SEGNALI DI ENTRATA E DI USCITA DEL MODELLO QUANTITATIVO LOMBARD PER IL TRADING SULLE AZIONI NASDAQ TIME FRAME SETTIMANALE. I SEGNALI VENGONO GENERATI UNA VOLTA A SETTIMANA E PUBBLICATI SUL SITO IL LUNEDI MATTINA E VALEVOLI PER TUTTA LE SETTIMANA. IL REPORT SI COMPONE DI SEGNALI DI ACQUISTO PER NUOVE POSIZIONI E DI AGGIORNAMENTO PER I TITOLI GIA' PRESENTI IN PORTAFOGLIO.
ASTENERSI PRIMA DI AVERE COMPRESO CON ESATTEZZA IL PROFILO DI RISCHIO E LE CARATTERISTICHE TECNICHE DEL SERVIZIO CON LA LETTURA DELLE SPIEGAZIONI POSTE NELLA DICITURA "Il Portafoglio LombardReport": (clicca qui >>>)
CONSIGLIAMO DI SEGUIRE IN PAPER TRADING LE OPERAZIONI PER QUALCHE SETTIMANA PRIMA DI APPLICARLE.
Ad un inizio di settimana contraddistinto da nuovi massimi storici per gli indici NASDAQ100 ed S&P500, fa da contraltare una correzione dei prezzi sviluppatasi da metà settimana fino alla chiusura della stessa. Il tutto, in un contesto di mega liquidazione sui titoli e settori più gettonati dell'ultimo periodo e con un balzo della volatilità ai massimi da ottobre. I settori maggiormente colpiti sono stati, travel, energy, ciclici e banche, mentre i titoli del forte settore tech hanno visto pesanti prese di beneficio proprio dopo la pubblicazione delle loro (ottime) trimestrali ad iniziare, in ordine crescente di realizzi, da Microsoft, poi da Apple, Facebook, per finire a Tesla (venduta con maggior impeto). Ma cosa è successo? Tra i motivi di questa retromarcia, un primo motivo di debolezza, latente nel mercato già da un po', è costituito dai già discussi temi di lentezza nell'erogazione dei vaccini, e all'incidenza delle varianti. Due fattori che impattano maggiormente in Europa, ma preoccupano ovunque, in particolare il secondo. Naturalmente si tratta di problemi temporanei, che non inficiano il quadro positivo di medio termine. Ma il loro effetto è amplificato dal fatto di impattare su un mercato stracarico di azionario ed euforico. Di qui la tendenza di titoli e indici a correggere dopo eventi che di per sè non sarebbero negativi, ed anzi confermerebbero il quadro benigno. Il fatto è che, nel breve, sono già prezzati. Bastano invece piccole sfumature a causare reazioni deludenti.
Un secondo motivo, di carattere prettamente tecnico, è esploso nelle ultime 48 ore, con la diffusione di episodi di speculazione alimentati sui forum come Reddit, Robinhood e Ameritrade in grado di far esplodere titoli misconosciuti grazie al passaparola. Lo sport recente è diventato di cercare i titoli su cui c'è maggior scoperto, o magari qualche fondo specializzato dichiaratamente corto, e alimentare delle violente ricoperture. L'esempio della settimana è la società Gamestop, titolare di un business in declino (gli store di giochi elettronici) e presa di mira di recente da un Hedge Fund (Melvin) che, con la coalizione dei retail trader di Reddit,
Robinhood e Ameritrade ha fatto salire del 1600% in un mese, del 750% in una settimana. E' solo un esempio ma il mercato è pieno di casi del genere. Express Inc che sale del 258% in un giorno, AMC Entertainement sale del 203% sempre in un giorno, Blackberry del 52%, ecc. Questi retail traders causano delle violente ricoperture sui titoli più presi di mira dagli scopertisti e dagli “hedge funds” (che ricordiamo lavorano a leva), producendo dei rally forsennati, che hanno messo in ginocchio questi operatori, tanto da sottoporre a restrizioni il trading su questi titoli ad iniziare da un broker molto serio come Interactive Brokers che, in una nota ai propri clienti, ha innalzato del 100% i margini per operazioni Long e del 300% i margini per le operazioni Short. La gestione di titoli a leva hanno regole di risk management piuttosto rigidi, se aumenta la volatilità del portafoglio e salgono velocemente le perdite, bisogna ridurre immediatamente i rischi, il che vuol dire liquidare le posizioni. Non a caso le fiammate di volatilità particolarmente violente si propagano tra gli asset e coinvolgono, nella liquidazione delle posizioni, anche titoli che non sono nel mirino della speculazione.
Anche la notizia che la Sec si sta muovendo per valutare malversazioni ha forse pesato sulla negatività del sentiment, insieme con la notizia che l'operatività dei brokers subisce ancora limitazioni.
Di contro riportiamo notizie positive sul fronte fiscale in US, con Bernie Sanders, futuro presidente democratico del Senate budget Committee, a dichiarare che la Reconciliation, uno strumento legale utilizzabile una volta l'anno per superare ostruzionismo al Senato e passare provvedimenti - in materia di budget - con maggioranza semplice, verrà utilizzato "il prima possibile" e con il leader democratico della maggioranza (tale solo grazie al voto della Vicepresidente Harris), Chuck Schumer, a ribadire che i Democratici devono essere pronti a muoversi unilateralmente sul nuovo pacchetto di stimolo fiscale, per utilizzare rapidamente la Reconciliation se i Repubblicani non accettano di collaborare. Peraltro, un gruppo di Senatori sta lavorando ad una proposta “bipartizan” alternativa, che dovrebbe vedere la luce alla fine della settimana, ma di ciò parleremo in seguito.
Impennata di acquisti di opzioni PUT nella settimana appena trascorsa che ha riportato un rapporto PUT/CALL sulle opzioni dell’indice S&P500 di 0.58, rispetto allo 0.40 della settimana precedente, situazione che ha un po' frenato le scommesse per un mercato ancora rialzista (v. grafico):
Stessa sorte per il sentiment settimanale tra Rialzisti e Ribassisti che si posiziona sullo zero a conferma della incertezza tra gli investitori.
