NASDAQ100 WEEKLY - Settimana stellare per gli indici azionari USA. Nuovi record raggiunti !


SEGNALI DI ENTRATA E DI USCITA DEL MODELLO QUANTITATIVO LOMBARD PER IL TRADING SULLE AZIONI NASDAQ TIME FRAME SETTIMANALE. I SEGNALI VENGONO GENERATI UNA VOLTA A SETTIMANA E PUBBLICATI SUL SITO IL LUNEDI MATTINA E VALEVOLI PER TUTTA LE SETTIMANA. IL REPORT SI COMPONE DI SEGNALI DI ACQUISTO PER NUOVE POSIZIONI E DI AGGIORNAMENTO PER I TITOLI GIA' PRESENTI IN PORTAFOGLIO.
ASTENERSI PRIMA DI AVERE COMPRESO CON ESATTEZZA IL PROFILO DI RISCHIO E LE CARATTERISTICHE TECNICHE DEL SERVIZIO CON LA LETTURA DELLE SPIEGAZIONI POSTE NELLA DICITURA "Il Portafoglio LombardReport": (clicca qui >>>
CONSIGLIAMO DI SEGUIRE IN PAPER TRADING LE OPERAZIONI PER QUALCHE SETTIMANA PRIMA DI APPLICARLE.

NEL PROSSIMO FINE SETTIMANA IL REPORT VERRA' PUBBLICATO IN FORMATO RIDOTTO.

Il quadro di una robusta accelerazione ciclica nel secondo (e presumibilmente terzo) trimestre del 2021 in USA sta ricevendo una conferma dietro l'altra. Con queste premesse gli indici di Wall Street stanno proseguendo al rialzo, con l’S&P500 sui nuovi record assoluti sopra quota 4110, altrettanto per il DOW JONES e ad un soffio da nuovi record per il tecnologico NASDAQ100. Ciò che sta avvenendo sui mercati azionari non sorprende più di tanto, un po' più sorprendente è notare che i rendimenti USA hanno leggermente ritracciato in queste prime sedute del secondo trimestre, infischiandosene della clamorosa forza dei dati (il rendimento dei Treasury è tornato ai minimi dal 25 Marzo).

In più si parla insistentemente di aumento delle tasse da parte del Governo Biden cosa che, se e quando verrà realizzata, andrà a contenere il deficit. Anche il ripiegamento del Dollaro ha dato forza all’azionario che si trova, ora, in una fase di ipercomprato, quindi in una posizione di possibile consolidamento o reazione (più verosimile la prima ipotesi), nelle prossime settimane vedremo se la regola verrà confermata anche in una fase con fondamentali così forti e con la stagione delle trimestrali economiche societarie alle porte. Nel frattempo, da più parti si osserva che il rally dai minimi è stato così forte da portare il 95% delle azioni del S&P500 sopra la media mobile a 200 giorni, un livello toccato solo nel gennaio 2004 e nell'ottobre 2009 e sfiorato nel 2014. Nel 2004 fu l'inizio di una fase laterale protratta, nel 2009 invece ci fu solo modesta turbolenza, che si intensificò nel 2010, sempre nell'ambito di un mercato rialzista (v.grafico):

Chiaramente l’indice della volatilità VIX (la volatilità implicita sull'S&P500), continua a scendere. Ieri ha chiuso per la prima volta sotto 17 dal 20 febbraio 2020, oltre 13 mesi fa.

Bene anche le commodities ed i metalli preziosi, favoriti anch’essi dal calo dei tassi e del Dollaro e che vedremo nel relativo capitolo.

Balzo delle previsioni del sentiment tra gli investitori. Il rapporto tra Rialzisti e Ribassisti è salito a 36.52 rispetto dal 22.50 della precedente settimana. Un dato così alto non si vedeva dal gennaio 2018 (v. grafico):

Passiamo ora all’analisi grafica del nostro indice di riferimento delle nostre operazioni, il NASDAQ100. Ottima seconda settimana consecutiva per l’indice tecnologico che si avvale della discesa dei tassi e delle aspettative di una stagione di utili trimestrali in netta ascesa. Il rialzo è stato molto repentino ed i prezzi si sono fermati ad un passo dal registrare un nuovo record lasciando però due gap aperti e chiudendo il gap down formatosi a metà febbraio. Scontato il fatto che in settimana farà registrare uno nuovo massimo storico, ci sarà da valutare se il rialzo continuerà con moderazione, visto il livello di RSI prossimo all’area di ipercomprato o se assisteremo ad una fase di consolidamento. Nel primo caso i prossimi obiettivi li troviamo in area 14300/14500 (estensione del 138,2% della gamba rialzista 2-3); nel secondo la lateralizzazione non dovrebbe scendere sotto l’area dei 13300, primo vero supporto. Come detto il livello di RSI a 66 mostra ancora spazio per ulteriori salite, ma con moderazione. La settimana si è chiusa a 13845.05 con un guadagno del + 3,87% che porta l’indice ad un guadagno del + 7,42% da inizio anno 2021.

