Rispondiamo ai numerosi amici che ci hanno contattato per sapere se dovevano acquistare le azioni Molmed per effettuare il solito lucroso p/t. Una operazione che abbiamo eseguito sistematicamente dal 1996 e che ha reso moltissimo nel corso di questi due decenni come impiego di capitale a scarsissimo rischio ed elevatissimo ritorno.
Eppure questa volta non partecipiamo. Riassumiamo la situazione. I giapponesi di AGC hanno lanciato l'opa su Molmed, compagnia biotecnologica italiana partecipata con il 23,125% da Fininvest. Prezzo euro 0,518. Il doppio di quanto quotava il 16 marzo poco prima dell'annuncio dell'operazione. Le quotazioni sono poi scattate per l'avvicinarsi dell'OPA e venerdì erano attorno a 0,499.
Nel frattempo l'OPA è stata autorizzata dalla Consob ed e' partita. Terminera'.come adesione,il 24/7.
Perche' percio' rifiutare di acquistare ora le azioni Molmed a euro 0,499 per consegnarle all'opa ed incassare tra poco piu' di un mese con un profitto del 4% sull'investimento dato che il pagamento avverra' a 0,5180?
Il problema è che:nel frattempo è stato approvato un dispositivo che autorizza il Governo ad esercitare la golden power su tutte le compravendite che interessano societa' italiane importanti. Molmed non è un colosso, capitalizza 230 milioni, ma potrebbe essere interessata in quanto è un gioiellino della terapia innovativa biotecnologica.. La decisione del Governo puo' essere presa fino al 22(prima avevamo letto 30 luglio, ma dovrebbe essere 22 luglio),Poco prima della scadenza dell'opa.
Noi consideriamo molto difficile che il Governo stoppi l'operazione. Ma dobbiamo vedere cosa potrebbe succedere alle azioni che quotano 0,50 se tale decisione fosse presa. E il crollo sarebbe inevitabile. Potremmo rivederla a 0,35 ,senza dover pensare al minimo di 0,25. Ripetiamo che consideriamo molto probabile che il Governo autorizzi l'operazione. Ma tra i nostri governanti molti avevano alzato la voce per evitare la svendita delle migliori e futuribili compagnie italiane all'estero. Se volessero fare i primi della classe e mostrare al pubblico la loro dura posizione potrebbero farlo entro fine giugno vietando la vendita di Molmed ai giapponesi..
Quindi ecco la situazione: guadagnare probabilmente il 4% in un solo mese con la piccola ma pesantissima possibilita' di perdere un 30% in caso di decisione avversa.
La nostra "lista della spesa" concerne operazioni a SCARSO rischio. Quindi ecco le ragioni per cui non acquistiamo. Tra l'altro abbiamo gia' avuto una grande fortuna con GEDI su cui avevamo imbastito in dicembre una analoga operazione,chiusasi un paio di settimane fa. Gli Agnelli avevano lanciato l'opa a 0,46 e noi avevamo preso,seguiti da molti amici del lombardreport.com un bel pacchetto di azioni del portafoglio a scarso rischio a 0,44/0,45 come investimento"monetario". Consegnandole all'opa avremmo avuto un rendimento del 3% in cinque mesi. L'operazione si è chiusa prima con nostra gioia in quanto 0,46 è gia' stato raggiunto e non dobbiamo attendere l'opa che scattera' tra pochissimo. Ma la "strizza" è stata grande. La stessa EXOR a causa del crac delle borse, si è vista rifiutare la proposta di vendita di Partner Re da parte dei francesi di COVEA con forte perdita nei giorni successivi del titolo EXOR..
Abbiamo avuto fortuna con GEDI e non vogliamo sollecitare ancora la dea bendata. Pur ripetendo che ci sono molte possibilita' che tutto vada come previsto non vogliamo rischiare.
ORO Cogliamo l'occasione per informare gli amici che ci seguono che nella lista della spesa dei titoli auriferi del lombardreport.com, gia' diminuita per avere accompagnato con vendite centellinate (come scritto qui) per la salita folle dei prezzi. chesono scattati parecchi stop-loss . Ciascuno,come sapete, mette lo stop loss a seconda della propria propensione al rischio, tra il 7% ed il 15%. Qui gli utili erano forti e quindo le vendite fanno incassare altra liquidita'.. Ricordiamo che parliamo dei titoli dei preziosi che abbiamo utilizzato come TRADING mentre rimane intoccabile per noi la parte,superiore al 10% , che rappresenta la parte HARD del portafoglio e che va considerata una assicurazione contro il crac finanziario mondiale.Una ipotesi che purtroppo con i triliardi di dollari emessi in pochi mesi dai Paesi non si allontana di certo.....
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)