Quanto può durare questa correzione ? Non è nostro costume sbilanciarci in previsioni da maghetti, guru o quant’altro, a naso e viste le situazioni appena descritte, diciamo che ai livelli attuali abbiamo ceduto poco più di un 3% e forse è un po' poco. E’ un problema tecnico, aggravato da un posizionamento e da un sentiment molto elevato (in fase di correzione), ma il quadro macro sembra resiliente, e le prospettive positive. Quindi, non crediamo che andremo molto oltre il 5% (area 3.600 di S&P500).
E passiamo all’analisi grafica del nostro indice preferito, il NASDAQ100. In apertura di settimana l’indice ha fatto registrare un nuovo massimo storico a 13563.70 con test l’area di resistenza in area 13530 (estensione del 161,8% della gamba ribassista 3-4 cerchiata in bianco) poi da mercoledì, l’auspicata correzione sembra arrivata con prima tappa il test del supporto posto in area 12800 (ritracciamento del 27,2% della gamba rialzista 4-5 cerchiata in bianco). Di positivo c’è che è stato chiuso il Gap tra il 19 ed il 20 gennaio e questa discesa ne ha lasciato un altro aperto a 13440. Ora c’è da capire se si tratta di un semplice pullback o di una correzione più profonda, quindi attendiamo gli sviluppi di questa settimana con una possibile ulteriore discesa in area 12450 (ritracciamento del 38,2% della gamba 4-5) e possibile chiusura anche del gap a 12378 dell’11 dicembre scorso, oppure una fase di lateralizzazione senza andare a ritoccare l’ultimo massimo registrato. La settimana si è chiusa a 12925.38 con una perdita del – 3,30% che porta ad un + 0,29% la performance da inizio anno 2021.
Anche sull’indice S&P500 è stato registrato un nuovo record in settimana a 3870.90 ma, più che altro, si tratta di una limatura del precedente massimo. Graficamente il rialzo si è riportato a contatto con la trendline tracciata dai minimi del dicembre 2018 passante sotto i minimi dell’ottobre 2019. In questa fase correttiva, i prezzi hanno lasciato aperto un gap a 3847.78 per poi andare a testare il primo supporto in area 3690 (ritracciamento del 27,2% dell’ultima gamba di rialzo) con conseguente chiusura del gap rialzista a 3804 del 19 gennaio scorso, terminando la corsa in area 3700. Possibili scenari prossimi, la rottura del supporto in area 3690 con proiezione l’area 3620 (ritracciamento del 38,2%), mentre al rialzo il test dei massimi di martedì scorso. La settimana di contrattazione si è chiusa a 3714.24 con una perdita del – 1,93% che porta ad un deficit del – 1,11% da inizio 2021.
Infine l’anello debole della filiera, ovverosia l’indice DOW JONES che, a differenza degli altri due indici, non è riuscito a far registrare un nuovo massimo storico ma, addirittura, si è portato molto vicino alla zona di ipervenduto con RSI a 38. Graficamente notiamo come i prezzi abbiano abbandonato la trendline ascendente tracciata dal minimo del dicembre 2018 passante sui massimi di settembre 2020 e si siano portati nella prima area di supporto a 29900 (ritracciamento del 27,2% dell’ultima gamba di rialzo). Per la prossima settimana, al ribasso in caso di rottura di detta area abbiamo una proiezione fino in area 29300 (ritracciamento del 38,2%), mentre al rialzo la riconquista della trendline ascendente con test del massimo storico del 21 gennaio scorso. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 29982.62 il che porta ad una perdita del – 3,27% con un deficit del – 2,04% da inizio anno 2021.
ORO INDEX
Poco movimentati i prezzi della commodity in questa settimana, riportiamo solo la dichiarazione uscita venerdì della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) USA secondo la quale gli “hedge fund” e i gestori di fondi monetari hanno aumentato le loro posizioni rialziste nei contratti COMEX su oro e argento nella settimana fino al 26 gennaio.
Passiamo ora all’analisi grafica e notiamo una fase di lateralizzazione dei valori tra 1870 e 1830 $/oz. anche se le chiusure si sono confermate tutte in area di supporto 1845/1850 $/oz. Ovviamente in questa fase di incertezza possiamo aspettarci tutti gli scenari possibili, come la prosecuzione del ribasso seguendo la trendline discendente fino al prossimo supporto posto in area 1775 $/oz. o viceversa un moderato rialzo seguendo la trendline ascendente fino alla prossima resistenza posta in area 1920/1925 $/oz. Il nostro augurio è che non perda l’area di volumi e supporto di 1845/1850 $/oz. portandosi e consolidando verso area 1900 $/oz. Anche il Platino ha lateralizzato con modesta discesa dei prezzi in settimana. Chiusura dei valori in linea con la scorsa settimana nella nostra posizione sul relativo ETC. La settimana dell’Oro è si è chiusa a 1850.30 $/oz. facendo registrare una perdita del – 0,32%. La settimana della commodity in modalità spot si è chiusa a 1846.72 $/oz. con una perdita del – 0,44%. Di seguito il grafico weekly dell’ORO FUTURES FEBBRAIO 2021:
LA POLITICA DEGLI STATI UNITI
Continua l’impegno di Joe Biden sul fronte ambiente. Tra le azioni messe in campo dal nuovo presidente, in evidente contrasto con la passata amministrazione, c’è stato il rientro degli USA nell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e la revoca dei permessi per la costruzione dell’oleodotto Keystone XL. Biden però, come detto, è andato oltre manifestando la centralità del tema ‘ambiente’ nella propria agenda.
Mercoledì Biden ha firmato una serie di ordini esecutivi che prevedono anche la sospensione di nuove concessioni per l’estrazione di gas naturale e petrolio sul suolo e nelle acque pubbliche, inoltre prevede un’accurata revisione dei permessi esistenti per lo sviluppo di carburante fossile.
