Proseguo la panoramica dei settori dell’indice STOXX Europe 600 e, dopo essermi soffermato, anche se sommariamente, nei comparti tecnologico, healthcare e industrial, oggi sarà la volta di quello Oil&Gas.
Ci sono sinteticamente due andamenti tipici in questo settore:
- - quello rialzista che appartiene a titoli come Neste Oyj e Vestas Wind Systems che troviamo a realizzare nuovi massimi storici,
- - quello ribassista che appartiene alla maggioranza dei titoli come B.P. e Eni che troviamo sui minimi relativi, quando va bene, ma anche nei pressi dei minimi storici di febbraio/marzo scorso come nel caso di Tecnip Fmc e Royal Dutch.
Quale sottogruppo avrò scelto?
Ovviamente il secondo in quanto più stimolante per scovare qualche opportunità di investimento.
Il settore Oil&Gas.
Il composite tra il settore e l’indice generale STOXX Europe 600 evidenzia una tendenza quasi imbarazzante e negativa dall’inizio del 2009 che ha riportato, inoltre, il rapporto in corrispondenza dei recenti minimi storici di inizio anno.
In effetti, l’andamento del composite rispecchia perfettamente quello del secondo sottogruppo come sopra.
C’è un lato positivo in tutto ciò, anche se non sembra…
Una ripresa avviene dopo una correzione e noi ci troviamo in piena correzione…
Il “solo” indice STOXX Europe 600 Oil&Gas si è mantenuto dalla metà del 2008 all’inizio di quest’anno all’interno di un ampio range laterale, ben definito tra 220 e 370, per poi accusare un’accelerazione ribassista durante il lockdown.
Dopo un limitato recupero e il pullback down a metà giugno, il comparto appare ancora molto debole e non riesce a riportarsi al di sopra delle resistenze di 222, 230 e 240/5; rispettivamente minimi di inizio 2016, minimi di marzo 2008 e resistenza dinamica.
Abbiamo quindi una zona calda di resistenza a 220/245 circa.
Il caso.
Il titolo francese Total è correlato oltre l’83% con l’indice di riferimento e ha, ovviamente, un andamento molto simile.
Pertanto, anche in questo caso, si limita a vivacchiare da qualche settimana in una situazione di attesa.
Praticamente sta perdendo tempo in questo momento e i volumi weekly, discendenti, dimostrano che gli investitori hanno ben altro da fare in questo momento.
Occorre tuttavia dire che i livelli attuali sono storicamente molto importanti in quanto interessati in varie occasioni, come negli anni 1999, 2001, 2002/2004, 2008 e 2011.
Pertanto, l’attuale fase di incertezza ha un “perché”.
Come sempre in questi casi, individuo un’area di relativa neutralità all’interno della quale mi limito a guardare in quanto il medico non mi obbliga a operare costantemente… per lo meno il mio.
Pertanto, lo scenario rimane negativo nel medio periodo, mente la situazione di breve è neutrale.
Non voglio acquistare su tenuta di un qualche supporto e imposto la seguente strategia operativa.
Long sopra 34.50 e incremento sopra 36.50 con obiettivi rispettivi 36.50 e 38.60, poi 44 e 44/47.
Negativo, invece, in caso di ritorno al di sotto di 31.50/00.
Ps: il superamento dei 45 dollari da parte del crude oil Wti potrebbe aiutare il titolo al oltrepassare gli ostacoli sopra evidenziati. Attenzione alla tenuta dell’area 0.75/0.70 intesa come composite tra Total e il Crude Oil Wti.
A disposizione
Giovanni Maiani