha ipotizzato: “Vuoi vedere che qualcuno sapeva in anticipo dei contenuti, e si è portato avanti, alimentando il mini crollo?“. Questo spiegherebbe non tanto la discesa, che potrebbe anche non necessariamente stupire, ma le modalità con cui è avvenuta, ovvero in maniera estremamente improvvisa ma priva totalmente di “catalyst”.
A farne le spese è stato in particolar modo il principale l’indice tecnologico NASDAQ100, con Apple, Google e Amazon in rosso di almeno il 3% oltre all’intero comparto “Information Technology” dell’S&P in ribasso di quasi il 2%.
Ma, fortunatamente, le cose si sono aggiustate in fretta ed alla fine della settimana di contrattazioni, per l'equity, si è prospettato il migliore dei mondi possibili: economia robusta, dati economici societari trimestrali forti, ma niente inasprimento della politica monetaria e altra spesa fiscale in arrivo.
Tra le principali news della settimana (che approfondiremo nei relativi capitoli) spicca la disponibilità del Presidente Biden ad appoggiare la proposta del World Trade Organization dichiarandosi favorevole a sospendere i brevetti sulla proprietà intellettuale dei vaccini. La dichiarazione è arrivata da parte della rappresentante USA per il commercio Katherine Tai, ritenendo la decisione fondamentale per porre fine alla pandemia. La svolta, se avverrà, richiederà comunque parecchio tempo ma soprattutto un probabile scontro con i colossi del big pharma. Anche la Presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, si è accodata alla decisione dell’amministrazione Biden dicendosi pronta a sospendere i brevetti.
Mentre a livello di politica monetaria riportiamo il segnale di alert sulle valutazioni USA emerso in settimana dal Financial Stability Report pubblicato dalla FED. Sia il governatore del Consiglio della Federal Reserve, Lael Brainard, che ha dichiarato come la crescente propensione al rischio, presente sui mercati, starebbe comportando un progressivo aumento delle valutazioni creando una certa vulnerabilità nel sistema finanziario USA che, di conseguenza, rischia di essere potenzialmente soggetto a movimenti al ribasso significativi se il risk appetite dovesse venir meno. Sia il Presidente della FED di Dallas, Robert Kaplan, in un discorso dai toni insolitamente aggressivi, ha dichiarato che il livello di progresso sufficiente a rallentare gli acquisti da parte della FED, arriverà prima di quando si riteneva a Dicembre.
Di tutt’altro tono le dichiarazioni del Presidente della FED, Jerome Powell, che ha ribadito per l’ennesima volta come: "servono alcuni mesi come il dato occupazionale di marzo per convincerci a parlare di tapering".
A proposito di dati occupazionali (che vedremo nel relativo capitolo) il mese di Aprile ha prodotto un ritmo anemico di assunzioni in tutti i settori esclusi il tempo libero e l’ospitalità facendo sì che il rapporto del Dipartimento del lavoro non soddisfacesse le alte aspettative di Wall Street. In particolare, l’industria manifatturiera ha perso posti di lavoro mentre l’industria delle costruzioni non ha aggiunto alcuna posizione netta nel mese. L’unico aspetto positivo è stato il settore del tempo libero e dell’ospitalità, che ha aggiunto 331.000 posti all’interno del quale, ristoranti e bar hanno continuato a sostenere la maggior parte delle assunzioni e hanno contribuito con 187.000 posti di lavoro netti, i divertimenti, il gioco d’azzardo e le attività ricreative hanno contribuito a poco più di 72.000 posti, mentre le arti dello spettacolo e gli sport per spettatori in presenza, hanno aggiunto 14.300.
Dati macro non particolarmente brillanti, in particolare quelli sui nuovi occupati, hanno frenato gli entusiasmi ed il rialzo, facendo scendere i rendimenti nuovamente sotto la soglia del +1,60%.
Mentre continua il movimento al rialzo delle aspettative di inflazione misurate dai breakeven a 5 e a 10 anni che hanno segnato i nuovi massimi dal luglio del 2008 e dal marzo del 2013. Per il 5 anni, segnare i massimi storici da inizio rilevazione, a fine anni 90, è questione di una ventina di basis points (vecchio record 2.91% nel marzo del 2005).
Passiamo ora all’analisi grafica del nostro indice di riferimento delle nostre operazioni, il NASDAQ100. Momento non brillante per l’indice tecnologico che patisce l’innalzamento dei rendimenti dei titoli di stato e delle obbligazioni e le prese di beneficio sulla gran parte delle società componenti l’indice FAANG (le big del listino) o, comunque, su quelle che hanno guadagnato di più negli ultimi periodi, nonostante abbiano pubblicato le proprie trimestrali economiche decisamente sopra le stime. Quindi, in controtendenza rispetto agli altri due indici principali di Wall Street, ha subìto un pullback che ha portato i prezzi a testare per due volte il supporto posto in area 13370 (ritracciamento del 38,2% della gamba di rialzo d-e) dal quale ha rimbalzato nel fine settimana riportandosi in area 13700. Ciò ha fatto scendere ulteriormente il livello di Forza relativa a 51 e non ha portato alla chiusura del gap a 13333. Per questa settimana, fermo restando il valido supporto in area 13370, il primo obiettivo rimane il recupero dell’area 14000 per poi attaccare le resistenze predette. Unico problema (forse non da poco) è che manca la Forza. Il sorprendentemente brutto dato sull’occupazione di venerdì, potrebbe far scendere i rendimenti e riportare il sereno su questo indice. La settimana si è chiusa a 13719.63 con una perdita del – 1,02% che porta l’indice ad un guadagno del + 6,45% da inizio anno 2021.
Continua ogni settimana (o quasi) l’indice S&P500 a far registrare un nuovo massimo storico. Nell’ultima seduta di contrattazione settimanale ha toccato i 4238.04. Come riportato nell’articolo della scorsa settimana, durante la fase di consolidamento un ulteriore piccolo pullback ha dato la forza per rompere al rialzo il precedente massimo a 4217. Ora, nulla osta per una prosecuzione moderata fino al prossimo obiettivo posto in area 4270 vista la buona forza relativa (chiusura settimanale a 66) che però, poi, necessita di una nuova fase di consolidamento o modesto ritracciamento per poter ricaricare le batterie. Quindi al ribasso un valido supporto lo troviamo in area 4110/4100. La settimana di contrattazione si è chiusa a 4232.6, con un guadagno del + 1,23%, il che porta ad una performance del + 12,69% da inizio 2021.
Dopo la fase di consolidamento, l’indice DOW JONES allunga più rispetto agli altri due indici precedentemente considerati. Registrato un nuovo record a 34811.39 non dovrebbe trovare difficoltà a raggiungere e probabilmente superare la resistenza in area 35000 anche se incombe una nuova fase di consolidamento per far scendere il livello di RSI dall’ipercomprato. Dopo l’area 35000 troviamo il prossimo obiettivo posto in area 36400, viceversa un primo supporto molto rilevante lo troviamo in area 33650 per poi scendere in area 33200. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 34777.76 con un guadagno del + 2,67% il che riporta ad una performance del + 13,63% da inizio anno 2021.