Mercoledì il nuovo presidente statunitense ha detto: “Abbiamo già atteso troppo tempo per occuparci della crisi climatica. Non possiamo più aspettare. I nostri piani climatici sono ambiziosi, ma siamo l’America. Siamo risoluti nel nostro impegno per l’innovazione”. Biden ha promesso che svelerà obiettivi più ambiziosi quest’anno al summit delle Nazioni Uniti sul clima, che si terrà in Scozia.
Le mosse di Biden, ovviamente, non sono state accolte con piacere dai produttori di gas e petrolio. Anne Bradbury, presidente dell’American Exploration and Production Council, ha detto: “Penalizzare l’industria del petrolio e del gas uccide posti di lavoro americani remunerativi, danneggia la nostra economia già in difficoltà, rende il nostro paese più dipendente da fonti di energia estere ed impatta su coloro che contano su energia a buon mercato ed affidabile”.
Esprime un parere positivo sull’operato del presidente, Kierán Suckling, direttore esecutivo del Center for Biological Diversity: “Siamo entusiasti del fatto che Biden stia onorando così velocemente il proprio impegno a fermare le nuove concessioni riguardanti il carburante fossile delle nostre terre ed acque federali. La crisi climatica e quella legata all’estinzione di animali selvatici richiede questo tipo di coraggio, un’azione urgente”.
Biden vuole far cambiare strada agli USA anche smantellando i provvedimenti presi dall’amministrazione Trump negli ultimi quattro anni e vuole che la lotta al “cambiamento climatico” diventi una priorità per la sicurezza nazionale. Inoltre, si prepara ad ospitare un summit sul clima il prossimo 22 aprile, in occasione della “Giornata della Terra”.
In questi primi giorni di lavoro alla Casa Bianca il presidente si è concentrato anche su altre tematiche. In particolare sulla sanità. Biden, infatti, ha firmato un ordine esecutivo che prevede la riapertura delle iscrizioni sul sito healthcare.gov (da metà febbraio a metà maggio), il sito governativo che dà la possibilità di ottenere una copertura sanitaria a chi non riesce a farlo tramite i loro datori di lavoro. L’ordine esecutivo prevede anche che vengano esaminate, ed eventualmente revocate, politiche che limitano l’accesso all’assistenza sanitaria, come quelle che hanno reso più complicato l’accesso al Medicaid, il programma di assistenza sanitaria federale per individui con basso reddito.
Biden ha anche revocato il “Mexico City Policy”, la politica governativa che impedisce ad ONG internazionali a favore dell’aborto di ricevere fondi federali.
Si continua a lavorare anche all’approvazione del pacchetto di aiuti pandemici da 1,9 trilioni di dollari, che nelle idee dell’amministrazione punta a dare una spinta alla campagna vaccinale e garantire denaro a persone ed imprese, ma anche ad enti statali e locali. Un piano che però sta incontrando lo scetticismo dei Repubblicani (ed alcuni Democratici), soprattutto perché solamente a dicembre il Congresso aveva approvato un pacchetto di aiuti da 900 miliardi di dollari. Diversi Repubblicani, in particolare, hanno criticato la portata dei pagamenti diretti o quella degli aiuti destinati ad enti locali e statali
Con o senza l’appoggio dei Repubblicani. I Dem sono intenzionati a far passare il piano, eventualmente anche ricorrendo al processo di riconciliazione, che garantirebbe l’approvazione del pacchetto di aiuti con una maggioranza semplice al Senato. Il ricorso a questo processo è un’eventualità da non escludere, ma l’amministrazione Biden è in contatto con i legislatori centristi del Partito Repubblicano. Il presidente lunedì ha detto che la decisione sull’utilizzo della riconciliazione dipenderà dall’esito delle trattative con i Repubblicani e potrebbero servire un paio di settimane per sapere se legislatori del GOP sosterranno un piano di aiuti.
La Camera in settimana si muoverà per approvare una risoluzione del budget, il primo passo per approvare il pacchetto di aiuti Covid-19 attraverso il processo di riconciliazione; il Presidente della Camera, Nancy Pelosi, si aspetta di terminare la risoluzione del budget entro la fine della prossima settimana. Pelosi spera ancora che una parte di Repubblicani appoggi il piano di Biden, ma preferisce non farsi trovare impreparata in caso di mancato appoggio.
“Se i nostri colleghi Repubblicani decidono di opporsi al necessario e robusto pacchetto di aiuti Covid, dovremo andare avanti senza di loro. Non è una nostra preferenza”, ha dichiarato mercoledì il leader Democratico al Senato, Chuck Schumer.
Il ricorso al processo di riconciliazione garantirebbe il passaggio del piano con una maggioranza semplice, ma si applica una sola volta l’anno e solo a disegni di legge che modificano i livelli di spesa ed entrata, e limita ciò che i legislatori possono inserire nella norma. I Democratici quindi potrebbero non raggiungere tutte le loro priorità tramite questo processo.
Il disegno di legge poi potrebbe essere sottoposto a modifiche per evitare il mancato sostegno di alcuni Dem. Il Senatore Joe Manchin, centrista Democratico che ha espresso preoccupazione circa il costo del piano proposto da Biden, vuole che il suo partito provi a raggiungere un accordo bipartisan, prima di procedere con la riconciliazione.
LA CINA RISPONDE
Il presidente cinese Xi Jinping la scorsa settimana è intervenuto al World Economic Forum di Davos, lanciando un appello ai leader mondiali chiedendo maggiore collaborazione per far fronte alle sfide comuni. Le sue dichiarazioni arrivano a pochi giorni dall’insediamento di Joe Biden.
Secondo quanto riportato dall’addetto stampa della Casa Bianca, Jen Psaki, l’amministrazione Biden inizierà ad affrontare il tema “Cina” con pazienza e consultandosi con gli alleati, ed il discorso di Xi Jinping non cambia la posizione degli USA, sia per quanto riguarda il commercio che la tecnologia.
