Azioni, bond, Etf e certificati in evidenza (scelti naturalmente in base a valutazioni soggettive!). Quelli che si sono comportati meglio, che hanno fatto più discutere o che rappresentano novità di rilievo.
Hot markets
Proviamo a proporre qualcosa di diverso nella stereotipata comunicazione finanziaria. Ogni tanto produrremo una selezione di strumenti che in qualche modo si sono messi in luce, talvolta in termini di performance e talaltra come rilevanza della novità. E’ una scelta inevitabilmente soggettiva, basata sulla continua ricerca di movers e di inediti strumenti finanziari. Quattro le categorie prese in considerazione: azioni, bond, Etf e certificati. Scontata la precisazione che i nostri Oscar non vogliono essere esaustivi. Ciascuno ha diritto a creare una propria lista, probabilmente diversa. Noi vi proponiamo questa.
► Azioni
Motivazione |
Titolo |
La performance |
Tesla (TSLA Nasdaq) |
Si può forse pensare che sia una pazzia ma venerdì ha messo a segno un altro +10,8%. Con ratio da paranoia e consensus prevalenti collocati al 50% rispetto all’ultima quotazione di 1.544 $ Tesla è un caso a parte. Si merita quindi il primo Oscar, sebbene più per un dato di fatto che per una scelta razionale. Consiglio operativo: astenersi.
Motivazione |
Titolo |
La storia |
Diasorin (DIA Ftse Mib) |
L’annuncio di un nuovo test con marcatura CE, in grado di identificare i ceppi influenzali di tipo A e B e virus respiratori in modo diretto, il che rende più facile le diagnosi, è solo l’ultima di tante novità comunicate negli ultimi tempi dalla società. E il titolo piace. Consiglio operativo: importante la tenuta dei 170 euro da cui potrebbe ripartire una fase accumulativa.
Motivazione |
Titolo |
La volatilità |
Birks (BGI Nyse) |
Con un relativo dato del 253,8% nelle ultime 180 sedute è tra le prime nella specifica classifica: questa società canadese, molto attiva anche negli Usa, è una leader nel settore della gioielleria. Perché una volatilità così elevata? Sta attuando un piano per migliorare la redditività. Acquisizione in vista? Consiglio operativo: un titolo altamente speculativo, difficile da gestire.
► Bond
Motivazione |
Emissioni |
La performance |
Us T-Bond |
Tornano a salire le quotazioni, che si riavvicinano ai massimi della primavera. E sono soprattutto le scadenze lunghe a correre. Consiglio operativo: solo un ritorno del rendimento del decennale sotto lo 0,58% sarebbe un forte segnale di acquisto. In questa fase c’è poi da tenere presente l’intervento della Fed, che con il suo Qe sta agendo anche sulla curva.
Motivazione |
Emissioni |
Il debutto |
Fca |
Torna in scena il gruppo automobilistico italo-statunitense con tre emissioni in euro a taglio 100.000. Per ora sono trattate solo sull’“Otc”. ● Fca 3,375% scadenza 2023 (Isin XS2178832379 – taglio 100.000 euro): già quotata su varie Borse europee si tratta sui 101,3 con spread mediamente di oltre 100 pb. Rendimento ipotizzabile sul 2,8-3%. ● Fca 3,875% scadenza 2026 (Isin XS2178833773 – taglio 100.000 euro): quota su varie Borse tedesche ed è prezzata da non pochi brokers sui 101,8-102 con spread sui 50-60 pb. Si può indicare uno yield nella forchetta fra 3,4 e 3,6%. ● Fca 4,5% scadenza 2028 (Isin XS2199351375 – taglio 100.000 euro): presente sulle Borse tedesche ma poco attiva da parte di intermediari specializzati si compra fra i 103 e i 103,6 con yield dal 4 al 4,2%. Nel contesto dei bond Fca quest’ultimo è quello in assoluto più redditizio.
Motivazione |
Emissioni |
Il caso |
Hertz |
La società di fatto è in default ma i bond dai livelli bassissimi di maggio sono tornati a quotare sui 40 $. Si meritano quindi un Oscar ma anche un avviso di estrema cautela, anzi di diffidenza. E’ in corso infatti una mega speculazione che potrebbe finire male. Hertz sta elaborando un piano di ristrutturazione dagli esiti imprevedibili. E a Wall Street c’è chi dice che l’azione sarebbe delistata. L’Oscar potrebbe quindi trasformarsi a breve in un “Razzie Awards”, premio dello spernacchiamento! Consiglio operativo: starne più lontani possibile. Sono giochi da hedge funds.
