Etf market: la scivolata degli Dei, campioni delle tecnologie del futuro


Ribassi negli ultimi giorni ma non ancora tali da far scattare i ”sell”. Sette sotto osservazione: da quello sul cloud al replicante sulla cybersecurity.

Hot markets

Hanno fatto scintille dalla primavera del 2020 in poi e qualcuno li ha definiti i figli finanziari del Covid. Gli Etf che replicano i settori più avanzati e innovativi dell’economia del futuro stanno un po' soffrendo. È il caso di fare allora il punto sul loro quadro tecnico, in base alla chiusura della seduta di ieri.

Il Wisdomtree Cloud Computing (Isin IE00BJGWQN72) ha messo a segno quattro candeloni rossi in cinque sedute, con un movimento che potrebbe assumere le dimensioni del pull back dello scorso febbraio. Rispetto alla chiusura ieri a 49,03 Eur il primo livello da monitorare si colloca sul supporto di 47,14 Eur, testato varie volte da luglio in poi. La media mobile a 200 è situata a 46,20 Eur.

Più forte il Vaneck Vector Semiconductor (Isin IE00BMC38736), che risente ancora positivamente dello squilibrio di domanda sul mercato nel comparto dei chip. Ieri seduta in rosso, la prima dopo una pronunciata fase rialzista, con fra l’altro la rottura all’insù di due trendline inclinate positivamente. Rispetto alla chiusura ieri a 25,54 Eur il primo livello da monitorare si colloca sul supporto di 22,30 Eur. La media mobile a 200 è situata a 20,7 Eur.

Reazione ribassista per il Lyxor Disruptive Technologies Esg (Isin LU2023678282), che da alcune sedute manifesta debolezza dopo aver tentato di tornare sui massimi di febbraio, senza però riuscirci. In questo caso attenzione alla media mobile a 200, riapparsa negativa dal 16 novembre, collocandosi ieri a 14,11 Eur contro la chiusura a 14,93 Eur. Un supporto? A 14,26 Eur, in un’area quindi abbastanza congestionata data la vicinanza della già citata media 200.

L’Ishares Global Clean Energy (Isin IE00B1XNHC34) soffre da tempo e lo conferma la media mobile a 200 orientata all’ingiù da inizio settembre. In realtà quest’ultima è stata di nuovo rotta al rialzo ma la spinta non è stata sufficiente per ridarle fiato (ieri a 11,28 Eur). Rispetto alla chiusura a 12,03 Eur il primo livello da monitorare si colloca sul supporto di 11,5 Eur e successivamente su quello di 10,28, quest’ultimo particolarmente significativo perché testato più volte. I massimi di gennaio nell’area dei 15,8 Eur sono ormai lontani.

L’L&G Artificial Intelligence (Isin IE00BK5BCD43) ha subito un ribasso di circa 1 Eur rispetto alla quotazione massima del 17 novembre. Appare però solo come una reazione tecnica all’esasperata salita degli ultimi mesi. Rispetto alla chiusura ieri a 17,47 Eur il primo livello da monitorare si colloca sul supporto di 16,62 Eur. La media mobile a 200 è situata a 15,75 Eur.

L’L&G Cyber Security (Isin IE00BYPLS672) ha decisamente sterzato all’ingiù. Sono infatti in rosso sei su sette le ultime sedute ribassiste, il che rientra in una dinamica di prezzi abbastanza variabile. In questo caso l’Rsi è piombato a 36,2, evidenziando un prevalere delle vendite. Rispetto alla chiusura ieri a 22,54 Eur il primo livello da monitorare si colloca sul supporto di 21,76 Eur ma l’area più complessa è quella dei 21,2 Eur, per la sovrapposizione in corso di media mobile a 200 e di un livello di appoggio di lungo corso.

L’Ishares Digitalisation (Isin IE00BYZK4883) evidenzia una netta correzione, che dura dal 17 novembre. Qui la situazione è più complicata, dato il quasi sovraposizionamento su media mobile a 200 e su un supporto rilevante nell’area dei 9,12/9,16 euro. Ieri ha chiuso a 9,21, con vari indicatori scattati sul “sell”.

A chi non fosse investito in questi settori così tanti numeri potrebbero sembrare ripetitivi. Ce ne scusiamo ma proprio a costoro diamo un consiglio: di seguire nei prossimi giorni le evoluzioni dei relativi Etf, perché se insistessero nell’inversione ribassista darebbero una bella indicazione di entrata mediante un Pac. Per chi è invece già investito il quadro generale appare sotto controllo, con un pullback quasi generalizzato ma non ancora minaccioso.