NASDAQ100 WEEKLY - Pronta ripresa degli indici azionari USA !


SEGNALI DI ENTRATA E DI USCITA DEL MODELLO QUANTITATIVO LOMBARD PER IL TRADING SULLE AZIONI NASDAQ TIME FRAME SETTIMANALE. ESCE OGNI INIZIO SETTIMANA.

IL REPORT SI COMPONE DI SEGNALI DI ACQUISTO PER NUOVE POSIZIONI E DI AGGIORNAMENTO PER I TITOLI GIA' PRESENTI IN PORTAFOGLIO.
ASTENERSI PRIMA DI AVERE COMPRESO CON ESATTEZZA IL PROFILO DI RISCHIO E LE CARATTERISTICHE TECNICHE DEL SERVIZIO CON LA LETTURA DELLE SPIEGAZIONI POSTE NELLA DICITURA "Il Portafoglio LombardReport": (clicca qui >>>
CONSIGLIAMO DI SEGUIRE IN PAPER TRADING LE OPERAZIONI PER QUALCHE SETTIMANA PRIMA DI APPLICARLE.

Mercati azionari USA sempre pronti a smentire ciò che fanno intendere nelle sedute precedenti, con un pronto recupero dei valori in settimana (in verità ciò è visibile maggiormente sul NASDAQ100) ma con una, altrettanto inaspettata, chiusura negativa registrata venerdì nelle ultime ore di contrattazione. Nulla di preoccupante, possibili prese di beneficio in chiusura di settimana, ma il denaro c’è anche se, al momento, notiamo degli acquisti più selettivi rispetto al passato. Il merito di tale recupero va ascritto, in parte, all’uscita degli ottimi dati macro sul versante dei consumi (come vedremo in seguito). Anche se, nell’ultimo giorno della settimana, l’EQUITY PUT/CALL RATIO è salito a 0,57 (da 0,37 di settimana scorsa) e CBOE VOLATILITY INDEX (VIX) PUT/CALL RATIO è sceso a 1,07, l'ottimismo espresso dagli operatori in derivati ha raggiunto nuove vette, superando di parecchio i livelli già elevati osservati a Febbraio.

Simili esplosioni di euforia che generano simili rapporti (v. articolo precedente), portano a forti correzioni, come successo giovedì 11 giugno; correzioni che in questa fase sono momentanee ma, in combinazione con una forte divergenza tra corsi azionari ed utili societari e con stimoli monetari e fiscali che alimentano l’inflazione delle attività, in futuro dette correzioni potrebbero rivelarsi molto lunghe e profonde.

Passiamo ora ad analizzare i tre principali indici azionari sottolineando le diverse configurazioni grafiche che hanno confermato la grande forza dell’indice tecnologico rispetto agli altri due. Il NASDAQ100 è riuscito a salire, nella giornata di mercoledì, in controtendenza col resto degli indici, chiaramente attirato da quota 10.000 e supportato dai nuovi massimi contemporanei di alcuni dei suoi campioni: AMAZON, APPLE, FACEBOOK, a far registrare un nuovo massimo storico a 10155.20 per poi ripiegare nelle due sedute successive ma con perdite contenute, sempre in rapporto agli altri due indici.

Modificato il conteggio delle onde, al rialzo dopo aver rotto l’area psicologica dei 10.000 punti ora i target si trovano in area 10350 e successivamente in area 10650, estensione rispettivamente del 127,2% e 138,2% di onda 3, mentre al ribasso troviamo come primo livello l’area 9250, ritracciamento del 27,2% dai minimi ed a seguire l’area 8850, ritracciamento del 38,2% e swing di metà maggio. La settimana si è chiusa a 10008.64 con un guadagno del + 3,57% che porta il segno positivo da inizio 2020 al + 14,61%.

Brutto pattern grafico per l’indice S&P500 con un inedito “island reversal”, fortunatamente non inficiato (ancora) dalla rottura al ribasso della M.M. a 200 (semplice). Vedremo se la prossima settimana l’indice riuscirà, al rialzo, a chiudere il Gap e portarsi nuovamente in area 3250, dove sosta un altro Gap fino a 3330 mentre, al contrario, primo supporto in area 2950, ritracciamento del 27,2% dai minimi e M.M. EXP a 200 ed a 50, poi area 2835. La settimana di contrattazione si è chiusa a 3097.74 con un guadagno del + 1,86% che ha portato il deficit da inizio anno a – 4,12%.

