Arriva la virtualità sulla rete e già si guarda alle azioni coinvolte in questo mutamento epocale. I software intanto soffrono a Wall Street. Il termometro delle big tech Usa.
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Le notizie diffuse dai media generalisti sono state poco attente nell’evidenziare uno sconvolgimento. Dunque, Facebook si chiamerà d’ora in poi Meta. Per quale motivo? Non si tratta di un semplice cambiamento di nome ma di un sovvertimento di strategia. Mark Zuckerberg infatti, dopo un anno non semplice per il suo gruppo, intende trasformare il business nella direzione di metaverso. Che è? Un nuovo mondo digitale, una via di mezzo fra realtà e virtualità, così spiegata dal fondatore della società: "Siamo all'inizio del prossimo capitolo di Internet e del prossimo capitolo della nostra società. Facebook è un marchio icona fra i social media ma sempre più non include tutto quello che facciamo. Voglio ancorare il nostro lavoro e la nostra identità a quanto costruiamo perseguendo obiettivi rivoluzionari". E il ticker del gruppo cambierà in MVRS, confermando come il metaverso stia per diventare la sua anima, assumendo il ruolo di una dimensione virtuale che dovrebbe trasformare il modo in cui ci collochiamo su Internet. Una sfida infernale, che fa un po' pensare a quella di Elon Musk, un visionario considerato un pazzo ma che alla prova dei fatti non solo ha avuto ragione ma ha realmente arricchito chi si è esposto alle sue genialità.
Se Meta riuscirà in un progetto complicatissimo, un’ondata di innovazioni provocherà un movimento travolgente di mutamenti epocali. In realtà ci sono dei se e dei ma, che provengono dall’attuale situazione di Facebook coinvolta in complesse vicende di controlli sulla correttezza di varie attività svolte negli ultimi anni. C’è chi si chiede se Meta non sia un modo per far dimenticare tutto questo. Può darsi ma certamente seguire una simile evoluzione di Internet potrebbe essere altrettanto lucroso quanto aver puntato su Tesla qualche anno fa.
Intanto ad agosto Facebook ha lanciato una versione della sua nuova app Oculus, chiamata Horizon Workrooms. Utilizzando speciali cuffie, gli utenti sono in grado di partecipare a riunioni tramite avatar, cioè un modo di proporsi sulla rete attraverso una rappresentazione. Si possono così vedere gli schermi di altri computer, le relative tastiere e partecipare a lavagne virtuali.
►Il titolo◄
La fase di debolezza, iniziata a metà settembre, l’ha trascinato ad aggredire al ribasso la media mobile a 200 sedute, collocata a 321,2 $. Ciò era già successo con una certa regolarità in passato, senza che si sia tuttavia invertito il trend rialzista. Da monitorare il supporto dei 303,9 $, che rappresenta il vero livello più importante. La distanza attuale è di circa un 6%, quindi marginale. Sotto potrebbe scendere sui 280/282 $. Lì scatterebbe un segnale di acquisto, con il ritorno del titolo ai livelli del marzo scarso. |
Da notare che nel frattempo il mercato si è preso una bella sbandata, acquistando a larghe mani (+26% giovedì nel trading after-hour al Nasdaq) le azioni di una società canadese che il caso vuole si chiami Meta Materials. La Cbc di Toronto ha fatto presente come “il gruppo canadese sia solo l'ultimo a beneficiare di un’identità errata, quella che vede gli investitori versare denaro in un'azione perché pensano che sia un'altra. In un documento di ricerca pubblicato nel 2019 dalla Rutgers University, il professor Vadim Balashov e il coautore Andrei Nikiforov avevano catalogato 254 casi di società con fluttuazioni nel prezzo delle azioni relative a eventi di un'altra corporate dal nome simile o dal ticker simile”.
Metaverso quindi?
C’è solo Facebook/Meta che tenterà di cavalcare la transizione di Internet verso la virtualità? No e si devono allora prendere in considerazione altre azioni che potrebbero trarre effetti iper positivi da tutto questo.
