Prese di beneficio sull’azionario e volatilità in rialzo


Debolezza sui mercati azionari, dove arrivano delle prese di beneficio. Non si tratta, finora, di storni significativi ma il forte rialzo della volatilità (Vix: 31,30; cfr. grafico orario allegato) segnala comunque un nervosismo crescente. La tenuta dei minimi del mese di dicembre (a ridosso di 3600 per l’S&P500; PC: 3730) conserva ovunque un’impostazione di moderata positività in ottica plurisettimanale: in termini di rischio/rendimento, tuttavia, sembra opportuno mantenere un’esposizione leggera sul mercato  (per i più aggressivi mantenere short tattici);

- Preziosi: da inizio dicembre si è sviluppato un movimento di ripresa, seguito da una fase di realizzo e consolidamento a partire da inizio 2021. Fa eccezione il Platino che rimane sui massimi di periodo (è ritornato sui picchi dell’agosto 2016), confermando la fase di forza relativa positiva rispetto all’Oro. In settimana si segnala anche lo strappo rialzista dell’Argento (+7% in settimana), in veloce risalita verso i massimi di inizio anno. Al di là dei movimenti erratici di breve, il quadro strategico rimane positivo per tutto il comparto;

- Obbligazionario: la “repressione finanziaria” attuata dalle Banche Centrali con i programmi di easing quantitativo mantiene i rendimenti schiacciati verso e sotto lo zero, sancendo la fine, di fatto, di una asset class tradizionalmente chiave in tutti i portafogli di investimento: uno scenario destinato a perdurare per anni;

- Valute: il dollaro USA registra un nuovo minimo contro euro a 1,2368 a inizio anno, per poi recuperare terreno e stabilizzarsi nelle ultime settimane, con una ridiscesa del cambio EurUsd (PC 1,2150) verso 1,2065. La pausa di consolidamento in atto dovrebbe proseguire, ma l’impostazione strategica del dollaro USA rimane debole. Il quadro tecnico cambierebbe solo su ridiscese al di sotto di 1,2000; un nuovo impulso rialzista per l’EurUsd si avrebbe solo al superamento di 1,2275, con conferma al superamento dei massimi in area 1,2370-1,2400, con obiettivo la forte resistenza a 1,2600 e quindi, in ottica plurimensile, la resistenza critica a quota 1,3000. Confermiamo quindi di evitare sovra-esposizioni sul biglietto verde.

Stante la stabilità del quadro di fondo, confermiamo “l’opportunità di mantenere una quota importante del portafoglio allocata sul comparto dei preziosi, in prospettiva strategica”. Come veicoli, manteniamo i seguenti Etc quotati su Borsa italiana:

Oro, ticker PHAU: PC 145,16; Argento, ticker PHAG: PC 20,870; Platino, ticker PHPT: PC 83,530. A parziale “copertura” della posizione lunga netta sul comparto manteniamo anche lo short sul Palladio, ticker 1PAS: PC 10,738.

Manteniamo anche le posizioni corte tattiche sull’S&P500, con l‘Etf short sull’S&P500 Xtrackers S&P500 Inv Day con ticker XSPS (PC: 7,980), valutando incrementi su sbuffi dell’indice S&P500 verso quota 4.000.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)