► Etf
Motivazione |
Strumento |
La performance |
In realtà sono vari strumenti, quelli relativi alla Cina |
Pur con qualche frenata gli indici cinesi hanno chiuso un’ottima settimana. Dal 1° luglio per esempio il Lyxor China Enterprise Hscei (Isin LU1900068914) è salito da 134 a 149 euro per poi rallentare un po’. L’Ishares China Large Cap (Isin IE00B02KXK85) in un mese ha messo a segno quasi il 10%. Consiglio operativo: si dice che dietro al forcing ci siano le mani dei poteri governativi. Se il trend proseguisse si determinerebbe una situazione molto interessante.
Motivazione |
Strumento |
La performance |
L&G Cyber Security |
L’Etf (Isin IE00BYPLS672) non smette di accelerare e dopo la debolezza di marzo ha messo a segno una V stretta con il lato destro che ormai ha rotto il massimo di quello di sinistra. La domanda di servizi di cyber security è in continua crescita e le azioni del settore ne traggono beneficio. Consiglio operativo: un classico Etf da Pac!
Motivazione |
Strumento |
Il debutto |
Lyxor Core Us Tips Euro Hedged |
Mancava un Etf con sottostanti gli “inflation linked” Usa (fondamentali in qualunque portafoglio obbligazionario) ma con copertura del cambio. Fra l’altro utilizzare un replicante è meglio che puntare sui singoli titoli, a causa – in Italia – di loro spread di mercato molto ampi. Consiglio operativo: l’inflazione Usa resta alta (1,6% circa) e il dollaro si indebolisce sull’euro. Quindi l’Etf giusto al momento giusto.
► Certificati
Motivazione |
Strumenti |
Il debutto |
Goldman Sachs Esg |
La banca statunitense ha iniziato a quotare sul Sedex di Borsa Italiana 11 Fixed Cash Collect basati su una selezione dei sottostanti con criteri Esg. In particolare vengono utilizzati tre filtri. Il primo è un “filtro finanziario”, utilizzato per escludere dall’indice Eurostoxx Europe 600 tutte le azioni con bassa liquidità, intesa come volume medio giornaliero di scambio inferiore a 20 milioni di euro nei rispettivi mercati di quotazione. Il secondo è il “filtro Esg” e ha la funzione di effettuare uno screening dei titoli, escludendo le aziende con comportamenti controversi (ad esempio legati a danni ambientali, corruzione, violazione dei diritti umani) o che producono beni come alcool, tabacco, armi e gioco d’azzardo. A valle di questa prima selezione, a ogni azienda viene assegnato un punteggio Esg compreso tra un minimo di zero e un massimo di cinque, con esclusione delle società dal punteggio inferiore a quattro. Il terzo è un “filtro Energy Transition” elaborato per identificare le aziende che abbiano intrapreso un preciso percorso di transizione verso la produzione, l’utilizzo o il finanziamento di energie rinnovabili attraverso due approcci: il contenimento del surriscaldamento climatico e la sostituzione delle fonti di energia in un’ottica di efficientamento energetico. Infine, rispetto al sottoinsieme di società ottenute utilizzando questi tre filtri, sono stati selezionati gli 11 sottostanti che alla data di applicazione della metodologia offrivano il premio annuale più alto, sulla base delle caratteristiche dei certificati Fixed Cash Collect. I singoli sottostanti (uno per ogni certificato) sono: Ing Groep, Telefonica, Banco Santander, Credit Agricole, Nokia Oyj, Bnp Paribas, Kering, Electrolux, Enel, Iberdrola e Koninklijke Kpn. Tutti con scadenza a due anni (29 giugno 2022) non prevedono opzioni di esercizio anticipato e pagano 24 premi mensili incondizionati corrisposti in qualunque condizione di mercato e quindi anche in presenza di consistenti cali. I redimenti annui variano dall’8,4% del certificate su Ing al 4,2% di quello su Iberdrola. A scadenza varrà un livello barriera per tutti al 75%. Consiglio operativo: è un’alternativa al puro collocamento azionario: in questo caso non si punta al rialzo dei titoli ma a un incasso mensile di cash in presenza di una discreta protezione da ribassi a scadenza.