Infine anche l’indice DOW JONES, presenta il pattern grafico di un "island reversal" con l’aggravante della M.M a 200 (semplice) a fare da spartiacque. Figura più unica che rara. Il ribasso si è fermato proprio in area 25000 (zona con ben 4 minimi giornalieri) e ritracciamento del 27,2% dai massimi relativi, a seguire altro supporto in area 24000 con relativa chiusura di un Gap di fine maggio. Al rialzo resistenza della M.M. a 200 e chiusura del Gap di giovedì scorso. Le contrattazioni della scorsa settimana si sono chiuse a 25871.46 il che porta ad un guadagno del 1,04% ed il deficit da inizio anno al – 9,35%. Di seguito i relativi grafici:

ORO INDEX

Il World Gold Council ha recentemente pubblicato i risultati del suo terzo sondaggio annuale sulle banche centrali, partecipato per la prima volta da ben 51 delle 150 principali banche. Shaokai Fan, capo delle relazioni delle banche centrali del WGC, ha dichiarato che anche dopo due anni di acquisti record, i risultati indichino che le banche centrali rimarranno acquirenti netti del metallo prezioso. Fan ha osservato che gli ultimi risultati mostrano che circa il 20% delle banche centrali prevede di acquistare oro quest'anno, in aumento rispetto all'8% circa dell'indagine dell'anno scorso e che vedremo più nuove banche centrali entrare nel mercato dell'oro. Fan ha aggiunto che la pandemia COVID-19 sta avendo un impatto sul ruolo dell'oro come valuta di riserva, anche la liquidità dell'oro e la mancanza di rischio di insolvenza sono stati fattori importanti ma che il più grande fattore di sorpresa nel sondaggio di quest'anno è stato: i tassi di interesse negativi.

Continuando nelle sue dichiarazioni, Fan dice che le banche centrali sono bloccate con obbligazioni sovrane con rating elevato. E quelle obbligazioni sovrane saranno influenzate in modo sproporzionato da tassi bassi e negativi in ​​futuro. Ora, ovviamente, ciò renderà la vita più difficile a molti gestori, poiché cercheranno di bilanciare sicurezza, liquidità e rendimento, ma renderà anche l'oro più attraente. La continua domanda da parte delle banche centrali fornisce un importante segno di stabilità per il mercato.

Nella speranza che le parole di FAN si traducano in realtà, in settimana abbiamo visto i valori della commodity, seppur piano piano e lentamente, riprendere la via del rialzo. Ovviamente manca la forza necessaria per far fare un bello strappo all’indice. L’area 1750 $/oz. si sta dimostrando ostica da superare, ecco il motivo per il quale auspichiamo, anche in virtù del nostro investimento sull’ETF (PHAU) con la strategia “The Challenger”, una bella chiusura sopra di essa, confermata nei giorni successivi, per andare all’attacco dei prossimi target, soprattutto quello posto in area 1850$/oz. La settimana della commodity si è chiusa a 1743.13 $/oz. con un buon rialzo del + 0,78% che porta il guadagno da inizio anno al + 14,89%. Di seguito il grafico weekly dell’ORO INDEX:

