Si puo' essere soddisfatti di una crescita di una azione del 3% in 24 ore mentre il nostro indice chiudeva in negativo e Wall Street vedeva un DJ che perdeva quasi il 3%.
Certamente è la nostra risposta.! A maggior ragione se è l'unica operazione che proponiamo da 5 mesi. L'articolo di giovedi nel quale suggerivamo l'acquisto di Tamburi per una eccezionale situazione tecnica mostra perfettamente come cerchiamo di operare. Una procedura che ben conoscono gli amici che ci seguono dal 1996. Una tecnica che ci spinge a fare pochissime operazioni, ma tutte a SCARSISSIMO rischio. La lista della spesa dell'operatività a SCARSO rischio da cinque mesi mostra una desolante penuria di attività, visto che ha il 20%/25% in valori auriferi , un micro-micro pugno di warrant Fine Foods rimasti come assegnazione gratuita di una spac e un 70% cash dopo l'incasso della vendita di GEDI al valore che ci eravamo prefissato di 0,46.
Il cash è importante, anche se spesso criticatoci in quanto, magari solo una volta all'anno, capita l'occasione.
Giovedì abbiamo segnalato che la situazione tecnica del warrant Tamburi (liquidissimo, ne facevano un milione al giorno) poteva essere molto interessante. Come segnalato chi possedeva il warrant che quotava 0,13 euro poteva sottoscrivere nuove azioni (anch'esse liquidissime in quanto ne trattavano quasi un milione per seduta) pagando 5,41 €. Totale (0,13+5,41=5,54) 5,54 euro per chi voleva avere le azioni tramite warrant.
L'azione quotava 5,56/5,57 € circa. L'azione era crollata in una settimana da 6 a 5,55 per questa situazione tecnica, ben spiegata nell'articolo di giovedì. La scelta per i possessori di warrant era DURISSIMA. O esercitavano il warrant che valeva 0,13 € pagando 5,41 (40 volte l'investimento nel warrant !) oppure vendevano, dato che il giorno dopo il valore del warrant era AZZERATO. Sul warrant c'erano in funzione continuamente le macchinette dei grandi azionisti che raccoglievano i warrant svenduti e li avrebbero esercitati. Nello stesso momento che acquistavano i warrant, "quelli delle macchinette" vendevano le azioni. Guadagnavano 3 centesimi circa per ogni operazione ma erano (per loro) operazioni a ZERO rischio che permettevano un piccolo abbassamento del prezzo di carico.
Giovedì era, come scritto, l'ULTIMA giornata di negoziazione del warrant. Nonostanfe il nostro pessimismo sul mercato abbiamo avanzato l'ipotesi logica che l'azione venerdì, non più colpita da un milione di warrant svenduti, potesse almeno un pochino rimbalzare. E così è stato. Purtroppo il mercato mondiale ci era contro ma Tamburi è salita da 5,55 a 5,83 € per poi chiudere a 5,69 dando a tutti la possibilità di alleggerire o chiudere. I massimi di 7,30 € sono lontani e così i target del 12/3 a 7,20 di Akros. Ma noi, pur stimando al massimo grado Tamburi che reputiamo il miglior gestore italiano e che abbiamo avuto il piacere di conoscere, miravamo solo ad un piccolo utile derivante dalla liquidità, con una vendita veloce. Se le banche ti offrono (quando va bene!!!!) l'1% all'anno noi del Lombardreport.com abbiamo ottenuto il 2,5%-4% in 24 ore, ripetiamo con una operazione che consideravamo a rischio quasi zero. Ora aspettiamo tra mesi una nuova operazione similare. Sarà sempre meglio che impiegare la liquidità all'1% all'anno (se va bene....).
Questo inoltre mostra per l'ennesima volta come avvengono le scelte della lista della spesa da immettere in quella operatività a scarso rischio ormai fossilizzata dopo l'incasso dei titoli GEDI. Aspettare, aspettare ed aspettare. Per chi si accontenta (ed in questi tempi BISOGNA accontentarsi) le piccole soddisfazioni potrebbero ripresentarsi. Il mercato, come diciamo da trent'anni, è sempre aperto....
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)