Scott Kennedy, consigliere senior ed esperto di Cina presso il Center for Strategic and International Studies a Washington D.C. ha detto: “Coercizione economica, campagne di disinformazione, repressione ad Hong Kong e nello Xinjiang, blocco dei media e dei social media occidentali, ed altro, mostrano come l’appello alla tolleranza della Cina sia vuota ipocrisia”.
Biden aveva detto che i due Paesi possono lavorare insieme su temi come l’ambiente e la salute globale. Gabriel Wildau, vice presidente senior della società di consulenza Teneo ha dichiarato: “Il desiderio di Xi di cooperare con gli USA su temi come il Covid-19, il cambiamento climatico ed il coordinamento della politica macroeconomica sembra genuino e l’amministrazione Biden potrebbe essere disposta a cercare un po’ di cooperazione in queste aree”, nonostante questo, secondo Wildau, Xi è consapevole che l’amministrazione Biden verosimilmente manterrà una linea dura nei confronti della Cina.
POLITICA DELLA FEDERAL RESERVE
Il FOMC (il comitato che delibera in materia di politica monetaria) mercoledì scorso, al termine del meeting di due giorni, ha confermato l’intenzione di mantenere ancorato vicino a zero il proprio tasso di prestito a breve termine di riferimento e di continuare a seguire il programma di acquisto di asset da almeno 120 miliardi di dollari al mese.
Sarà mantenuta una politica accomodante, dato che alcuni settori stanno ancora subendo le dure conseguenze economiche della pandemia, con un ritmo di ripresa nelle attività economiche e nell’occupazione che è stato moderato negli ultimi mesi. L’economia dipenderà ancora dall’andamento del virus e dai progressi sul fronte vaccini.
Anche se l’inflazione ora resta bassa, gli investitori temono che la FED possa iniziare a ridurre l’acquisto di asset inaspettatamente. “Accogliamo con favore un’inflazione leggermente superiore. Il tipo di inflazione preoccupante con cui le persone come me sono cresciute sembra improbabile nel contesto domestico e globale in cui ci troviamo da un po’ di tempo Abbiamo detto che volevamo vedere ulteriori progressi sostanziali verso i nostri obiettivi prima di modificare le nostre indicazioni sugli acquisti di asset. È semplicemente troppo presto per parlare di date. Dovremmo concentrarci sul progresso che abbiamo bisogno di vedere. Quando vedremo che ci stiamo avvicinando a quel punto, lo comunicheremo chiaramente alla popolazione in modo che nessuno sarà sorpreso quando arriverà il momento”, ha detto il presidente della banca centrale Jerome Powell, sottolineando l’impegno nel comunicare con anticipo al mercato la riduzione dell’acquisto di asset.
Powell ha poi evidenziato come a guidare il prezzo degli asset negli ultimi mesi non sia la politica monetaria, ma le aspettative sui vaccini ed anche la politica fiscale.
DATI MACROECONOMICI
Piccola delusione sugli ordini di beni durevoli. Il dato elaborato dall’U.S. Census Bureau evidenzia un rallentamento. A dicembre, infatti, gli ordini si fermano allo 0,2% andando contro le stime di un calo solo allo 0,9% e rallentando rispetto al dato revisionato di novembre, che aveva fatto segnare un +1,2%. Nel 2020 comunque, dopo i crolli di marzo ed aprile, il dato è sempre stato accompagnato dal segno ‘più’. Mentre il dato degli ordini di beni durevoli depurato dalle componenti più volatili come il settore della difesa ed aeronautico rispetta il consensus scendendo allo 0,6% come previsto; il dato revisionato di novembre 2020 è +1,0%. In realtà un report positivo.
Dopo il boom di inizio gennaio, il dato diffuso dall’US Department of Labor evidenzia un calo per la seconda settimana consecutiva del numero di americani che hanno chiesto per la prima volta il sussidio di disoccupazione. Dai 914 mila (dato revisionato da 900 mila) della scorsa settimana si è passati ad 847 mila, andando sotto le previsioni che prevedevano 875 mila nuove richieste.
In ripresa il numero di vendite di nuove case, che a dicembre sono aumentate dell’1,6% rispetto a novembre (quando era stato registrato un crollo di -12,6%), passando da 829 mila (revisionato da 841 mila) a 842 mila. Un dato, quello rilasciato dall’US Census Bureau, che indica una crescita comunque inferiore al consensus (1,9%). In forte crescita anche i prezzi delle case, cresciuti del 9.5% anno su anno. Siamo ben oltre i livelli della bolla immobiliare, in termini nominali, e appena sotto, in termini reali. E' un chiaro effetto del crollo dei tassi, e della domanda di relocation.
Una piccola delusione anche per quanto riguarda il dato preliminare relativo al prodotto interno lordo nell’ultimo trimestre del 2020. Secondo il dato rilasciato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis, il PIL annualizzato statunitense ha registrato un’espansione del 4%, in linea con le aspettative. Marcato il rallentamento rispetto al trimestre precedente, quando era stata registrata una crescita record del 33,4%.
Cresce il dato, elaborato dall’U.S. Bureau of Economic Analysis, sul reddito personale, che nel mese di dicembre segna un +0,6% riprendendosi dopo aver registrato a novembre un -1,3% (revisionato da -1,1%) e ad ottobre un -0,6% (revisionato da -0,7%). Numeri di dicembre anche oltre il consensus, fissato a 0,1%.
Calo leggermente più contenuto rispetto alle aspettative per quanto riguarda le spese personali, che a dicembre registrano un -0,2% contro un consensus che prevedeva un -0,4%. Si tratta del secondo mese consecutivo con il segno ‘meno’, dopo il -0,7% di novembre (revisionato da -0,4%).
L’indice core mensile della spesa per consumi personali cresce appena dello 0,3%; comunque meglio delle previsioni (consensus 0,1%). Il dato annualizzato segna un +1,5%, dopo il +1,4% di novembre, andando di poco oltre le aspettative (+1,3%). Entrambi i dati sono elaborati dall’U.S. Bureau of Economic Analysis.
