La dinamica evoluzione dell’ingegneria finanziaria consente di poter investire, senza particolari difficoltà, su una sterminata varietà di strumenti. Come nel fashion, ogni stagione presenta una moda diversa (criptovalute, energie alternative, cannabis, GameStop, ecc....): l’effetto è quasi sempre il solito, l’appeal di “facili e rapidi guadagni” persuade le masse, ma le scorciatoie nascondono spesso pericolose insidie.
La strategia value è in netta contrapposizione a questa modalità “mordi e fuggi”: l’orizzonte temporale è infatti di medio/lungo periodo e la ricerca delle opportunità di investimento nasce attraverso un rigoroso criterio basato sullo studio dei fondamentali.
Tra i titoli individuati dalla strategia, spicca FIRST CAPITAL (+50% dalla segnalazione) che oltre a rappresentare un’eccezionale espressione del value investing, vanta anche un’altra straordinaria peculiarità: è possibile poter trarre beneficio dal suo andamento attraverso tre diverse strategie.
Vediamole nel dettaglio.
I° SOLUZIONE:
La prima ipotesi di investimento è quella più semplice e consiste nell’acquistare direttamente le azioni di FIRST CAPITAL diventandone soci.
Nonostante il titolo si presenti in prossimità dei massimi assoluti, le valutazioni evidenziano ancora un elevato sconto rispetto al NAV: chi è alla ricerca di qualche buon investimento a buon prezzo ha trovato il pane per i suoi denti.
Al 28 febbraio, secondo quanto riportato dal “Report portafoglio mensile” pubblicato da FIRST CAPITAL, lo sconto tra il prezzo (€ 17,6) ed il NAV (€ 25,1) risulta essere del 30%.
Il NAV della società è in costante crescita ed è passato, in due mesi, da € 21,8 (fine 2020) a € 25,1.
Il grafico qui sotto riporta in blu l’andamento normalizzato di FIRST CAPITAL contrapposto all’indice FTSE Italia Small Cap Index (in verde) negli ultimi cinque anni: il differenziale evidenzia un vantaggio di quasi 92 punti.
II° SOLUZIONE:
Il talento nella selezione degli investimenti, unito ad un approccio attivo sulle partecipate, ha generato, nel corso del tempo, i presupposti necessari per la creazione di valore. FIRST CAPITAL può infatti vantare uno straordinario track record (vedi https://www.lombardreport.com/2020/8/16/il-cacciatore-di-tesori/).
E’ possibile pertanto sfruttare questo aspetto valutando l’ipotesi di investire direttamente nelle società partecipate FIRST CAPITAL.
Il portafoglio “strategico” di FIRST CAPITAL è composto da nove interessanti partecipazioni: ce n’è per tutti i gusti.
III° SOLUZIONE:
Come indicato più volte dall’illustre dott. Bellosta, esiste un’ulteriore ed interessante alternativa rispetto alle altre due soluzioni descritte in precedenza: è possibile investire in FIRST CAPITAL attraverso l’acquisto del bond convertibile (ISIN IT0005388639 emesso nel 2019).
Questa soluzione presenta un valido compromesso per chi desidera un investimento meno volatile rispetto all’azionario puro senza però rinunciare ad ulteriori potenziali rendimenti derivanti dal buon andamento dell’emittente.
La scadenza del cv bond è fissata per dicembre 2026, la cedola annuale corrisposta è di tutto rispetto (3,75%) mentre lo strike di conversione è collocato a quota € 20; il regolamento prevede inoltre un premio del 5% nel caso di conversione (facoltà concessa ogni anno tra il 10 novembre ed il 24 novembre).
Analizziamo rapidamente i due possibili scenari alla scadenza:
I° Scenario: Il prezzo dell’azione FIRST CAPITAL è inferiore a € 20
In questa ipotesi, l’obbligazionista incasserebbe, ogni anno e fino alla scadenza, una cedola del 3,75%.
II° Scenario: Il prezzo dell’azione FIRST CAPITAL è superiore a € 20
In questo caso, l’obbligazionista, oltre ad incassare tutte le cedole previste, avrebbe la convenienza a convertire il bond in equity. Il regolamento include inoltre la corresponsione, da parte dell’emittente, di un premio pari a € 100 per ogni obbligazione convertita.
Questo meccanismo consentirebbe di fatto di poter valorizzare le azioni di FIRST CAPITAL non più al prezzo dello strike (€ 20) ma a € 19 (€ 20 meno il 5% rappresentato dal premio di conversione).
OSSERVAZIONI:
Attualmente il prezzo dell’obbligazione convertibile di FIRST CAPITAL è pari a € 104,68. Il NAV dell’emittente è di circa € 25, valore ben superiore rispetto allo strike € 20.
Sulla base di tale valutazione, allo stato attuale, nell’ottica di una potenziale conversione, un obbligazionista, oltre ad incassare le cedole, potrebbe potenzialmente acquistare a € 19 quello che di fatto (ad oggi) vale € 25.
In termini puramente teorici, l’obbligazione cv, pur essendo attualmente quotata sopra la pari, non appare affatto strapagata: facendo i conti della serva, il valore teorico del bond appare ben superiore al prezzo.
Nonostante l'eccessivo sconto tra prezzo e valore, assente peraltro su altre realtà quotate affini a FIRST CAPITAL, considerando la qualità del portafoglio e l'ottima capacità di selezione evidenziata dal team della società, non è affatto inverosimile immaginarsi un prezzo del titolo superiore a €20.
PS L’ 11 marzo 2021 è venuto a mancare il dott. Paolo La Pietra, Presidente del CdA di FIRST CAPITAL. Presente fin dagli albori all’interno della società, in passato, aveva ricoperto anche il ruolo di amministratore delegato. Sentite condoglianze alla famiglia e a tutto il team della società.