Gli specialisti del settore cripto pronosticano le migliori per l’anno in corso e consigliano di diversificare. Yield del decennale Usa sopra l’1%. Cinque titoli tecnologici che piacciono a molti analisti.
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Quali performance avete incassato con i Bitcoin (una volta di più ricordiamo che si dovrebbe scrivere con la b minuscola!)? Al minimo almeno un 100% del capitale investito! Al massimo un 500 o un 1.000%? Grazie agli strumenti a replica – ormai quotati su varie Borse – l’investimento su questo “oggetto” è in effetti diventato semplice e non giustifica quindi chi si lascia andare a giustificazioni sul perché e sul percome non ci si sia collocati sulla regina delle criptovalute. Ciò appartiene comunque al passato. Ora bisogna guardare al futuro. Con l’iniziale precisazione che chi scrive è solo un anziano cronista finanziario e non un analista dello specifico settore né un profeta. Nostro compito raccogliere allora le indicazioni e le indiscrezioni che giungono dal nuovo mondo - quasi selvatico - delle “cryptocurrencies”. Lo facciamo con un’intervista un po' chimerica, riassuntiva delle opinioni di tanti esperti (loro sì) della blockchain, interrogati nelle ultime settimane. In altre parole è una mediazione di numerosi convincimenti, quasi un gioco che vuole ricapitolare voci diverse.
► Oggi non è più solo la sfegatata umanità dei criptofanatici a investire su Bitcoin e compagni. Lo fa anche l’industria finanziaria. Corretto?
Risposta quasi unanime: “Sì e una buona parte dei profitti di alcune banche nel 2020 verrà dalla corsa della digitalizzazione del denaro. Non possono ammetterlo ma è così. Con santa pace dei burocrati delle vigilanze interne, legati a schemi del passato”.
► Passiamo al futuro. Bitcoin o altro?
Risposta condivisa al 59%: “Guardando il grafico del crypto market si assiste a un’evoluzione che favorisce l’intero settore. È l’effetto anche di un tumulto dettato dal Covid. Da PayPal arriva un’indicazione molto importante. La società ha annunciato che permette di acquistare, vendere e gestire varie criptovalute attraverso il classico conto online. Oltre a Bitcoin, sono state incluse Ethereum, Bitcoin Cash e Litecoin. Gli utenti possono così usarle come metodo di pagamento al posto, per esempio, di un conto corrente bancario o di una carta prepagata. Presto arriveranno pure Visa e Mastercard e si svilupperà una rivoluzione dagli effetti imprevedibili”.
► Vogliamo una risposta precisa: Bitcoin o altro?
Risposta condivisa al 78%: “I numeri dimostrano che i moltiplicatori di performance di altre criptovalute sono eccezionali e dicono che il Bitcoin è il padre – forse il nonno – di un movimento molto più ampio. Nelle ultime settimane, mentre il BTC correva, l’Ethereum volava in termini di rendimenti, superato a sua volta da altre monete digitali. È un segnale da cogliere per il 2021”.
► Un simile entusiasmo nasconde un fatto indiscutibile: le minori corrono perché le loro capitalizzazioni sono nettamente inferiori rispetto a quella del BTC. Questo fatto aiuta a capire?
Risposta condivisa al 92%: “Vero ma solo in parte. Scontando la volatilità, che talvolta è estrema, logicamente chi parte dopo trae vantaggio da una locomotiva lanciata a piena velocità. È come l’effetto scia per le auto da corsa”.
► Qualche esempio?
Risposte molto differenziate. Una che piace: “Aave - ex Lend - è salita del 780% in più rispetto al Bitcoin. Quindi per ogni 1.000 $ guadagnati con Bitcoin Aave ne avrebbe procurati 8.800, con un moltiplicatore di profitto x8! Inevitabilmente la sua volatilità è però maggiore. È come confrontare una tigre con un gatto. I numeri comunque sono impietosi”. Aggiungiamo che più volte c’è chi cita poi Litecoin e Ripple.