Molto positivo il dato PMI di Chicago rilasciato da ISM confermando che l’attività economica resta forte. Nel primo mese del 2021 l’indice ha raggiunto quota 63,8 punti migliorando il dato di dicembre (58,7) e battendo anche il consensus, che prefigurava un calo a 58,5 punti.
Il dato di gennaio sul sentimento dei consumatori del Michigan scende rispetto al dato di dicembre, passando da 80,7 punti a 79, appena sotto anche al dato preliminare di metà gennaio (79,2). Il dato è rilasciato dall’Università del Michigan.
PORTAFOGLI AZIONARI
Settimana con luci ed ombre sui nostri Portafogli anche se, vista la battuta d’arresto degli indici, non possiamo certo lamentarci. La movimentazione si è vista sul Portafoglio LombardReport con 1 target raggiunto con tutta la posizione sul titolo del Nasdaq100, KRAFT HEINZ (+ 7,0%) cui ha fatto seguito uno STOP sul titolo italiano INWIT (- 10,43%). Sempre in sofferenza sui titoli del Nasdaq100, WYNN RESORT ed EXCEL ENERGY, mentre il ribasso degli ultimi giorni ha favorito la generazione di ben 11 segnali di BUY, in modalità “swing” su altrettanti titoli con la strategia del Nasdaq Weekly.
Nulla da segnalare sul Portafoglio “The Challenge” se non il recupero di AURORA CANNABIS ed il nuovo acquisto sul titolo francese, ELECTRICITE DE FRANCE.
Alla prossima.
PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 NELLA SETTIMANA APPENA TRASCORSA.
AMERICAN AIRLINES + 15,82%. La compagnia aerea statunitense, ha riportato una perdita sugli utili nel quarto trimestre 2020 pari a 3,86 $/az. su un fatturato di 4,00 mld $. La stima degli analisti era di una perdita degli utili pari a 4,11 $/az. su un fatturato pari a 3,88 mld $. I ricavi sono diminuiti del 64,4% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.
Doug Parker, Presidente e CEO della compagnia, ha dichiarato: "I nostri risultati finanziari del quarto trimestre chiudono l'anno più impegnativo nella storia della nostra azienda. Tuttavia, il nostro team ha trasportato più clienti di qualsiasi altro altra compagnia aerea nel 2020, e lo abbiamo fatto in modo sicuro e con la massima cura. Guardando all'anno a venire, il 2021 sarà un anno di ripresa. Anche se non sappiamo esattamente quando tornerà la domanda dei passeggeri, ma quando la distribuzione del vaccino prenderà piede e le restrizioni di viaggio verranno revocate, saremo pronti”.
APPLE – 5,11%. La società che progetta, produce e commercializza dispositivi multimediali e di comunicazione mobile, personal computer, lettori di musica digitale portatili e varietà di software, ha riportato utili nel primo trimestre fiscale 2021 pari a 1,70 $/az. su un fatturato di 111,44 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,41 $/az. su un fatturato pari a 103.28 mld $. I ricavi sono cresciuti del 21,4% su base annua.
L'A.D. di Apple, Tim Cook, ha dichiarato: "Questo trimestre per Apple non sarebbe stato possibile senza il lavoro instancabile e innovativo di ogni membro del team Apple in tutto il mondo. Abbiamo riportato entrate per iPhone nel primo trimestre pari a 65,6 mld $ rispetto ai 55,96 mld $ dello scorso anno, , abbiamo riportato entrate per Mac nel primo trimestre pari a 8,68 mld $ rispetto ai 7,16 mld $ dello scorso anno, abbiamo riportato entrate dai servizi nel primo trimestre pari a 15,76 mld $ rispetto ai 12,72 mld $ dello scorso anno, abbiamo riportato entrate per dispositivi indossabili e domestici nel primo trimestre pari a 12,97 mld $ rispetto ai 10,01 mld $ dello scorso anno. Siamo inoltre concentrati su come possiamo aiutare le comunità di cui facciamo parte a ricostruire in modo forte ed equo, attraverso sforzi come la nostra iniziativa per l'equità razziale e la giustizia e la nostra iniziativa pluriennale di impegno a investire 350 mld $ negli Stati Uniti ".
ADVANCED MICRO DEVICES – 7,71%. La società di semiconduttori con strutture in tutto il mondo che opera in due segmenti: soluzioni informatiche e soluzioni grafiche e visive, ha riportato utili nel quarto trimestre 2020 pari a 0,52 $/az. su un fatturato di 3,24 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,47 $/az. su un fatturato pari a 3,02 mld $. I ricavi sono cresciuti del 52,5% su base annua. La Società ha detto che prevede un fatturato nel primo trimestre 2021 tra i 3,10 ed i 3,30 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato è pari a 2,71 mld $. Infine prevede ricavi per l’intero anno 2021 pari a 13,38 mld $ contro i 12,13 mld $ attesi dal consensus.
AUTOMATIC DATA PROCESSING + 1,94%. La società fornisce servizi di trasporto su rotaia, compreso il servizio ferroviario tradizionale e il trasporto di container e rimorchi intermodali, ha riportato utili nel quarto trimestre 2020 pari a 0,99 $/az. su un fatturato di 2,83 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,0 $/az. su un fatturato pari a 2,77 mld $. I ricavi sono diminuiti del 2,1% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.
Lisa Su, CEO di AMD, ha affermato: "Abbiamo notevolmente accelerato la nostra attività nel 2020, ottenendo un fatturato annuo record, espandendo al contempo il margine lordo e più che raddoppiando l'utile netto del 2019. Le nostre prospettive finanziarie per il 2021 evidenziano la forza del nostro portafoglio di prodotti e la forte domanda di elaborazione ad alte prestazioni nei mercati dei PC, dei giochi e dei data center. Siamo entusiasti delle opportunità future e molto fiduciosi nella nostra strategia a lungo termine, mentre continuiamo a eseguire le nostre roadmap dei prodotti di leadership".
CHARTER COMMUNICATIONS – 6,05%. L’operatore via cavo che fornisce servizi video ed internet, ha riportato utili nel quarto trimestre 2020 pari a 6,05 $/az. su ricavi per 12,62 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 4,89 $/az. su ricavi per 12,57 mld $. Il fatturato è cresciuto del 7,3% su base annua.
