Borse e Oro


Il quadro tecnico è immutato: i mercati finanziari sono in stallo sui massimi, sostenuti dai fiumi di liquidità netta immessi nei circuiti dalla metà di marzo (circa 10.000 miliardi di dollari, che portano a 90 trilioni di dollari Usa la liquidità M2 globale). Le economie, invece, stentano a ripartire. La discrasia tra dinamiche finanziarie e dinamiche reali, già presente pre-Covid, raggiunge ora record mai toccati. Record preoccupanti, per essere chiari.

Come evidenziato la scorsa settimana <<Il rischio sui mercati è quindi la formazione di nuove bolle, a partire dal mercato azionario ma anche sul mercato obbligazionario vista la prosecuzione ad oltranza della “repressione finanziaria” attuata dalle Banche Centrali, con la manipolazione verso e sotto lo zero dei rendimenti governativi>>.

Con l’approssimarsi delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, è probabile che vada progressivamente ad esaurirsi quella forte spinta rialzista iniziata a metà marzo, strettamente dipendente dalla “droga monetaria” iniettata dalle Banche Centrali. Anche se ovviamente è impossibile prevedere le dinamiche con cui le bolle vanno a scoppiare - perché altrimenti non sarebbero neppure bolle - nell’ottica di gestione del rischio appagare ragionevole abbassare l’esposizione azionaria e anche, per i più ardimentosi, valutare l’apertura di posizioni corte, in specie sull’azionario Usa. Come dicevamo la scorsa settimana <<La tentazione di shortare l’azionario, in specie negli Usa, sui livelli correnti è davvero molto forte: l’adagio “don’t fight the Fed” è sempre valido però su questi livelli spazi di una correzione di una decina di punti percentuali sembrano esserci: vorrebbe dire un S&P500 (PC 3347, cfr. grafico) che potrebbe ripiegare verso la soglia chiave di supporto a ridosso di quota 3.000. Al di sotto di tale livello, prematuro, sarebbe probabile un significativo sgonfiamento della bolla post-Covid (conferma col Vix, PC 27,10, sopra quota 40, prematuro). L’ipotesi di uno storno verso quota 3.000 verrebbe negata da una risalita dell’SP500 al di sopra di 3500/30, al momento poco probabile. Come veicolo è possibile utilizzare l’ XTrackers S&P500 Inv Day Swap Ucits Etf, con ticker XSPS (PC 9,276).>>. La strategia consigliata rimane valida, aggiorniamo solo i prezzi: S&P500: 3332; Vix: 29,50; XSPS: 9,295.

Così pure confermiamo la posizione lunga sul comparto dei preziosi, Oro in primis, che consideriamo strategica, come una protezione dal probabile debasement delle divise fiat - a partire dal dollaro Usa - a seguito delle politiche inflazionistiche delle Banche Centrali.

Come veicoli si confermano gli Etc Wisdomtree quotati su Borsa italiana, che risultano garantiti da depositi fisici dei metalli preziosi sottostanti, senza comportare quindi rischi di credito, con i seguenti ticker: PHAU (oro): PC 156,23; PHAG (argento): PC 21,290; PHPT (platino): PC 73,880.. Opportuno mantenere anche lo short consigliato sul Palladio, a parziale copertura della posizione lunga netta sul comparto dei preziosi. Short Palladio (ticker 1PAS): PC 10,698.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)