ORO INDEX
FINALMENTE ! L'oro è cresciuto per il terzo giorno consecutivo, registrando il suo più grande aumento settimanale da novembre 2020 dopo che diversi funzionari della Federal Reserve hanno attenuato i timori sull'inflazione e respinto l'idea di ridurre gradualmente gli acquisti di obbligazioni e grazie anche al rapporto che ha mostrato un rallentamento a sorpresa nella crescita dell'occupazione negli Stati Uniti, sostenendo la causa di continui stimoli economici e bassi tassi di interesse. Questo effetto si è avuto anche sugli altri metalli preziosi, aiutato da un argento in grande spolvero, forse deciso a recuperare almeno parte del gap accumulato coi metalli industriali (v.rame), visto che esiste una domanda per questi fini.
Quindi per l’ORO bel recupero dell’area 1800 $/oz. che sembrava diventata insormontabile, rottura della M.M. a 200 esponenziale e della trendline. Ora i prezzi dovranno riuscire stabilmente a rimanere sopra l’area 1800 $/oz. per poi attaccare, a breve, la resistenza successiva in area 1850 e poi, con più calma, la resistenza in area 1925 $/oz., altrimenti rimaniamo sempre nell’ambito della correzione dai massimi.
Per quanto riguarda il Platino, il rialzo si è svolto con meno Foza rispetto agli altri metalli ma, almeno, è stata recuperata area 1250 $/oz. L’ideale sarebbe che le quotazioni rimanessero sopra tale area per la prosecuzione del trend, in ogni caso mai sotto l’area dei 1200 $/oz. Ottima, invece, la situazione per l’argento con i prezzi che hanno rotto al rialzo la resistenza dei 26,75 $/oz., il primo obiettivo l’area 27 $/oz. fino a spingersi a ridosso dell’area 28 $/oz. che verrà praticamente attaccata per la sesta volta nell’arco di 9 mesi (agosto 2020). Aspettiamo di vedere che succede. La settimana dell’Oro è si è chiusa a 1831.30 $/oz. facendo registrare un guadagno del + 3,60% che porta il deficit da inizio anno al – 3,37%. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1831.12 $/oz. con un guadagno del + 3,53%. Di seguito il grafico weekly dell’ORO FUTURES GIUGNO 2021:
LA POLITICA DEGLI STATI UNITI
Per finanziare il disegno di legge sulle infrastrutture, Joe Biden punta ad aumentare l’aliquota d’imposta sulle società tra il 25% ed il 28% andando a mettere mano al taglio effettuato con il Tax Cuts and Jobs Act del 2017 dall’amministrazione Trump. Il tasso al 25% ha già ottenuto il sostegno di Joe Manchin, senatore Democratico della Virginia Occidentale che probabilmente avrà il maggior controllo sul destino del pacchetto.
Finora, i Repubblicani al Congresso hanno detto che qualsiasi modifica al disegno di legge sui tagli alle tasse del 2017 equivarrebbe ad una “linea rossa” per il Grand Old Party. La scorsa settimana il leader della minoranza al Senato, Mitch McConnell ha previsto che Biden non otterrà un singolo voto dai Repubblicani per l’American Jobs Plan o per l’American Families Plan.
Un portavoce della Casa Bianca ha parlato di negoziazioni con entrambi gli schieramenti politici circa i dettagli del pacchetto delle infrastrutture. I Repubblicani hanno proposto un pacchetto che corrisponde ad un quarto del piano di Biden, in termini di dimensioni, e che deve ancora ricevere una seria considerazione.
“Si tratta solo di fare una scelta, una scelta tra il dare sgravi fiscali a super ricchi e società ed investire nelle famiglie operaie”, ha detto Biden, che si è anche mostrato aperto a negoziazioni per un accordo bilaterale, prima di tentare il passaggio del pacchetto con il solo appoggio dei Dem.
Venerdì scorso il Segretario al Lavoro, Marty Walsh, durante un’intervista ad un programma televisivo della CNBC, ha commentato il rapporto sul lavoro di aprile rilasciato dal Labor Department che mostra una crescita dei posti di lavoro non-agricoli di 266 mila unità. Gli analisti si aspettavano oltre un milione di nuovi posti di lavoro. Walsh ha detto: “In circostanze normali, e certamente non stiamo vivendo in circostanze normali, una crescita di 266 mila posti di lavoro al mese sarebbe stato un buon numero”. “Sfortunatamente, siamo ancora nel mezzo di una pandemia”.
Facendo un paragone con i mesi passati, Walsh sottolinea come si stia seguendo la giusta strada: “Se guardiamo agli ultimi tre mesi, l’economia statunitense ha aggiunto 500 mila nuovi posti di lavoro al mese rispetto ai precedenti tre mesi, in cui erano 60.000. Quindi stiamo decisamente andando nella giusta direzione, ma abbiamo ancora strada da fare, non c’è dubbio. Abbiamo ancora a che fare con una pandemia”.
Il Segretario al Lavoro ha poi respinto le tesi di parlamentari Repubblicani e gruppi di imprese, secondo le quali i sussidi di disoccupazione federali legati alla pandemia stiano incoraggiando potenziali lavoratori a non cercare occupazione. Walsh facendo riferimento ai dati del rapporto sul lavoro, ha sottolineato come più americani hanno cercato occupazione nel mese di aprile rispetto ai mesi precedenti. Poco dopo la pubblicazione del rapporto sul lavoro, la Camera di Commercio ha rilasciato una dichiarazione chiedendo la fine del supplemento di disoccupazione da 300 dollari a settimana. Neil Bradley, un vicepresidente esecutivo del gruppo, ha detto che “il deludente rapporto sul lavoro rende chiaro che pagare persone per non lavorare sta frenando quello che dovrebbe essere un mercato del lavoro più forte”.
Venerdì il senatore Marco Rubio (Repubblicano) ha scritto su Twitter: “Ve l’ho detto settimane fa che in Florida sento ogni giorno dalle piccole aziende che non possono assumere gente perché il governo li sta pagando per non tornare a lavoro”. Biden respinge questa tesi: “Il rapporto di oggi è una confutazione del chiacchiericcio che gli americani non vogliono tornare al lavoro”. “Quello che mostra questo report è che c’è un problema molto più grande: la nostra economia ha ancora 8 milioni di posti di lavoro in meno rispetto a quando è iniziata la pandemia”.