Chiusura di settimana con il botto per l’indice S&P500, che fa registrare un nuovo massimo storico a 4129.48 rompendo di netto l’area psicologica dei 4000, la prima resistenza in area 4100, non che sesta seduta positiva su 7. Questa fase di importante rialzo ha lasciato dietro di sé un gap aperto, un RSI a 72 e la fuoriuscita dalla banda di Bollinger superiore (non riportata sul grafico ma basta plottare quella di default a 20 periodi). Tutto ciò indica, per il breve periodo, un qualche tipo di consolidamento o reazione, ma crediamo più nel primo caso. L’importante è stabilizzarsi sopra l’area psicologica dei 4000 punti. Al rialzo il prossimo obiettivo è fissato in area 4350 (estensione del 100% della gamba rialzista 2-3). La settimana di contrattazione si è chiusa a 4128.80 con un guadagno del + 2,71% il che porta ad una performance del + 9,92% da inizio 2021.

Anche l’indice DOW JONES nell’ultima seduta settimanale ha fatto registrare un nuovo record a 33810.87. Il rialzo è stato meno imponente dei due indici precedenti ma, nonostante ciò, il valore dell’RSI a 71 si è portato in area di ipercomprato. Anche su questo indice ci aspettiamo una fase di consolidamento che faccia scendere il valore della forza relativa per poi pensare di attaccare la prossima resistenza posta in area 34500/34600 (estensione del 100% della gamba rialzista 2-3). Viceversa, il consolidamento o l’eventuale correzione interesserebbe prima l’area 33000, poi il test in area 32200/32300 coincidente con la trendline ascendente. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 33800.60 il che porta ad un guadagno del + 1,95% il che riporta ad una performance del + 10,44% da inizio anno 2021.

ORO INDEX 

Discreto recupero dei prezzi della commodity in questa settimana. Nella giornata di giovedì, gli investitori hanno provato a ritestare la resistenza posta in area 1770 $/oz. ma senza riuscirci. Il rialzo si è fermato 10 punti sotto per poi scendere ulteriormente in chiusura di settimana. Di positivo c’è che i prezzi si sono allontanati dalla zona “baratro” dei 1680 $/oz. e graficamente quel doppio minimo disegnato tra gli inizi e la fine di marzo, preluderebbe ad un robusto rimbalzo, come primo obiettivo sopra l’area dei 1800 $/oz. ed il contemporaneo recupero della M.M. a 50. Anche per la prossima settimana rimangono fermi questi due parametri: al rialzo la prima resistenza posta in area 1770 $/oz. (ritracciamento del 50,0% dell’ultima gamba rialzista) per poi ambire all’area 1800 $/oz., mentre al ribasso l’area 1700 e non oltre. Un ulteriore re-test del supporto in area 1680/1670 $/oz. sancirebbe la (quasi) sicura rottura dello stesso con proiezione dei prezzi in area 1610/1600 $/oz. (ritracciamento del 76,4% dell’ultima gamba rialzista).

Stessa situazione per le quotazioni del Platino che riesce a mantenersi costantemente sopra l’area dei 1200 $/oz. con una puntata ai 1250 $/oz. nella giornata di mercoledì, per poi ritracciare in chiusura di settimana nuovamente a 1209 $/oz. Infine buon recupero dei prezzi sull’argento, commodity che era stata più penalizzata nella settimana precedente rispetto all’Oro ed al Platino. Sui nostri tre investimenti in ETC da segnalare solo il recupero di quello relativo all’argento ed il buon guadagno su quello relativo al Platino. La settimana dell’Oro è si è chiusa a 1744.80 $/oz. facendo registrare un guadagno del + 0,95% che porta il deficit da inizio anno al – 7,93%. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1744.20 $/oz. con un guadagno del + 0,54%. Di seguito il grafico weekly dell’ORO FUTURES APRILE 2021:

