Questa settimana parlerò del mercato azionario italiano visto attraverso lo Stocastico orizzontale.
In effetti, siamo a metà strada del nostro camino tra i titoli azionari e vedremo, durante le prossime due settimane, i mercati inglese e quindi Usa. Successivamente, passeremo alle materie prime e poi alle valute, prima di trattare finalmente il risparmio gestito.
Ancora un attimo di pazienza.
Ho quindi realizzato l’analisi su circa 120 titoli azionari italiani per avere una fotografia panoramica, è il caso di dirlo, di Piazza Affari. Ho quindi ripetuto l’analisi su un paniere di soli 30 titoli scelti, a caso, tra i più importanti di Milano, scovando una particolarità.
Oggi osserveremo questa “particolarità”.
Lo Stocastico orizzontale
Il mercato azionario italiano
Ho applicato lo Stocastico orizzontale a 120 titoli azionari italiani e in vetta alla classifica attuale emergono Alerion, Esprinet e Biesse; tutti titoli relativamente “piccoli”. Nella parte più bassa della classifica, invece troviamo Igd, Saras e Bper Banca. In questo caso emerge qualche titolo significativo.
E’ del tutto normale osservare titoli relativamente sottili distaccati dal gruppo, in quanto più volatili per via dei minori scambi necessari per muovere i rispettivi prezzi.
Sotto, il grafico a dispersione.
Ho quindi ripetuto lo studio, lo faccio soltanto per gli amici di Lombardreport, su 30 tra i titoli azionari italiani più importanti, e sul podio troviamo Banco Bpm, Interpump e Prysmian. In fondo alla classifica leggiamo Hera, Leonardo e nuovamente Bper Banca.
Sotto, il grafico a dispersione.
Abbiamo pertanto trovato la nostra particolarità.
È singolare pertanto trovare lo stesso titolo su uno degli estremi dello Stocastico orizzontale cambiando, in modo cosi significativi, il numero dei dati da analizzare.
Voglio indagare più a fondo.
Il caso del giorno
Questa volta non posso scrivere “Oggi ho scelto per voi…” visto che i dati hanno fatto tutto il lavoro.
Bper Banca (http://www.bper.it) non ha bisogno di presentazione.
Lo Stocastico orizzontale di Bper Banca accusa dalla seconda metà del 2014 una lunga serie di massimi discendenti, mentre consolida da qualche settimana sullo zero.
Solo in poche occasioni è riuscito a oltrepassare quota 70 e, anche in queste circostanze, non è stato per un periodo molto significativo.
In questo momento il titolo non appare molto interessante e sarebbe doveroso attendere il ritorno al di sopra di 30 prima di prendere una qualche posizione.
Tuttavia, è anche vero che un titolo poco attraente oggi può diventare un asset ricercato domani. Basta poco soprattutto su un mercato “esile” come quello italiano.
Bper Banca è, secondo il mio modestissimo parere, un titolo da seguire e da ricordare.
Sui mercati
Il titolo ha realizzato l’attuale massimo storico a 12.93 durante il mese di febbraio 2007, esattamente 14 anni fa, mentre ha realizzato, lo scorso 6 novembre, un nuovo minimo assoluto appena sopra 1.
Da allora è raddoppiato fino a quota 1.97 di metà febbraio, mentre da 3 mesi vanta un importante aumento degli scambi, nonostante il doppio massimo discendente. Questo aspetto è da prendere in considerazione.
Inoltre, dopo 2 tentativi falliti, nei mesi di giugno e luglio 2020, tende ora a confermare il superamento di 1.70 circa; livello statico molto importante ricavato da un doppio minimo realizzato negli anni 2012 e 2016. Tale livello coincide anche con il supporto dinamico del movimento ascendente in atto dallo scorso mese di novembre.
Il mio Efficiency index ha effettuato un movimento altalenante attorno all’importante -15 e potrebbe finalmente iniziare la ripresa; anche se ovviamente non dipende da lui…
Bper Banca è discretamente interessante dal lato puramente tecnico e ipotizzo la seguente strategia operativa.
Long su tenuta di 1.70/65 e sopra 2 con obiettivi rispettivi 1.95/2.00 e 2.25, poi 2.45 e 2.65 circa.
L’eventuale ritorno al di sotto di 1.65 potrebbe riportare il titolo nei pressi di 1.40, ma sarebbe interessante, forse anche maggiormente interessante, a tale prezzo.
A disposizione
Giovanni