Realizzi generalizzati sui mercati....


Le perduranti tensioni sui Treasury Usa continuano a innervosire i mercati, portando a realizzi generalizzati, concentrati in particolare sui mercati dove più forti erano stati i rialzi, dall’indice Nasdaq ai preziosi, in parte compensati (per un investitore in euro) dal contestuale rimbalzo del biglietto verde. La volatilità implicita (Vix: 27,35), seppur in rialzo, rimane comunque su livelli medio-bassi e non segnala ancora tensioni apprezzabili: un primo segnale in tal senso si avrebbe su risalite del Vix al di sopra della forte resistenza in area 35-37, al momento ancora poco probabile.

Il quadro tecnico rimane debole: nell’immediato sono possibili dei rimbalzi, per l’S&P500 (PC: 3760) verso l’area 3900-3935, ma solo al di sopra di tale resistenza (prematuro) cesserebbe il rischio di una successiva ripresa del movimento correttivo delle ultime settimane, che pare orientato a testare i minimi del mese di dicembre a ridosso di 3600: solo alla perforazione di tale supporto, al momento ancora poco probabile, si avrebbe comunque un segnale convincente dell’inizio di un movimento correttivo in ottica pluri-settimanale. Operativamente rimane opportuno mantenere un’esposizione leggera sul mercato (per i più aggressivi valutare nuovi short tattici sull’azionario USA su strappi dell’S&P500 verso quota 4000). Il driver che sostiene le dinamiche azionarie rimane l’iper-liquidità immessa nei circuiti dalle Banche Centrali. determinando uno scollamento crescente tra l’andamento delle Borse e quello dell’economia reale”: in termini di rischio-rendimento il focus deve rimanere sulla protezione dei portafogli.

- Preziosi: ancora prese di beneficio sui metalli preziosi, legate anch’esse alla risalita dei rendimenti dei Treasury e al rimbalzo del dollaro UsaIl permanere di un contesto tendenziale di rendimenti “reali” negativi (cioè “rendimenti nominali - tasso di inflazione”) mantiene comunque un contesto favorevole sul comparto in termini strategici, al di là dell’erraticità a livello più tattico. L’Oro ha raggiunto un supporto importante (Cfr. grafico), dove dovrebbero tornare ordini in acquisto; l’Argento sta consolidando all’interno dell’ampio intervallo dell’ultimo semestre, mentre il Platino (che rimane il metallo prezioso più performante su orizzonti plurimensili) sta correggendo dopo l’exploit degli ultimi mesi.

- Obbligazionario: la “repressione finanziaria” attuata dalle Banche Centrali con i programmi di easing quantitativo mantiene i rendimenti schiacciati verso e sotto lo zero, sancendo la fine, di fatto, di una asset class tradizionalmente chiave in tutti i portafogli di investimento: uno scenario destinato a perdurare per anni, aggravato da possibili ritorni dell’inflazione a seguito delle politiche fiscali espansive attuate dai governi (che vanno ad aggiungersi alle politiche monetarie anch’esse iper-espansive). La risalita dei rendimenti dei Treasury delle ultime settimane non determina un cambio del quadro tecnico strategico ma riflette comunque il nervosismo crescente dei mercati per le prospettive di rialzo dell’inflazione e quindi di rendimenti reali negativi;

- Valute: il dollaro USA, dopo un nuovo minimo contro euro a 1,2368 a inizio anno, ha recuperato posizioni: il cambio EurUsd (1,1918) si è riportato in settimana al di sotto della soglia psicologica a 1,2000. Un nuovo impulso rialzista per la divisa unica si avrebbe solo al superamento di 1,2115, con conferma al di sopra dell’area 1,2200/2250 (poco probabile). Confermiamo comunque di evitare sovra-esposizioni sul biglietto verde, per il rischio di deprezzamenti del dollaro nei mesi a venire (prima resistenza critica a 1,2600).

Stante il quadro di fondo, confermiamo “l’opportunità di mantenere una quota importante del portafoglio allocata sul comparto dei preziosi, in prospettiva strategica”. Come veicoli, manteniamo i seguenti Etc quotati su Borsa italiana:

Oro, ticker PHAU: PC 134,92; Argento, ticker PHAG: PC 19,626; Platino, ticker PHPT: PC 87,750. A parziale “copertura” della posizione lunga netta sul comparto manteniamo anche lo short sul Palladio, ticker 1PAS: PC 10,358.

Manteniamo anche le posizioni corte tattiche sull’S&P500, con l‘Etf short sull’S&P500 Xtrackers S&P500 Inv Day con ticker XSPS (PC: 8,129).

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)