LA POLITICA DEGLI STATI UNITI

Il presidente Joe Biden sembra deciso nel volere affrontare la questione “armi” negli Stati Uniti. Queste indicazioni provengono dalle azioni esecutive annunciate giovedì scorso e l’appello al Congresso ad approvare una legge che preveda un controllo più ampio delle armi. Tra le mosse nel programma della Casa Bianca rientra una regola per far fronte alla diffusione delle “ghost guns”, letteralmente le “armi fantasma”, chiamate così perché non hanno un numero di serie e possono essere assemblate direttamente dal compratore. Biden ha richiesto anche una legge “red-flag” (legge che permette alla polizia e a familiari di richiedere ad una corte di Stato di vietare l’accesso temporaneo alle armi da fuoco ad un individuo che può rappresentare un pericolo per sé e per gli altri) a livello federale ed ha sollecitato il Congresso a porre fine all’ampia immunità di cui godono i produttori di armi dall’essere citati in giudizio per sparatorie. Tra le proposte anche ulteriori regolamentazioni per le armi con apparecchi di stabilizzazione, un divieto federale per le armi d’assalto e i caricatori a capienza elevata, la richiesta al Dipartimento di Giustizia di rilasciare un nuovo report annuale sul commercio d’armi. Biden ha annunciato che nominerà al vertice del Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives, David Chipman, consulente politico senior di Giffords, organizzazione impegnata nella lotta alla violenza da armi in America. Chipman per 25 anni è stato agente speciale dell’ATF (Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives).

Nel corso del discorso di giovedì scorso, Biden ha affermato che la violenza da armi da fuoco è un’epidemia nel paese ed è diventato “un imbarazzo internazionale” per gli USA ed ha spiegato come le azioni annunciate rappresentino solo i passi iniziali, facendo pressioni sui legislatori federali affinché approvino la proposta di riforma delle armi da fuoco, già passata alla Camera. Biden ha detto: “I membri del Congresso hanno offerto tantissimi pensieri e preghiere. Ma non hanno passato una singola nuova legge federale per ridurre la violenza da armi”. “Basta con le preghiere; è il momento per un po’ di azione”. 

Le azioni di Joe Biden riguardo il tema armi non sono viste con favore dai Repubblicani, anche se qualche voce fuori dal coro nel Grand Old Party c’è. Il senatore Repubblicano Pat Toomey desidera raggiungere un accordo su una misura rivolta alle armi che possa sopravvivere alla presidenza Biden ed ha detto di apprezzare la volontà del presidente di voler lavorare con Democratici e Repubblicani per raggiungere l’obiettivo. Dopo l’annuncio di Biden, Toomey ha dichiarato: “Se realizzato in una maniera che rispetti i diritti dei cittadini onesti, penso che ci sia un’opportunità di potenziare il nostro sistema di controllo dai precedenti, in modo da essere più in grado di tenere le armi fuori dalla portata di coloro che non ne hanno diritto legale”.

Il passaggio di una legge bipartisan sulle armi pare un obiettivo difficile da raggiungere, dal momento che Toomey rappresenta un’eccezione tra i Repubblicani al Senato, dove la maggior parte degli esponenti del Grand Old Party esita a fare qualsiasi cosa sulle armi. Ed una legge sulle armi potrebbe anche non convincere tutti i Dem: quattro Democratici di Stati repubblicani si opposero al disegno di legge sul controllo delle armi del 2013 e la legge più rigida sul controllo delle armi approvata recentemente dalla Camera non dispone del supporto di tutti i 50 senatori Dem.

Il senatore Repubblicano Jim Risch ha dichiarato: “Mandati federali che minacciano i diritti del Secondo Emendamento degli americani e aggirano i loro rappresentanti eletti al Congresso intaccano le libertà costituzionali che rendono la nostra nazione eccezionale”. “Continuerò ad oppormi alle azioni e alla legge che violano i diritti costituzionali dei cittadini rispettosi della legge di detenere armi”. Sempre giovedì scorso, Biden aveva detto che niente nelle proposte della sua amministrazione interferisce con il Secondo Emendamento.

