Consueto aggiornamento del nostro portafoglio, che prosegue la sua marcia regalandoci soddisfazione di settimana in settimana. Ma prima dell’analisi vediamo il nuovo ingresso, come da segnale operativo di poco fa.
Con l’abbondante liquidità a nostra disposizione possiamo salire di un altro 5% di investito nel portafoglio e lo facciamo inserendo il fondo MFS Meridian Prudent Wealth A1 EUR (LU0583242994), appartenente alla categoria “Diversificati”, di fatto un po’ una via di mezzo tra i tradizionali “Bilanciati” e i “Flessibili”. Acquistiamo per 5.000 Euro, cioè per circa il 5% appunto del totale del portafoglio.
Il fondo concentra i propri investimenti in titoli azionari di emittenti con sede sia in Paesi sviluppati sia emergenti; inoltre può investire senza alcun limite in strumenti di debito di emittenti societari e statali, tra cui anche strumenti di debito al di sotto dell’investment grade, così come in strumenti monetari ed equivalenti. Generalmente il fondo concentra i propri investimenti azionari in società che ritiene sottovalutate rispetto al loro valore percepito (approccio value) e può investire una percentuale relativamente alta delle proprie attività in un numero ristretto di emittenti. Infine, il fondo può fare uso di prodotti derivati a fini di copertura e/o investimento ma non utilizzerà principalmente prodotti derivati per conseguire gli obiettivi d’investimento.
Ad oggi la suddivisione del portafoglio è ben equilibrata rispetto alla situazione dei mercati, con un 42% di azionario, un 22% di obbligazioni e un 36% di liquidità. I settori al momento maggiormente rappresentati sono il tecnologico e i finanziari, mentre sul fronte obbligazionario spiccano alcune emissioni di T-Bond a breve scadenza.
Tornando al nostro portafoglio, notiamo una lieve flessione per il Gold Bullion e per il Raiffeisen obbligazionario. Nulla di che, naturalmente, e sostanzialmente dovuto alla flessione del Dollaro USA in queste ultime sedute nei confronti dell’Euro. Con il cambio ora in area 1,13 è normale questa dinamica, e al momento non c’è da pensarci più di tanto.
In particolare, per il Raiffessein merita dare uno sguardo alla sua attuale composizione, per capire meglio questa tipologia di movimenti. Il fondo ha infatti una discreta esposizione verso USD, come si vede dal grafico qui sotto, oltre ad una sostanziosa diversificazione in altre valute, ove il nostro Euro pesa “solo” per il 24%. Naturalmente, essendo un obbligazionario globale è più che giusto che sia così.
A livello di principali titoli in portafoglio, invece, nelle prime dieci posizioni sono ben presenti T-Bond americani, come si vede dal grafico qui sotto oltre ad emittenti sovranazionali di indubbia qualità. Titoli obbligazionari che con la discesa dei rendimenti (e quindi con prezzi in salita) compensano la temporanea debolezza della valuta USA.
Come dicevamo, il portafoglio nel suo complesso continua a salire con regolarità portandosi su un nuovo massimo storico, con alcune posizioni che sono letteralmente volate, come il petrolio ormai oltre il 40% di utile e l’azionario globale MSCI Wolrd oltre il 12%. Ottime soddisfazioni anche dal nuovo Btp Italia che ci regala un bel upside a 101,70.
Al close di ieri il NAV del nostro portafoglio è pari a 100,94 in ulteriore progresso rispetto ai 100,88 della scorsa valorizzazione, e rappresenta – come detto – il nuovo massimo storico. Tabella e grafico dell’equity line aggiornate nella consueta sezione “Portafoglio”, ove è stata anche aggiunta la sintesi del rendimento del “vecchio” portafoglio Rischio Contenuto