Secondo Walsh ci sono ancora ostacoli per i lavoratori potenziali, tra questi la mancanza di opzioni per l’assistenza all’infanzia e la chiusura delle scuole: “Questi sono due ostacoli, secondo me, che stanno tenendo le persone fuori dalla forza lavoro, perché i loro bambini sono a casa, studiano a distanza, o la loro struttura di assistenza all’infanzia non è aperta”. “Sono stati fatti dal presidente investimenti in queste aree, ma dobbiamo continuare a fare questi investimenti in modo che le persone sentano di poter tornare a lavorare”. Per Walsh ci sono altre ragioni per le quali gli americani non sono tornati a lavoro al livello atteso dagli analisti, che non possono essere ridotte ad una sola spiegazione.
Il presidente Joe Biden commentando il report sul lavoro, ha evidenziato come la crescita inferiore alle aspettative dei posti di lavoro riveli che l’economia statunitense stia ancora faticando a riprendersi dagli effetti della pandemia e come siano necessari il pacchetto per le infrastrutture e quello di sostegno alle famiglie. Biden ha dichiarato: “I numeri sul lavoro di questo mese mostrano che siamo sulla giusta via”. “Ma abbiamo ancora una lunga strada da percorrere. Sono focalizzato sulla crescita economica della nazione e la creazione di posti di lavoro. Sulle vaccinazioni e su un’altra cosa: assicurarmi che le persone laboriose in questa nazione non vengano più lasciate fuori al freddo”.
USA CONTRO CINA
Proseguono le tensioni geopolitiche nei confronti della Cina, con l’amministrazione Biden intenzionata a mantenere intatti i divieti di investimento in molte società cinesi. Principalmente sotto attacco le società legate più o meno direttamente all’apparato militare cinese. La settimana ha visto parecchie notizie sulla medesima lunghezza d’onda anche fuori dagli USA con l’EU che ha sospeso i progetti di investimento verso l’economia del dragone o l’interruzione a tempo indeterminato del dialogo tra Australia e Cina.
LA POLITICA DELLA FED
Come scritto in precedenza, il Segretario al Tesoro, Janet Yellen, durante una intervista registrata per un forum economico organizzato da “The Atlantic”, ha dichiarato che i tassi d’interesse potrebbero essere alzati leggermente per assicurarsi che l’economia statunitense non si surriscaldi: “Anche se la spesa aggiuntiva è relativamente piccola rispetto alla dimensione dell’economia, potrebbe causare aumenti molto modesti nei tassi d’interesse”. “Ma questi sono investimenti di cui la nostra economia necessita per essere competitiva e produttiva. Penso che la nostra economia crescerà più velocemente grazie a loro”. Al momento l’amministrazione Biden sta spingendo per il passaggio di un pacchetto per le infrastrutture che potrebbe portare ad una spesa di 4 trilioni di dollari.
Successivamente, al CEO Council Summit del Wall Street Journal, Yellen ha rilasciato ulteriori dichiarazioni in merito alla necessità di tassi più alti spiegando che non è qualcosa che suggerisce e che apprezza l’indipendenza della FED. Anche se ha detto che gli Stati Uniti devono concentrarsi sulla responsabilità fiscale a lungo termine, la Yellen ha affermato che la spesa per questioni centrali per la missione del governo è stata ignorata troppo a lungo. Yellen ha dichiarato che il presidente Biden: “sta adottando un approccio molto ambizioso, rimediando veramente ad oltre un decennio di investimenti inadeguati in infrastrutture, in ricerca e sviluppo, nelle persone, nelle comunità e nelle piccole aziende, ed è un approccio attivo”. “Ma per troppo tempo abbiamo lasciato che i problemi a lungo termine peggiorassero nella nostra economia”.
Mercoledì Richard Clarida, vicepresidente della FED, ha detto alla CNBC che la banca centrale dovrebbe mantenere la propria politica accomodante anche se l’economia statunitense si riprende dalla crisi innescata dalla pandemia: “Siamo ancora molto lontani dai nostri obiettivi e nel nostro nuovo assetto, vogliamo vedere progresso concreto e non solo prevedere progresso”. “Mentre andiamo verso il prossimo anno ed oltre, se ci fossero impreviste e costanti spinte al rialzo sui prezzi che potrebbero spostare l’inflazione ad un livello incoerente con il nostro mandato, useremmo gli strumenti a nostra disposizione per abbassarla”. Riguardo le dichiarazioni della Yellen, Clarida ha detto: “Lei ha specificato che non stava facendo previsioni o dandoci dei consigli sulla politica e su questo la prenderò in parola”. Ha poi aggiunto che i prezzi di mercato indicano poca paura di un’inflazione fuori controllo. Clarida pensa che la FED dovrebbe mantenere il suo ritmo di acquisto di asset anche con un bilancio che si avvicina agli 8 trilioni di dollari e con un’economia in crescita.
Charles Evans, presidente della FED di Chicago, ha detto che si aspetta il mantenimento di una politica accomodante per un po’ di tempo; inoltre si aspetta che l’inflazione resti bassa principalmente perché anche le aspettative, che considera la forza trainante principale, restano basse. Il presidente della FED di Boston, Eric Rosengren, ha detto che l’attuale livello di politica è appropriato, tuttavia ha avvertito che i responsabili decisionali devono prestare attenzione a segnali di inflazione. La numero uno della FED di Cleveland, Loretta Mester, ha detto che nella sua previsione ci sono rischi al rialzo, aggiungendo però che si aspetta “di essere deliberatamente paziente a meno che non ci sia chiara prova che le pressioni inflazionistiche spingeranno il dato inflattivo ad andare oltre il nostro percorso desiderato”. Per il presidente della Federal Reserve Bank of New York, John Williams, l’acquisto di obbligazioni della banca centrale non sembra creare squilibri nel settore finanziario. Williams ha detto al Wall Street Journal: “Non do per scontato, anche con le buone notizie che stiamo vedendo, che avremo quella completa e robusta ripresa che vogliamo veramente senza un sostengo davvero forte della politica monetaria”. Secondo Williams l’impatto positivo dell’acquisto di obbligazioni nell’abbassare i costi di prestito a lungo termine potrebbe diventare più importante: “Penso – ha aggiunto – che gli effetti saranno perfino maggiori nel senso di sostenere una forte crescita nei prossimi anni”. Infine, in merito alla possibilità di iniziare a parlare di tapering (riduzione dell’acquisto di asset), giovedì il presidente della Federal Reserve Bank of Atlanta, Raphael Bostic ha detto che è troppo presto.
DATI MACROECONOMICI
La scorsa settimana si è aperta con la pubblicazione del PMI manifatturiero elaborato da Markit Economics. Il dato di aprile, sempre su livelli elevatissimi, si è attestato a quota 60,5 registrando un incremento rispetto al 59,1 di marzo, ma rimanendo leggermente sotto il dato preliminare che era di 60,6 punti.
