...tutti sono assenti e può così agire inosservato. Questa mattina parlavo con un amico al telefono e gli dicevo che non vedo particolari spunti operativi o comunque molta voglia di comprare titoli. Come ho già scritto sabato questo 2021 si sta portando dietro ottime performance nell'ambito delle gestioni dopo un 2020 turbolento nella migliore delle ipotesi. Personalmente non mi aspetto grandi exploit. Nonostante questo ci potrebbe essere un piccolo allungo a coprire il gap down lasciato aperto nella giornata successiva al Thanksgiving day. Il lunedì non è un buon giorno per comprare, ma oggi la Borsa italiana ha avuto un'ottima performance seppur con volumi bassi sui titoli che seguo. Il risultato finale è comunque +2% sul derivato scadenza dicembre. Quello che colpisce è il comportamento di alcune azioni che sembra abbiano cercato l'allungo, salvo magari essere smentite da vendite a partire da domani. Credo sia opportuno procedere ad una veloce analisi partendo proprio da queste azioni per ipotizzare il comportamento futuro o comunque i target di altri titoli o dell'indice medesimo.
Abbiamo azioni come BAMI (di cui avevo scritto un paio di settimane fa, link: https://www.lombardreport.com/2021/11/27/commento-3/) che ha chiuso il gap down. Stessa cosa per Unicredit, decisamente più rappresentativa del comparto bancario, anch'essa analizzata nel medesimo articolo. Altri titoli appartenenti allo stesso settore stanno cercando di chiudere il "famoso" gap down di quel venerdì, penso ad esempio a BPE (Popolare Emilia Romagna).
Ora, se è vero che molti titoli presentano un andamento simile (penso anche a Pirelli di cui non avevo scritto e che ha un grafico simile piuttosto che a Stellantis), alcuni altri sono rimasti un pò indietro pur avendo performato comunque molto bene nella seduta odierna, penso ad esempio ad Intesa Sanpaolo su cui abbiamo il "famoso" studio sulla stagionalità (che, lo ripeto, NON è mai garanzia che le cose vadano come sono spesso andate sino ad oggi). Ora, ipotizzando che i minimi siano stati toccati nella seduta del 30 di Novembre (stop estremo) ed adottando uno stop decisamente più stretto attorno a 2.10/2.12 (minimi di giovedì e venerdì scorso) si può pensare che l'azione tenti almeno la chiusura del gap down fino all'area 2.28. Stagionalità a favore e oscillatori che si allontanano dall'impervenduto e titoli simili che hanno avuto un buon comportamento. Come se non bastasse è possibile che ci sia stata una caccia agli stop con la candela di martedì scorso (estensione a 2.083 di minimo), quando l'azione si è portata sotto ai minimi di Luglio di quest'anno, salvo poi rimangiarsi tutto il movimento a partire a partire dalla seduta successiva. Come ben sapete i titoli grandi non mi entusiasmano solitamente ma credo che quanto scritto sopra sia un buon modo di procedere nell'analisi di una azione e nell'eventuale assunzione di una posizione. Nulla è certo naturalmente, ma le probabilità potrebbero essere a favore del long con stop accettabile.
In giornata è entrato lo stop alla view long sul titolo Ulisse Biomed di cui avevo scritto sempre un paio di settimane fa ipotizzando un doppio minimo. L'azione aveva chiuso la seduta del brutto venerdì con le Borse in caduta del 5% con una performance positiva a doppia cifra. I volumi ed i compratori si sono però dileguati e da 3.40 euro oggi è tornata a 3.10 (livello mio di stop): circa il 9%. Sotto i 3 euro si aprono spazi inesplorati come avevo già scritto. Di contro segnalo il +22% odierno su Conafi analizzata nel mio ultimo articolo.
Un'ultima considerazione riguarda il nostro future FTSEMIB40 scadenza dicembre. Avendo in mente quanto esposto precedentemente relativamente alla chiusura o tentativo di chiusura del gap down, attenzione che la medesima cosa potrebbe accadere appunto al future, magari con un paio di titoli "core" pesanti che fanno da traino e gli altri a compensare o a smussarne la forza. Il livello di tale chiusura gap è in area 26900-27000 (vedere il grafico successivo su scala daily). Quale momento migliore per farlo visto che mercoledì sarà festa (ma la Borsa sarà comunque aperta)? Un pò come quel ladruncolo che non aspetta altro che essere da solo per poter agire indisturbato. Massima cautela comunque: negli Stati Uniti ci sono tantissime vendite da parte dei vari CEO di grosse società e questo risulta dagli internal dealing. Ricordiamoci che gli stessi CEO compravano a mani basse a marzo/aprile dello scorso anno ed ora battono cassa. Magari dovranno fare qualche regalo ma è comunque un segnale di allerta e da non sottovalutare dal momento che sono i migliori conoscitori delle aziende di cui sono a capo.
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)