Settore della Cannabis Usa - Azioni coinvolte


Con la vittoria dei Democratici nelle ultime elezioni statunitensi, uno dei primi effetti a livello azionario, lo hanno avuto quelle azioni di società connesse con il settore della cannabis, a causa del diverso approccio governativo attinente non solo strettamente alla sostanza in sé e per sé.

In particolare con la sponsorizzazione del Vice Presidente Kamala Harris del More Act al Senato neo costituito, si è rimossa la cannabis dalle sostanze di Classe 1, insieme ad eroina, oppio e altre sostanze stupefacenti.

Proprio l'inserimento in Classe 1 della cannabis, ha tenuto a lungo lontane le banche da queste società, allo scopo di non entrare in conflitto con le leggi federali sul riciclaggio di denaro- I prestiti bancari a queste società erano pertanto inesistenti e le società che gestivano carte di credito tradizionali, non elaboravano gli acquisti con carta e pertanto tutto il business doveva essere fatto in contanti.

Il Marijuana Opportunity Reinvestment and Expungement Act, noto appunto come More Act, ha rilevante importanza per le società di cannabis quotate in borsa.

Il More Act nacque nel 2019 ma l'allora leader della maggioranza al Senato, Mitch McConnell, non consentì che lo stesso fosse portato in aula per una votazione, rimanendo depositato in commissione.

Il fatto che l'equilibrio al Senato sia stato rotto proprio dalla Vice Presidente Kamala Harris, assicura una approvazione anticipata del More Act al Senato, dopo essere già passato alla Camera dei Rappresentanti.

Fiscalmente, alla situazione attuale, la Sezione 280E dell'Internal Revenue Code, impedisce alle società di cannabis quasi tutte le detrazioni fiscali, creando il paradosso di società in perdita che dovevano ugualmente pagare tasse.

La sua rimozione, inclusa nel More Act aumenterà in modo significativo il flusso di cassa e il risultato operativo al netto delle imposte, per cui se ne intuisce l'importanza per il settore.

Se a questo aggiungiamo la considerazione che in condizioni migliori il Nasdaq e il Nyse potrebbero stendere un tappeto all'ingresso di molte società nate nel Canadian Securities Exchange, si intuisce che il potenziale di molte società che dal CSE sono andate a sbarcare negli Usa attraverso il mercato OTC, sia enorme.

Non si investe sui se e sui ma, però è opportuno che un investitore sia perennemente alla finestra e ben informato con lo scopo di essere pronto quando l'opportunità si presenta.

E' certo il fatto che attualmente i prezzi siano molto al di sopra dei guadagni riportati ma come si sa , i prezzi si muovono sulle potenzialità e sulle aspettative, nonchè su effetti speculativi temporanei, ma riteniamo opportuno fare una fotografia al momento, così che ognuno di voi possa farsi una propria idea, tenendo conto del fatto che il settore non coinvolge esclusivamente l'aspetto ricreazionale, bensì aspetti medici, essendo utilizzata in ambito farmacologogico, nonchè in molteplici altri campi che comprendono persino la carrozzeria delle auto.

Andiamo a vedere quindi la situazione grafica di alcune delle azioni già quotate al Nasdaq, che hanno offerto delle ottime prove di forza e da giovedì anche una bella retromarcia.

AURORA CANNABIS

Inutile dirlo, la barriera dei 20$ rappresenta il trigger point.

SUNDIAL GROWERS

In questo caso, la barriera è ai 4$, in maniera sufficientemente evidente.

Ben visibile anche quanto abbiano pagato politiche ostruzionistiche.

APHIRIA INC

E' un pò più cara delle altre e in questo caso un valore importante gira intorno ai 20$

CANOPI GROWTH

Anche Canopy ha retto bene, come Aphiria, alle politiche restrittive e può avere degli ottimi risultati qualora le politiche della nuova amministrazione si mostrino più aperte.

Il livello di rischio è insito nel settore.

TILRAY INC

Grande ripiegata giovedì scorso, dopo aver sfondato i 50$, e attualmente quota a prezzi interessanti.

Chiaramente, ogni valutazione su questo settore è influenzata inevitabilmente dall'approccio governativo, ed essendo probabile una inversione di tendenza, si intuisce che le potenzialità siano rilevanti.

Rimangono investimenti con elevato rischio intrinseco, pertanto, poco affini a chi ha basso profilo di rischio.

Ciò che l'informazione deve fare, tuttavia, è aprire nuove prospettive, nuovi punti di vista, anche se osè, in particolare quando esistono concretamente i presupposti per un rilancio dell'intero settore, troppo spesso menzionato, in maniera erronea e volutamente incompleta, esclusivamente per aspetti ricreativi.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)