Sostanzialmente, tutto fermo, questo è il risultato di una settimana di scambi sulla piazza finanziaria di Milano.
Volumi in calo che portano a una flessione delle quotazioni di molti titoli azionari ed a movimenti scomposti nella formazione dei prezzi.
In condizioni normali, una congettura simile porterebbe ad una correzione, a questo punto, fisiologica, ma, essendo farciti di liquidità a basso costo, il punto interrogativo permane.
Quella appena conclusa, pertanto, ci lascia il ricordo di una settimana completamente incolore dal punto di vista di spunti operativi se non per brevissime e sporadiche parentesi intraday.
L'Oro continua a rimanere su valori elevati, mentre alla comunicazione del Pil Usa, in flessione del 5%, i futures hanno un sussulto al rialzo: cosa vuol dire?
Che i numeri vanno per proprio conto rispetto alla realtà, affidando ogni speranza al basso costo del denaro.
Proprio la situazione sul Gold rende particolarmente l'idea, dal momento in cui si trova a un tir di schioppo dal picco del settembre 2011, ragion per cui nessuno può dormire sonni tranquilli con i propri investimenti azionari.
Nella scorsa settimana avevamo incentrato l'attenzione su titoli che si trovavano ad un punto di svolta ed il risultato è di parziale ottimismo (o di parziale delusione, dipende dai punti di vista) ,dal momento in cui solo il 50% dei titoli coinvolti nello studio si è confermato in una posizione, seppur di stallo, ma pur sempre al di sopra dei citati "trigger point".
Questa settimana la dedicheremo allo studio di altre realtà interessanti, concentrando il nostro intervento su Buzzi Unicem e Seri Industrial.
BUZZI UNICEM
Certamente favorita dagli incentivi al settore edilizio, anche graficamente Buzzi Unicem è reduce da un buon perdiodo che sta premiando i suoi azionisti.
Così come per tutte le azioni, è importante analizzare uno scenario che preveda un duplice volto.
I primo contempla una ulteriore settimana di stasi, con una bassa volatilità in cui è possibile prevedere un ingresso in area 18.30€ con stop loss fissato pochi tick sotto e un take profit in area 19.30€.
Il secondo punto di ingresso invece, entrerebbe in funzione qualora l'apertura fosse particolarmente negativa, pertanto bypassando letteralmente il primo punto valido su descritto.
Perchè, vi starete chiedendo, il primo punto in tale scenario va bypassato?
Perchè la mia tesi è che si stia navigando in zone troppo audaci oltreoceano, e considerando la forza e la capacità di indirizzo del mercato a stelle e strisce, non è passato inosservato il -3% messo a segno dai mercati europei, alla minima inversione di tendenza del Nasdaq, quando lo stesso ancora viaggiava con una perdita del solo 1%.
In simili ipotesi, una apertura pesante delle piazze europee, potrebbe letteralmente travolgere i primi livelli di ingresso, ragion per cui, più che un invito alla prudenza, bisogna far appello alla propria sensibilità di investitori nel valutare l'opportunità o meno.
SERI INDUSTRIAL
Stessa identica situazione per Seri Industrial.
Anche qui prevediamo i due scenari.
1° Caso di stallo:
zona di ingresso ipotizzabile in area 2.9€ e stop loss molto stretto.
Take profit eventuale in area 3.10€
2° Caso di correzione dei mercati:
Cercheremmo di essere più prudenti in tale caso, intravedendo una possibilità di rimbalzo in area 2.50€ e un take profit in area 2.80€.
Lo stop loss, neanche a dirlo, in caso di forte discesa degli indici, va applicato rigorosamente pochi tick al di sotto dei valori di ingresso perchè vorrebbe dire, una forza delle vendite particolarmente insistente.
I mercati finanziari hanno una logica che ne regolamenta la direzionalità.
Al momento abbiamo i 3 mercati maggiori ( Gold- Bond - Azionario ) che sono tutti e 3 indirizzati verso il rialzo.
E' una chiara situazione di disequilibrio che presto tornerà alle posizioni che gli competono.
L'economia finanziaria non si riscrive in 3 mesi, può semmai viaggiare in uno stato simile a causa di eventi distorsivi , ma presto gli equilibri tornano a regnare icontrastati, e , nel momento in cui le forze entropiche che riportano tale dinamica nel suo ordinario equilibrio, iniziano a premere, è dovere di un qualsiasi investitore, utilizzare tutta la prudenza possibile, lasciando l'audacia, libera di muoversi solo ed esclusivamente per un brevissimo periodo.
Le considerazioni in merito agli eventuali punti di ingresso, quindi, non possono non tener conto di come si stiano muovendo gli indici generali, per di più in una condizione in cui l'elevata volatilità è in grado di tornare con la velocità di un fulmine.
Per essere ancor più chiari: se gli indici aprono in forte sell off, non c'è punto che tenga, perchè si uniscono le forze tra chi si libera di posizioni costruite nei giorni precedenti e coloro i quali vanno ad aprire posizioni in short selling.
Questa è la ragione per cui lo stop loss va applicato ancor più rigorosamente che nei passati periodi, per quanto fastidioso esso sia, ma salva i nostri risparmi.
Buon trading a tutti.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)