Oggi anticipo il consueto update di sabato. La settimana si è conclusa con un nulla di fatto sul mercato italiano. Avevo messo in evidenza come il nostro derivato (scadenza dicembre) fosse stato venduto alle 21.30 ora italiana di venerdì scorso con i mercati americani chiusi in occasione della Festa del Ringraziamento del giorno prima. e si fosse andati a testare esattamente la media mobile a 200 periodi su scala daily. Da quel punto è scaturito un discreto rimbalzo nella seduta di lunedì, quando gli Stati Uniti hanno ripreso le contrattazioni e sorprendentemente sono saliti a caccia di stop: dai massimi di lunedì sono infatti scesi. Insomma, un mercato senza alcun senso a mio modo di vedere. Nonostante la stagionalità favorevole non mi sembra che ci sia voglia di continuare a comprare azioni, tanto più che l'anno a livello di rendimento è stato a doppia cifra non decimale ed è quindi logico che i fortunati (o bravi?) gestori abbiano voglia di tirare i remi in barca e far così vedere dei buoni rendiconti ai propri clienti. Allo stesso tempo non c'è un sell off vero e proprio, piuttosto una discesa molto composta, magari approfittando dello spauracchio della variante Omicron che allo stato attuale è estremamente contagiosa ma pare produca effetti irrisori e questo potrebbe essere un segno di adattamento di una forma di virus decisamente molto meno virulenta che non porta al collasso le terapie intensive (ma ci sono comunque sempre i soggetti fragili). Dico questo da non virologo naturalmente e quindi torno a parlare di mercato. Forse la discesa è dovuta al mix variante+inflazione. A prescindere da quelle che sono le motivazioni procederei all'analisi del future sull'indice FTSEMIB40 scadenza dicembre. Sul daily abbiamo una sostanziale congestione a ridosso di una trendline dinamica ascendente di lungo periodo e che ho fatto partire da gennaio di quest'anno. Il tutto avviene abbastanza vicino alla media mobile a 200 periodi. Sicuramente mi sbaglierò ma non vedendo molto denaro che entra sul mercato eviterei di procedere ad acquisti di medio periodo. C'è certamente ancora un piccolo gap down da chiudere (quello creatosi tra giovedì e venerdì scorso) ma non vedo comunque un grande upside benché gli oscillatori non siano impostati male. Di seguito il chart daily.
L'indecisione sul daily è ben visibile su un timeframe minore e su scala oraria. Le linee tratteggiate mostrano infatti come il mercato abbia proceduto a bucare minimi e ribucare i massimi senza prendere una vera e propria direzione, segno che c'è molta indecisione fra gli operatori di breve termine.
Osservando gli Stati Uniti e prendendo ad esempio il Nasdaq Composite daily vediamo come il Nasdaq sia riuscito a spingersi fino all'area supportile indicata la settimana scorsa e collocata tra 14800 e 14900 (mentre scrivo il minimo è a 14944 punti). Peccato che questo movimento sia stato fatto con una seduta insensata lunedì proprio per la famosa caccia agli stop loss del venerdì. Se non altro si è chiuso un pò il gap di debolezza fra Stati Uniti ed Europa a favore della seconda (nel brevissimo periodo naturalmente). Attenzione comunque che la media mobile a 200 periodi si trova decisamante più in basso (area 14500 o poco sotto).
Procediamo ad una veloce analisi di alcuni titoli per gli opratori più speculativi. Purtroppo sono titoli ad altissima volatilità e NON adatti a tutti gli operatori ma a quelli più esperti.
Conafi
+84% in una seduta. Difficile che si fermi qui. In ogni caso e per qualunque decisione (individuale) lo stop alla view long è posto a 0.51. Vale l'equazione: Alta volatilità=rischio altissimo=size o quantità modestissime per gestire il tutto graficamente. Talvolta anche con poche centinaia di euro si può vincere un lauto pranzo. Altrimenti lo si offre al mercato.
Seri Industrial
Formazione triangolare sui massimi. Il problema dei triangoli è capire dove rompono. Attenzione alla mancata tenuta di area 9.40/9.50.
Innovatec
Un bolide. Anche se è salita molto aspetterei un consolidamento in modo da ridurre il rischio. Non dovrebbe essere ancora finita.
Buon fine settimana.
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)