L'attenzione non guasta mai (anche se la statistica gioca a favore)


Buona serata a tutte le lettrici e lettori. Era mia intenzione proporVi una mia analisi infrasettimanale ma volutamente non l'ho pubblicata. Il motivo è presto detto: mercato privo di spunti e con bassissimi volumi. Di fatto non c'era liquidità in entrata ed al limite in uscita (almeno sull'Italia). Motivo per mettersi short? No, non sarebbe comunque stato sufficiente. I motivi di dubbio li conoscete già: problematiche sui prezzi e come (?) riuscire a gestirne le dinamiche, con una Lagarde che in settimana ha detto che l'inflazione è alta ma i tassi non verranno aumentati, pericolo stagflazione, etc.. Conoscete già il mio pensiero controcorrente su cui oggi non ritornerò: non è più il problema Covid che preoccupa il mercato (secondo me è finito) ma il come si uscirà dal "mostro" creato dalle banche centrali che hanno inondato il sistema finanziario di liquidità e che ora rischiano a mio parere di essere messe con le spalle al muro.

Partiamo dunque dall'analisi del FTSEMIB40 future. Il motivo del ribasso di venerdì è dovuto al timore che il lockdown austriaco possa essere esteso anche ad altri paesi europei, Italia compresa. Non appena è stata ufficializzata la notizia (che comunque si sapeva già da giorni) ci sono state vendite generalizzate. Graficamente ci siamo appoggiati alla media a 20 periodi di colore verde. PERO' notiamo la formazione di una divergenza ribassista tra oscillatori e indice: massimi decrescenti sui primi e ascendenti sul secondo, segno che il rialzo -probabilmente- stava perdendo forza. L'aspetto più fastidioso era comunque derivante dall'ASSENZA TOTALE di volumi e di volatilità. Escludendo l'ultima seduta in certe giornate il derivato si muoveva in un centinaio di punti scarsi. 

Estendendo lo sguardo agli Stati Uniti balza all'occhio il fatto che ci sia un VIX (indice di volatilità calcolato sulle opzioni at the money dell'S&P500) in una situazione che si vede molto raramente: mercati in salita e volatilità in salita e di solito non è un gran bel segnale. Insomma, salgono i mercati ma sale la paura e questo a mio modo di vedere è un controsenso.

Nel grafico successivo trovate appunto il Vix (in bianco) contro l'indice tecnologico americano (naturalmente avrei potuto prendere l'S&P500 oppure il Dow, ma mi interessava avere un'indicazione di massima). Come se non bastasse abbiamo un dollaro forte con Borse sui massimi. 

Osservando poi l'S&P500 più da vicino ho notato una A/D line (titoli in rialzo contro quelli in ribasso) che è in discesa e un OBV (indicatore che mette in relazione prezzo e volume) che pare non trovare la forza per continuare a salire rispetto ad un indice che aggiorna i massimi.

Questi segnali entrano però in contrasto con un altro fattore stagionale. Nei giorni antecedenti e successivi al Black Friday, che segna l'avvio degli acquisti natalizi sui mercati statunitensi, abbiamo infatti un pattern rialzista sui mercati azionari. Attenzione però che con il blocco delle catene di approvvigionamento ed i rialzi generalizzati delle materie prime è anche possibile che le vendite possano non andare così bene. Approfondirò nel corso della prossima settimana.

Tornando al mercato italiano e considerando un timeframe a 60 minuti sul nostro Future scadenza dicembre ho individuato i seguenti livelli di supporto e resistenza. Primo livello di test/resistenza a 27300 (punto di accelerazione dopo la diffusione della notizia sul lockdown austriaco). Primo livello di supporto a 26900 da cui è iniziata l'ultima gamba rialzista. 

Facendo altre considerazioni come se fossimo al bar sotto casa, il 2021 è stato un anno super positivo per tutti i mercati (compreso il nostro). Non mi rimangio quanto da me scritto nelle passate settimane riguardo alla stagionalità che abbiamo colto sul nascere dalla fine di ottobre, MA i gestori potrebbero anche pensare di iniziare a tirare un pò i remi in barca in modo da far figurare buoni profitti (spesso espressi in termini percentuali e non monetari) ai loro clienti. Se si salirà lo si farà con ESTREMA cautela e non con euforia e questo è dimostrato dai bassissimi volumi (escludendo sedute come quella di venerdì) e quindi personalmente propenderei per una fase laterale agendo comunque con estrema attenzione perché potrebbero esserci swings accentuati. Estendendo l'analisi ai preziosi vediamo infatti come questi siano saliti quasi improvvisamente ed a fronte di un forte rafforzamento del dollaro americano contro l'euro, segno che qualcuno ha ribilanciato in modo massiccio il proprio portafoglio o comunque si sta comprendo da eventi avversi. Il perdurare di un dollaro forte contro tutte le valute dei paesi in via di sviluppo (indebitati in dollari) potrebbe poi creare problemi. Questa è al momento la mia view. 

Tali premesse mi inducono comunque a pubblicare l'articolo che volutamente non ho inviato in settimana e riguardante una interessante casistica sull'azione Intesa Sanpaolo. Qualunque considerazione operativa dovrà pertanto essere supportata dall' analisi grafica del singolo operatore. L'articolo è scritto in grassetto. 

....Fronte azionario....