LA POLITICA USA – CINA

Sono sette le entità cinesi entrate, ultimamente, a far parte della blacklist statunitense. Le entità interessate dal provvedimento del Dipartimento del Commercio americano sono: Tianjin Phytium Information Technology, Shanghai High-Performance Integrated Circuit Design Center, Sunway Microelectronics, the National Supercomputing Center Jinan, the National Supercomputing Center Shenzhen, the National Supercomputing Center Wuxi e the National Supercomputing Center Zhengzhou. Saranno quindi applicate restrizioni nelle esportazioni statunitensi verso queste entità. Una decisione motivata dal fatto che, come sostiene in una nota il Dipartimento del Commercio USA, le entità in questione sono coinvolte nella costruzione di supercomputer utilizzati da personale militare della Cina, per i suoi sforzi di destabilizzante ammodernamento militare e/o in programmi di armi di distruzione di massa.

In un comunicato del Segretario del Dipartimento del Commercio, Gina Raimondo, si legge: “Le capacità dei supercomputer sono fondamentali per lo sviluppo di molte armi moderne e sistemi di sicurezza nazionale – forse quasi tutti – come le armi nucleari e ipersoniche”. “Il Dipartimento del Commercio utilizzerà pienamente le proprie autorità per impedire che la Cina sfrutti tecnologie USA per supportare questi sforzi di ammodernamento militare destabilizzanti”.

LA POLITICA DELLA FED

Mercoledì scorso il FOMC (il comitato che delibera in materia di politica monetaria) ha pubblicato i verbali dell’incontro del 16 e 17 marzo. Il resoconto del meeting mostra che nonostante i funzionari abbiano visto l’economia guadagnare sensibilmente, osservano che sono necessari molti più progressi prima che la politica cambi. Fino a quando non saranno raggiunti ulteriori progressi verso gli obiettivi della Commissione, di massima occupazione e stabilità dei prezzi, sarà mantenuto il ritmo di acquisti di asset attuale. Nel verbale è riportato che i membri si sono trovati d’accordo sul fatto che i cambiamenti nella politica “dovrebbero essere basati principalmente su risultati osservati, piuttosto che su previsioni”. I tassi di prestito a breve termine saranno mantenuti ancorati vicino allo zero e la FED continuerà ad acquistare almeno 120 miliardi di dollari di obbligazioni ogni mese. Nel verbale viene affermato che prima che la Commissione applichi un cambiamento, il mercato riceverà un ampio preavviso.

La Commissione ha aumentato la propria previsione per la crescita economica e l’inflazione futura. La prospettiva media per il PIL nel 2021 ha toccato quota 6,5%, un balzo significativo dalle proiezioni di dicembre del 4,2%. I funzionari hanno anche segnalato che il tasso di disoccupazione potrebbe scendere al 4,5% entro la fine dell’anno e l’inflazione potrebbe raggiungere il 2,2%, appena sopra il target del 2% fissato dalla Fed. I funzionari della banca centrale hanno espresso poca preoccupazione circa la possibilità che l’inflazione possa diventare un problema a breve. Durante un incontro con la stampa, qualche ora prima della pubblicazione del verbale, il presidente della FED di Chicago, Charles Evans ha detto che ci vorranno “mesi e mesi” di inflazione più alta “prima ancora che io abbia un’opinione sul fatto che sia sostenibile o meno”.

Giovedì, durante un webinar organizzato dall’International Monetary Fund, il numero uno della Fed, Jerome Powell ha confermato che la banca centrale vuole vedere prove concrete riconducibili ad un’economia forte prima ancora di prendere in considerazione la possibilità di smuoversi dalla propria posizione di politica espansiva, i diversi progressi delle campagne di vaccinazione nazionale costituiscono un rischio per l'economia globale. Per iniziare a considerare di ridurre gli acquisti servono progressi reali, e non solo nelle attese. Powell si aspetta che un aumento anticipato dell’inflazione quest’anno sia temporaneo; il presidente della banca centrale ha promesso che la FED agirà se vedrà che la gente inizierà a comportarsi come se si aspettasse che i prezzi salissero alle stelle, ma gli USA hanno una storia di 25 anni di inflazione bassa. Riguardo al rapporto sul lavoro del mese di marzo, in cui viene mostrato che i datori di lavoro hanno aggiunto 916 mila posti, Powell ha affermato che la FED vuole vedere una “sfilza” di rapporti simili ed ha aggiunto che “non si dimenticherà” delle persone che ancora non sono riuscite a trovare un lavoro da quando la pandemia è iniziata.

