Contro l’inflazione e contro un aumento dei tassi ma senza eccessi. Le quotazioni da monitorare e la possibilità di affiancarlo a dei tassi fissi extralunghi (strategia evidenziata ieri).
Cedole & dividendi
Inflazione alle stelle o di nuovo nelle stalle? Le opinioni in merito sono del tutto opposte. C’è chi parla di iperinflazione e chi di crollo dell’aumento del costo della vita nei Paesi occidentali e in quelli emergenti, complici vari fattori a cominciare dal peso sempre maggiore dei progressi tecnologici, con in prima linea l’intelligenza artificiale. E’ una discussione importante ma che non sta portando da nessuna parte, poiché spesso arroccata su temi puramente dottrinali.
Puntare quindi nettamente in un senso o nell’altro diventa rischioso per l’investitore retail, il quale non sa quali strade seguire. C’è una soluzione intermedia. Sta nello scegliere una via di mezzo, la quale difenda da un’inflazione che comunque ci sarà, anche se contenuta, nonché da un possibile lento rialzo dei tassi ma che non escluda movimenti rialzisti delle quotazioni dei tassi fissi.
Così alla prima strategia indicata ieri (puntare sulle alte duration non esponendosi al rischio di credito) si può affiancare un mini portafoglio di titoli che proteggano sia sul fronte inflazione sia su quello tassi, pur con alcuni limiti.
Eccolo senza troppi fronzoli.
Btp€i |
0,15% + inflazione € 2051 |
IT0005436701 |
Prezzo 107,7 |
Btp Italia |
0,35% + infl. Italia 2024 |
IT0005217770 |
Prezzo 105,7 |
Cct |
Euribor 6 mesi + 0,65% 2029 |
IT0005451361 |
Prezzo 101 |
Mediobanca |
Step up da 1,2% (2022) a 1,4% (2023) e 1,6% (2024) |
XS2178057084 |
Prezzo 103 |
Imi |
Fix float 2030 (2,05% fino al 2022 e poi Euribor 3 mesi + 0,7% - max 2,05%) |
XS2109438387 |
Prezzo 98,7 |
Quotazioni consigliabili
Btp€i |
Sui 103/104 € |
Btp Italia |
Sui 103/104 € |
Cct |
Sui 100,5 € |
Mediobanca |
Sui 102 € |
Imi |
Sui 98,5 € |
Nel caso dei due “inflation linked” – sia il Btp€i sia il Btp Italia – le quotazioni consigliate scontano un certo calo rispetto a quelle in corso, poiché gonfiate dall’accelerazione inflattiva in Europa degli ultimi mesi. La differenza è forte soprattutto per il Btp€i, reduce da un rimbalzo molto consistente ma che probabilmente tornerà su livelli più contenuti nel medio termine.