Decisa contrazione per il PMI manifatturiero elaborato dall’Institute for Supply Management. Dal 64,7 registrato a marzo, il dato ad aprile è sceso a 60,7. Ampiamente sotto il consensus, che prevedeva una crescita a 65 punti. L’indebolimento è confermato anche dai sotto-indici con il dato relativo ai nuovi ordini (nel settore manifatturiero) che è passato dai 68 punti di marzo, ai 64,3 di aprile, con il dato sull’occupazione nel settore manifatturiero: il dato di aprile segna 55,1 punti contro i 59,6 del mese precedente. In crescita, invece, i prezzi (sempre del settore manifatturiero) che ad aprile si fissano ad 89,6 punti registrando un +4 rispetto al dato di marzo (85,6). I livelli assoluti restano però elevatissimi e parte della perdita di momentum può essere ascritta alle difficoltà di approvvigionamento, che stanno facendo esplodere i prezzi.
Il dato sul trade balance di marzo è uscito totalmente in linea con le attese, in aumento di quasi 4 miliardi a 74.4 mld $, nuovo record storico, a mostrare, se ce ne era ulteriore bisogno, l'impatto dello stimolo fiscale sulla bilancia commerciale, e quindi sulla domanda globale di beni. Le importazioni USA sono al momento 30 mld $ più alte del livello pre-Covid, mentre le esportazioni sono leggermente superiori al livello pre-Covid.
Per il mese di marzo (dato un po' vecchiotto), gli ordinativi alle fabbriche registrano un +1,1% dopo la contrazione di febbraio con un -0,5% (rivisto da -0,8%) ma la revisione di febbraio (da -0.8% a -0.5%) più che compensa. Il dato di marzo resta comunque al di sotto delle attese, il consensus infatti era fissato a 1,3%. Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.
Abbiamo poi avuto una clamorosa revisione al rialzo dei PMI servizi di Aprile elaborato da Markit Economics. Il dato di aprile balza a 64,7 punti migliorandosi rispetto a marzo (60,4) (registrando un nuovo massimo dal 2009, inizio della serie) ed andando oltre le attese previste per un rialzo a 63,1 punti. Markit ha osservato che la forza del ciclo ha prodotto uno dei migliori mesi per l'occupazione del decennio.
Piccola delusione, invece, per il dato PMI di aprile sul settore dei servizi elaborato dall’Institute for Supply Management, che perde un punto rispetto a marzo attestandosi a quota 62,7 al di sotto anche del consensus che prevedeva un incremento a 64,3. Frena anche il dato relativo ai nuovi ordini nei servizi, che dai 67,2 punti di marzo passa ai 63,2 di aprile. In rialzo i prezzi relativi al settore dei servizi, che ad aprile si attestano a 76,8 punti contro i 74 del mese precedente. Crescita leggera per l’occupazione (sempre nel settore dei servizi), che ad aprile tocca quota 58,8, con un incremento di 1,6 punti rispetto a marzo (57,2). Vero, attività e new orders sono calati, ma i sotto-indici sono ancora sopra 60 abbondantemente. Inoltre gli export orders hanno accelerato, gli imports hanno accelerato, le scorte sono scese e l'occupazione è cresciuta.
Dopo il rialzo registrato nella settimana terminata il 24 aprile, torna a diminuire il numero di richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, che scendono sotto quota 500 mila per la prima volta da marzo 2020. Nello specifico, la settimana terminata il 24 aprile le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione erano state 590 mila (dato rivisto da 553 mila), mentre quella terminata il 1° maggio 498 mila. Il consensus era fissato a 540 mila. Il dato è rilasciato dall’U.S. Department of Labor.
Mega shock per analisti, operatori e mercato con i posti di lavoro creati a marzo che si sono rivelati una frazione di quelli attesi. Nel mese di aprile sono stati creati solamente 266 mila posti di lavoro nel settore pubblico non-agricolo. Il rallentamento è evidente se si paragona il dato di aprile a quello di marzo, quando i posti di lavoro creati furono 770 mila (dato rivisto da 916 mila), soprattutto nei confronti del consensus che prevedevano per aprile una crescita a 978 mila. Nel settore non-agricolo privato i nuovi posti di lavoro di aprile sono 218 mila: anche in questo caso c’è stato un rallentamento rispetto al mese precedente che aveva registrato 708 mila nuovi posti (dato rivisto da 780 mila). Era previsto un incremento a 893 mila. Vista l’enorme disparità tra dati usciti e quelli attesi, possiamo immaginare che questo dato sarà rivisto, fermo restando che il mese di Aprile è comunque per l'occupazione USA assai meno brillante di quanto atteso. I due dati sono elaborati dall’U.S. Bureau of Labor Statistics.
Il tasso di disoccupazione segna un leggerissimo rialzo, passando dal 6% di marzo al 6,1% di aprile. Poco sopra il consensus fissato al 5,8%. Lieve crescita ad aprile anche per la media di ore lavorative settimanali che raggiunge quota 35 (il mese scorso era a 34,9 ed il consensus per aprile era fissato a 34,9). I due dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Labor Statistics.
PORTAFOGLI AZIONARI
Riprendono le soddisfazioni sul Portafoglio Storico LombardReport con il raggiungimento del target sul titolo COSTCO WHOLESALE (+ 7%) con la strategia Nasdaq Weekly. Sempre in auge il titolo ALPHABET (nonostante la frenata dell’indice) che mantiene stabile il guadagno al +36.5%, ed il titolo italiano CAMPARI arrivato ad oltre il + 15% di gain. Inoltre, come riportato nell’articolo della scorsa settimana, dopo l’uscita della buona trimestrale economica della società BIOMARIN e le previsioni che il CdA ha rilasciato, abbiamo inserito l’acquisto di un secondo lotto sul titolo. Infine ulteriori acquisti sono previsti per la settimana entrante con la strategia “Nasdaq Weekly”.
Non potevano mancare le soddisfazioni anche nel Portafoglio “The Challenge” (…si sarebbe offeso !!), con il raggiungimento del target sull’ETC PLATINO con un bel + 23,51%. Mentre, questa volta, un pessimo tempismo nell’acquisto del titolo FASTLY (anche se era da più di un mese presente nella sez. nuovi ordini). Cosa è successo? Direi nulla di particolarmente grave, una pubblicazione della trimestrale economica non all’altezza delle aspettative e le dimissioni del CEO. Dopo aver perso più del 50% dai massimi di ottobre non ci attendavamo una ulteriore discesa del 30% dal nostro prezzo di acquisto, pertanto abbiamo deciso di inserire l’acquisto di un secondo lotto nella sez. apposita, sempre che i prezzi raggiungano il livello consigliato. Infine, grazie al nuovo record dell’indice S&P500, siamo riusciti ad acquistare un terzo lotto del relativo ETF Inverse.
Alla prossima.
PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 NELLA SETTIMANA APPENA TRASCORSA. DATA LA NUMEROSITA’ DI TITOLI CHE HANNO PUBBLICATO, RIPORTIAMO I MANCANTI NELL’ARTICOLO DELLA PROSSIMA SETTIMANA.