COMCAST CORP. + 1,83%. La società di media e tecnologia con segmenti di attività quali: comunicazioni via cavo, reti via cavo, trasmissioni televisive, intrattenimento cinematografico e parchi a tema, ha riportato utili nel quarto trimestre 2020 pari a 0,56 $/az. su un fatturato di 27,71 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,48 $/az. su un fatturato pari a 26,78 mld $. I ricavi sono diminuiti del 2,4% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.
Brian Roberts, presidente e CEO della società, ha commentato: “L'eccezionale performance di Cable ha portato risultati molto positivi nel quarto trimestre per la nostra azienda. Abbiamo aggiunto 538.000 nuovi clienti a banda larga e ottenuto una crescita dell'EBITDA rettificato di oltre il 12%. I nostri parchi a tema a Orlando e Osaka hanno raggiunto il pareggio; è incoraggiante il fatto che Sky è tornato alla crescita dei clienti in tutti e tre i suoi mercati, riportando le nostre relazioni totali con i clienti e il fatturato complessivo in Europa essenzialmente ai livelli del 2019. Con il lancio delle vaccinazioni in tutto il mondo, siamo ottimisti sul fatto che le parti della nostra attività che erano state più colpite torneranno presto in un percorso di crescita. Questa fiducia è condivisa dal nostro Consiglio di Amministrazione, che ha annunciato un aumento del dividendo per il tredicesimo anno consecutivo. Inoltre, ora ci aspettiamo di essere in grado di ricominciare a riacquistare azioni nella seconda metà di quest'anno”.
FACEBOOK – 5,89%. La società è un sito di social networking che crea prodotti di utilità per utenti, sviluppatori e inserzionisti, ha riportato utili nel quarto trimestre 2020 pari a 3,88 $/az. su un fatturato di 28,07 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 3,22 $/az. su un fatturato pari a 26,43 mld $. I ricavi sono cresciuti del 33,2% su base annua.
Mark Zuckerberg, fondatore e CEO della società, ha affermato: “Abbiamo chiuso l'anno in modo positivo poiché le persone e le aziende hanno continuato a utilizzare i nostri servizi durante questi tempi difficili. Sono entusiasta della nostra roadmap di prodotto per il 2021 mentre costruiamo modi nuovi e significativi creare opportunità economiche, costruire comunità e aiutare le persone a divertirsi. Riteniamo che la nostra attività abbia beneficiato di due tendenze economiche generali che si sono manifestate durante la pandemia. Il primo è il passaggio in corso verso il commercio online. Il secondo è lo spostamento della domanda dei consumatori verso i prodotti e lontano dai servizi. Nella prima metà del 2021, attraverseremo un periodo di crescita che è stato influenzato negativamente dalla riduzione della domanda pubblicitaria durante le prime fasi della pandemia. Di conseguenza, ci aspettiamo che i tassi di crescita anno su anno dei ricavi totali rimangano stabili o accelerino di poco e sequenzialmente nel primo e nel secondo trimestre del 2021. Nella seconda metà dell'anno, registreremo periodi di crescita sempre più forte, che eserciterà una pressione significativa sui tassi di crescita anno su anno”.
LAM RESEARCH – 14,17%. La società che progetta, produce, commercializza e fornisce assistenza alle apparecchiature di elaborazione dei semiconduttori utilizzate nella fabbricazione di circuiti integrati, ha riportato utili nel secondo trimestre fiscale 2021 pari a 6,03 $/az. su un fatturato di 3,46 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 5,72 $/az. su un fatturato pari a 3,34 mld $. I ricavi sono cresciuti del 33,8% su base annua. La società ha detto che prevede guadagni nel terzo trimestre fiscale tra 6,15 e 6,95 $/az. su un fatturato tra 3,50 e 3,90 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 5,70 $/az. su un fatturato di 3,26 mld $.
Tim Archer, presidente e CEO di Lam Research, ha affermato: "Nel calendario del 2020, i nostri team globali hanno mostrato resilienza in mezzo alla pandemia, portando l'azienda a stabilire nuovi record finanziari e fornire nuovi prodotti innovativi che consentono progressi tecnologici chiave. Con una forte domanda secolare di semiconduttori che ha portato a una maggiore spesa per apparecchiature per la fabbricazione di “wafer”, Lam entra nel 2021 con uno slancio solido per una crescita continua e una leadership ampliata nei nostri mercati".
MONDELEZ – 1,44%. La società che produce prodotti alimentari confezionati, inclusi biscotti, dolciumi, bevande, formaggi, pasti convenienti e vari prodotti alimentari confezionati, ha riportato utili nel terzo trimestre 2020 pari a 0,67 $/az. su un fatturato di 7,30 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,66 $/az. su un fatturato pari a 7,16 mld $. I ricavi sono cresciuti del 4,9% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere utili per tutto l’anno 2021 pari a 2,78 $/az. con un fatturato di ca. 27,38 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,83 $/az. con un fatturato di 27,99 mld $.
L'A.D.della società, Dirk Van de Put, ha dichiarato: "Il 2020 è stato un anno di successo per Mondelez International e sono orgoglioso della nostra performance, inclusi i guadagni record, in un ambiente operativo difficile. Le nostre categorie merceologiche si sono dimostrate resistenti, ad eccezione della gomma che rappresentava il 5% delle nostre entrate nel 2020. La forza dei nostri marchi è stata evidente ed abbiamo compiuto progressi significativi continuando ad aumentare gli investimenti in marchi e capacità, semplificando il nostro portafoglio, espandendoci in categorie adiacenti ed effettuando acquisizioni in aree ad alta crescita di snack. Ci siamo mossi rapidamente per mitigare i costi incrementali legati a COVID e abbiamo mantenuto il nostro impegno a generare un forte flusso di cassa. Entriamo nel 2021 in una posizione finanziaria e di mercato forte, il che ci dà fiducia di poter raggiungere i nostri obiettivi di crescita a lungo termine nel 2021 e oltre".
