Commento settimanale ed una breve divagazione sui trades di lungo periodo


Buon sabato a tutti. Ci siamo salutati con un indice FTSEMIB40 che sembrava stesse ripartendo al rialzo e invece nella seduta di martedì ha avuto una flessione di un paio di punti percentuali, con un affondo sotto la soglia dei 24000 punti. Ex post il supporto dei 24350 è stato rotto come burro (fuso e al sole) in un modo che francamente non mi sarei aspettato. Segno che il mercato è sempre pronto a stupirci. Sul daily tuttavia abbiamo avuto un appoggio sulla media a 50 periodi di colore bianco (chart daily in basso a sinistra). Nella restante parte della settimana abbiamo assistito ad un tentativo di rimbalzo che tuttavia non ha raccolto molti volumi al momento. Come già anticipato nei passati articoli il problema grosso del nostro mercato in questa fase sono proprio i volumi e questo implica che quando esce una notizia ecco che tutti si buttano in massa ad acquistare o a vendere e questo determina appunto dei movimenti improvvisi destinati tuttavia ad esaurirsi abbastanza velocemente. Nella realtà dei fatti ci troviamo comunque in un laterale che si protrare dal mese di marzo di quest'anno ed avente l'area 23650/23700 come supporto e 24650 come resistenza (grafico daily). Tale lateralizzazione avviene in quell'area critica che ho più volte citata e che ha portato generalmente ad un ribasso negli ultimi 15/20 anni e questo impone attenzione e cautela, tanto più che ci avviciniamo a maggio (stacco dividendi etc..).

Quali livelli monitorare per la prossima settimana? Vediamoli subito. Una prima area da rompere la si trova già a 24200 ed è quindi un primo livello da rompere se si punta al rialzo. Resistenze successive a 24350 e poi a 24500. Al ribasso il supporto importante è a 23700.

Molto dipenderà naturalmente anche dal comportamento degli altri indici proprio perché ci troviamo in una situazione in cui il nostro mercato sembra essere dimenticato dagli investitori. 

Resto in attesa di spunti operativi "chiari" sui titoli azionari, eccezion fatta per le piccole posizioni di medio e lungo periodo che mantengo e che seguo con stop estremamente più larghi dei trades di breve termine di cui parlo abitualmente.

Ne approfitto per dare un consiglio a chi solitamente legge ciò che scrivo. Un amico in settimana mi domandava dove avrei piazzato lo stop loss su una azione (poco liquida) dopo l'uscita di una notizia che reputavo interessante per il lungo periodo. Non gli ho dato una risposta perché, come ho già scritto più e più volte, ciascuno ha un proprio profilo di rischio e ciascuno opera secondo un proprio piano d'azione. Tutto questo si traduce in una parola: imparare. Prima di tutto a conoscere se stessi e poi -si spera- a ridurre al minimo gli inevitabili errori di quando si opera. Ora, se la notizia (come nel caso in questione) riguarda un palese caso di sottovalutazione societaria, la discriminante delle posizioni di lungo periodo consiste nell'avere uno stop (inevitabilmente largo quando si entra in posizione) ma soprattutto nel saper tarare la quantità monetaria altresì detta size. Capite bene che ci si può permettere di avere uno stop loss anche del 50% se quella posizione occupa ad esempio l'1% del nostro portafoglio. In soldoni: ho 10 mila euro e trovo una azione che ha un potenziale upside di almeno il 30% per un motivo fondamentale (e magari anche tecnico). Se ci metto 100 euro (l'1% dei 10 mila euro di portafoglio complessivo) e malauguratamente quell'azione perde il 50%, allora perderò solo 50 euro (un paio di pizze per intenderci). Se andrà bene ne guadagnerò 30. Non sarò diventato ricco ma se non altro questo permetterà di migliorare la mia autostima che nel trading è una componente psicologica fondamentale: è quella che dà sicurezza e ci fa fare "clic". L'autostima non è altro che la consapevolezza del sé verso l'ignoto. Da piccoli abbiamo subito cercato di imitare i nostri genitori che camminavano. Ognuno di noi è caduto ma mano a mano ha trovato il proprio equilibrio e col tempo ha imparato a camminare e non si è più posto il problema di quando cadeva. Ciascuno di noi ha così migliorato la propria autostima. Credo che nel trading capiti la stessa cosa.

Naturalmente nell'esempio di sopra i 10 mila euro di portafoglio iniziale possono essere 100 mila oppure di più. Ma questa è la logica. Certamente è opinabile il fatto di avere uno stop del 50 % a fronte di un gain potenziale del 30 %. Questi due numeri sono puramente casuali dal momento che potrebbe trattarsi tranquillamente di un 50% di stop a fronte di un guadagno del 50% oppure di uno stop del 30% a fronte di un gain potenziale del 40%. Tutto questo solo per dire una cosa: a mio avviso nei trades di lungo periodo è FONDAMENTALE ridurre la size di portafoglio in modo da non perdere concentrazione tutti i giorni nel cercare nuovi stop su un titolo su cui si è magari appena entrati in posizione puntando ad un profitto a doppia cifra (non decimale). Chiaramente in questi casi è illogico avere stop loss percentualmente stretti come nei trades alla ricerca di momentum

Ricordo infine che lunedì inizierà lo stacco dividendi di alcune società a bassa capitalizzazione tra le quali troviamo:

Banca Profilo (0.018 euro), Coima (saldo 2021 0.2 euro); Comer Industries (0.5 euro), Covivio (3.6 euro), Credito Valtellinese (0.23 euro), Saes Getters ord (0.4 euro), Saes Getters risparmio (0.424378 euro), San Lorenzo (0.3 euro), Italian Wine Brands (0.25 euro).

Per oggi è tutto. Buon fine settimana.

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)