Buon sabato a tutte le lettrici e lettori di LombardReport.com. La settimana passata ci siamo lasciati con qualche statistica ed avevo scritto che "dagli anni '50 ad oggi ci sono state ventotto rilevazioni in cui l'S&P500 ha avuto una discesa superiore al 5% in giornata. Ebbene, mediamente il rialzo nel giorno successivo è stato del 2% per 23 volte. E ad una settimana da quel mini-crollo è salito nuovamente del 2% circa, ma solo 19 volte sulle 28 rilevate.". Oggi abbiamo la ventesima rilevazione su 29, dal momento che l'indice S&P500 ha avuto un movimento rialzista durante l'ottava appena trascorsa, con un rialzo che lo ha portato da 2984 punti fino ad un close settimanale attorno a 3058 (+2.4%). E' sempre importante avere un driver quando si opera, anche se poi il "trigger" (grilletto, ndr) deve necessariamente essere altro a mio avviso. Di seguito trovate il grafico settimanale dell'S&P500.
Estendendo l'analisi agli indici in generale notiamo come siano stati chiusi molti gap down lasciati aperti tra l'8 ed il 12 Giugno. Italia compresa (una volta tanto!). Ricordate la settimana passata ? Vi avevo indicato questo grafico come riferimento "sommario" delle aree chiave da tenere monitorate.
Peccato la "sbavatura": il minimo non è stato a 18200 ma 100 punti sopra (comunque solo lo 0.5% in più). De facto abbiamo comunque coperto il gap a 19350/19700 con un colpo di reni partito già nella giornata di lunedì, che poi ha permesso di chiudere l'ottava con un rialzo complessivo attorno al 7.1%, avvenuto sostanzialmente in due sedute: lunedì e la "coda" di martedì. Poi, tanto per cambiare, si è spento tutto.
Ad oggi la situazione dell'indice di Piazza Affari si presenta così:
Direi che risulta abbastanza incomprensibile. Provo dunque ad utilizzare la lente d'ingrandimento per vedere il comportamento su un timeframe a 30 minuti. Qui notiamo come l'area di resistenza sia collocabile a 19870, quindi poco sotto la soglia psicologica dei 20000, mentre i supporti si possono trovare a 19300/19350 prima e 19000 poi. Ed è proprio sui supporti che verrebbe chiuso il gap up lasciato aperto tra lunedì e martedì. Naturalmente non sempre i gaps vengono chiusi e questo NON costituisce una legge universale, ma trattandosi di un lasso di tempo così breve non lo escludo. Si nota tuttavia che nella parte alta l'indice stia mano a mano perdendo momentum, poichè assistiamo alla formazione di massimi decrescenti ed è proprio questo che mi fa pensare che si possano testare già all' inizio della prossima settimana i supporti indicati.
Quello che noto è che purtroppo spesso i titoli azionari italiani fanno dei bei movimenti al rialzo, magari rompendo livelli interessanti (DoValue questa settimana ad esempio) e poi però il giorno dopo vanno a caccia di stop loss e quindi non c'è nemmeno un tentativo di rivedere i livelli massimi della seduta precedente. Vediamo qualche grafico a proposito di quanto scritto.
Partiamo subito da Recordati. Mercoledì forte barra up al test dei 45.40 euro che costituiscono il massimo storico. Si nota chiaramente come la barra citata non abbia poi avuto seguito nella seduta di giovedì. Sembra quasi che si voglia portare i titoli al "limite" per poi testare il terreno che li ha portati sino a quel punto. Ad ogni modo, benché Recordati abbia la triste storia di massimi storici rotti a più riprese e poi seguiti da repentine discese, direi che può essere un titolo da seguire per chi opera in intraday o nel breve termine. Poi dovesse avere un movimento alla Biesse od OVS tanto meglio, ma non credo proprio. Personalmente non farò posizione come è stato nel recente passato. Faccio notare che tra martedì e mercoledì è stato lasciato aperto un piccolo gap up (che non credo assolutamente sia di fuga, a riprova di quanto appena scritto).