Autodesk |
ADSK (Nasdaq) |
È poco sotto i massimi dell’ultimo anno, con un p/e ratio a 54. Da seguire la forza dello scatto rialzista delle ultime settimane (chiusura a 317,6 $ venerdì) |
Un suo software sta diventando la scelta migliore per gli sviluppatori che guardano al metaverso e al relativo modello |
Fastly |
FSLY (Nyse) |
In caduta libera da febbraio. Ora si aspettano i risultati del terzo trimestre, il cui annuncio avverrà il 3 novembre. Se favorevoli Fastly potrebbe tornare sopra la media a 200 (collocata a 59,6 $ contro i 50,6 $ di venerdì) |
Il metaverso ha necessità di edge computing e il gruppo Fastly ne soddisfa le esigenze tecnologiche |
Nvidia |
NVDA (Nasdaq) |
Continua a salire con una capitalizzazione di 600 miliardi di $. C’è ora chi la vede oltre i 300 $ contro la chiusura venerdì a 255,67 $ |
I semiconduttori sono fondamentali in questa rivoluzione |
Roblox |
RBLX (Nyse) |
Da giugno si muove in un trend laterale. Nell’ultimo mese si è avuto un buon segnale rialzista (+9,5%); ora spazio alla trimestrale annunciata l’8 novembre. Un rimbalzo inizierebbe sopra i 100 $ contro la chiusura venerdì a 84 $ |
Una leader dei videogiochi che ha già creato una base per l’impiego di metaverso, allo scopo di connettere varie comunità di players |
Shopify |
SHOP (Nasdaq) |
I risultati del 2021 sono stati meno interessanti di quanto ci si attendeva. Il titolo tuttavia non ha fatto altro che salire dal 2020, portando alle stelle i suoi ratio. Come sempre a Wall Street si guarda però alle prospettive future. Intanto giovedì il minimo di seduta ha sfiorato la media a 200 |
La società ha già fatto delle mosse quest'anno che si legano alle potenzialità del metaverso. In particolare offre un potente strumento che gli abbonati possono utilizzare per costruire potenziali negozi o esperienze di acquisto nel mondo digitale |
► Una curiosità
I robot per le consegne automatizzate di pacchi e pacchetti vengono seguiti con grande interesse anche in Borsa. Dove a sorpresa si è appreso che la società più avanti in assoluto su questo fronte tecnologico non è Amazon ma la sua “concorrente” cinese Alibaba, il cui Xiaomanlv ha già servito più di 200.000 clienti nelle città del Paese. Ciascuno è capace di trasportate fino a 50 colli con una percorrenza massima a 100 km. La società prevede di utilizzarne oltre 10.000 nei prossimi anni.
►Il titolo◄
Le vicende normative cinesi hanno piegato Alibaba a Wall Street, dove è quotata, con quasi un dimezzamento della quotazione, che nemmeno il tentativo di ripresa di ottobre è riuscito a stemperare. Solo un ritorno sopra i 200 $ (venerdì chiusura a 169,4) ridarebbe fiato a quello che è diventato in breve tempo – complice la debolezza – un nuovo cavallo di razza di molti certificati. |
► Software (deboli in Borsa) da super crescita
Facciamo un ragionamento. Alcuni segnali di Borsa e dell’economia mondiale sono incerti. La crescita proseguirà o rallenterà? Comunque vada il mondo ha una sete terribile di software sempre più evoluti e di nicchia. Il problema è che non sempre ciò significa redditività, perché oltre Oceano si ragiona in maniera diversa rispetto all’Europa. Da noi si guarda solo ai parametri di profittabilità delle società quotate in Borsa. Negli Usa si punta alla crescita futura e alle prospettive di business, anche se ciò comporta magari anni di sacrifici per gli utili.
Spazio quindi al settore, tanto più se si avviasse una fase correttiva di non trascurabili dimensioni, che per questi titoli in realtà è già in corso, il che li rende ancora più interessanti.