LA POLITICA USA DI DONALD TRUMP

Donald Trump firma il decreto esecutivo per sollecitare la riforma della polizia e vieta l'utilizzo della tecnica dello strozzamento se non strettamente necessaria e una serie di incentivi economici per migliorare il livello qualitativo dei dipartimenti, questa azione si è resa necessaria dopo le continue proteste partite da Minneapolis e poi espanse a macchia d'olio su tutto il territorio nazionale “costringendo”, finalmente, all'azione politica l'amministrazione Usa. Il disegno di legge proposto dai repubblicani, il “Justice Act”, sotto la guida del senatore afroamericano Tim Scott, si basa su alcuni punti chiave che comprendono, in primo grado, il drastico disincentivo all'utilizzo della tecnica dello strozzamento, ampiamente in uso dalle forze di polizia americane per fermare un presunto trasgressore della legge; questa tecnica sarà consentita solamente se l'ufficiale impegnato nell'azione di fermo, riterrà che la propria vita sia oggettivamente in pericolo, in caso contrario, dovranno essere applicate tecniche alternative. Il provvedimento prevede una serie di finanziamenti che verranno resi disponibili solo ai dipartimenti di polizia che effettivamente applicheranno il non uso della controversa pratica durante i fermi, se non strettamente necessario, e serviranno per aumentare gli standard qualitativi dei dipartimenti stessi, i quali investiranno su una migliore formazione degli agenti sia a livello pratico-operativo che a livello sociale e culturale. Un altro punto della riforma, non di minor importanza, è costituito dalla produzione di una lista nera contenente i nomi e cognomi degli agenti che si sono resi responsabili di azioni di inqualificata violenza durante il servizio e per questo motivo licenziati, in modo tale che non possano essere riassunti in un altro dipartimento; verranno poi create commissioni di inchiesta ad hoc sui casi più sospetti e sarà punita duramente la falsificazione dei verbali. Mentre Trump offre il pieno sostegno alla riforma repubblicana, non mancano le critiche da parte dei democratici, i quali sostengono che il Justice Act sia piuttosto scarno rispetto a tutte le azioni politiche che si potrebbero e dovrebbero compiere per migliorare definitivamente la situazione; il principale punto di rottura tra democratici e repubblicani sembra essere la questione dell'immunità qualificata, che ricordiamo, è quel particolare stato di diritto di cui godono le forze dell'ordine statunitensi, per il quale non sono immediatamente indagati da parte della giustizia americana, ma, al contrario, in quanto tutori della legge è come se fossero giustificati all'uso della forza e quindi è più difficile che vengano incriminati e condannati; il disegno di legge dei democratici vorrebbe abolire definitivamente questo privilegio, mentre in quello dei repubblicani non se ne fa menzione alcuna.

Ulteriore questione che si pone al vaglio dell'amministrazione Trump è la scadenza dei 600 dollari settimanali di sussidio alla disoccupazione, i quali dovrebbero scadere alla fine del  mese prossimo; il senatore repubblicano Rob Portman ha proposto di continuare a dare sussidi in forma minore, si parla nella sua proposta di circa 450 dollari a settimana che andrebbe a costituire soldi extra, oltre al normale salario percepito, fino alla fine dell'anno, in modo tale che gli americani non si ritrovino con in mano un pugno di mosche ed allo stesso tempo siano spinti a tornare al lavoro; Portman sostiene che tenendo il supplemento a 600 dollari si potrebbe disincentivare l'occupazione, poiché si rischierebbe di favorire un miglior beneficio economico rispetto alla ripresa della normale attività lavorativa, creando un danno all'economia americana in ripartenza; in poche parole per i cittadini Usa sarebbe più conveniente stare a casa che tornare a lavorare. Il consigliere del presidente, Larry Kudlow, ha annunciato che la Casa Bianca sta prendendo in considerazione una sorta di bonus sul lavoro sul modello del senatore Portman; i democratici invece sono più propensi a mantenere il sussidio originario (600 dollari), fino all'inizio del prossimo anno, modulandolo in base all'andamento dei tassi di disoccupazione; la trattativa rimane aperta.

Intanto il secondo pacchetto di stimoli da 3 trilioni di dollari che probabilmente prenderà il nome di Heroes Act, ha superato in maniera risicata la votazione alla Camera con 208 voti favorevoli e 199 contrari, ora si attende lo scoglio del Senato. Il presidente Trump ha detto di volersi concentrare sul sostegno alle imprese; il pacchetto comprenderà investimenti per 1 trilione di dollari in infrastrutture e 2 trilioni di dollari per far ripartire le aziende, concentrandosi maggiormente sul settore manifatturiero; mentre per quanto riguarda il sostegno economico ai cittadini, se le trattative tra democratici e repubblicani si protrarranno per le lunghe, gli americani potrebbero ricevere i sussidi a settembre o addirittura alla fine dell'anno.

Nel frattempo stanno aumentando le indiscrezioni sulla tracciabilità del denaro che fino ad ora è stato elargito come supporto al Coronavirus; si parla di trilioni di dollari destinati alle imprese e ai cittadini che sarebbero sfuggiti in parte al controllo del governo, portando inevitabilmente a frodi e abusi di vario genere. A tal proposito, la senatrice democratica Elizabeth Warren ha denunciato il comportamento fraudolento di alcune grosse compagnie pubbliche, le quali si sarebbero appropriate di denaro destinato alle piccole imprese; nel frattempo si sta cercando di eleggere un commissario bipartisan che sia responsabile della supervisione degli stimoli prodotti dal governo.

