Durante le ultime 2 settimane ho trattato gli indici azionari Msci Country e quindi gli indici Msci Sector, mentre è il turno degli indici americani Dow Jones settoriali.
Prima di tutto, il grafico a dispersione degli valori attuali dello Stocastico orizzontale evidenzia sulla vetta l’indice Auto Manufacturers, a dire poco, distaccato da tutti gli altri indici.
Lo Stocastico orizzontale ha anche il pregio di fare emerge differenze in modo inequivocabile.
Al secondo posto troviamo gli indici Dj Computers con 40,7 e Semiconductors con 31,20.
Tra gli indici che si sono distinti in modo minore troviamo il Dj Airlines al minimo e poco sopra i Dj Insurance e Energy. Abbiamo già avuto il modo di parlare degli energetici.
Mi soffermerò pertanto sull’indice Dj Auto Manufacturers, che si è comportato meglio nell’ultimo periodo nei confronti degli altri indici settoriali Usa, ma soprattutto nel tentativo di individuare livelli di uscita in quanto è difficile rimanere per un lungo periodo sul gradino più elevato del podio.
A metà settimana, invece, evidenzierò un indice con uno Stocastico ascendente che indicherà un rafforzamento relativo all’interno del paniere di riferimento.
Indice DJ Auto Manufacturers.
Lo stocastico orizzontale
L’indice aveva ancora uno Stocastico orizzontale sul minimo a 0 alla fine del mese di maggio 2019, ma ha iniziato una fase di rafforzamento relativo che ha favorito l’attuale raggiungimento di 100.
A dirla tutta, l’indice è sui massimi dalla metà dello scorso mese di agosto e ciò rappresenta un exploit per il settore auto; ma lo sarebbe per qualsiasi comparto.
Lo Stocastico orizzontale genera quindi un segnale di rafforzamento, dell’asset rispetto agli altri asset dello stesso paniere, al superamento al rialzo di 30 circa e di indebolimento in caso di cedimento al ribasso di 70 circa.
Nel nostro caso, mantengo l’eventuale posizione in essere con stop in caso di ritorno sotto 70; per poi switchare su un altro comparto.
Vediamo ora come si è comportato l’indice sui mercati.
I mercati
L’andamento dell’indice è molto interessante perché, già in tempi non sospetti, quindi nel mese di febbraio 2020, stava realizzando un nuovo massimo storico a 433 circa.
Successivamente, ha dovuto fare i conti con 4 settimane in rosso che lo hanno così riportato in corrispondenza dei valori di fine 2012.
Tuttavia, gli investitori si sono poi ricordati del potenziale già espresso dal comparto e si sono nuovamente posizionati su asset del comparto Auto Manufacturers.
Questa situazione, ossia la realizzazione di un massimo storico pre Covid-19 seguito da una correzione “forzata”, ha preceduto una fase decisamente rialzista durante la quale l’indice è salito del 578% fino 1.260,13.
Questa performance spiega perché lo Stocastico orizzontale abbia distanziato cosi tanto tale indice rispetto agli altri.
Lo scenario puramente tecnico è rialzista, ma potrebbe necessitare di una correzione tecnica puramente fisiologica o di una fase laterale, come quella avvenuta tra settembre e novembre, per poter proseguire.
Attenzione quindi alla tenuta di 1.050 per il breve periodo e di 900 circa per il breve/medio periodo che costituiscono rispettivamente la resistenza e il supporto della tendenza in essere dallo scorso mese di marzo. Ora ci troviamo in una fase di accelerazione rialzista.
Pertanto, il ritorno dello Stocastico orizzontale al di sotto di 80/70 in coincidenza con il passaggio al di sotto di 1.050 da parte dell’indice potrebbe favorire la realizzazione di una presa di beneficio parziale o totale, mentre il ritorno sotto 900 una chiusura totale.
A disposizione
Giovanni