ACTIVISION BLIZZARD + 3,96%. La società editrice di giochi online per personal computer, console per videogiochi, tablet, palmari e giochi per dispositivi mobili, ha riportato utili non GAAP nel primo trimestre 2021 pari a 0,98 $/az. su ricavi per 2,07 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,70 $/az. su ricavi per 1,78 mld $. Il fatturato è cresciuto del 27,2% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi utili non GAAP nel secondo trimestre di ca. 0,91 $/az. su ricavi di ca. 1,85 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 0,75 $/az. su ricavi per 1,81 mld $. La società ha anche affermato di prevedere utili non GAAP per tutto il 2021 di ca. 3,42 $/az. su ricavi di ca. 8,60 mld $ mentre l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 3,65 $/az. su ricavi per 8,55 mld $.
Bobby Kotick, CEO della società, ha affermato: "Grazie alle prestazioni eccezionali dei nostri dipendenti, questa spinta incessante attraverso il nostro franchising ha prodotto ottimi risultati nel primo trimestre che sono stati ben superiori alle aspettative. La continua sovraperformance ci consente di migliorare le nostre prospettive per l'intero anno". Per il trimestre terminato il 31 marzo 2021, gli utenti attivi mensili complessivi di Activision Blizzard sono stati 435 milioni.
ALIGN TECHNO - INV%. La società che progetta, produce e commercializza sistemi di terapia con allineatori trasparenti, scanner intra-orali e servizi digitali CAD/CAM utilizzati in odontoiatria, ortodonzia e archiviazione di cartelle cliniche. ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 2,49 $/az. su un fatturato di 894,80 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,02 $/az. su un fatturato pari a 818,16 mln $. I ricavi sono cresciuti del 62,4% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere un fatturato per tutto il 2021 compreso tra 3,70 e 3,90 mld $. L'attuale stima delle entrate è di 3,47 mld $.
Joe Hogan, Presidente e CEO di Align, ha dichiarato: "Sono lieto di annunciare un altro trimestre positivo con ricavi e volumi record che riflettono una forte crescita sia per Invisalign Clear Aligners che per iTero Systems and Services attraverso i prodotti e la formazione dei nostri clienti in tutto il mondo. La crescita sequenziale di Invisalign Clear Aligner nel primo trimestre è stata trainata dalla forza nei segmenti di mercato sia per adulti che per adolescenti, in particolare in Nord America e nella regione EMEA, guidati da UK, Germania e Francia. L'anno è iniziato alla grande - e il primo trimestre riflette il crescente aumento degli investimenti nelle nostre iniziative strategiche. È straordinario pensare al ritmo di crescita e adozione che stiamo vivendo in tutto il mondo, soprattutto se si considera che ci sono voluti 10 anni per raggiungere il nostro milionesimo traguardo di pazienti Invisalign. Ora stiamo aggiungendo un milione di nuovi pazienti Invisalign in meno di sei mesi. Siamo grati ai nostri medici partner e ai loro pazienti e ai nostri 20.000 dipendenti in tutto il mondo che ci hanno aiutato a raggiungere questo traguardo".
AMGEN + 6,08%. E’ una delle più grandi aziende farmaceutiche del mondo, con più di una dozzina di prodotti incentrati su cancro, neurologia, cardiologia e altro ancora, ha riportato utili per il primo trimestre 2021 di 3,70 $/az. su un fatturato di 5,90 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 4,05 $/az. su un fatturato 6,25 mld $. I ricavi sono diminuiti del 5,0% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha dichiarato di prevedere utili per il 2021 compresi tra 16,00 e 17,00 $/az. su un fatturato compreso tra 25,80 e 26,60 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 16,80 $/az. su un fatturato di 26,41 mld $.
Robert Bradway, presidente e CEO della società, ha affermato: "Sebbene la nostra attività abbia continuato a essere influenzata dalla pandemia, in particolare nei primi due mesi del trimestre, siamo incoraggiati dalle forti tendenze dei volumi in molti dei nostri prodotti più recenti e rimaniamo fiduciosi nelle prospettive per l'intero anno. Inoltre continuiamo a promuovere le principali opportunità di ricerca, comprese tre risorse in fase avanzata che hanno ottenuto la designazione di terapia rivoluzionaria dalla “Food and Drug Administration degli Stati Uniti. A tale scopo abbiamo approvato investimenti per tutto il 2021 pari a 900 mln $".
BOOKING HLDG - 5,64%. La più grande agenzia di viaggi online del mondo che offre servizi, dall'alloggio ai biglietti aerei fino al noleggio auto, ha riportato una perdita nel primo trimestre 2021 pari a 5,26 $/az. su un fatturato di 1,10 mld $. La stima degli analisti era per una perdita di 5,87 $/az. su un fatturato pari a 1,17 mld $. I ricavi sono diminuiti del 50,1% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.
Glenn Fogel, CEO della società, ha affermato: "Abbiamo riscontrato segnali incoraggianti circa le tendenze delle prenotazioni nel primo trimestre, che sono proseguiti fino ad aprile 2021 con notevole forza negli Stati Uniti. Mentre prevediamo che ci sarà ancora molta volatilità nella ripresa della domanda per i viaggi globali. I nostri team continueranno il loro duro lavoro per rafforzare il posizionamento della nostra azienda mettendo in pratica le nostre principali priorità strategiche".
CADENCE DESIGN – 2,06%. La società concede in licenza software di automazione della progettazione elettronica, vende o concede in locazione tecnologia hardware e proprietà intellettuale e fornisce servizi di progettazione e metodologia in tutto il mondo per aiutare a gestire e accelerare i processi di sviluppo di prodotti elettronici, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 0,83 $/az. su un fatturato di 736,0 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,75 $/az. su un fatturato pari a 717,79 mln $. I ricavi sono cresciuti del 19,1% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere utili non GAAP per il secondo trimestre compresi tra 0,74 e 0,78 $/az. su un fatturato compreso tra 705,0 e 725,0 mln $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 0,75 $/az. sui ricavi pari a 722,73 mln $. La società ha anche affermato di aspettarsi guadagni per tutto il 2021 tra 2,99 e 3,07 $/az. su ricavi tra 2,88 e 2,93 mld $. l'attuale stima degli utili di consenso è di 3,01 $/az. su ricavi di 2,90 mld $.