Altro titolo che ha swings notevoli, ma ottimi fondamentali, è DoValue. Anche in questo caso, pur avendola "cavalcata" un mese e mezzo fa per un rialzo attorno al 10% in un paio di sedute se ben ricordate, abbiamo degli swings a prova di coronarie. Guardate il grafico. I volumi sul daily mostrano indubbiamente interesse da parte degli istituzionali: quattrocento mila pezzi scambiati e controvalore daily costantemente superiore ai 3 milioni di euro. PERO': ad aprile è passata da 6 a 7.50 in tre sedute, quando l'avevo segnalata (per un trade veloce). Poi da 7.50 è tornata a 5.70 (5.69 per esattezza; -24%), giusto per buttare fuori la maggior parte degli operatori. Poi nuovamente da 5.70 su diretta a 8 (+40%) e nell'arco di quattro sedute giù diretta a 6.43 (-20%). E poi magicamente da 6.43 su nuovamente a 8.02 in quattro sedute (+24%). Sembra di essere sulle montagne russe. E' però un titolo da trading e da acquisti più sulla debolezza che non sullo slancio a mio avviso. Almeno per il momento. La situazione rimane comunque costruttiva anche in questo caso, dal momento che l'azione sta formando minimi crescenti già da tre mesi a questa parte, seppur con gli swings indicati in precedenza. Non adatta ai deboli di cuore.
Interessante, benchè estremamente illiquida, è la situazione grafica di Massimo Zanetti Beverage. Sembra infatti sia stata definitivamente rotta la congestione in area 3.70 con buoni volumi. C'è stato un pullback esattamente a 3.80 e poi il titolo ha trovato la forza per rimbalzare con decisione riportandosi verso i massimi relativi in area 4.40. Nel caso di rottura, con stop loss sotto a 3.70, ritengo plausibile il raggiungimento di 4.70 prima e di 4.90/5.00 poi. Peccato che gli scambi attorno ai 200 mila euro di controvalore (quando va bene) siano esigui anche se buoni rispetto alla media storica. Al limite ci si paga l'aperitivo.
Adesso Vi mostro il debutto di una IPO molto attesa sul mercato italiano: GVS, attiva nel settore dei filtri per le mascherine (la moda del momento insomma). Ottima società, ma già molto prezzata a 8.15 e che, nonostante tutto, ieri ha quasi raggiunto i 10 euro nel primo giorno di negoziazione. Ovviamente può essere un titolo interessante da studiare per le prossime sedute, sia sul versante long che su quello short, anche se ieri la macchinetta era tarata sono da un lato, salvo un paio di errori grossolani.
Esattamente un anno fa in Italia abbiamo avuto i nostri unicordi (Bio-On, ndr). Ebbene care amiche ed amici, pare che in Germania ce ne sia un altro: Wirecard quotata sul DAX. Già oggetto di studio più e più volte da parte di Quintessential (ricordate? Da lì è scoppiato il caso Bio-On). La società, attiva nei pagamenti online in tutto il mondo, pare abbia truccato i bilanci ed i revisori (Ernst&Young) si sono rifiutati di certificarli. Molto bene. Tutto il mondo è paese e ciascun paese ha qualche scheletro nell'armadio. Il problema non è di poco conto visto che riguarda conti asiatici per circa due miliardi di euro (circa un quarto dell'intero bilancio). Il titolo, da oltre 200 euro, nell'ultimo anno e mezzo è arrivato ai 27 di ieri. E la cosa "buffa" è che ci sono molti certificati che hanno questo titolo in pancia.
Lunedì 22 giugno staccheranno il dividendo alcune società:
Acea 0.78, ACSM-AGAM 0.08, Alerion 0.2, Ecor 0.43, Iren 0.0925, Poste 0.309 (saldo), Snam (0.1426), Telecom ordinaria (0.01), Telecom Risp (0.0275).
Avremo poi due nuovi ingressi nel FTSEMIB40: Inwit ed Interpump. Ci salutano Salvatore Ferragamo e Banca Popolare dell'Emilia Romagna.
Mi sto inoltre documentando e sto approfondendo alcuni aspetti su una situazione "paradossale" di cui ha già parlato un collega e riguardante un titolo quotato in Italia ma che potrebbe essere un eventuale tema da seguire, benché sia (purtroppo) estremamente illiquido. Ne scriverò su settimana.
Per ora è tutto. Buon fine settimana!
Ad maiora !
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)