MICROSOFT + 2,66%. La società è impegnata nella progettazione, produzione, vendita di dispositivi e pubblicità online a un pubblico di clienti globale. I suoi prodotti includono sistemi operativi per dispositivi informatici, server, telefoni e altri dispositivi intelligenti, ha riportato utili nel secondo trimestre fiscale 2021 pari a 2,03 $/az. su un fatturato di 43,08 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,64 $/az. su un fatturato pari a 40,18 mld $. La società ha detto che prevede nel terzo trimestre fiscale 2021 un fatturato tra i 40,35 e 41,25 mld $. L'attuale stima degli analisti per il fatturato di 38,53 mld $.
Satya Nadella, CEO di Microsoft, ha affermato: "Ciò a cui abbiamo assistito nell'ultimo anno è l'alba di una seconda ondata di trasformazione digitale che sta investendo ogni azienda e ogni settore. Costruire la propria capacità digitale è la nuova valuta che guida la resilienza e la crescita di ogni organizzazione. Microsoft sta alimentando questo cambiamento con la piattaforma cloud più grande e completa del mondo. Riguardo ai numeri, essi sono forti con entrate in aumento del 17% anno su anno ed il reddito netto in aumento del 33% rispetto ai livelli di un anno fa. Microsoft ha registrato prestazioni costantemente buone in quasi tutta la sua impronta aziendale, poiché le vendite sono aumentate in percentuali a due cifre nei processi di produttività e aziendali, cloud intelligente e più segmenti di personal computing. Come abbiamo visto più volte negli ultimi trimestri, la crescita del cloud si è distinta, con ricavi totali in aumento del 23% a fronte di un aumento del 26% nelle vendite di prodotti server e servizi cloud”.
PACCAR – 7,72%. La società che progetta, produce e distribuisce autocarri leggeri, medi e pesanti e relativi ricambi in aftermarket, ha riportato utili nel quarto trimestre 2020 pari a 1,17 $/az. su un fatturato di 5,57 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,22 $/az. su un fatturato pari a 5,14 mld $. I ricavi sono diminuiti del 9,0% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.
Darrin Siver, vicepresidente senior di PACCAR, ha dichiarato: “Un forte rimbalzo nella produzione, nella costruzione di alloggi, nella produzione automobilistica e nella spesa dei consumatori nella seconda metà del 2020 ha portato a un buon tonnellaggio di merci e una forte domanda per i camion Kenworth e Peterbilt. Le vendite negli Stati Uniti e in Canada sono state di 216.500 unità nel 2020. Kenworth e Peterbilt hanno raggiunto una quota di mercato del 30,1%. PACCAR ha aumentato la sua stima delle vendite al dettaglio nel settore degli autocarri di Classe 8 negli Stati Uniti e in Canada per il 2021 in un range tra i 250.000 ed i 280.000 camion".
STARBUCKS – 6,83%. La catena di negozi rivenditrice di caffè e tè proprietaria di diversi marchi, ha pubblicato utili nel primo trimestre fiscale 2021 pari a 0,61 $/az. su ricavi per 6,75 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,55 $/az. su ricavi per 6,93 mld $. Il fatturato è diminuito del 4,9% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha detto che prevede utili per il secondo trimestre 2021 tra 0,45 e 0,50 $/az. e utili per tutto l’anno 2021 tra 2,70 e 2,90 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 0,59 $/az. nel prossimo trimestre e 2,81 $/az. per l’anno 2021.
Il CEO della società, Kevin Johnson, afferma: "Sono molto soddisfatto del nostro inizio per l'anno fiscale 2021, con miglioramenti significativi e sequenziali nei risultati finanziari trimestrali nonostante le continue interruzioni dell'attività a causa della pandemia. Gli investimenti nei nostri partner, nell'innovazione delle bevande e nelle relazioni con i clienti digitali hanno continuato ad alimentare la nostra ripresa e posizionare Starbucks per una crescita sostenibile a lungo termine. I nostri risultati dimostrano la forza e la rilevanza continue del nostro marchio, l'efficacia delle azioni che abbiamo intrapreso per adattarci ai cambiamenti nel comportamento dei consumatori e l'impegno costante dei nostri partner a servire i nostri clienti e le comunità. Restiamo ottimisti riguardo alle nostre solide prospettive operative per l'anno fiscale 2021 e alla nostra capacità di sbloccare il pieno potenziale di Starbucks per creare valore per i nostri azionisti".
TESLA – 6,27%. La società che progetta, sviluppa, produce e vende veicoli completamente elettrici ad alte prestazioni, componenti di propulsori per veicoli elettrici e prodotti per l'accumulo di energia, ha riportato utili nel quarto trimestre 2020 pari a 0,80 $/az. su un fatturato di 10,74 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,01 $/az. su un fatturato pari a 10,32 mld $. I ricavi sono cresciuti del 45,5% su base annua.
Tesla in una nota ha dichiarato: "Sebbene il 2020 sia stato un anno critico per Tesla, riteniamo che il 2021 sarà ancora più importante. A Berlino e Austin, restiamo sulla buona strada per avviare la produzione di veicoli quest'anno con batterie strutturali che sfruttano celle costruite in casa. Il nostro team di ingegneri ha compiuto progressi significativi sul software Full Self Driving, con una versione limitata per i clienti. Infine, siamo entusiasti di lanciare le versioni aggiornate della Model S e della Model X e consegnare la nostra prima Tesla Semi Truck entro la fine dell'anno. Stiamo progettando di aumentare la nostra capacità di produzione il più rapidamente possibile. Su un orizzonte pluriennale, prevediamo di raggiungere una crescita media annua del 50% nelle consegne di veicoli. In alcuni anni potremmo crescere più velocemente, come ci aspettiamo essere il caso nel 2021. Il tasso di crescita dipenderà dalla nostra capacità delle apparecchiature, efficienza operativa, capacità e stabilità della catena di fornitura. Abbiamo liquidità sufficiente per finanziare la nostra “roadmap” di prodotto, i piani di espansione della capacità a lungo termine e altre spese. Il margine operativo continuerà a crescere nel tempo, continuando a raggiungere livelli leader del settore con l'espansione della capacità e piani di localizzazione in corso".