Lip-Bu Tan, A.D della società, ha dichiarato: "Cadence ha prodotto risultati finanziari eccellenti nel primo trimestre, guidati da forti vednite e dall’aumento continuo nel nostro core business e dall'accelerazione della crescita nelle nostre attività di sistema. L'innovazione è fondamentale per la nostra strategia di Intelligent System Design e dall'inizio del 2021 abbiamo introdotto diversi nuovi interessanti prodotti, tra cui la piattaforma di emulazione Palladium Z2, la piattaforma di prototipazione Protium X2 e Sigrity X di nuova generazione per l'analisi dei sistemi. Abbiamo ampliato il nostro portafoglio di analisi dei sistemi con il completamento con successo delle acquisizioni NUMECA e Pointwise, che ci consente di fornire maggiori capacità e valore ai nostri clienti aumentando al contempo il nostro TAM (Total addressable market)".
CENTURY FOX TWENTY-FIRST + 2,40%. La società di media e intrattenimento che opera in quattro segmenti di business: programmazione su rete via cavo, televisione, intrattenimento cinematografico, televisione satellitare a trasmissione diretta, ha riportato utili rettificati nel terzo trimestre fiscale 2021 pari a 0,88 $/az. su un fatturato di 3,22 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,58 $/az. su un fatturato pari a 3,12 mld $. I ricavi sono diminuiti del 6,5% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.
Il presidente esecutivo e A.D. di Fox, Lachlan Murdoch, ha dichiarato: "L'azienda continua a fornire risultati operativi e finanziari con ottimi ricavi da inizio anno con un EBITDA ben superiore rispetto allo scorso anno, nonostante l'impatto della pandemia e senza la diretta televisiva del Super Bowl. Coerentemente con le nostre aspettative, FOX News ha riconquistato la sua posizione di leadership come rete di notizie via cavo numero uno d'America e la rete via cavo più seguita in prima serata, mentre FOX Sports ha raggiunto un accordo fondamentale con la NFL per estendere il nostro pacchetto di diritti NFC della domenica con diritti digitali estesi. Queste pietre miliari strategiche, insieme a una serie di risorse complementari, ad alta crescita e incentrate sul digitale, guidate dalla continua crescita record del nostro canale streaming “Tubi”, forniscono una potente piattaforma per far crescere la nostra attività a lungo termine".
CERNER + 2,17%. La Società specializzata in tecnologia informatica per l'assistenza sanitaria pubblicato utili nel primo trimestre 2021 pari a 0,76 $/az. su ricavi per 1,39 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,74 $/az. su ricavi per 1,40 mld $. Il fatturato è diminuito dell'1,7% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha affermato che ora prevede utili per tutto il 2021 di oltre 3,20 $/az. su ricavi di 5,78 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 3,16 $/az. su ricavi per 5,82 mld $.
Cerner ha annunciato che il presidente del CdA e A.D. della società, Brent Shafer, lascerà le sue mansioni anche se, al fine di garantire una transizione fluida e ordinata, il signor Shafer continuerà a lavorare come presidente e amministratore delegato fino a quando il CdA non avrà identificato e nominato un successore, dopodiché rimarrà come consulente senior per un anno. Il Consiglio ha formato un comitato di ricerca del CEO e ha assunto una società di ricerca esecutiva per avviare una ricerca di mercato completa. Shafer ha dichiarato: "Cerner è sulla giusta strada, con una maggiore guida finanziaria basata sulle azioni che stiamo intraprendendo per migliorare le prestazioni e con il supporto dell'intera organizzazione, abbiamo semplificato il business implementando un nuovo modello operativo per rendere la società più efficiente ed efficace”.
CHECK POINT SOFTWARE + 2,62%. La società che sviluppa e commercializza software e prodotti e servizi hardware e software combinati per la sicurezza informatica, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 1,54 $/az. su un fatturato di 507,60 mln $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,50 $/az. su un fatturato pari a 502,36 mln $. I ricavi sono cresciuti del 4,3% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere utili non GAAP per il secondo trimestre compresi tra 1,50 e 1,60 $/az. su un fatturato compreso tra 510,0 e 535,0 mln $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 1,55 $/az. sui ricavi pari a 521,79 mln $.
Gil Shwed, fondatore e CEO della società, ha affermato: “Siamo soddisfatti dei risultati finanziari del nostro primo trimestre 2021. I ricavi e gli utili per azione non GAAP erano verso la fascia alta della nostra previsione, con CloudGuard che rafforza questo successo con una bella crescita a due cifre. Il panorama delle minacce informatiche sta raggiungendo nuovi livelli di rischio e richiede un'architettura di sicurezza olistica per prevenire la prossima pandemia informatica. La nostra architettura Infinity può rispondere in modo univoco a queste esigenze e consolidare la sicurezza per l'utente, la rete e il cloud per prevenire la cibernetica di quinta generazione di attacchi".
COGNIZANT - 6,94%. La Società che fornisce servizi di informatica, consulenza e processi aziendali, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 0,97 $/az. su ricavi per 4,40 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,94 $/az. su ricavi per 4,37 mld $. Il fatturato è cresciuto del 4,2% su base annua. La società ha affermato che prevede un fatturato per il secondo trimestre 2021 tra 4,42 e 4,46 mld $ e l'attuale stima degli analisti è pari a 4,39 mld $. La società ha anche affermato che ora prevede utili per tutto il 2021 tra 3,90 e 4,02 $/az. su ricavi tra 17,80 e 18,10 mld $ mentre l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 3,98 $/az. su ricavi per 17,81 mld $.
FISERV – 2,06%. La Società fornisce sistemi e servizi di gestione delle informazioni e di commercio elettronico, tra cui l'elaborazione delle transazioni, il pagamento e la presentazione delle fatture elettroniche, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 1,17 $/az. su ricavi per 3,76 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,13 $/az. su ricavi per 3,57 mld $. Il fatturato è diminuito dello 0,4% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha affermato di prevedere utili per tutto il 2021 tra 5,35 e 5,50 $/az. su ricavi tra 16,19 e 16,63 mld $. l'attuale stima degli utili di consenso è di 5,42 $/az. su ricavi di 15,15 mld $.
Frank Bisignano, presidente e CEO di Fiserv. ha affermato: "Fiserv ha raggiunto un altro trimestre positivo ad un anno dell’inizio della pandemia. L'attenzione a guidare l'innovazione supportando i nostri clienti e collaboratori continua a portare a ottimi risultati operativi mentre l'economia globale inizia a riprendersi. Stiamo alzando il limite inferiore delle nostre previsioni sia per la crescita dei ricavi interni che per l'utile per azione rettificato, poiché vediamo migliorare le condizioni economiche generali e la nostra continua attenzione al servizio dei clienti porta alla crescita".
INCYTE – 3,09%. L'azienda biofarmaceutica che scopre, sviluppa e commercializza farmaci brevettati a piccole molecole per il trattamento di gravi esigenze mediche insoddisfatte, principalmente in oncologia, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 0,67 $/az. su un fatturato di 604,72 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,64 $/az. su un fatturato pari a 659,24 mln $. I ricavi sono cresciuti del 6,4% su base annua.