LA POLITICA DELLA FEDERAL RESERVE

Le elevate richieste iniziali e continue di disoccupazione nelle settimane precedenti, combinate con l’incombente scadenza del 31 luglio, potrebbero aver spinto il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ad avvertire mercoledì il Congresso che potrebbero essere necessarie ulteriori spese fiscali per prevenire una caduta più disastrosa della crescita degli Stati Uniti.

Davanti al Comitato economico del Senato, il presidente della FED, Jerome Powell, ha continuato ad esprimere la propria preoccupazione sull'effettiva ripresa economica degli Stati Uniti; Powell, come di consueto, non si è tirato indietro nell'assicurare che la Banca Centrale continuerà imperterrita ad agire con tutti gli strumenti necessari in suo potere per favorire la risalita post COVID-19, ma ha anche precisato come l'impatto della pandemia abbia messo in grave crisi le piccole medie imprese ritenute, dallo stesso Presidente, il cuore pulsante dell'economia americana e abbia accentuato in maniera importante il divario tra ricchi e poveri, soprattutto nelle comunità afroamericane ed ispaniche. Queste le sue dichiarazioni: ““Probabilmente sarà importante continuare in qualche modo. Non dico con quale forma, ma non vorrei fermarmi. Sarebbe una preoccupazione ulteriore se il Congresso dovesse ritirare il sostegno che sta fornendo troppo rapidamente. Penso che sarebbe opportuno dare un supporto continuo per le persone che sono ora senza lavoro e le piccole imprese che stanno lottando per superare quello che sarà un periodo temporaneo nell’attesa che l’economia si sposti verso livelli più alti di attività. Inoltre, la FED continuerà a comprare singole obbligazioni societarie che hanno una scadenza residua di cinque anni o meno, oltre ai fondi negoziati in borsa che ha già acquistato (ndr. tali acquisti andranno di pari passo con gli ETF già acquistati dalla FED, che sono bilanciati con indici investment grade ma includono anche alcuni fondi obbligazionari spazzatura che tracciano il debito che era stato investment grade prima della crisi ma che era stato declassato dopo); in merito al coronavirus, ha sottolineato l'importanza di rafforzare la fiducia dei cittadini sul fatto che pian piano lo si stia sconfiggendo in maniera efficace, o quantomeno, lo si stia contenendo, criterio questo, fondamentale per l'azione concreta alla ripresa economica”.

Proprio in relazione al piano di prestiti per le imprese, puntando appunto al sostegno economico di gestione della crisi soprattutto per le piccole realtà, il presidente della FED di Boston, Eric Rosengren ha dichiarato che c'è stato molto interesse da parte delle imprese nella domanda dei prestiti commerciali, sottolineando un crescente interesse da parte delle banche nel sistema di elargizione dei prestiti; la FED comunque si impegnerà a comprare il 95% di questi prestiti per alleviare il rischio delle banche partecipanti. Le dimensioni massime dei prestiti sono state aumentate a 300 milioni, le scadenze estese a 5 anni e i mutuatari non pagheranno interessi per un anno e non pagheranno il capitale per due anni. Rosenberg rimane pessimista verso una rapida ripresa economica, sostenendo che nei prossimi anni il tasso di disoccupazione rimarrà probabilmente su una media del 9,3%, questo dato anche dal fatto, che secondo lui, sono state allentate troppo prematuramente le restrizioni riguardanti le attività e la distanza sociale.

A fare eco alle parole del presidente Powell anche il suo vice, Richard Clarida, il quale durante un discorso presso la Foreign Policy Association di New York, ha elogiato il lavoro della FED negli ultimi mesi, fulcro della crisi economica, coadiuvato dalla risposta politica, ma ha anche aggiunto che c'è estrema incertezza sulla durata della stabilizzazione economica a cui stiamo assistendo dallo scorso mese; tale condizione dipenderà in maniera quasi totale dallo sviluppo della pandemia e dalle politiche di sanità pubblica che verranno attuate per contenerlo e mitigarlo.

