Fed, Borse e preziosi


La novità principale delle ultime settimane riguarda il nuovo obiettivo della Fed sul tema inflazione. Al tradizionale Convegno di Jackson Hall di fine agosto, la Banca Centrale statunitense ha infatti abbandonato il vecchio obiettivo di un tasso di inflazione annua “inferiore ma prossimo al 2%”, condiviso con le altre principali banche centrali mondiali, per il nuovo obiettivo dell’average inflation targeting del 2%. Che cosa cambia? Nell’immediato nulla ma in questo modo la Fed si lascia le mani libere per proseguire ad oltranza con le proprie politiche monetarie ultra-espansive, in primis col quantitative easing anche qualora l’inflazione dovesse superare la soglia fatidica del 2%. In tale eventualità la Fed resterebbe ultra-espansiva visto che negli anni passati l’inflazione sui beni di consumo è sempre stata al di sotto di tale soglia. Non è comunque chiaro che cosa si intende per “media” visto che non è stato definito il dominio temporale sul quale la Fed verificherà il rispetto della “media del 2%” dichiarata. È chiaro che la Fed gioca tutte le sue carte per la stabilizzazione del sistema finanziario. L’obiettivo è continuare a sostenere il mercato azionario e obbligazionario, a tutti i costi, a maggior ragione con un’economia gravemente colpita dal lockdown. Ed è anche probabile che le altre banche centrali si allineeranno prima o poi al nuovo corso della Fed, se non altro per evitare un indesiderato apprezzamento delle rispettive divise nazionali nei confronti del $Usa. 

L’enorme flusso di nuova liquidità immesso nei circuiti finanziari post-Covid dalla Fed e dalle altre banche centrali è pari a circa 8 trilioni di dollari, che si aggiune alla già amplissima liquidità globale pari a circa 80 trilioni di $Usa pre-Covid. E infatti, mentre le economie affondano con risultati “reali” che segnalano nuovi record negativi dalla seconda guerra mondiale, le Borse in molti casi hanno registrato nuovi massimi storici, andando così ad aumentare ancora la discrasia tra mercati finanziari ed economie reali. Un’ulteriore accentuazione di quella “finanziarizzazione dell’economia” già evidente pre-Covid e conseguente ad anni di politiche monetarie ultra-espansive, in particolare dalla Grandi Crisi Finanziaria del 2007-2009.

Il rischio sui mercati è quindi la formazione di nuove bolle, a partire dal mercato azionario ma anche sul mercato obbligazionario vista la prosecuzione ad oltranza della “repressione finanziaria” attuata dalle Banche Centrali, con la manipolazione verso e sotto lo zero dei rendimenti governativi.

La tentazione di shortare l’azionario, in specie quelli Usa, sui livelli correnti è davvero molto forte: l’adagio “don’t fight the Fed” è sempre valido però su questi livelli spazi di una correzione di una decina di punti percentuali sembrano esserci: vorrebbe dire un S&P500 (PC 3347, cfr. grafico) che potrebbe ripiegare verso la soglia chiave di supporto a ridosso di quota 3.000. Al di sotto di tale livello, prematuro, sarebbe probabile un significativo sgonfiamento della bolla post-Covid (conferma col Vix, PC 27,10, sopra quota 40, prematuro). L’ipotesi di uno storno verso quota 3.000 verrebbe negata da una risalita dell’SP500 al di sopra di 3500/30, al momento poco probabile. Come veicolo è possibile utilizzare l’ XTrackers S&P500 Inv Day Swap Ucits Etf, con ticker XSPS (PC 9,276).

Oltre all’ipotesi di uno short sull’azionario americano, confermiamo la nostra scelta strategica di un forte posizionamento sul comparto dei preziosi, Oro in primis, che dovrebbero continuare a beneficiare dello scenario sopra descritto.

Come veicoli si confermano gli Etc Wisdomtree quotati su Borsa italiana, che risultano garantiti da depositi fisici dei metalli preziosi sottostanti, senza comportare quindi rischi di credito, con i seguenti ticker: PHAU (oro): PC 156,28; PHAG (argento): PC 21,310; PHPT (platino): PC 74,290. Opportuno mantenere anche lo short consigliato sul Palladio, a parziale copertura della posizione lunga netta sul comparto dei preziosi. Short Palladio (ticker 1PAS): PC 10,820.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)