Secondo Richard Clarida, vice-presidente della FED, i dati sull’inflazione intorno alla fine dell’anno saranno decisivi per capire se l’aumento previsto dell’inflazione nei prossimi mesi sarà transitorio o di lunga durata. Clarida ha spiegato che la FED prevede un’inflazione che andrà oltre al 2% per un periodo quest’anno, per poi tornare intorno al 2% a fine anno. Il vicepresidente ha detto a Bloomberg Television: “Ci aspettiamo che i dati siano transitori e, con l’avanzare dell’anno andando verso il prossimo anno, se non lo saranno, allora dovremo certamente tenerne conto”.

Neel Kashkari, presidente della FED di Minneapolis, giovedì scorso ha affermato che non avrebbe un attacco di panico se l’inflazione dovesse surriscaldarsi fino ad un tasso annuo del 4%, sottolineando come sarebbe importante accertare se l’inflazione alta fosse dovuta a qualcosa di temporaneo o qualcosa di lunga durata. Kashkari ha detto di supportare il nuovo assetto politico della FED, spiegando che la banca centrale non accelererà la ripresa come fatto in passato: “Abbiamo sempre sbagliato. E sono stati i lavoratori a pagarne le conseguenze”.

DATI MACROECONOMICI

Lieve crescita nel PMI del settore dei servizi rilasciato a Markit Economics, che passa dai 59,8 punti di febbraio ai 60,4 di marzo.

In aumento anche il dato PMI relativo al settore dei servizi rilasciato dall’Institute for Supply Management, che va ben oltre le attese facendo registrare il livello massimo da inizio serie, nel 1997. Il dato di marzo si è attestato a 63,7 punti contro un consensus di 59 e dopo che a febbraio si era fermato a 55,3. Nello specifico, con un balzo importante i nuovi ordinativi nel settore dei servizi passano dai 51,9 punti di febbraio ai 67,2 di marzo. In rialzo anche l’occupazione nel settore dei servizi che a marzo raggiunge quota 57,2 punti; a febbraio il dato era di 52,7 punti.

Gli ordini alle fabbriche a febbraio perdono uno 0,8%, tornando a registrare il segno ‘meno’ dopo nove mesi: l’ultima contrazione risale ad aprile 2020. Per febbraio il consensus aveva previsto un -0,5%. Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.

La bilancia commerciale USA a febbraio ha registrato un nuovo record di deficit con -71,1 miliardi (superati i livelli del 2006) contro le attese del -70,5 sottolineando nuovamente l'impatto dello stimolo fiscale USA sullo stesso, e quindi sulla domanda globale.. Il dato di gennaio è stato rivisto a -67,8 miliardi (da -68,2). Il dato è rilasciato dal Bureau of Economic Analysis.

Contrariamente alle stime (esempio raro di questi tempi), il numero di richieste iniziali di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 3 aprile che cresce rispetto alla settimana precedente. Il consensus prevedeva un calo a 680 mila, invece, il numero è salito fino a quota 744 mila, superando le 728 mila richieste della settimana precedente (dato revisionato da 719 mila). Il dato è rilasciato dall’U.S. Department of Labor.

Registra un incremento l’indice dei principali prezzi di produzione (che esclude il settore alimentare e dell’energia), sia a livello mensile che annuale. Il dato mensile di marzo segna un +0,7%, dopo il +0,2% di febbraio e contro un consensus fissato al +0,2%. Il dato annualizzato di marzo, invece, cresce del 3,1%: andando oltre il consensus (+2,7%) e il dato del mese precedente (2,5%). I due dati sono rilasciati dall’U.S. Department of Labor.

PORTAFOGLI AZIONARI

Con il recupero dell’indice di riferimento, siamo andati a target su due titoli della strategia Nasdaq Weekly nel Portafoglio Storico. Questa volta a regalarci buone soddisfazioni ed un bel tozzo di pane sono stati ALIGN TECHNO E NTEFLIX, entrambi con un + 7% di guadagno. Molto bene il guadagno sul titolo ALPHABET, mentre non riesce a decollare il titolo AURORA CANNABIS nonostante le buone notizie provenienti dall’apertura di più Stati all’uso personale.

Per quanto riguarda il Portafoglio “The Challenge”, abbiamo già parlato del titolo NOVACYT in apposito articolo, che aggiorneremo in caso di ulteriori novità. Attendiamo l’andamento del titolo sul mercato in settimana per decidere, se e quando, acquistare un secondo lotto. Ottime performance per quanto riguarda gli ETF relativi ai settori delle infrastrutture digitali e dei semiconduttori. Idem per l’ETC sul Platino, mentre sui titoli abbiamo sfiorato il target su ELECTRICITE’ DE FRANCE. Nella sez. “nuovi ordini”, rimaniamo sempre posizionati su ulteriori acquisti ma a prezzi più convenienti.