La previsione di Clarida è che nei prossimi mesi l'economia Usa avrà una tendenza disinflazionistica a causa di una minor domanda aggregata rispetto all'offerta, sia nel breve che nel medio termine; la Federal Reserve, aggiunge, ha il compito di mantenere e raggiungere la massima occupazione e stabilità dei prezzi e per fare ciò è necessario che le aspettative di inflazione non scendano dal 2 per cento.

Infine, nell'ambito degli stress test prodotti per testare il vigore e la tenuta economica delle istituzioni di un paese, a seguito della pandemia, la Federal Reserve ha aggiunto altri tre possibili scenari a cui si potrebbe andare incontro; il primo vede una ripresa a V, la quale si traduce con la caduta drastica dell'economia e la ripresa altrettanto forte entro la fine dell'anno; il secondo è una ripresa dell'attività economica più lenta con un calo della produzione e occupazione riacquistata; il terzo scenario è una ripresa a W, che segnerebbe una ripresa economica di breve durata che calerebbe drasticamente a causa di una seconda ondata della pandemia. Scenario, quest'ultimo, assai probabile per molti.

DATI MACROECONOMICI

Iniziamo dal gran bel recupero (per l’azionario) del dato sulle vendite al dettaglio che finora erano state la parte più deludente nell’ambito del recupero delle attività. Il dato core, depurate dal dato delle vendite delle automobili e benzine, vede a maggio una netta crescita rispetto alle aspettative; la previsione era dell'5,5%, il dato effettivo è del 12,4%, migliore anche di quello di aprile del -14,4% (dato rivisto da -16,2%). le vendite al dettaglio del gruppo di controllo di maggio volano al 17,7% rispetto a un'attesa dell'8% e nettamente migliore rispetto ad aprile nel quale si attestava al -14,7%.

Deludenti i dati sulle nuove costruzioni abitative di maggio che sono diminuite a 974 mila unità, contro 1,095 milioni previsti dagli analisti ma leggermente migliori rispetto ad aprile in cui erano di 934 mila unità. In calo anche i dati sui nuovi permessi edilizi di maggio con 1,220 milioni, leggermente minori rispetto al consenso di 1,228 milioni ma che lasciano ben sperare per un recupero nei prossimi mesi; migliori invece rispetto ad aprile nel quale sono stati rilasciati 1,066 milioni di nuovi permessi.

Anche la produzione industriale nel mese di maggio è in calo rispetto alle aspettative con un dato dell'1,4% mentre l'attesa era del 2,9%; nettamente invece migliorato rispetto ad aprile, nel quale si attestava al -12,5%.

Passiamo ora al dato settimanale sul mercato del lavoro il quale, questa volta, ha deluso le aspettative degli analisti che avevano previsto un dato di 1.290.000 unità; invece sono rimaste stabili a 1.508.000 le nuove richieste di sussidi di disoccupazione che sono state inoltrate la scorsa settimana (rif. 11/06/2020 – 18/06/2020); leggermente migliori rispetto alla settimana precedente poste a 1.566.000.

L'indice occupazionale stilato dalla Fed di Philadelphia nel mese di giugno segna un dato in rialzo rispetto a maggio; -4.3 punti rispetto ai -15.3 del mese scorso; medesimo rialzo anche per l'indice della produzione che si attesta ad un valore di 27.5 punti, rispetto ad un previsionale di -23 punti e ad un mese di maggio di -43.1 punti.

FOCUS SU TITOLI

ALEXION PHARMA + 9,19%. La società di biotecnologie che lavora per sviluppare e fornire terapie farmacologiche che cambiano la vita per i pazienti con condizioni mediche gravi e potenzialmente letali, è una biopharma in cerca di crescita in un settore in cui le valutazioni altissime non sono inusuali in quanto, storicamente parlando, i rapporti P/E di circa 50 non erano insoliti. Il suo P/E finale è stranamente basso a 11,3, mentre il suo P/E previsionale basato sulle stime degli utili del prossimo anno è ancora più basso a 9,9 ma potrebbe non persistere per molto tempo. Tale valutazione è dovuta all’acquisizione della società Portola Pharmaceuticals ai primi di maggio, avvenuta con un premio di oltre il 131% sull'ultimo prezzo negoziato del titolo, generando le preoccupazioni degli investitori a lungo termine sulla folle acquisizione tanto che pochi giorni dopo l’acquisizione, l'Hedge fund Elliott Management, ha messo in discussione la direzione strategica della direzione, vendendo la propria quota azionaria. Ma gli investitori potrebbero sfruttare il potenziale della società, potenziale che è già diventato realtà in quanto i ricavi dello scorso anno sono aumentati del 20% su base annua grazie all'enorme crescita del farmaco di punta “Soliris” (immunosoppressivi ad azione selettiva), favorendo un miglioramento del 33% del reddito netto non GAAP.

