Preferibili in termini di liquidità. Se tali non sono “out”! Inutile illudere i lettori con dati poco credibili in un mercato italiano che talvolta sembra un deserto.
Cedole & dividendi
Battaglia all’ultimo sangue per il rendimento. Dopo un precedente articolo sui bond a taglio 100.000 euro quotati a Borsa Italiana, oggi ci allineiamo alla categoria più richiesta, quella dei tagli 1.000 euro. In effetti di vera e propria guerra si tratta, perché le distanze fra loro sono talvolta minime. Escludiamo naturalmente titoli a bassa liquidità, purtroppo ultra presenti in un Mot (lasciatecelo dire!) da poveretti. Operare difatti su questo mercato risulta assolutamente frustrante per volumi delle contrattazioni e di conseguenza per spread denaro-lettera talvolta assurdi, nella più totale assenza di interventi da parte del regolatore. La graduatoria si basa sui fattori di prezzi e non fornisce indicazioni di presunta valutazione di credito. Ciò non esclude che su taluni torneremo singolarmente in futuro con verifiche più approfondite.
La classifica, riferita ai titoli più liquidi (dati relativi alla seduta mattutina del 25/9 e soggetti logicamente a variazioni)
Titolo |
Isin |
Yield lordo |
Note |
Thyssenkrupp 2,5% Fb25 |
DE000A14J587 |
4,27% |
Il settore metallurgico è uno dei più penalizzati nella fase attuale. Inoltre la società vive una fase di ristrutturazione. Il titolo quota sui 93 euro, con un book però ben impostato |
Intek 4,5% Fb25 |
IT0005394884 |
4,09% |
Una situazione grafica piuttosto comune a molti titoli italiani: crollo a marzo, poi risalita e infine un “trading range” che dura da giugno. Prezzo in corso sui 101,6. Spread corretto |
Carraro 3,75% St26 |
XS2215041513 |
3,65% |
Fresco di giornata sul secondario è partito a 100,56, per scendere a 100,3 e poi risalire sui 100,5. Qualche ora di contrattazioni non è sufficiente per fornire indicazioni. Probabile però che si tratterà di un titolo ad alta volatilità |
Romania 4,625% Ap49 |
XS1968706876 |
3,58% |
Scadenza lunga e una quotazione piuttosto alta (118,5), che tuttavia consente un rendimento ancora significativo. Spread sui 100-130 pb ma sull’Otc è nettamente inferiore |
Romania 3,375% Ge50 |
XS2109813142 |
3,34% |
Se dovessimo inserire in classifica tutti i Romania in euro potremmo limitarla a tale emittente. Dopo questi primi due gli altri li evitiamo. Bene lo spread sui 40 pb |
Telecom Italia 7,75% Ge33 |
XS0161100515 |
3,33% |
Un cavallo di battaglia per ogni tempo. Basta osservare il suo grafico, uno dei più altalenanti di Borsa Italiana. Spread sui 20/30 pb. Attenzione alla debolezza delle ultime sedute |
Ivs 3% Ot26 |
XS2049317808 |
3,18% |
Dopo il crollo di marzo è risalito ma non riesce a ricuperare quota 100. Eppure il book sul Mot resta uno dei migliori |
Mittel 3,75% |
IT0005257784 |
3,00% |
Toccati i 103 ad agosto e settembre, ecco un po' di debolezza. Il titolo quota sui 102 con spread molto contenuti |
Alerion Green 3,125% Dc25 |
XS2083187059 |
2,78% |
Ha ritrovato un certo equilibrio dopo il crollo di marzo sotto 90. Quota sui 101,6 con spread sui 40 pb |
Psa (Peugeot/Citroen) 6% St33 |
FR0010014845 |
2,22% |
Un altro titolo molto conosciuto e che quindi va inserito d’obbligo, sebbene qualche bond meno liquido lo potrebbe precedere in classifica. A 141,8 di quotazione corrisponde uno spread sui 100 pb |