Herve Hoppenot, CEO di Incyte, ha dichiarato: "Nel primo trimestre, abbiamo continuato a fare progressi significativi nella nostra strategia per guidare la crescita e la diversificazione. Mentre le vendite nette del farmaco “Jakafi” (ruxolitinib) sono state influenzate dai tipici effetti stagionali e dalla crescita della domanda dei pazienti più debole a causa della pandemia in corso, rimaniamo fiduciosi nelle nostre prospettive per l'intero anno. Stiamo già assistendo ad un ritorno di nuovi pazienti e siamo entusiasti per il potenziale lancio, entro la fine dell’anno, di un nuovo farmaco contro la GVHD cronica post-trapianto, refrattaria agli steroidi. Inoltre i farmaci, Monjuvi (tafasitamab) e Pemazyre (pemigatinib) continuano a progredire con un buon gradimento da parte dei medici sia accademici che di comunità. Ci aspettiamo un anno entusiasmante per Incyte con il potenziale per molteplici approvazioni, compresa la crema “ruxolitinib” nella dermatite atopica ed in particolare il “parsaclisib” nella NHL e la crema “ruxolitinib” nella vitiligine. Infine stiamo anche avviando sperimentazioni fondamentali su programmi di sviluppo chiave per ulteriori farmaci".
KRAFT HEINZ + 5,30%. La società è la quinta multinazionale al mondo del settore alimentare e delle bevande, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 0,72 $/az. su ricavi per 6,40 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,59 $/az. su ricavi per 6,24 mld $. Il fatturato è aumentato del 3,8% su base annua.
Miguel Patricio, CEO di Kraft Heinz, ha dichiarato: "Il primo trimestre è stato migliore del previsto, con il nostro team che ha fornito ottimi risultati oltre a una crescita eccezionale lo scorso anno. Guardando al futuro, continueremo a concentrarci sullo sfruttamento della nostra enorme scala di prodotti investendo per migliorare le nostre capacità e l'agilità complessiva. Nel farlo, crediamo che usciremo da questo periodo molto più forti, operativamente e finanziariamente".
LIBERTY GLOBAL + 3,05%. La Società che fornisce video, Internet a banda larga e telefonia fissa, ha riportato un utile netto nel primo trimestre 2021 pari a 1,44 mld $. In aumento del 41,5% su base annua. Il fatturato si è attestato a 3,615 mld $ quasi uguale alla stima degli analisti che era per 3,61 mld $. Il fatturato è cresciuto del 25,7% su base annua.
MERCADOLIBRE - 5,71%. La società insieme alle sue controllate ospita la piattaforma di commercio online in America Latina che si concentra sull'abilitazione dell'e-commerce e dei suoi servizi correlati, ha riportato una perdita nel primo trimestre 2021 pari a 0,68 $/az. su un fatturato di 1,38 mld $. La stima degli analisti era per una perdita di 0,1 $/az. su un fatturato pari a 1,14 mld $. I ricavi sono cresciuti del 111,4% su base annua.
Il CFO Pedro Arnt ha commentato: "I nostri risultati finanziari sono stati ancora una volta contrassegnati da una crescita accelerata dovuta alla forte domanda di servizi di e-commerce e FinTech in un ambiente in miglioramento ma ancora impegnativo. Il consumo online è rimasto forte e abbiamo registrato forti tendenze di consumo favorevoli poiché la quota di portafoglio dei servizi digitali continua a crescere. Abbiamo iniziato il 2021 registrando il più alto tasso di crescita dei ricavi netti negli ultimi cinque trimestri. Avendo raggiunto quasi 1,4 miliardi di dollari di fatturato, siamo cresciuti del 111% in dollari USA e del 158% su cambio neutrale. A livello di paese, su cambio neutrale, l'Argentina è cresciuta ancora una volta al di sopra della soglia del 200%. Il Messico è cresciuto quasi del 150%. Siamo stati incoraggiati dalla nostra crescita del fatturato netto del primo trimestre in Brasile del 139%, superando i tassi di crescita dei trimestri precedenti”.
MONDELEZ + 1,71%. La società che produce prodotti alimentari confezionati, inclusi biscotti, dolciumi, bevande, formaggi, pasti convenienti e vari prodotti alimentari confezionati, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 0,77 $/az. su un fatturato di 7,24 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,69 $/az. su un fatturato pari a 7,02 mld $. I ricavi sono cresciuti del 7,9% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere utili per tutto l’anno 2021 pari a 2,78 $/az. o più. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,83 $/az.
Il CEO, Dirk Van de Put, ha dichiarato: "I risultati del primo trimestre dimostrano che stiamo uscendo dalla pandemia più forti, mentre con la nostra esperienza continuiamo a costruire su una crescita più robusta, redditività e generazione di cassa. Abbiamo assistito a continui miglioramenti nei mercati emergenti, una buona domanda nei mercati sviluppati e un altro trimestre di forte performance delle azioni. Rimaniamo fortemente concentrati sull'accelerazione della crescita rafforzando ulteriormente il nostro marchio principale ed espandendo la nostra presenza in canali, categorie e adiacenze ad alta crescita. la strategia sta funzionando e la nostra attività è posizionata meglio che mai".
O’REILLY + 1,71%. La società è un rivenditore specializzato di parti, strumenti, forniture, attrezzature e accessori automobilistici in aftermarket negli Stati Uniti, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 7,06 $/az. su un fatturato di 3,09 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 5,47 $/az. su un fatturato pari a 2,86 mld $. I ricavi sono cresciuti del 24,8% su base annua. La società ha affermato di prevedere utili per tutto il 2021 tra 24,75 e 24,95 $/az. su ricavi tra 11,80 e 12,10 mld $. L'attuale stima degli utili del consensus è di 23,79 $/az. su ricavi di 11,86 mld $.
PACCAR + 5,14%. La società che progetta, produce e distribuisce autocarri leggeri, medi e pesanti e relativi ricambi in aftermarket, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 1,35 $/az. su un fatturato di 5,85 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,27 $/az. su un fatturato pari a 5,31 mld $. I ricavi sono cresciuti del 13,2% su base annua.
Preston Feight, A.D. della società, ha affermato: "PACCAR Parts ha realizzato vendite e profitti trimestrali record grazie alla robusta attività di trasporto merci, all'elevato utilizzo dei camion, agli investimenti nella distribuzione e alla tecnologia innovativa come la sua piattaforma di e-commerce. PACCAR Financial Services ha aumentato la propria redditività grazie all'eccellente qualità del portafoglio e alla forte domanda di autocarri usati. Sono molto orgoglioso dei nostri dipendenti e della loro dedizione nel fornire prodotti e servizi della massima qualità ai nostri clienti".
