I lettori del Lombardreport.com conoscono le modalità con cui operano e case d'intermediazione americane sui metalli preziosi. L'abbiamo segnalato almeno tre volte negli scorsi anni. Aspettano che l'argento salga toccando livelli di fortissimo ipercomprato. Mentre tutti i giornali finanziari prevedono il raggiungimento di un determinato prezzo in pochi giorni (in questa caso quota 30 $/oncia era vicina ed era pronosticata) ecco che una valanga di contratti di carta alluviona il mercato di argento (e di oro) spinti, come miccia, da qualche comunicato. Ieri si anticipava un possibile aumento dei tassi.
Per questa operazione si attende solitamente VENERDI POMERIGGIO. Mentre i mercati CINESI (ed INDIANI) sono ormai chiusi i trader americani svendono tonnellatre di contratti di carta. Facile incidere sulle quotazioni con il Far East che dorme. Con queste modalità JPMorgan ha sempre guadagnato al ribasso, come riportato dal grande analista Ted Butler, in una decina d'anni nonostante che il prezzo dell'argento sia nel frattempo più che raddoppiato.
Ed ancora una volta ieri sera i soliti ribassisti americani hanno vinto la battaglia. Argento che perdeva ad un certo momento il 10%, oro con un meno 4% ed azioni delle miniere in picchiata. Scarsa soddisfazione notare che erano salite molto!
Che lezione trarre ? La SOLITA. Dobbiamo ricordare che in fase RIBASSISTA nessuno può battere le banche d'affari americane. Noi dobbiamo anticipare la fase ribassista. Quando vediamo che oro ed argento sono in FORTE,FORTISSIMO ipercomprato bisogna chiudere gli occhi e vendere il giovedi. Al massimo si rientra il lunedi successivo.
Ricordiamo che il grande Harry Schultz diceva che "gold shares are for trading". Aveva ragione.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)
