I mercati sono femmina. Ma quanto siamo femmina noi traders ? Parlo per me ovviamente, ma io sono metà uomo e metà donna. Quando lo dico la gente sorride e pensa a Tomasini ai fornelli, che è vero, sono io il cuoco di casa, ma in realtà io lo dico perché solo le donne hanno sensibilità così fini che noi uomini manco ce lo immaginiamo.
E solo una donna o un uomo con animo da donna sa interpretare i mercati.
Da diverso tempo ricevevo email di lettori preoccupati per il rialzo senza sosta delle Borse.
Io stesso sono preoccupato e vivo in maniera simbiotica queste fluttuazioni dei mercati.
Quando ho iniziato a scrivere newsletter chi mi ha portato su questa strada mi disse: “Vedrai che non è come scrivere un articolo come gli altri sul giornale, qui ci sono le passioni e i soldi delle persone, ogni articolo colerà sangue e il sangue sarà prima di tutti quello tuo”. Vero al 100%. Non sono articoli come gli altri della serie “o scende o sale o va in orizzontale”.
Per questo nonostante diversi lettori mi avessero sollecitato un editoriale sotto questo profilo da diversi giorni ho aspettato perché la regola è che finché non hai una visione non devi muoverti, devi assorbire informazioni e poi sputarle fuori tutte in un colpo.
Scrivere bambocciate in orario è peggio di scrivere cose intelligenti il giorno dopo, almeno io la penso così.
Ma veniamo ai fatti: giovedì era il giorno del Ringraziamento e le borse USA erano chiuse. Oggi sono aperte con orario ridotto e i volumi sono minuscoli. Gli indici USA hanno perso il giusto ora mentre Asia ed Europa hanno fatto in apertura un bagno di sangue alla notizia delle varianti del virus. Oggi i mercati USA sono sottili perché chiudono 3 ore prima cioè in Borsa non c’è nessuno.
Facciamoci la domanda delle domande: ammettiamo che quanto riporta la stampa sia vero, in Sudafrica c’è la nuova variante e chiediamoci se è la prima volta che sentiamo questa notizia e se è anche la prima volta che la sentiamo (non è vero, ce lo raccontiamo da mesi che c’è la variante sudafricana e quella Mu). Perché se non è la prima volta che la sentiamo dobbiamo chiederci perché questa notizia salta fuori alla fine del giorno del ringraziamento quando le borse usa sono chiuse e viene ripresa dalla stampa nel giorno della Early close.
E dobbiamo anche chiederci se anche questa notizia è vera ed è la prima volta che salta fuori quante notizie simile a questa salteranno fuori fino a quando questo disastro del covid non sarà finito del tutto.
Il dax tecnologico non perde niente e questo la dice lunga su tutto il resto. Tutte le altre Borse hanno fatto un gap e poi ora stanno puntando al rialzo.
Quello che voglio dire è che tutti gli elementi sopra riportati mi danno da credere che questa sia una perfetta buy opportunity piuttosto che il punto di liquidazione totale delle azioni prima dello sterminio della razza umana.
Sono convinto che da qui a lunedì primo pomeriggio avremo la conferma di qualche noto studioso che alla fine anche la variante sudafricana sarà curabile come tutte le altre con il nuovo magico farmaco pinco pallo.
Insomma tanta paura per niente. Anzi, non per niente, per una ottima buy opportunity.
Poi come sempre io non prevedo il futuro. E allo stato attuale delle cose ogni previsione è inutile perché dobbiamo aspettare la chiusura.
Abbiamo gli stop loss sulle azioni che ci proteggono e abbiamo un sistema che si chiama Challenger che va a nozze con questo tipo di situazioni.
E sugli indici pubblico qui sotto i diversi punti di rottura del trend che forse, ripeto, non vedremo mai. E che comunque avrebbero poco a che fare con i singoli titoli
SP 500 chiusura sotto 4630 metterebbe molta inquietudine
SP 500 chiusura sotto 4630 porterebbe l’indice sopra 4535 e qui si giocherebbe la partita fino al minimo di 4278
FTSE ALL SHARE una capitolazione sotto 27.000 e 26.000 sarebbe un chiaro segnale di inversione di tendenza.
NOTA BENE: se fosse uno sciacquone come quello di marzo 2020 sarebbe il primo segnale di una buy opportunity. Io mi aspetto che sia una specie di marzo 2020 ma che entro lunedì sia già finito.