BIOMARIN + 17,40%. BioMarin Pharmaceutical Inc. ( BMRN ) ha fornito un aggiornamento, dopo quattro anni, circa una terapia genica sperimentale per il trattamento dell'emofilia grave A. L'emofilia è una malattia cronica e provoca sanguinamento prolungato a causa di un fattore di coagulazione assente o carente nel sangue. I dati hanno mostrato che i pazienti valutati hanno riportato un declino significativo e prolungato dell'emorragia che ha richiesto infusioni di fattore VIII. Il tasso medio di sanguinamento annualizzato (ABR) era di 16,5 nell'anno precedente il trattamento con “valoctocogene roxaparvovec”. Nel corso dei quattro anni di trattamento con il farmaco, la media ABR è scesa a 1,3 nel quarto anno. Ma la forte ascesa del titolo è dovuta anche al fatto che la Spark Therapeutics, una società sua concorrente nel trattamento dell’emofilia A, ha riportato dati molto deludenti in fase 1 e 2 della sperimentazione.

INCYTE + 14,48%. Anche su questa società del settore biofarmaceutico c’è un forte interesse da parte degli analisti (Oppenheimer, Benchmark, William Blair Investment) che hanno avviato la copertura del titolo. Anche il trading in opzioni con scadenza 21 agosto ha visto un notevole incremento di volumi in settimana.

LAM RESEARCH + 10,80%. Il produttore di apparecchiature per l'elaborazione di semiconduttori piace agli investitori per il fatto che abbia una maggiore esposizione sul mercato dei chip di memoria, e ritengono che ciò metta la società in una posizione migliore rispetto alla rivale NVIDIA nonostante la maggiore visibilità di quest'ultima. Il passaggio verso una maggiore adozione della tecnologia wireless 5G promette di essere un catalizzatore per le scorte di semiconduttori e questo dovrebbe aiutare anche LAM RESEARCH. In particolare, le sue capacità di aiutare i clienti a produrre le memorie flash NAND offrono alla società un vantaggio competitivo. Le azioni di semiconduttori hanno già registrato grandi guadagni, ma LAM ha la possibilità di aumentare valore ulteriormente per riguadagnare tutto il terreno perso recentemente. Se riuscirà a mantenere il suo slancio, sarà un titolo da ricordare.

SEATTLE GENETICS + 12,40%. Altra società del settore biofarmaceutico che beneficia delle “disgrazie” di un’altra società, la MERCK, circa la terapia anti-cancro di fase 3 che valuta il farmaco Keytruda, in combinazione con la chemioterapia, per il trattamento di prima linea di pazienti con carcinoma uroteliale avanzato o metastatico e che non ha soddisfatto i parametri primari di sopravvivenza globale, o OS, e di sopravvivenza libera da progressione o PFS, rispetto alla chemioterapia standard di cura. Il fallimento del processo del farmaco di MERCK aumenta "significativamente" il potenziale valore strategico del farmaco “Padcev” di SEATTLE GENETICS.

APPLE + 3,22%. La Società della “mela” ha affermato che avrebbe temporaneamente chiuso alcuni dei suoi negozi al dettaglio dopo che i casi da Coronavirus sono aumentati in alcune parti del paese. Il gigante della tecnologia ha dichiarato che 11 negozi saranno chiusi in Florida, Arizona, Carolina del Nord e Carolina del Sud. Un portavoce della società ha dichiarato: "A causa delle attuali condizioni Covid-19 in alcune delle comunità in cui operiamo, stiamo temporaneamente chiudendo i negozi in queste aree. Facciamo questo passo con molta cautela mentre monitoriamo attentamente la situazione e non vediamo l'ora di riavere i nostri team ed i nostri clienti il ​​più presto possibile".  