► Ragionare in termini di moltiplicatori è un modo di vedere le cose ma non rappresenta una valutazione di valore Nel 2020 è andata così ma nel 2021?
Risposte molto differenziate. Ecco la più articolata: “Dipende in effetti da come si vedono le cose. Se si è investitori prudenti tutto questo non deve interessare. Se si è investitori dinamici è inevitabile puntare sui potenziali moltiplicatori di asset nuovi, che hanno capacità di performance straordinarie utilizzando i vari canali disponibili, sia gli Exchange, ossia le piattaforme sulle quali avvengono le transazioni elettroniche di criptomonete per gli acquisti diretti, sia Etn/Etc, Cfd, certificati e altro ancora per gli acquisti indiretti. L’offerta è talmente ampia da non rappresentare più un ostacolo, come succedeva all’inizio. Prevedere come si muoveranno nel 2021 è ancora prematuro ma mentre noi parliamo c’è una rivoluzione in corso che coinvolge tutti i maggiori gruppi del mondo, pronti a passare ai pagamenti via blockchain. E alcuni si faranno il proprio circuito”.
► Tutto chiaro ma quale consiglio si può dare a chi non è ancora entrato o è entrato marginalmente nel settore?
Risposta unanime: “È un mercato giovane, in preda alla speculazione. Il consiglio da dare è di non concentrarsi sul Bitcoin ma di guardare oltre e in particolare alle valute meno costose rispetto al BTC. Così si possono fare piccole puntate, massimo qualche migliaio di $, su cui si sia disposti ad accettare il rischio di perdite anche importanti ma con potenziali leve esponenziali. Nel 2020 molte criptovalute hanno battuto il Bitcoin. Nel 2021 tante lo bastoneranno ancor più, perché sono entrati in scena modelli matematici molto efficienti che premiano le emergenti.”.
► La crisi del dollaro pesa sul tutto?
Risposta quasi unanime: “Negli Usa si sono stampati 2,7 trilioni di dollari dall’inizio della pandemia. Nessuno ha ancora valutato realmente gli effetti di questa valanga, Il più scontato? Inflazione. Vent’anni fa si mangiava uno steck di alta qualità pagandolo 10 $. Oggi ce ne vogliono tanti e tanti di più. Le criptovalute funzionano in maniera opposta. La produzione è fissa e pertanto se la domanda cresce le quotazioni salgono. Il vero motivo del successo del Bitcoin sta qui e quindi l’effetto trascinamento sarà inevitabile. Non dimentichiamo poi che la correlazione è proprio con il dollaro. Se questo si snobilita – e tutto fa pensare che ciò avverrà – è inevitabile cercare alternative. In passato si puntava sul franco svizzero, sul dollaro di Singapore o sullo yen. Oggi non è più così”.
► A cosa guardare allora?
Risposta condivisa all’86%: “Primo alla capitalizzazione delle singole cripto. Se salgono è inevitabile che anche le quotazioni vadano su. Secondo, ai mercati: oggi in testa alla classifica ci sono Asia e Usa. Con la differenza che le cripto asiatiche sono poche. Quindi!
► Verrebbe voglia di chiedere: se si fanno profitti così elevati dove si va poi a capitalizzarli? La risposta dei nostri interlocutori sarebbe scontata (ancor più criptovalute!) ma a noi non piace. Meglio accumularli su asset non monetari, cioè su “real asset” per evitare gli effetti che alla rivoluzione in atto ne segua un’altra, quella del “non denaro” in tutte le sue forme, che qualcuno comincia a ipotizzare per il prossimo decennio, data la velocità delle evoluzioni in corso.
Il sondaggio sulle preferite per il 2021
1° |
Litecoin |
2° |
Ethereum |
3° |
Basic Attention Token |
4° |
Cardano |
5° |
Bitcoin Cash |
6° |
Binance Coin |
Terremoto Treasuries: cosa succede
A fine settembre il decennale Usa rendeva lo 0,65%. Venerdì in chiusura l’1,12%. Fra tanti sconvolgimenti della politica, della società e dell’economia questa novità è passata un po' in secondo piano. Il grafico del relativo Future è più che esplicativo del movimento registrato.
