Chi lo ferma…


Prosegue e si conclude oggi la panoramica degli indici azionari Fideuram e, dopo aver parlato dell’indice Italia, tratterò oggi l’indice America.

Anticipo che il prossimo “doppio” articolo sarà focalizzato sugli indici obbligazionari Fideuram prima di passare alle principali categorie dei fondi. Ho volontariamente omesso gli indici Jpm per non rischiare di ripetermi.

Penso che l’argomento sia interessante e non mi dilungo ulteriormente.

Lo Stocastico orizzontale.

L’indice America vanta la maggior permanenza al di sopra di 70 tra gli altri indici della nostra selezione.

In effetti, si è mantenuto per il 50.40% del periodo, dal mese di luglio 2003 ai giorni nostri, tra 70 e 100 indicando, pertanto, che sovraperforma spesso rispetto agli ultimi indici, ma so bene di non aver scoperto l’acqua calda, neanche quella tiepida, ma per lo meno posso quantificare l’accaduto.

Invece, si è mantenuto sotto 30 circa per circa un terzo del periodo dello studio, esattamente il 36%.

Occorre riconoscere che, dal 2009, il trend è stato quasi costantemente rialzista e questo vorrà pure dire qualche cosa…

Attualmente, l’oscillatore è a 57, valore pressoché identico all’indice Italia, e sembra tuttora diretto verso i livelli massimi dello Stocastico orizzontale.

Cerco ora, conferme o smentite, con l’analisi tecnica.

Analisi tecnica.

Come anticipato poco sopra, il trend degli ultimi 12 anni è noiosamente ascendente anche se con ovvi movimenti intermedi, di senso contrario, che non hanno fatto altro che rafforzare la tendenza assicurandone il proseguimento.

Vedete anche i movimenti ribassisti come bestie nere?

Presento pertanto il grafico settimanale storico dell’indice America con il mio Efficiency index.

Interessante osservare che, dal 2009, l’algoritmo non sia mai sceso al di sotto del livello operativo di -15 confermando,  pertanto, la presenza di un unico trend rialzista. In questo caso, i movimenti intermedi non hanno dunque compromesso lo scenario di fondo.

Inoltre, l’Efficiency index tende a raggiungere i massimi storici messi a segno nel 2015.

Lo scenario puramente tecnico è rialzista e tende a proseguire tale.

Facciamo il punto della situazione.

Lo Stocastico orizzontale evidenzia un andamento ciclico, mentre l’oscillatore tende a infrangere al rialzo 57, mentre, sui mercati, l’indice è inserito in un contesto rialzista dal 2009 e sembra confermare la tendenza in essere.

La situazione è analoga a quella dell’indice Italia e ciò spiega la scelta.

A dire la verità, preferisco l’indice America per una lunga serie di motivi.

In un’ottica di diversificazione, vanno bene entrambi.

Propongo la seguente strategia operativa.

Acquisti su tenuta di 240/35 e sopra 260 con obiettivi rispettivi 260 e 280, poi 295 e 312/30. Attenzione tuttavia in caso di cedimento di 235 con possibile raggiungimento di 215/0.

A disposizione

Giovanni