AMAZON + 5,11%. Amazon e Valentino Spa intentano per la prima volta una causa legale congiunta contro un rivenditore di lusso; Buffalo Kaitlyn Pan Group di New York. Tale rivenditore avrebbe rivenduto, utilizzando la piattaforma di Jeff Bezos, le iconiche scarpe “Rockstud” del famoso marchio di moda italiano ed il reato contestato è la contraffazione del prodotto che non solo danneggia l'immagine e l'economia del brand ma agisce anche come sinonimo di poca credibilità per Amazon, in qualità di marketplace. Seguiremo gli sviluppi.

FACEBOOK + 4,47%. Zuckerberg ha introdotto nel suo social una nuova opzione che farà si che gli utenti abbiano la possibilità di non vedere più i post politici di campagna elettorale per non esserne influenzati; in vista delle elezioni americane 2020. Ulteriore grattacapo per FB è la pressione da parte dei democratici per una maggiore sorveglianza e incidenza nella censura di alcuni post pubblicati dalle massime autorità politiche; l'ultimo avvenimento riguarda il presidente Trump, il quale ha utilizzato nei suoi post un'immagine che richiamerebbe un simbolo utilizzato nei campi di concentramento nazisti; il triangolo rosso rovesciato che veniva usato per identificare i prigionieri politici. Dopo Twitter anche FB ha dovuto censurare il presidente, con non poca sofferenza, visto e considerato che si è sempre definita una piattaforma anti censura e dalle politiche molto poco restrittive in questo senso.

PEPSICO + 1,77%. A partire da ottobre 2020 il volto sorridente di Zia Jemina, simpatica donna afroamericana, simbolo storico del marchio di sciroppo per pancake (Aunt Jemina), prodotto da PepsiCo sparirà dal mercato, facendo posto a una scelta di brand differente e considerata “meno razzista”; la decisione della multinazionale americana è frutto dell'ondata mondiale di proteste, partite come ben sappiamo dagli Usa, dove si richiede a gran voce la parità razziale tra bianchi e neri ed in generale per tutte le comunità minoritarie e poco rappresentate. Zia Jemina incarna lo stereotipo della governante di colore dedita a prestare i suoi servizi a favore della ricca famiglia bianca americana; Pepsi dopo decenni di utilizzo del famoso marchio ne ritiene anacronistica e per certi versi offensiva la continuazione ed ha lanciato un piano di investimento di 400 milioni di dollari in un lasso temporale di 5 anni a supporto delle comunità nere e dell'incremento della forza lavoro afroamericana all'interno dell'azienda.

 PORTAFOGLIO AZIONARIO

Sull’operatività settimanale con il Portafoglio “The Challenger”, nessuna novità di rilievo. Con l’entrata ufficiale dell’estate aspettiamo di vedere se qualcosa a livello di turismo si inizia a muovere aumentando un po’ i consumi di petrolio nella speranza di andare a target anche con il primo lotto dell’ETF Pre Roll. Attendiamo anche buone notizie dall’ORO mentre per i nuovi acquisti, se i mercati non scendono, sarà difficile entrare in acquisto. Intanto noi ci prepariamo. Cosa diversa per il nuovo titolo USA, CARA THERAPEUTIC, che invece acquisteremo in un raro BUY STOP, se ce ne darà l’occasione, altrimenti siamo già pronti con un livello BUY LIMIT che pubblicheremo all’avvicinarsi del prezzo.

Bene invece con il Portafoglio LombardReport nel quale abbiamo raggiunto il target sia in modalità Breakout con il titolo del NYSE, SHOPIFY, sia in modalità “swing” sul titolo ENEL con la strategia FTSEMIB40 ed in settimana aspettiamo al varco NETFLIX. Per concludere, con la strategia WEEKLY sul NASDAQ100, il titolo BIOGEN ha recuperato le perdite di inizio settimana. Crediamo molto su questo titolo e non è escluso che nel prossimo futuro possa far parte del Portafoglio “The Challenger”. Alla prossima.

PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 NELLA SCORSA SETTIMANA.

Non presenti in questa settimana.


ORDINI DI ACQUISTO NUOVE POSIZIONI DELLA SETTIMANA (6/22/2020)
Non sono presenti ordini di acquisto per la settimana entrante.

Pagina a cura di GIANMARCO LUCHETTI SFONDALMONDO

(articolo di Sandro Mancini)