Riprendiamo e aggiorniamo l’analisi dello scorso venerdì.
Le prese di beneficio, assolutamente fisiologiche, della settimana non incrinano il quadro fondamentale e tecnico che rimane assolutamente favorevole all’investimento strategico sui preziosi.
Come scrivevamo, <<I motivi che supportano il rialzo dei preziosi sono tanti, più volte ricordati, che confermiamo:
- politiche monetarie ultra-espansive, che comprimono verso e sotto lo zero i rendimenti obbligazionari: ciò annulla il costo-opportunità legato al detenere Oro (o altri metalli preziosi);
- il “denaro facile” iniettato nei circuiti finanziari dalle Banche Centrali, per mantenere sotto controllo il sistema finanziario, crea vere e proprie “bolle” sul mercato azionario (tornato sui massimi nonostante un quadro economico tutt’altro che rassicurante) ed obbligazionario: per proteggersi in parte da possibili nuovi crash i preziosi sono ovviamente visti come una “copertura”;
- la debolezza del dollaro Usa contribuisce tradizionalmente a riposizionamenti a favore dell’Oro;
- il tentativo delle Banche Centrali di far salire l’inflazione, portando in negativo i rendimenti reali (una sorta di “uscita inflazionistica” dalla trappola del debito accumulato in particolare post-Grande Crisi Finanziaria del 2007-2009, pensiamo agli oltre 250 trilioni di dollari Usa di debito, pubblico e privato, in circolazione nel mondo) rende l’Oro un ottima copertura dal rischio di subire perdite di potere d’acquisto.
Non ci sono dunque dubbi sull’importanza di rimanere strategicamente investiti sul comparto, destinando il grosso dell’investimento all’Oro e, in subordine, ad Argento e Platino. Tatticamente, dopo i rialzi impressionanti delle ultime settimane, occorre però focalizzarsi sulla gestione del rischio>>.
La riduzione dell’esposizione lunga sull’Argento con contestuale incremento della posizione corta sul Palladio, consigliata la scorsa settimana, ha consentito di portare a casa una parte dei forti guadagni messi a segno dall’argento nei mesi passati, contribuendo nel contempo a diminuire la volatilità del portafoglio. Vista l’erraticità delle quotazioni diventa importante non correre dietro a tutti i segnali, perché si correrebbe il rischio di rigirare troppo le posizioni. Per chi ha un orizzonte strategico si consiglia quindi di mantenere l’esposizione netta lunga sul comparto (in specie sull’Oro e, in subordine, su Platino e Argento), mitigata dallo short sul Palladio. Stare fermi, quindi, ovviamente “subendo” oscillazioni di portafoglio molto più elevate di quelle a cui eravamo abituati fino alla prima settimana di agosto. Al momento non si intravvede l’opportunità né di alleggerire ulteriormente né di incrementare l’esposizione su orizzonti pluri-mensili.
Per chi avesse un orizzonte più tattico, di alcune settimane, i minimi toccati in settimana rappresentano ovviamente un punto di controllo importante: discese al di sotto di tali supporti per Oro, Platino e Argento potrebbero provocare una seconda gamba correttiva, di ampiezza anche analoga a quella vista in settimana. Alleggerimenti veloci alla rottura seguiti da riacquisti sulla debolezza potrebbero quindi essere interessanti.
Come veicoli si confermano gli Etc Wisdomtree quotati su Borsa italiana, che risultano garantiti da depositi fisici dei metalli preziosi sottostanti, senza comportare quindi rischi di credito, con i seguenti ticker:
PHAU (oro): PC 157,01 (cfr. grafico); PHAG (argento): PC 21,250; PHPT (platino): PC 75,60
Short Palladio (ticker 1PAS): PC 11,640
NB: la rubrìca è sospesa a causa ferie estive e riprenderà regolarmente a partire dal mese di settembre. Buone vacanze a tutti!
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)