ACI Worldwide |
ACIW (Nasdaq) |
Il trend è negativo da mesi ma da settembre il titolo si è instradato in una fase di lateralità. L’ultima quotazione (30,7 $) riporta a novembre 2020 |
Specialista di software relativi al settore dei pagamenti digitali |
Boxlight |
BOXL (Nasdaq) |
Anche in questo caso è una lateralità che dura da tempo. Progressivi alti e bassi si susseguono ma senza un indirizzo preciso (ultima quotazione 2,23 $) |
Offre innovative soluzioni di apprendimento digitale mediante software specifici |
Creative Realities |
CREX (Nasdaq) |
Stessa situazione ma qui la fase di incertezza prosegue dalla primavera 2020. A inizio 2021 ci fu un tentativo di rimbalzo, poi fallito (ultima quotazione 1,53 $) |
Propone software che consentono di sostituire le pubblicità statiche e cartacee con il marketing dinamico e con piattaforme interattive |
Sabre |
SABR (Nasdaq) |
L’effetto Covid si è sentito e l’azione – dopo il tonfo del febbraio 2020 – ha stentato a riprendere forza (ultima quotazione a 10,38 $ contro i massimi a 22 $ di inizio dell’anno scorso) |
Specializzata nei software turistici, dopo il noto sistema di prenotazioni globali utilizzato in tutto il mondo ne sta sviluppando uno dedicato alle singole realtà (alberghi, tour operator, ecc.) |
Sohu |
SOHU (Nasdaq) |
In questo caso quanto meno la media mobile a 200 periodi è sottostante e fa da protezione (ultima quotazione 20,26 $ contro gli oltre 25 $ di agosto 2020) |
Il settore software è uno dei tanti in cui opera la società cinese, penalizzata però dalle difficoltà in cui si è mossa la tecnologia gialla negli ultimi mesi |
Super League Gaming |
SLGG (Nasdaq) |
Dopo un vigoroso tentativo di rimbalzo a marzo (massimi oltre i 10 $) nuova debolezza, che si sta trasformando in lateralizzazione (ultima quotazione a 3,14 $) |
I software di SLG sono destinati ai videogiochi |
► L’idrogeno ci riprova
Tantissimi settori stanno sperimentando l’idrogeno, combustibile dalla grande densità energetica. Le molte azioni di società attive in tale campo giustificano i relativi Etf, di cui due già quotati su Borsa Italiana.
L&G Hydrogen Economy Etf |
IE00BMYDM794 |
Valuta Usd – Scambi molto elevati |
A 7,559 € sta tentando di rompere una resistenza abbastanza solida. Attenzione però all’Rsi, tornato a 70, in area di ipercomprato. Ci sono dei gap da chiudere fino a 8,8 €, sebbene per gli Etf questa struttura tecnica non sia determinante |
Vaneck Vectors Hydrogen Economy Etf |
IE00BMDH1538 |
Valuta Usd – Scambi medi |
Con un minore storico rispetto al precedente si trova nella stessa situazione di rottura di una resistenza (17,6 €). In questo caso l’Rsi è già oltre 70. |
Per entrambi la media mobile a 10 sedute si dimostra precisa, sebbene molto veloce nelle indicazioni, dato che lo storico piuttosto corto non consente di disporre di numerosi riferimenti grafici.
► Il termometro delle big tech
Alphabet (Google) |
La notevole candela verde di mercoledì ha riportato il titolo sui massimi assoluti (2.960,9 $). Ora molto dipenderà dalla forza con cui supererà i 3.000 $. Supporto decisivo (delineatosi ai primi di ottobre) a 2.673,2 $ |
Amazon |
Determinante la tenuta della media mobile a 200 sedute, rotta più volte al ribasso già da agosto e con un nuovo tentativo proprio venerdì (chiusura a 3.372,4 $ contro m.m. a 3.326 $). Molto precisi supporto (3.191,5 $) e due resistenze (la prima a 3.351,4 $ e la seconda a 3.731,4 $) |
Apple |
Anche in questo caso il titolo si muove sui massimi storici (chiusura venerdì a 149,8 $ contro i 156,7 $, top del 7 e 8 settembre). E’ ben sostenuto dalla media 200, collocata a 136,3 $, area sotto cui scatterebbe una fase ribassista |
Microsoft |
Terzo episodio di titolo sui massimi (chiusura a 331,6 $), anch’esso ben assecondato dalla media a 200. Una fase ribassista si avvierebbe sotto i 260 e ancor più sotto i 230 $ |