Lo ammetto: i carrozzoni NON mi sono mai piaciuti, anche se sono "nato" grazie ad uno di questi (Eni). Nonostante questo mi piace ogni tanto giocare con qualche dato per ipotizzarne l'andamento futuro. 

Recentemente Vi ho parlato dell'andamento stagionale dell'oro. Questa volta c'è un ulteriore andamento stagionale riguardante questo titolo bancario molto rappresentativo del nostro listino (su cui, come ben sapete, il peso del settore bancario è preponderante). L'analisi è condotta su un paio di time frames: ultimi dieci anni (dal 2011) ed ultimi venti anni (dal 2001). Pensate che l'azione in questione ha una tendenza "naturale" a salire (o se preferite ad essere più forte o meno debole) nell'intervallo compreso tra il 20 di novembre fino al 19/20 di febbraio. In questi tre mesi negli ultimi dieci anni nel 90% dei casi ci sono state operazioni vincenti ovvero l'azione è salita. La percentuale di salita spazia da un minimo del +7.55% (intervallo novembre 2016 - febbraio 2017) ad un massimo del +36% (novembre 2011 - febbraio 2012). Il 10% della rilevazione (su un totale di 10 anni) rappresenta l'insuccesso del trade che si è verificato tra il 2015 ed il 2016 quando il ribasso è stato attorno al -25% (e qualche decimale). Mediamente il ritorno sull'investimento è comunque stato positivo e nell'ordine del +12.47% ed una mediana del +12.50%. Sommando TUTTI i nove casi positivi ed ipotizzando una entrata a capitale costante tutte le volte otteniamo una performance percentuale TOTALE del +60% (con qualche decimale successivo). I giorni totali di trading in cui si rimane in posizione sono 64. 

Ora, Se noi estendessimo lo sguardo agli ultimi vent'anni, quindi dal 2001 al 2021 (ricordo che è previsto di rimanere nell'operazione da novembre dell'anno corrente al febbraio immediatamente successivo), la casistica delle venti rilevazioni mostra 5 casi su 20 negativi con una percentuale di successi che si attesta quindi al 75%. In questo caso il guadagno medio scende ma rimane al +6.88% e sommando i quindici trade positivi otteniamo un +30.6% annualizzato. In questi venti anni le performance peggiori spaziano da un minimo negativo del -2.65% (2008-2009) al -25.24% (2015-2016 come visto precedentemente). All'interno di questi due valori negativi abbiamo un paio di rilevazioni del -8% circa ed una del -12.37%.

Di seguito trovate due grafici sul comportamento di Intesa Sanpaolo: la parte in giallo si riferisce all'intervallo novembre-dicembre, la parte azzurra a quello gennaio-febbraio (degli ultimi vent'anni)

Di seguito trovate invece il grafico dell'azione su scala settimanale (aggiornato alla chiusura di venerdì 12 Novembre 2021).

Un'ultima considerazione personale: è sempre cosa buona e giusta unire determinate statistiche come quella esposta all'analisi tecnica ed al newsflow societario. Dico questo per evitare di dover subìre eventuali perdite a doppia cifra come successo talvolta negli ultimi vent'anni. Come sempre la size modesta aiuta a gestire meglio rischio e stop di ogni decisione presa individualmente.

L'articolo di sopra è stato scritto volutamente in grassetto perché ad OGGI (venerdì 19 novembre 2021) il grafico settimanale di Intesa Sanpaolo è il seguente:

Estendendo ed integrando l'analisi appena fatta sul titolo Intesa Sanpaolo notiamo però che un pò tutto il settore bancario (ed assicurativo) si sono indeboliti parecchio. Penso ad esempio a titoli come Unicredit e Bami che hanno rotto su scala daily supporti molto importanti ed evidenziati dalle linee tratteggiate (vedere il grafico seguente). E' difficile quindi pensare che una singola azione appartenente allo stesso settore possa distinguersi in positivo in un contesto che nelle ultime sedute si è indebolito. Per questo motivo sarà da valutarne la price action

Dea Capital

In settimana un gentile lettore mi ha chiesto di pubblicare un aggiornamento. Premetto che ho una manciata di pezzi da marzo di quest'anno. Dal prezzo di carico risulta una perdita MA non viene considerato il grande dividendo straordinario che è stato staccato alcuni mesi fa e pari a 0.10 euro e da cui sarei comunque in utile. Lunedì della settimana appena terminata sono stati comunicati i risultati finanziari dei primi nove mesi del 2021. Risultato positivo di 14 milioni di euro contro quello negativo di 1.8 milioni dei primi nove mesi dell'anno passato. Tale miglioramento è dovuto ad investimenti e all'utilizzo ed allo sviluppo della piattaforma di Alternative Asset Management. 

In un quadro di breve termine (grafico giornaliero) abbiamo il tentativo di indebolimento con la rottura (forse un pò forzata) della media a 200 periodi. Per evitare una ulteriore discesa credo sia importante la tenuta di 1.23/1.25 euro già testata attorno alla metà di luglio di quest'anno.

Se da un punto di vista tecnico il titolo si è indebolito nella seduta di venerdì, il trend mensile di lungo periodo è ancora rialzista con prime resistenze importanti poste a 1.50 e poi a 1.75 euro.

Ricordo infine che lunedì alcune società importanti staccheranno il dividendo. Di seguito l'elenco

Bene, Vi auguro una buona serata e buone meditazioni. 

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)