Piazza Affari termina la seduta di venerdì 4 settembre 2020 in territorio negativo, con il FTSEMib in flessione dell’-0,82% a 19.391 punti. Scivolano anche i restanti principali indici del Vecchio Continente, con ribassi in linea al nostro listino di riferimento; Francoforte (DAX: -1,65%) come peggiore.
Quella di oggi è l’ennesima seduta di questa settimana che ha visto muovere i listini europei come pedine dall’andamento del mercato americano. Il rialzo della nostra piazza ha perso notevolmente slancio nel pomeriggio di oggi, nonostante il dato positivo sulla disoccupazione negli Usa, sceso sotto il 10%, e l’avvio incoraggiante di Wall Street smentito poco dopo. Agli investitori, infatti, è servito poco tempo per far riprendere le vendite sugli alfieri high tech a stelle e strisce, facendo precipitare in Nasdaq, reduce da un -5% di ieri, ad un -3% alla chiusura degli scambi in Europa. Un aggiustamento a questa corsa folle è ritenuto da molti salutare, dato che dai minimi di marzo l’S&P500 e il Dow hanno comunque guadagnato oltre il 50%; il Nasdaq più del 60%. La ripresa deve essere lenta per poter essere ritenuta duratura, anche al netto del fatto che la pandemia permane ancora nel mondo e la soluzione data da un vaccino sembra sì vicina ma anche complessa. L’Europa guarda con ottimismo i dati della Germania sugli ordini all'industria manifatturiera e quelli provenienti dall'estero, che hanno registrato rispettivamente un aumento del 2,8% e del 14,4%, segno di un graduale ritorno alla normalità.
Nello specifico, la seduta di Piazza Affari ha visto i titoli del settore bancario particolarmente resilienti al ribasso, con scintille su Mediaset seguita da Mondadori. Denaro ancora su Tiscali, mentre tra le materie prime il petrolio è in leggero calo.
Fra le big dei bancari tiene molto bene UNICREDIT (+1,27%) a 8,12; INTESA SANPAOLO (-0,01%) a 1, 78 si porta invece sulla parità. Fa bene anche MPS (+1,06%) a 1,43, in scia ad indiscrezioni che vedrebbero pronto il decreto del Ministero del Tesoro per il via libera alla vendita delle quote detenute dallo Stato nel capitale dell’istituto. Corre anche BANCO BPM (+3,80%) a 1,42.
Acquisti su MEDIASET (+5,75%) a 1,67, dopo la sentenza della Corte Ue che ha dato ragione a Vivendi sulla possibilità di detenere il 28% del Biscione. In scia sale anche MONDADORI (+11,11%), a 1,22, controllata sempre da Fininvest.
Dopo il scivolone di ieri, oggi prevalgono gli acquisti su TISCALI (+4%), a 0,026. La società di tlc sarda ha reso noto che l’accordo con TELECOM ITALIA TIM (-1,03%), a 0,3936, sarà firmato entro il 31 ottobre, con miglioramenti sull’Ebitda a partire dal quarto trimestre.
PORTAFOGLIO LOMBARD REPORT
Il portafoglio Lombard riguardante le “AZIONI ITALIANE BREAKOUT” vede oggi un solo titolo soffrire con un ribasso all’ordine del -5%, in scia al crollo dei tecnologici del Nasdaq. I restanti tre titoli oscillano tra parità e ribassi sul mezzo punto percetuale.