Quando si ha qualche idea interessante credo sia opportuno farlo presente come ho sempre fatto. Quando non si hanno idee altrettanto. E questo è il caso di oggi. In settimana (articolo: https://www.lombardreport.com/2020/5/6/18-in-due-giorni-chi-si-accontenta-gode/ ) Vi ho mandato un breve aggiornamento sui due potenziali trades di cui avevo scritto domenica scorsa (https://www.lombardreport.com/2020/5/3/colpo-alla-federer-non-serve-per-essere-vincenti/) che hanno prodotto un risultato complessivo del 18% in meno di tre sedute di Borsa. Tolta la mia consueta operatività intraday (di cui sarebbe impossibile scrivere su queste righe) nelle restanti sedute non ho trovato alcuno spunto operativo a bassissimo rischio se non constatare l'estrema debolezza del nostro indice rispetto a quelli europei e naturalmente americani. Le motivazioni le conoscete già: volatilità azzerata e volumi annullati a causa del blocco sullo short selling (pensate che nella sessione di venerdì sono stati scambiati solo 6000 contratti Futures FTSEMIB40). Come già detto tali provvedimenti non possono far altro che togliere interesse sul nostro mercato, spostare i capitali altrove e produrre danni al risparmiatore/operatore che troverà spreads bid/ask estremamente larghi e privi di proposte in acquisto e naturalmente anche in vendita. Con l'aggravante che, qualora i mercati americani stornassero (pensate che il Nasdaq 100 è al 6% dai massimi storici !), la nostra Borsa perderebbe ulteriormente forza relativa (già al lumicino) e vorrei vedere dove si rischierà di andare a finire.
Di seguito trovate il chart daily del FTSEMIB40 ed il relativo grafico a 30 minuti. Notate innanzitutto come gli estremi massimo/minimo dell'ultima ottava abbiano prodotto un range attorno ai 2.6 punti percentuali e compreso tra un minimo di 17000 ed un massimo di 17450. Oltre al basso range weekly si nota come l'indice sia imbrigliato tra due medie mobili di breve periodo: la media a 20 di colore verde e quella a 50 giorni di colore rosso. Naturalmente momenti a basso range sono prodromici di un potenziale breakout al rialzo o al ribasso.
Certamente l'appesantimento dell'Italia è dovuto al comportamento dei titoli bancari di cui in settimana abbiamo avuto i primi dati. Tale appesantimento temo sia dovuto al fatto che prossimamente assisteremo alle prime istanze di fallimento societarie a causa della crisi. Istanze che andranno inevitabilmente ad impattare negativamente sul settore, ma tali svalutazioni non saranno tuttavia immediate. Sul settore bancario si sta facendo di tutta l'erba un fascio e questo nonostante il fatto che ci siano state trimestrali a dir poco ottime come quella di Intesa San Paolo, su cui però il mercato non è disposto a scommettere visto che il grafico continua a "battere" sulla parte bassa della figura in formazione: massimi decrescenti e minimi costanti.
Ricordo che in settimana usciranno diversi dati societari e quindi occorre avere a portata di mano il calendario, specialmente per chi opterà per una operatività intraday. Di seguito il calendario (fonte dati: Borsa Italiana).
Per oggi è tutto. Un saluto e buon fine settimana.
Ad maiora !
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)