PAYPAL - 3,40%. La società che consente pagamenti digitali e mobili per conto di consumatori e commercianti in tutto il mondo attraverso la sua piattaforma omonima, Venmo e altro ancora, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 1,22 $/az. su un fatturato di 6,03 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,01 $/az. su un fatturato pari a 5,90 mld $. I ricavi sono cresciuti dello 30,6% su base annua. La società ha detto che prevede utili non GAAP nel secondo trimestre pari a 1,12 $/az. su un fatturato fino a 6,25 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,10 $/az. su ricavi pari a 6,16 mld $. Inoltre la società ha affermato di prevedere utili per tutto il 2021 pari a 4,70 $/az. su ricavi per 25,75 mld $. L'attuale stima degli utili del consensus è di 4,57 $/az. su ricavi di 25,71 mld $.
REGENERON PHARMA + 3,21%. La società è un'azienda biofarmaceutica completamente integrata, che scopre, inventa, sviluppa, produce e commercializza medicinali per il trattamento di gravi condizioni mediche, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 9,89 $/az. su un fatturato di 2,53 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 9,00 $/az. su un fatturato pari a 2,55 mld $. I ricavi sono cresciuti del 38,3% su base annua.
Leonard S. Schleifer, presidente e CEO della società, ha affermato: "Regeneron ha avuto un ottimo primo trimestre evidenziando la continua evoluzione in un'azienda con più linee di prodotti durevoli che aiutano le persone per una serie di malattie gravi, tra cui il COVID-19. Abbiamo recentemente riportato risultati positivi di Fase 3 per REGEN-COV sia nel trattamento ambulatoriale COVID-19 che nelle strutture di prevenzione e stiamo lavorando con le autorità nazionali e statali per migliorare l'accesso. Prevediamo una crescita continua con il farmaco EYLEA nelle malattie della retina, così come con DUPIXENT attraverso un'ulteriore sperimentazione nelle indicazioni esistenti oltre ad un ampio programma di sviluppo di Fase 3.
SEATTLE GENETICS - 2,97%. E’ una società di biotecnologia. Sviluppa e commercializza terapie a base di anticorpi monoclonali per il trattamento del cancro e delle malattie autoimmune, ha riportato una perdita nel primo trimestre 2021 pari a 0,67 $/az. su un fatturato di 332 mln $. La stima degli analisti era per una perdita di 0,61 $/az. su un fatturato pari a 336,17 mln $. I ricavi sono cresciuti dello 41,6% su base annua. La società ha detto che prevede un fatturato per tutto il 2021 tra 1,411 e 1,495 mld $. L'attuale stima degli analisti per i ricavi è pari a 1,50 mld $.
Clay Siegall, Presidente e A.D. di Seagen, ha dichiarato: "La crescita delle vendite nette è stata guidata dalla rapida adozione dei nostri prodotti più recenti, PADCEV e TUKYSA, oltre alle forti vendite di ADCETRIS. Continuiamo a prevedere vendite nette totali di prodotti per il 2021 nei nostri territori per circa 1,3 miliardi di dollari. Guardando al futuro, ci aspettiamo un progresso globale continuo in tutto il portafoglio prodotti. Ciò include il lancio di TUKYSA in Europa a seguito delle autorizzazioni di marketing ricevute nel primo trimestre. In collaborazione con Astellas stiamo perseguendo diverse applicazioni di marketing PADCEV negli Stati Uniti, Europa, Giappone e America Latina. Inoltre, ci stiamo preparando per un potenziale lancio negli Stati Uniti di un quarto farmaco, dopo l'accettazione da parte della FDA, del “tisotumab vedotin” contro il cancro cervicale. Stiamo continuando a fornire innovazioni all'avanguardia e farmaci che fanno una differenza significativa nella vita dei malati di cancro".
SIRIUS XM HOLD - 9,84%. La società, tramite i propri sistemi radio satellitari proprietari, trasmette a pagamento tramite canone, canali di musica, sport, notizie, discorsi, intrattenimento, traffico e meteo negli Stati Uniti, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 0,07 $/az. su un fatturato di 2,06 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,06 $/az. su un fatturato pari a 2,01 mld $. I ricavi sono cresciuti del 5,4% su base annua. Inoltre la società ha affermato di prevedere un fatturato di 8,35 mld $. L'attuale stima degli analisti è per ricavi pari a 8,40 mld $.
T-MOBILE + 5,29%. La società di servizi di comunicazione wireless nei mercati postpagato, prepagato e all'ingrosso, fornisce prodotti e servizi che includono voce, messaggistica, servizi dati, dispositivi wireless, smartphone e altri dispositivi di comunicazione mobile, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 0,74 $/az. su un fatturato di 19,76 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,57 $/az. su un fatturato pari a 18,90 mld $. I ricavi sono cresciuti del 77,8% su base annua.
Mike Sievert, CEO di T-Mobile, ha affermato: “T-Mobile mette i clienti al centro di tutto ciò che facciamo, offrendo loro la migliore rete, valore ed esperienza in una volta sola, come i risultati stellari e la leadership del settore in questo trimestre stanno dimostrando. Continuiamo a spingere sempre più avanti rispetto alla concorrenza. La nostra leadership di rete sta alimentando l’aumento dei clienti, offrendo sinergie di fusione ed espandendo i nostri mercati per la crescita. Abbiamo così tanta fiducia che stiamo già aumentando la previsione per il 2021. La nostra missione è essere i migliori nel mettere in contatto i clienti con il loro mondo e noi lo stiamo offrendo".
WILLY TOWERS WATSON + 4,33%. La società è una multinazionale britannico-statunitense che si occupa di gestione del rischio, brokeraggio assicurativo e consulenza aziendale, ha riportato utili nel primo trimestre 2021 pari a 3,64 $/az. su un fatturato di 2,60 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 3,28 $/az. su un fatturato pari a 2,50 mld $. I ricavi sono cresciuti del 5,0% su base annua.
XILINX – 2,76%. L'azienda progetta, sviluppa e commercializza soluzioni logiche programmabili complete, inclusi circuiti integrati avanzati, strumenti di progettazione software, funzioni di sistema predefinite, formazione dei clienti, ingegneria sul campo e supporto tecnico, ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2021 pari a 0,82 $/az. su un fatturato di 851,0 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,71 $/az. su un fatturato pari a 817,81 mln $. Il fatturato è cresciuto del 12,5% su base annua.
Victor Peng, presidente e CEO di Xilinx, ha dichiarato: "Siamo soddisfatti dei risultati del nostro quarto trimestre in quanto abbiamo realizzato ricavi record e una crescita a due cifre anno su anno nel bel mezzo di un ambiente impegnativo della catena di fornitura. Xilinx ha registrato un ulteriore miglioramento della domanda nella maggior parte dei nostri mercati diversificati con punti di forza chiave nei nostri mercati Wireless, Data Center e Automotive, i pilastri della nostra strategia di crescita. I nostri team hanno ottenuto buoni risultati e restiamo concentrati nel continuare a soddisfare i clienti".
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Pagina a cura di GIANMARCO LUCHETTI SFONDALMONDO.