TEXAS INSTRUMENTS – 4,12%. La società che progetta e produce semiconduttori che vende a progettisti e produttori di elettronica, ha riportato utili nel quarto trimestre 2020 pari a 1,80 $/az. su un fatturato di 4,08 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 1,34 $/az. su un fatturato pari a 3,60 mld $. I ricavi sono cresciuti del 21,7% su base annua. La società ha detto che prevede guadagni nel quarto trimestre tra 1,44 e 1,66 $/az. su un fatturato tra 3,79 e 4,11 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,34 $/az. su un fatturato di 3,59 mld $.
Rich Templeton, presidente e CEO della società, ha commentato: "I ricavi sono aumentati del 7% sequenzialmente, guidati dalla forte domanda nei mercati: automobilistico, dell'elettronica personale e industriale. Nelle nostre attività principali, in un anno, il fatturato analogico è cresciuto del 25% e l'Embedded Processing è cresciuto del 14%. Il nostro flusso di cassa di 6,1 mld $ ha nuovamente sottolineato la forza del nostro modello di business. Il flusso di cassa netto è stato di 5,5 mld $ e il 38% dei ricavi. Ciò riflette la qualità del nostro portafoglio di prodotti, nonché l'efficienza della nostra strategia di produzione. Abbiamo restituito 6,0 mld $ agli azionisti nel 2020 attraverso dividendi e riacquisto di azioni. Cosa che contiamo di fare anche nel prossimo anno ed anche più".
WESTERN DIGITAL + 11,28%. La società che sviluppa, produce e fornisce soluzioni di archiviazione dati in HDD e SSD che consentono a consumatori, aziende, governi e altre organizzazioni di creare, gestire, sperimentare e conservare i contenuti digitali, ha riportato utili non GAAP nel secondo trimestre fiscale 2021 pari a 0,69 $/az. su ricavi per 3,90 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,54 $/az. su ricavi per 3,88 mld $. Il fatturato è diminuito del 6,9 rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha dichiarato di aspettarsi utili nel terzo trimestre fiscale 2021 tra 0,55 e 0,75 $/az. su ricavi tra 3,85 e 4,05 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 0,64 $/az. su ricavi per 3,80 mld $.
David Goeckeler, CEO della società, ha affermato: "Il team ha ottenuto solidi risultati in questo trimestre, soprattutto perché continuiamo ad adattare il nostro portafoglio di business e tecnologia per sfruttare le immense opportunità nel settore delle memorie. Durante il trimestre, abbiamo acquisito forza nel settore della vendita al dettaglio e abbiamo anche conseguito il nostro obiettivo di completare la qualificazione dei nostri dischi rigidi a supporto energetico e dei prodotti SSD aziendali di seconda generazione con alcuni dei più grandi operatori data center del mondo. Rimaniamo estremamente concentrati sulla soddisfazione delle esigenze dei nostri clienti e sul potenziamento dei nostri prodotti di nuova generazione per tutto il 2021".
XCEL ENERGY – 1,19%. La Società è impegnata nella generazione, acquisto, trasmissione, distribuzione e vendita di energia elettrica e gas naturale, ha riportato utili nel quarto trimestre 2020 pari a 0,54 $/az. su ricavi per 2,90 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,54 $/az. su ricavi per 3,10 mld $. Il fatturato è cresciuto del 5,3% su base annua. La società ha dichiarato che prevede utili nell’anno 2021 tra 2,90 e 3,00 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,97 $/az.
Ben Fowke, Presidente e A.D. della società, ha affermato: “Nel complesso, il 2020 è stato davvero un anno stellare in quanto abbiamo pagato utili pari a 2,79 $/az. nel 2020, che rappresenta il sedicesimo anno consecutivo in cui raggiungiamo o superiamo la nostra previsione sugli utili. Abbiamo aumentato il nostro dividendo annuale di 0,10 $/az., che rappresenta il diciassettesimo anno consecutivo nel quale abbiamo aumentato il nostro dividendo ed abbiamo ottenuto un rendimento totale per gli azionisti di poco superiore al 7,8%, il secondo più alto per il nostro gruppo. Per quanto riguarda il nostro piano di investimento, la Commissione del Minnesota ha recentemente approvato la nostra proposta di repowering eolica da 650 megawatt con un investimento di base di 750 mln $. Inoltre, stiamo anche proponendo di acquisire una struttura per un parco eolico da 120 megawatt di repowering per circa 210 mln $.
XILINX – 8,65%. L'azienda progetta, sviluppa e commercializza soluzioni logiche programmabili complete, inclusi circuiti integrati avanzati, strumenti di progettazione software, funzioni di sistema predefinite, formazione dei clienti, ingegneria sul campo e supporto tecnico, ha riportato utili nel terzo trimestre fiscale 2021 pari a 0,78 $/az. su un fatturato di 803,0 mln $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,68 $/az. su un fatturato pari a 775,66 mln $. Il fatturato è cresciuto del 11,0% su base annua.
Victor Peng, presidente e CEO della società, ha commentato: “I ricavi del terzo trimestre hanno superato la fascia alta della nostra previsione, offrendo una crescita sequenziale e annuale, dimostrando il rafforzamento delle condizioni di business e una solida esecuzione. Il nostro gruppo Wired e Wireless ha ottenuto risultati migliori del previsto grazie all'aumento più significativo delle implementazioni del 5G in Nord America. Abbiamo raggiunto un trimestre record nei mercati finali automobilistico, radiotelevisivo e di consumo, guidati dalla ripresa economica in corso, con il rafforzamento della domanda di automobili e gli eventi multimediali. Siamo entusiasti di vedere il portafoglio dei nostri prodotti iniziare a contribuire alla crescita a lungo termine di Xilinx".
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Pagina a cura di SANDRO MANCINI e GIANMARCO LUCHETTI SFONDALMONDO