Rotta ormai da tempo al ribasso la media mobile a 200 periodi, nelle ultime sedute il Future ha messo a segno tre nette candele rosse. Cosa sta succedendo?
Le opinioni in merito di Wall Street.
1°) L’ingloriosa uscita di scena di Trump – fautore di tassi molto bassi e addirittura (sebbene mai adottati!) negativi – sta spingendo i mercati a ritrovare un nuovo equilibrio, meno esasperato rispetto a quanto avvenuto fino all’estate del 2020.
2°) La Fed starebbe incoraggiando i ribassi (e quindi i rialzi dei rendimenti) con prime ammissioni che gli acquisti di Treasuries - attualmente di 80 miliardi al mese – non aumenteranno. È un segnale che ridà fiato all’obbligazionario.
3°) I timori che l’inflazione salga si accentuano negli Usa, con alcuni indicatori che la portano a livelli superiori al 2% già nel corso dell’estate.
4°) Si pensa che l’amministrazione Biden aumenterà il debito pubblico e la cosa non piace ai rigoristi della finanza, che consigliano così di vendere Treasuries.
5°) Sono circolate insistenti le voci di interventi da parte della Fed sulla curva dei rendimenti. Ciò provoca incertezze. Negli ultimi giorni tuttavia queste indiscrezioni sono state smentite e gli stessi verbali della riunione di dicembre del Federal Open Market Committee confermano l’ipotesi di uno “statu quo”, dimostrando la volontà della Banca centrale di non essere eccessivamente interventista.
6°) Non pochi leader dell’industria finanziaria avrebbero auspicato una politica meno espansiva per ridare fiato ai rendimenti obbligazionari. Anche perché – si stima – fino all’1,2% o forse anche all’1,5% gli impatti sull’azionario dovrebbero essere modesti.
Tanti motivi quindi alla base di un movimento che attende ora conferme. La prossima settimana sarà in merito molto interessante.
Cinque azioni tecnologiche per il 2021
Report a raffica sul tema delle azioni Usa da privilegiare. Inutile riportare decine e decine di indicazioni, suggerimenti e previsioni. Andiamo allora al sodo, indicando cinque titoli tecnologici che potrebbero essere protagonisti dell’anno appena iniziato.
Adobe Systems |
ADBE (Nasdaq) |
Il mercato non lo ha recepito ma nel 2020 solo due gruppi hanno guadagnato posizioni nell’ambito del cloud: appunto Adobe e poi Salesforce (si legga sotto). Adobe opera soprattutto nel guidare i clienti con operazioni di marketing sui social media |
Lumentum |
LITE (Nasdaq) |
È uno dei principali produttori di componenti ottiche da applicare alle reti. Nuovi business in forte crescita riguardano il rilevamento 3D e il Lidar (acronimo dall'inglese Laser Imaging Detection and Ranging), tecnica di telerilevamento che permette di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un impulso laser, soluzione utilizzata nella guida autonoma delle auto |
Maxar Technologies |
MAXR (Nyse) |
Produce sensori ottici e software in grado di scattare immagini 3D in tempo reale dallo spazio. Le potenziali applicazioni per questo tipo di dati sono illimitate. Assieme a SpaceX di Elon Musk la società lavora per lanciare World View Legion, un insieme di sei satelliti ad alta risoluzione |
Salesforce |
CRM (Nyse) |
Il cloud resterà protagonista ancora per anni e in questo contesto il peso della società aumenterà ancor più. La debolezza degli ultimi mesi rappresenta un’interessante occasione di “buy”, specialmente dopo l’acquisizione del gruppo Slack per 27,5 miliardi di $ |
Veeva Systems |
VEEV (Nyse) |
La società propone una piattaforma software cloud per i settori farmaceutico, biotecnologico e di altri comparti scientifici, mondi in piena evoluzione digitale |