Italia niente rispetto alla forza del Nasdaq


Ormai lo scrivono pure sul Wall Street Journal: la ripresa sarà a V e quindi aspettiamoci che tutto torni come prima, almeno nei paesi occidentali dove la diffusione del Coronavirus è stata impedita o perlomeno ritardata. I mercati questo lo avevano già capito da prima ed eravamo noi ad essere fuori fase. Basta scorrere il listino americano per rendersi conto che il Toro ha ripreso a correre e non è finita qui. I dati mensili sul commercio al dettaglio Usa parlano chiaro e basta il grafico che segue per farci capire come siamo tornati da dove siamo partiti:

Quindi quella che stiamo vedendo ora è una pausa del trend al rialzo (o alla meno peggio una pausa della congestione orizzontale) ed è il momento di comprare, nonostante le evidenze storiche finora sconsiglino di comprare.

Il punto è che ci dobbiamo dire, dopo gli ultimi due trade su Fincantieri e Autogrill, è che se apri la piattaforma sul Nasdaq è come per un bambino entrare in un negozio di caramelle mentre se guardi l’Italia fai veramente fatica a disegnare dei trade su azioni che possano dare qualche soddisfazione. La realtà è che se anche nel breve periodo la forza relativa del nostro mercato è al rialzo diciamo che la tendenza di medio lungo è spaventosamente ribassista (di seguito il grafico della forza relativa dell’Italia rispetto agli indici che vedete come data2 in figura):

Le azioni che abbiamo selezionato per momentum sono le seguenti ma sono talmente poche che ormai tutti voi le avete imparate a memoria.

ALERION

ACSM COMO

AVIO

DIASORIN

DIGITAL BROS

DIGITAL VALUE

FINECO BANK

INTRED

INWIT

MAIL UP

PORTOBELLO

RECORDATI

RENERGETICA

REPLY

SESA

STM

TERNA

TINEXTA