 Alla prossima.

FOCUS SU TITOLI

ALIBABA – Pesante sanzione per Alibaba Group, che ha ricevuto una multa da 2,8 miliardi di dollari da parte delle autorità cinesi. L’accusa è quella di aver violato le regole del monopolio. L’amministrazione di regolamentazione del mercato cinese (SAMR) sabato ha riferito che Alibaba ha penalizzato alcuni commercianti che vendevano merce sia su Alibaba che su piattaforme rivali. La sanzione da 18,2 mld di yuan equivale al 4% delle vendite interne annuali dell’azienda. L’azienda ha comunicato di aver accettato la sanzione.

NETFLIX – Dal 2022 i film di Sony Pictures Entertainment saranno disponibili su Netflix. Già precedentemente le due società avevano un’intesa che riguardava contenuti di animazione, il nuovo accordo allarga la collaborazione a tutte le produzioni e generi. La piattaforma streaming, oltre a nuove pellicole e progetti, distribuirà anche alcuni titoli della libreria Sony. Netflix si è impegnata a rilasciare un numero minimo non svelato di produzioni Sony destinate direttamente allo streaming. I termini dell’accordo non sono stati divulgati.

GOOGLE – Lo scorso anno Google Services, business principale di Google, ha generato ricavi operativi per 54,6 miliardi di dollari, in rialzo rispetto ai 43,1 miliardi di due anni fa. Altre società controllate da Google, Other Bets e Google Cloud, l’anno scorso hanno perso rispettivamente 4,5 e 5,6 miliardi $. Questo ha portato l’utile d’esercizio complessivo a 41,2 miliardi di dollari nel 2020. Secondo alcuni analisti, una visione più approfondita della situazione economica della società, risulta anche migliore. Il Cloud, che compete con AWS di Amazon e Microsoft Azure, è stabile ed ha margini elevati su scala. Necessita solo di una grande spesa iniziale per far funzionare i data center. Other Bets è un po’ più speculativa, tuttavia ospita Waymo, la start-up leader nell’industria di guida autonoma.

FACEBOOK – Nel 2020 Facebook (che oltre al social Facebook, comprende altri tre business principali: Instagram, WhatsApp e Messenger) ha generato ricavi operativi per 32,6 miliardi di dollari, +36% rispetto al 2019. Secondo Recode, il 65% della crescita totale di vendite dell’azienda Facebook proviene da Instagram. WhatsApp sta lanciando una rete di pagamento in India, dove la piattaforma di messaggistica nel 2019 aveva una stima di 340 milioni di utenti. Alcune fonti specificano che l’azienda Facebook, spesso, non suddivide le sue controllate, quindi molti di questi dati provengono da fonti di terze parti e non è garantito che siano accurati al 100%.

PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 NELLA SETTIMANA APPENA TRASCORSA.

PAYCHEX – 2,43%. La società è un fornitore americano di risorse umane, buste paga e servizi di outsourcing di benefit per le piccole e medie imprese, ha riportato utili nel 3° trimestre fiscale 2021 pari a 0,96 $/az. su ricavi per 1,11 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,92 $/az. su ricavi per 1,11 mld $. Il fatturato è diminuito del 2,7% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha alzato le proprie previsioni, dichiarando di aspettarsi utili per l'anno fiscale 2021 tra 2,94 e 3,00 $/az. su ricavi tra 3,96 e 4,04 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,94 $/az. su ricavi per 3,99 mld $.

Martin Mucci, presidente e CEO della società, ha commentato: "La fidelizzazione dei clienti rimane forte ed a livelli record, i nostri risultati per il terzo trimestre mostrano che il nostro modello di business resiliente ci ha aiutato a superare le incertezze create dalla pandemia. Continuiamo a vedere progressi nei nostri indicatori chiave e restiamo impegnati a fornire ai nostri clienti la flessibilità, la tecnologia e le risorse di cui hanno bisogno per rispondere e adattarsi alle incertezze dell'ambiente".


ORDINI DI ACQUISTO NUOVE POSIZIONI DELLA SETTIMANA (4/12/2021)
Non sono presenti ordini per la prossima settimana.

Pagina a cura di GIANMARCO LUCHETTI SFONDALMONDO

(articolo di Sandro Mancini)